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Autore: Valenicolefede    11/01/2020    11 recensioni
Ad un certo punto però rimase folgorato come da un’apparizione: una donna, vestita con un corto tubino nero scintillante che ne esaltava il fisico statuario e snello, si stava dirigendo verso un gruppo di uomini seduti su dei divani. Non riusciva proprio a staccarle gli occhi di dosso. Era la donna più bella che avesse mai visto!
Ed eccomi qua ragazze con il primo capitolo del seguito di “Cuore Stanco”.
Chi sarà la donna che ha conquistato l’attenzione del nostro sweeper preferito?
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: City Hunter
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Dopo aver corso a più non posso per le vie del quartiere, finalmente vide davanti a sé il palazzo che per 9 lunghi anni era stata la sua casa. Ricordi belli e infelici fecero incursione nella sua mente ma, senza indugiare oltre, entrò nell’edificio. Non fu sorpresa di trovare la porta semiaperta, segno che probabilmente la stava aspettando. Quando entrò nell’appartamento lo vide davanti alla grande finestra intento ad osservare la città. Questo scenario le ricordò esattamente la sera di tre anni fa al ritorno dalla radura, quando Ryo le confermò che l’amava ma che non avrebbe permesso loro di vivere quel sentimento alla luce del sole, per paura che lei rischiasse di più la vita. Si avvicinò a lui ma rimase ad una considerevole distanza. Ryo era tesissimo, assumeva una posa statuaria, i muscoli rigidi e stringeva severamente i pugni quasi volesse affondare le unghie nella carne.
“Perché sei qui?!” Le chiese sprezzante senza voltarsi.
“Ryo per favore, cerca di ragionare...”
"Ragionare? Mi pare di aver già detto come la penso. E se questo è il fantastico piano che volete mettere in atto ribadisco che non ne sarò complice!”
Kaori non capiva perché fosse così contrariato, era chiaro che non la ritenesse capace.
“So che non mi hai mai ritenuta all’altezza di poter essere parte attiva negli incarichi, ma non sono più la partner inesperta di una volta. Andrew mi ha addestrata e credimi, so cavarmela piuttosto bene!”
Ci fu un attimo di silenzio nella sala. Ryo si girò e la guardò con uno sguardo indecifrabile.
“Pensi che non creda nelle tue capacità? E’ questo quello che pensi?”
“E allora cos’è? Te lo chiesi tre anni fa e lo farò di nuovo...ti prego, sii sincero con me”. Kaori cominciava a sentirsi frustrata. Ryo si girò nuovamente dandole le spalle. Prese un lungo respiro cercando di articolare meglio i suoi pensieri non volendo risultare sgradevole.
"Quando te ne sei andata sono ripiombato nel buio più totale. Non volevo vedere nessuno, e pensa, avevo smesso persino di uscire per i soliti locali. Mi ero isolato nel mio dolore, e se non ci fossero stati gli altri, in particolare Mick che ha passato ogni sera con me, mi sarei perso definitivamente. Sapevo di non poterti dare quello che volevi, per quanto i miei sentimenti fossero veri e sinceri. E il fatto che te ne fossi andata mi stava anche bene, per quanto il pensiero mi logorasse, meritavi di essere felice con qualcuno che ti facesse sentire amata alla luce del sole. In questi anni ti ho creduta al sicuro, lontana da questo mondo crudele, mentre la realtà è che sei invece diventata la partner di un investigatore mettendo di nuovo la tua vita in pericolo….questo, questo mi ha fatto ribollire di rabbia e di gelosia!.”
Kaori lo ascoltava senza muovere un muscolo, a parte il suo cuore che batteva all’impazzata. “Ryo, io....” sussurrò appena.
“Adesso dimmi, perché dovrei essere d’accordo che tu venga coinvolta con quella feccia? Con quel Finnies??!! Santo Cielo, perché non sei rimasta con tua sorella e non ti sei ricostruita una vita?!!!” Urlò furente verso la vetrata. Kaori fece un profondo sospiro, non voleva litigare. Gli si avvicinò e gli si mise affianco contemplando insieme la città brulicante di persone. Poi con estrema calma cercò di spiegarsi al meglio.
“Sai Ryo, come puoi immaginare quando sono arrivata in America mi sono fermata da Sayuri. Volevo davvero ricostruirmi una vita e smettere di soffrire, ed inizialmente è stato così, ho trovato un lavoro come segretaria in uno studio di avvocati. Non era proprio la vita a cui ero abituata qua a Shinjuku con te, ma pian piano sapevo che mi sarei abituata. Nel tempo che ho lavorato lì ho fatto amicizia con diverse colleghe, tre in particolare. Erano ragazze gentili, dolci, mi facevano sentire serena e spensierata. Poi un giorno con mia grande sorpresa non si sono più presentate al lavoro. Trovai subito la cosa decisamente molto strana. Dalla tv locale appresi che alcune donne erano state rapite, e temetti che loro facessero parte di quelle povere sventurate. Fu infatti Sayuri a confidarmi che lo studio per cui lavoravo era di proprietà di Arthur Finnies, e che secondo le sue indagini giornalistiche probabilmente c’era lui dietro a tutto questo. Così, non mi presentai più al lavoro per paura che mi sarebbe toccata la stessa sorte; ma non potevo starmene lì con le mani in mano, magari lasciando che altre ragazze venissero rapite. Allora mi misi a fare qualche domanda in giro, era pericoloso per me agire in una città sconosciuta, e pensai di ingaggiare uno sweeper. Dopo tanto chiedere e cercare trovai sul mio cammino Andrew, uno dei migliori investigatori attualmente in circolazione, il quale era ovviamente a conoscenza di tutta questa storia ma che all‘inizio si rifiutò di assumere l’incarico. Non ho mai saputo il perché a dire il vero. Poi un giorno, penso per puro sfinimento dovuto al mio carattere tenace, accettò. All’inizio fui una normale cliente, poi vedendo che avevo una certa esperienza e capacità, decise di addestrarmi e divenni sua socia.”
