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Autore: Spensieratezza    10/01/2020    1 recensioni
Sequel della mia fanfiction Lo psicanalista e il fratello perduto.
Klaus ed Elijah sono innamorati e felici insieme, ma cosa succederà quando Rebekah e Kol chiederanno di conoscere il loro fratellastro Klaus?
Ci saranno anche dei capitoli defan :))
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Elijah, Klaus, Kol Mikaelson, Marcel, Rebekah Mikaelson
Note: AU | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Famiglia di vampiri'
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Il Caleb mago



Caleb acconsentì a farsi ipnotizzare da Vincent.
In una delle sue vite precedenti è stato un mago.
Lui amava la vita, l’amore, tutte le creature, ma la natura non gli concesse di poter usufruire DELL’AMORE, inveì quindi contro la vita, contro la religione, contro le persone e infine il mondo. Divenne un giovane arrabbiato, vita dopo vita.
Fino a quando…

Non riuscì a perdonare.
Un giorno scoprì di poter perdonare e poter provare amore anche nei confronti di chi lo aveva fatto soffrire, ecco dunque che riscoprì l’amore per la vita nella sua forma più pura.
Continuò ad avere relazioni disastrose, ma qualcosa dentro di lui cambiò.
Quando rinacque nella sua prossima vita, rinacque MAGO.

Ecco dunque che parte del mistero della vita, lo accolse.
Ricordò di esser nato e nato altre mille volte.
Non comprese subito cosa era la sua missione da questa terra, si ritirò in un monastero a meditare, ma quasi subito dei richiami in sogno, lo tempestarono.

Richieste di aiuto da parte di sconosciuti.
Lui era un MAGO, si vedeva in un bosco, con un mantello, mentre delle anime invocavano in lui aiuto.
Lo amo, ma lui non mi ama…
Lei si mette in mezzo tra noi..
Come posso fare per riuscire a dichiararmi?
 
Si risvegliò quindi carico di angoscia. Chi erano tutte queste persone? Che cosa volevano da lui?

Con il tempo, i sogni divennero incubi, sempre più angosciosi, si ritrovò in piena notte a stillare cartografi complicati con scritte che non conosceva.
“La lingua della vita” disse tra sé e sé.
Cartina dopo cartina, le ammassò in una o più collezioni. Katyen non sapeva cosa significava, ma notte dopo notte, sentiva quasi come se riuscisse a decifrare qualcuno di quegli strani simboli.

Nelle sue tipografie parlava alle anime sventurate, consigliava a esse di avventurarsi nel fiume ricoperto di ciottolata, di non aver paura del fango, che esso non è altro che acqua e sabbia sporche, che un giorno erano sabbia nel deserto sotto le stelle. Consigliava loro di essere come i viandanti nei deserti! Loro non sanno dove stanno andando, semplicemente VANNO, non sanno cosa cercano, eppure continuano a cercare, perché il desiderio di andare è più importante del trofeo. È esso stesso IL TROFEO. Disse loro che non si può amare niente, se non hai più l’amore della ricerca. Disse loro che l’amore è CURA, anche compassione del male, anch’esso andava curato, le piante carnivore, o i cactus, sono piante difficili, non le puoi toccare senza ferirti, meriterebbero dunque di essere calpestate o disidratate perché sono nate così? No, meritano anche loro di vivere.
Curare gli amori non corrisposti però, era più difficile, le povere anime non volevano rassegnarsi a perdere la persona amata o a perdere una persona ancora prima di essere stata loro.

Il mago cercò di portare la questione ad un livello più alto.

