Dopo un’altra notte disturbante ho preso i sonniferi. Non sono molto forti, ce li ha prescritti il medico dell’ospedale, per i prossimi tre mesi, prima di una visita di controllo.
Anche se il dottor Callisto mi aveva detto di non rileggere, l’ho fatto e mi sono accorta che già solo in questa frase iniziale ho scritto al plurale. Come se io e la mia famiglia fossimo una cosa sola.
Ho davvero la mente fottuta.
Comunque, non ho altri posti per confidarmi e provare a pianificare qualcosa. Quindi userò il diario come quei foglietti sparsi per pianificare gli esami e i loro studi.
D'altronde se si vuole arrivare alla laurea in corso quando si fa economia aziendale, qualcosa si deve inventare.
Dunque, il mio esame qui è un mostro che si presenta ogni notte e a volte nei sogni e che mi provoca un disagio enorme pur, nella maggior parte dei casi, non facendo nulla.
E quando fa qualcosa ho solo dei ricordi vaghi e confusi. Non ho ancora capito cosa succeda. Ma lo avevo già visto in passato? Che angosce rappresenta? Rappresenta la mia frustrazione? La paura in sé e per sé? La tristezza? Chi è? Che vuole da me?
Comunque, l’esame è il MOSTRO.
E il ricovero in ospedale è stato utile per scoprire una cosa interessante: è presente SOLO in casa mia.
Effettivamente c’era stato un precedente, poiché aveva iniziato a comparire prima che vedessi il dottor Callisto ed ero andata una volta a dormire da una mia amica e il mostro non si è presentato. Comunque, siccome sono povera in canna e dipendente da una famiglia castrante, non saprei proprio che fare per andarmene da qui.
I sonniferi aiutano ma poi mi mandano K.O. per tutto il giorno.
Il Mostro ha iniziato a comparire anche di giorno.
Ma se vado via di casa, non si fa vedere.
Posso stare fuori casa ma fino a un certo punto. Credo che è proprio quello che farò adesso. Prendo le mie cose ed esco. Tanto più tardi devo anche andare dal dottor Callisto.