Ryo era ammutolito da quel racconto.
“Ora capisci perché sono tornata ad essere una sweeper? Sto cercando di salvare le mie amiche e tutte le donne che sono state rapite in seguito. Ma non lo posso fare senza di te.” Dal suo sguardo traspariva disperazione ma allo stesso tempo tanta determinazione.
Ryo si girò a guardarla, sentiva dentro si sé una marea di emozioni. Ora capiva perché lei non avesse abbandonato quel mondo, per la sua bontà e il suo grande cuore che la distinguevano sempre. Ma proprio del suo cuore doveva sapere per chi batteva. Mosse un passo avvicinandosi sempre di più, finché i loro occhi non si incatenarono.
"Sei sempre la mia Sugarboy giusta e onesta che non abbandona mai nessuno. Quella che amo ancora come la prima volta che la conobbi quando era solo un adolescente. Ma c’è una cosa che devo sapere: c’è qualcosa tra te e McFallen?”
Kaori che aveva trattenuto il fiato a quella dichiarazione, all’improvviso scoppiò a ridere.
“Io ed Andrew? Ma no… non stiamo insieme, e non provo niente per lui. Ho cercato con tutte le mie forze di dimenticarti ma è stato tutto inutile, sono ancora innamorata di te Ryo se e’ questo che vuoi sapere.” E lo fissò con un luminoso scintillio negli occhi.
Ryo a quelle ultime parole non resistette più, e attirandola a sé, la baciò con tutta la passione che sentiva repressa da fin troppo tempo. Rimasero così a lungo, poi si staccarono un attimo per riprendere fiato, e appoggiando le rispettive fronti rimasero a guardarsi negli occhi come a voler leggervi reciprocamente l’anima.
“E va bene Kao, accetto questo piano folle, ma ti assicuro che non ti perderò di vista un solo secondo.”
“Mi sta bene”. Rispose lei sorridendo rincuorata.
“Senti, io vorrei tanto chiederti se...”
Ma proprio in quel momento furono interrotti dall’arrivo di Mick ed Andrew. Quest’ultimo, alla vista dei due abbracciati, si gelò sul posto. Mick invece con il suo solito fare canzonatorio:
"Oh, temo che abbiamo interrotto qualcosa di interessante!” Ryo lo guardò con sguardo vitreo.
"Eh va bene, il signorino ha la coda di paglia. Kaori, tesoro, posso offrirti un gelato? Prima che potesse replicare la prese per un braccio e l’allontanò in fretta conducendola fuori dal palazzo.
Ryo non oppose resistenza al comportamento dell’amico, avendo intuito fosse l’ennesimo piano di McFallen per rimanere da solo con lui. Anche se Kaori gli aveva detto che non provava nulla per il collega, era pronto a scommettere che dall’altra parte la situazione fosse diversa. Andrew fece un sorrisetto divertito e spezzando l’aria tesa:
"Quindi penso che sia inutile da parte mia cercare di convincerti ad accettare il piano no? Immagino ci abbia già pensato lei, e con argomenti interessanti” disse l’investigatore con sarcasmo.
"Sarò parte dei giochi se è questo che vuoi sapere”
“Bene, allora tutto risolto.” Fece spallucce e si girò per andarsene ma poi si fermò. Ryo con un piccolo sorrisetto aspettava solo che continuasse.
"So che lei ti ama, e che non ha mai smesso di farlo anche se eravate lontani. Ti avrà detto che all’inizio non volevo assumere questo incarico vero?”
“Si, però poi hai cambiato idea. Perché?”.
Andrew chiuse gli occhi al ricordo dei motivi per cui aveva preso quella decisione.
"Quella ragazza e’ tanto bella quanto testarda. Ma questo lo sai benissimo anche tu. Ha cercato di convincermi in tutti i modi, senza mai perdere la speranza, così alla fine non ho potuto dirle di no.”
“Perché ne eri già innamorato.” Dedusse a voce alta Ryo.
"Già. Senti Saeba, sarò chiaro una volta per tutte: Kaori potrà anche amarti ma sappi che una volta risolta questa indagine, tornerà in America con me!”.
E se ne andò con passo svelto prima che Ryo potesse aprire bocca.
Una volta rimasto solo nell’appartamento, tornò a guardare il suo quartiere dalla grande vetrata.
"Non ci conterei troppo McFallen!!”.
   
 
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