“Soffri perché permetti all’ego di scavalcare l’amore. L’anima soffre ogni volta che mette sé stessa prima degli altri, prova a riflettere a cosa pensa l’altro. Se non vuole abbandonarsi a te, avrà i suoi motivi. Ti è mai capitato di comprenderlo? Magari vi siete fatti del male in qualche vita passata, magari le vostre energie a contatto con le sue , sono nocive per l’altro, magari quell’anima ha promesso il cuore ad un altro. L’amore è amore, non sofferenza o privazione, se devi lottare per avere l’amore di qualcuno, non è amore, ma una catena. Potrà mai amarti un’anima, se la costringi? Non succederà mai, l’arrendevolezza sotto forma di coercizione, non è amore, essa segue un cammino tracciato, non forzarla a vedere cosa puoi dargli, è chiaro che anche se non con gli occhi, lo vede già e non lo vuole perché il suo cammino è già tracciato per qualcun altro. Se ami veramente lasciala andare, amare è pensare alla felicità degli altri prima del nostro desiderio, se lasci andare, in una prossima vita, verrai ricompensato. L’anima si ricorderà di quello che hai fatto e potrebbe imparare ad amarti in un’altra vita.”

Tutto questo, il mago non lo diceva con gli occhi, ma attraverso scarabocchi, disegni, simboli strani, metafore amcora più strane. Disegnava un cuore segnato da un laccio, mentre un uomo, la teneva a passeggio, il cuore cominciò a piangere, ma all’uomo non sembrò importare.

L’amore è sacrificio solo fin quando i nostri desideri supereranno il nostro amore per gli altri.
Se smetti di desiderare di essere ricambiato per il tuo altruismo, non resterai più ferito, ma sarai solo felice del bene che farai agli altri, e solo cose belle possono accadere a un’anima LIBERA.
 
 
Il mago si accorse però d’un tratto di una trappola in tutto questo. Il potere che ci metteva nel cercare di liberare le anime, si accorse che non era sufficiente, solo poche venivano liberate, molte altre solo consolate, ma restavano prigioniere di un abisso senza fine.
C’era una forza, una forza che cercava di respingere il suo bene con tutte le sue forze.
Il Mago capì che era una forza del MALE.

Per ANNI cercò in ogni modo di respingere questa forza, si rese conto anche che non era l’unica, diversi suoi fratelli e amici combattevano almeno uno alla volta con forze indefinite, che cercavano di respingere il bene che facevano, per tormentare le povere anime e condannarle all’infelicità ETERNA.
 
 
 
*

I discendenti dei guerrieri dei cuori trafitti



Caleb si risvegliò in stato confusionale, sorretto da Seth, il suo fidanzato e accerchiato dai suoi fratelli, preoccupatissimi.
“Che cosa hai visto?” chiese subito Klaus, ma Ansel gli disse di aspettare che si riprendesse, tanto ad ogni modo il registratore aveva registrato TUTTO.
Quando si risvegliò, finalmente, ascoltarono insieme a Caleb, tutto quanto.

“Il mio fratellino era una persona molto importante.” Disse lui accarezzandogli i capelli.
“Ma in tutto questo noi che cosa c’entriamo? “ chiese Elijah.

“Ora ci arriviamo.” Disse Ansel. “A quanto pare, Caleb e gli altri suoi fratelli spirituali, avevano questa misteriosa missione di aiutare le anime a distanza, a ritrovarsi, ma erano bloccati da forze del male non identificabili, non si arresero però, divennero sempre più numerosi e fecero delle ricerche, riuscirono infine a trovare loro UN NOME: i guerrieri dei cuori trafitti. A quanto pare, moltissimi anni fa,  SECOLI FA, vennero generate delle creature OSCURE, che a loro volta erano state generate da genitori OSCURI resi tali perché generati a loro volta con delle pozioni cariche di magia nera, per indurre e costringere gli umani ad abbandonarsi a loro. Questo generò nei secoli, una dinastia OSCURA, che è cresciuta mano a mano nei secoli, i loro discendenti non erano umani veri, ma creature di mezzo, che non avevano amore dentro di loro e per questo tentavano di rubare quello degli altri, ma non potendo farlo, nessuno avrebbe mai potuto AMARLI, toglievano l’amore anche agli altri, i loro bersagli preferiti, erano le anime gemelle, perché avente una cosa che loro non avrebbero mai potuto avere. L’amore VERO. Nei secoli, per contrastare queste forze oscure ogni forza del bene, si mise davanti per cercare di fare da guardiano, ogni tot anni o secoli, ne nasceva qualcuno, aveva il compito di proteggere le anime, ma non sempre ci riuscivano, ormai la maledizione dei guerrieri dei cuori trafitti ha fatto sì che questo mondo diventasse ancora più corrotto, per via di tutto il male e il dolore che queste due fazioni si è fatto l’un l’altro. Una sofferenza continua, l’unico modo per liberare per sempre delle anime, era UCCIDERE lo spirito del male, ma è quasi impossibile localizzarlo, e quando trova delle prede, le perseguita per l’eternità.”

