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Autore: Spensieratezza    12/01/2020    1 recensioni
Sequel della mia fanfiction Lo psicanalista e il fratello perduto.
Klaus ed Elijah sono innamorati e felici insieme, ma cosa succederà quando Rebekah e Kol chiederanno di conoscere il loro fratellastro Klaus?
Ci saranno anche dei capitoli defan :))
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Elijah, Klaus, Kol Mikaelson, Marcel, Rebekah Mikaelson
Note: AU | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Famiglia di vampiri'
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“Freya…” disse Finn, mentre la sorella gli accarezzava i capelli.
“Schhh..”
“Freya, nostra madre…davvero ti ha venduta a nostra zia?”
Freya chiuse gli occhi.
“Non ha fatto solo questo, fratello, ci sono tante cose che tu devi sapere..”
 
Qualche minuto dopo…
“Lei…è VIVA?” chiese Finn con gli occhi lucidi, straniati di sofferenza.
“Sì. Ha finto la sua morte, o meglio è morta temporaneamente, accedendo alla dimensione degli Antenati, cioè quella delle Streghe, ho potuto sentirlo perché sono una strega anch’io. Lei l’ha fatto per riavere i suoi poteri sopiti da strega. So che in questo momento si sta spostando in continuazione per cercare delle erbe e delle pozioni per diventare più forte.”
“Io..io non posso crederci! Perché ha fatto una cosa del genere? Ha gettato nella disperazione i suoi figli per cosa?”
“Era necessario che il suo corpo cedesse a uno stato di pre morte per poter accedere alla dimensione degli Antenati, e lei voleva TANTISSIMO recuperare i suoi poteri da strega.”
“Quindi insisti che lei sarebbe una strega.”
“Non solo, sono sicura che ha anche riacquistato i suoi ricordi e temo voglia farla pagare a tutti quanti noi.”
“Perché secondo te, tutti noi fratelli saremmo…”
“Degli amanti del destino avverso, sì.”
Finn le rise in faccia.
“Ok, lo scherzo è finito. Dove è questa candid camera? Fai uscire fuori le telecamere.”
“Finn..” Freya gli prese il volto tra le mani, chiuse gli occhi e Finn venne bombardato da immagini.
 
Lui e una donna bionda con una corona di fiori in una treccia, si stavano baciando.
La donna bionda era..
“NO!!!”
Balzò via e si alzò in piedi.
“Ha funzionato??”
“Cos’era quello?”
“Dimmi, Finn, ha funzionato?”
Io..IO NON SO COS’HO VISTO. MALEDIZIONE, FREYA, ERI TU QUELLA?”
Freya, annuì, dolcemente.
“Allora ha funzionato.”
“Come diavolo hai fatto ad entrarmi nella testa e farmi avere quell’allucinazione?”
“Allucinazione??? IO…COME PUOI ANCORA NON CREDERMI?? Hai idea di come io mi possa sentire?? Sai che c’è, VATTENE AL DIAVOLO. VATTENE VIA!!” disse lei, facendo per alzarsi di botto.
“FREYA!”
“CHE C’è?”
Lui le aveva bloccato il braccio.
“Non te ne andare, ti prego.”
 
 
 
 
*
“Questo albero..sembra come quello su cui salivamo da bambini..” diceva Finn seduto su un ramo dell'albero davanti alla casa nel bosco, Freya era seduta al suo fianco.
“Sai, è strano..”
“Strano cosa?”
“Non credevo…quando tu mi dicesti che non mi credevi..io pensavo che quella sraebbe stata la mostra ultima conversazione, credevo te ne saresti andato via e non ti avrei mai più rivisto..”
“E invece sono rimasto..”
“E invece sei rimasto..sai, sono contenta..sono diversi giorni che ormai vieni qui da me, stiamo insieme..confesso che non credevo che avresti digerito questo così tranquillamente,..”
“Beh, non lo credevo neanch’io, ma amo stare in tua compagnia, Freya..tu..mi fai stare bene..”
Freya si scostò il ciuffo dalle orecchie.
“Io..credo sia ora che rientriamo..comincia a fare freschetto..”
Ci fu qualche secondo di silenzio.
“Sei ancora qui.” disse lui.
“Lo so. Forse..mi piace troppo stare qui..”
“Al tramonto?”
“Al tramonto.”
 
