Eve era un’attrice e come tale provava le battute
nel suo
camerino.
La sua carriera era iniziata da poco ma lei era già famosa
tramite la fiction “Sotto Pelle”, la classica storia d’amore fra un
vampiro e
un umano.
La prima serie era stata trasmessa con grande successo e la
seconda era in lavorazione ma Eve aveva già una parte del
copione e lo stava
studiando.
- Perché? Dopo
tutto quello che abbiamo passato! Come puoi?! - davanti allo specchio
c’èra una
ragazza dai capelli biondi smossi, magra con il viso in lacrime. Era
una
puntata della seconda stagione, il vampiro aveva lasciata la sua amata.
Qualcuno busso alla porta, tre toc toc che destarono Eve
dalla sua recita.
- Puoi
entrare – sorrise alzandosi e asciugandosi le lacrime.
Entro un uomo, il suo manager che dall’aspetto sarebbe
potuto diventare un famoso modello se non avesse scelto la carriera di
attore e
dopo uno sfortunato incidente non si fosse ritirato dal mondo dello
spettacolo.
Aveva abbandonato i riflettori ma non si era ritirato del tutto.
- Come sta
andando? – le chiese con un sorriso.
- Bene! –
rispose Eve posando il fazzoletto sul tavolo.
- Sono
arrivata alla trentesima pagina e per il momento non ho trovato grandi
difficoltà – continuo la ragazza scostandosi i capelli dagli
occhi verdi.
- Bene! E’
tardi e credo che tu debba tornare a casa a riposare – le disse
prendendole il
giubbotto dietro la porta e porgendoglielo. Lei non protesto e si
preparò per
andarsene, attraverso la porta e si diresse verso l’uscita seguita
dalla sua
ombra. L’uomo rimase nel camerino per qualche minuto, lo faceva sempre
poiché
era risaputo che alcuni “fan” si introducevano negli spogliatoi per
rubare
alcuni oggetti dei lori idoli.
Vedendo che nessuno si aggirava nei dintorni decise di
tornare a casa. Eve l’aspettava fuori con l’ombrello nonostante lui
avesse già
chiarito che non fosse necessario ma quella era l’unica cosa su cui lei
non
accettava ramanzine.
- Eve – lui
pronunciò solo il suo nome ma nel suo volto si leggeva
disapprovazione per
quell’azione.
- E bla bla
bla – ripete lei assumendo un’aria da ragazzina sfacciata.
Lui non ribatté e si sistemo sotto l’ombrello cosi i due si
incamminarono verso la loro casa, un appartamento nel centro di Sidney
grande
quanto un’autorimessa per trattori.
Naturalmente destò interesse che una ragazzina
diciassettenne vivesse con un uomo che non era suo padre, tutti i
giornali ne
parlavano, ma erano solo supposizioni poiché nessun articolo
riportava foto dei
“due coinquilini” in posizioni equivoche pertanto non nacque mai un
vero
scandalo.
Rimaneva ancora il mistero del “come” si fossero conosciuti
e del loro passato. Molti avevano provato ad indagare ma nessuno aveva
scoperto
nulla.
Non giravano altri gossip su di loro. Lei era bella, perfetta
e aveva un talento innato per la recitazione, non c’èra una sola
macchia sulla
sua reputazioni, l’ha credevano un angelo la cui purezza sarebbe
rimasta tale e
il suo manager sarebbe stato il suo protettore.
Nessuno sospettava che la loro era solo una maschera, neanche
loro stessi, ma presto l’avrebbero scoperto….