“Nostra madre era uno spirito del male, quindi?” chiese Elijah allibito, mentre tutti scuotevano la testa.
“Non credo che ESTHER ne sia cosciente. I discendenti dei guerrieri dei cuori trafitti, non sono coscienti di discendere da una stirpe malefica, almeno non tutti, alcuni fanno una vita normale, ignorando per tantissime vite, di essere maledetti, vivono una disgrazia dopo l’altra, potranno pure procreare ma non saranno mai felici con la loro metà e prima o poi verranno sempre abbandonati, alcuni però dopo tante vite di reincarnazione, possono risvegliarsi, ma il caso di Esther a quanto pare, è complesso. Lei ha passato VITE e VITE a prendere come bersaglio sempre le stesse persone, voi, per l’appunto, era come attirata da voi e dalle vostre storie, poi ad un certo punto si è SVEGLIATA, arriviamo all’ultima vita. Questa. Credo che una volta preso coscienza di quello che lei è, e di chi siete voi, la consapevolezza l’abbia fatta impazzire. Ha venduto Freya, con motivazioni chiaramente false, ha abbandonato Klaus, adducendo come motivo la paura di vostro padre, ha lasciato a me Caleb e meno male che non era a conoscenza della sua vera identità. Non credo avrebbe preso bene, sapere che era proprio la persona che l’ha tanto contrastata nella sua battaglia nell’impedirvi di amarvi.” Disse l’uomo.
Ai fratelli girava la testa per via di tutte queste informazioni.
“Come facciamo a sapere che è proprio nostra madre, uno spirito del male? Ok, abbiamo la testimonianza di Freya, ma dobbiamo fidarci della sua parola, dunque?” chiese Klaus scettico.
“Dopo tutto quello che vi ho raccontato, non vi fidate ancora di me?? è incredibile!” disse la bionda sconvolta.

“Non dico questo, ma solo che in questo potresti sbagliarti. Nostra madre è PERFIDA e su questo siamo d’accordo tutti, non avrebbe mai dovuto procreare dei figli e ha tentato di ucciderci e trasformarci in vampiri, non so in quale ordine, ha fatto impazzire anche quel bastardo di vostro padre e fortuna a me che non è il mio vero padre, ma non potrebbe averlo fatto solo perché è…beh, PAZZA?”
Tutti scossero la testa.

“Se non credete alle mie parole, allora ve lo farò vedere, ok? Sono una strega e posso farvi vedere il mio passato con mia zia, la realizzazione e quello di cui ho parlato con Finn.”
“Ah già, la cara vecchia zia Dalilah! Quella che ti ha rapito quando avevi dieci anni, giusto?”

“Ho passato una brutta infanzia con la zia, ma mi ha anche aperto gli occhi su MOLTE COSE, credetemi.” Disse la bionda.
 
 
 
 
*

Il passato di Dalilah e Esther



“Se credi che IO SIA MALVAGIA, non sai cos’ha fatto la tua cara mammina nelle sue vite passate. Dopo che lo avrai saputo, non avrai alcun problema a riconoscermi come genitrice ideale, CREDIMI.”
E fu così che Dalilah, mi mostrò Esther, aveva sempre lo stesso volto, ma capii che erano i miei poteri, combinati ai suoi, a farmela vedere così, per riuscire a identificarla, la vedevo come un fantasma, essere vicino alle coppie, come uno spettro, sottraendo energia vitale, o infondendogli energia malvagia, per allontanare le coppie, per distruggerle per sempre, per far finire l’amore.