 
 
 
*
“Mi piace stare qui con te, Freya, sai, sei quella che si potrebbe definire..una strega buona, di quelle che si raccontavano ai bambini per farle addormentare. Ti occupi delle piante, parli loro, parli ai fiori..dovunque tu vada, cresce la VITA.” diceva Finn passeggiando accanto a lei in mezzo al bosco.
“Finn, credo che tu stia parlando delle FATE.” Rise lei.
“Sì, beh, ecco..scusa tanto se me le ricordi.”
Lei scosse la testa.
“Non sono una fata.”
“Ma lo sembri. Senti..”
“Cosa?”
“Quando potrò parlare ai nostri fratelli? Dirgli tutto?”
“Credi che loro mi crederanno?”
“Io ti ho creduto, no?”
“Ma tu mi conoscevi..”
“Ero un bambino, potrei non crederti ora, ma scelgo di farlo.”
Freya ci pensò su un po.
“Non so se è giusto far pesare su di loro un peso del genere. Li uccideremmo.”
“Ma tu hai lasciato che io sapessi la verità, e mi hai detto che vuoi che anche loro la conoscano. Freya, io ti voglio bene, ma non ho intenzione di fare questo a loro. Tu mi hai promesso che loro avrebbero saputo.”
Freya inaspettatamente lo abbracciò.
“Hai ragione, è che io ho..paura..”
Lui sorrise.
“Una strega non ha mai paura, perché se avete paura voi, allora noi comuni mortali come dovremmo fare che non abbiamo la magia?”
“Io…”
“Ok, va bene, non importa, io aspetterò, ok? Non voglio metterti fretta.”
 
 
 
*
Però la fretta arrivò 4 mesi dopo, quando Esther si presentò a Finn, mostrandosi come Strega,
“Come è possibile che tu sia una strega?? Hai finto la tua morte! Perché??”
“Non posso spiegarti tutto, mio adorato figlio, ma ti prometto che saprai tutto, a tempo debito, anche e soprattutto della maledizione che grava sulla nostra famiglia, sui tuoi FRATELLI, io ho dovuto fingere la mia morte per un motivo, per la stessa ragione ho dovuto prendere delle decisioni che..ma non è il momento per parlarne. Presto torneremo a essere una famiglia! Ti chiedo solo una cosa, figlio mio, non dire a nessuno che io sono viva, non ancora, è per la sicurezza della nostra famiglia che lo chiedo, per proteggerci TUTTI, mi farò viva io a tutti voi a tempo debito.”
Finn ancora scioccato della cosa, si guardò bene da rivelare a sua madre dell’arrivo di Freya nella sua vita, quattro mesi fa.
 
 
 
La sera stessa però, si presentò a casa sua, alla sua porta, accasciato alla porta, mezzo congelato.
“FINN!!!” gridò lei, trovandolo mezzo assiderato.
 
Qualche mezz’ora dopo, Finn si trovò sul divano avvolto in una coperta e il vapore di una teiera avvolgerlo.
“Dove sono?”
“Sta calmo. Ti ho trovato mezzo svenuto davanti alla mia porta. Si può sapere cosa ti è saltato in mente? Farti a piedi tutta questa strada con questo gelo?? Perché non mi hai chiamato?”
Lui sbuffò.
“Ero troppo sconvolto per badare a queste quisquilie..io desideravo morire forse..forse lo spero ancora..”
Lei gli prese le mani e le avvolse nelle sue.
Erano calde.
“Smettila e dimmi cosa sta succedendo, mi stai spaventando a morte.”
“Nostra madre..si è rivelata a me.”
“CHE COSA???”
 
 
Finn le raccontò tutto, lo sforzo che fece Freya per non gridare  e rompere ogni mobile e soprammobile che si trovava nella stanza e in quella casa, era enorme.
“Sai anche se ti sforzi di restare calma, posso sentire lo sforzo che fai per trattenerti, avverto la tua energia..danzare..sento tutta la tua furia..”
Lei fece un debole sorriso.
“Allora è proprio vero che un poco della nostra connessione, dura anche in questa vita.” gli accarezzò un ciuffo di capelli. “Lei, oltre a dirti che è una strega e che ha finto la sua morte e che c'è su di noi una strana maledizione, non ti ha proprio svelato nient'altro?”
“Niente. Freya..forse lei si è pentita di quello che ha fatto..forse vuole rimediare davvero..”
Lei scuoteva la testa.
“So che è dura da accettare ma non devi fidarti di lei.”
“Però dovrei fidarmi di TE!” disse lui in tono accusatorio.
Lei lo guardò amareggiata.
“Ti sto curando..ti ho detto la verità..puoi dire che lei ha fatto altrettanto? Non ti ha nemmeno detto della mia esistenza..come puoi fidarti..?”
“Forse lo farà..non puoi biasimami se voglio aggrapparmi..”
“Alle ultime illusioni..”
Finn chiuse gli occhi.
“Dicono che anche l’amore sia una delle più dolci illusioni che esista, dolce sì, ma sempre un’illusione.”
Freya, che era una strega mica per niente, i suoi poteri l’avevano aiutata a volte a superare la ferita dell’orgoglio ferito, fece un sorriso triste senza commentare.
“Ti preparo un bagno caldo. Sai che l’acqua è fonte di vita? Rigenera e rinvigorisce, è considerato il balsamo dell’anima, la cura allevia le sue pene, un uomo provato da emozioni negative non ha gli stessi pensieri di un uomo con uno spirito ritemprato dalle energie dell’acqua e della terra.”
“Se lo dici tu che sei una strega, allora ci credo.”
Lei fece un sorriso e poi scomparve in mezzo al corridoio.
Era pur sempre una strega ma mai sfidare il cuore.
   
 
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