Lo fece mentre le coppie facevano l’amore, mentre litigavano e a volte addirittura mentre si baciavano o mentre uno stava per partire per un viaggio.
Era lei. Era sempre lei.
A volte la vedevo anche baciare qualcuno, amarlo, relazioni focose, libertine, nate da tradimenti o drammi, che non vivevano mai troppo a lungo.

Altre volte la vedevo in una stanza spoglia e buia, insanguinata, piena di sangue.
Comprendevo che lei non era cosciente di quel sangue sui suoi vestiti nè delle macchie nere che la oscuravano, che le annerivano il cuore. Non erano fluidi reali ma solo rappresentazioni del suo peccato.
Poi vidi Esther finalmente nella sua ultima vita, capii che era l’ultima, perché, c’era anche mia zia Dalilah da bambine, che giocavano insieme. Avranno avuto dieci anni.

Dalilah aveva il potere di sentire l’energia dell’altra e giocavano a trasferirsele a vicenda, prendendosi le mani, sentendo il flusso di energia scorrere l'una all'altra.
Erano bambine, non capivano, non sapevano..
Cosa fosse..
LA MAGIA.
 
“AHHHH. Cosa mi hai fatto!!” gridò Esther cadendo a terra.

“Io..ho visto delle cose..” disse Dalilah mettendosi una mano sulla bocca.
“Mi hai fatto cadere. Guarda, l’erba mi ha sporcato il vestito. Sei cattiva. Cattiva!”
Dalilah però la guardava con sguardo sbalorditivo.
No..sei te ad esserlo…
Negli anni successivi, continuò a fare strani sogni, su Esther, Esther che rubava la felicità delle persone.

Ma capiva che non era cosciente di farlo, era come se avesse un’altra personalità, fantasma, separata da lei, quando aveva fatto del male, si dimenticava di tutto. Come fossero due persone distinte.
Dalilah conservò questo segreto per ANNI, ma poi quando Esther la tradì, preferendo un delinquente a LEI, Dalilah non glielo perdonò mai. Aveva solo lei al mondo, vivevano insieme, ma poi Esther la abbandonò, quando si innamorò di Mikael.
 
 
“AAAAAHHHHHHHH!”
La scaraventò con il potere della mano contro i mobili.
“Sei pazza. Lasciami andare. Finirai in prigione, ti denuncerò..”
Dalilah ripetè il gesto, facendola sbattere contro i mobili, causandole una ferita alla testa.
“Perché mi fai questo??? Come riesci a farlo??” pianse singhiozzando. “Ti prego, risparmiami. Lasciami andare-. Lascia stare la mia bambina, mio marito..”
Dalilah fece una risatina.

“Tu forse hai dimenticato, SORELLA, cosa eravamo in grado di fare, da bambine, non è vero?”
“Cosa stai dicendo..tu..tu sei pazza.-.”
Dalilah su chinò davanti a lei e le prese forzatamente le mani.
Fece fluire energia dalle sue mani a lei.
“AHHHHHH, COSA FAI.”

“Hai dimenticato, SORELLA , cosa facevamo da bambine?”
Il volto di Esther si deformò in realizzazione.
“Io..sì..io..RICORDO..ma..io pensavo..pensavo..non credevo sarei riuscita a farlo DI NUOVO.”
Era così triste che Dalilah ebbe per un attimo pietà di lei.

“Ti capisco, sorella, quando sei piccola,, credi che tutto il mondo sia ai tuoi piedi, ti credi onnipotente, LO SEI, poi diventi grande e sei solo un uomo. È triste crescere, diventare adulto..perdere i sogni..hai dimenticato, sorella..”
Esther pianse, nascondendosi la faccia tra le mani.
“MA IO NO. Questa..cosa..mi è rimasta dentro, sai? Io ho scavato dentro di te, ho visto la tua anima..ed è nera, putrida, andata a male.”

“NOOO! Io ..io non ho mai fatto del male a nessuno!” gridò lei.
“Sì che l'hai fatto invece. Io ho visto le tue altre vite, lo sai? Hai fatto TANTO MALE, a persone innocenti, tu non consoci le tue vere origini vero? Beh non sta a me, dirtele.”
Esther si aggrappò alla veste di Dalilah. “No, ti prego, non puoi lasciarmi cosi, tu DEVI dirmelo, non posso restare con questo dubbio. Chi sono?Cosa ho fatto?”
Dailah la schiaffeggiò.

“Vuoi la verità? Ebbene la avrai. La tua progenie è MALEDETTA, per questo non riesci ad avere figli, il fato stesso te lo impedisce,  ma io ho visto UNA LUCE in mezzo a tanto male. Una rivelazione. Se tu mi cederai il tuo primogenito, puoi sfuggire alla maledizione.”
“Ma che stai dicendo? Tutto questo non ha senso! Hai appena detto tu che non riesco ad avere figli! Sarei una folle se ti cedessi il mio primo figlio.”
Dalilah sorrise crudelmente.

“Io ho parlato solo del PRIMO, ma tu sei una donna giovane e forte, ne potrai avere ancora tanti di bambini.”
“GIAMMAI. NON TI CEDERò MAI IL MIO PRIMOGENITO.”
Dalilah la bloccò al muro, strozzandola.

“Sai, non voglio che tu pensi erroneamente che io sto facendo tutto questo per BENEFICIENZA, non me ne importa NIENTE delle sorti di questo mondo putrido e corrotto, MA, se io ti lascio andare, potesti rinascere ancora e anche io potrei, non ho conosciuto felicità in questa vita, per questo dubito che potresti portarmela via, ma POTRESTI FARLO nell’altra, e io non avrei ricordi per potermi difendere, potresti fare del male ANCHE A ME.”

“No!! Lasc..coff coff..ti prometto..ti giuro che io non..”
Dalilah rise folle. “Sei una folle. Non sai neanche COSA, CHI SEI, COSA HAI FATTO, non fare quindi promesse che non puoi mantenere.”
“Ti prego..sei mia sorella..non farmi del male..”
“Voglio il tuo primogenito, Esther. Promettimi il tuo primogenito e forse ti lascerò andare.”
“Dimmi almeno che cosa ho fatto..”

“NON MERITI di saperlo. Visto che a quanto pare sei così OSCURA, perché non lo scopri da sola?”
“Ma io..”
“Ultima posibilità, Esther. Scegli. Tu o tuo figlio?”
“V-va bene. Ti darò mio figlio. Te lo darò.”

Dalilah a quel punto la lasciò andare soddisfatta.
 























Note dell'autrice: questo sarebbe dovuto essere l'ultimo capitolo, invece mi sa che sono io ad avere una specie di maledizione, questa storia non ne vuole sapere di terminare xd penso di non aver mai odiato nessuna storia come odio questa, parola mia xd
chiedo scusa a tutti, so che non è bello da dire sulle proprie storie ma davvero non vedo l'ora di togliermela di torno e penso anche molti di voi, io cercherò il possibile di terminarla in fretta, chiedo scusa per le tante spiegazioni un'altra volta, ma mi era impossibile evitarle, erano proprio obbligatorie per un minimo di realismo della storia, non potevo non spiegare la storia di Esther, sarebbe stato come rendere NULLO tutto quanto fatto adesso.
Cmq non so quanti capitoli mancano, considerato che io mi sono figurata altri 4 o 5 capitoli per finirlo, ma che ogni volta penso di poter terminare una situazione in un capitolo e ci riesco in 3 o 4 invece, penso che visto mi sono figurata altri 4 o 5 capitoli finali, sta storia ce la porteremo avanti per altri dieci o venti capitoli ççç  
   
 
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