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Autore: aloneintherain_    13/01/2020    5 recensioni
La Guerra di Magnolia si è conclusa e Juvia ha solo un desiderio: ricevere la tanto attesa risposta del suo dolce Gray. Ma cosa succederebbe se Gray partisse allontanandosi di nuovo da lei? I due maghi riusciranno a fare chiarezza sul loro rapporto?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Gray/Juvia, Lluvia
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo Due
 
Gray’s POV
 
L’unica cosa che volevo evitare non appena fossi tornato a Magnolia era rivedere Juvia. Dovevo aspettarmi però che le cose non sarebbero andate come speravo, d’altronde quando mai lo facevano?

Avevo pensato innumerevoli volte al nostro incontro nel corso di quell’anno eppure ogni volta mi ritrovavo al punto di partenza. Cos’avrei dovuto dirle? Ero perso proprio in pensieri del genere quando di punto in bianco, proprio mentre stavo rientrando a casa mia dopo un anno di assenza, me la sono ritrovata di fronte.
 
“Gr-Gray Sama?”  Sentii una voce chiamarmi.
Una voce che non sentivo da tanto tempo, probabilmente troppo. Forse me la stavo solo immaginando.

Alzai comunque la testa per accertarmi che ormai ero diventato pazzo, forse sarebbe stato meglio non averlo fatto.


Di fronte a me c’era proprio lei, esattamente come la ricordavo. No, forse qualcosa di diverso c’era: aveva un’espressione strana. Si stava strofinando gli occhi, forse anche lei pensava di star immaginando tutto.

Io non potevo muovermi, ero completamente inerme e per la prima volta dopo tanto tempo mi sembrò di sentire freddo.


“Juvia?”

 
Chiusi la porta di casa di scatto e mi ci appoggiai contro tenendo gli occhi chiusi per qualche secondo. Quando mi fui ripreso accesi la luce che illuminò l’ambiente rivelando il mio salotto che era rimasto esattamente come lo avevo lasciato.

Appoggiai lo zaino a terra, l’unica cosa che avevo scelto di portare con me, e mi concessi qualche secondo per guardarmi attorno. Non era cambiato niente. Era tutto uguale, fin troppo..

Non sembrava la casa di qualcuno che non ci metteva piede da un anno. Passai un dito sul tavolino che si trovava di fronte al divano e notai che non c’era un filo di polvere. Andai così in cucina e mi resi conto che anche quella era a posto.
Passai così in rassegna ogni stanza e realizzai che probabilmente la casa era più in ordine di quando l’avevo lasciata.

Chi aveva fatto tutto questo? La padrona di casa non poteva essere stata, Lucy ed Elsa non avevano le chiavi e Natsu probabilmente avrebbe distrutto l’intero edificio se avesse avuto l’occasione di mettervici piede.
L’unica persona che poteva essere la responsabile di tutto ciò era.. Juvia.

Mi lasciai sprofondare sul bordo del letto ricordandomi che effettivamente, anche se non sapevo come aveva fatto, lei aveva una copia delle mie chiavi di casa.

Si era sul serio presa cura di casa mia per tutto quel tempo? Per un attimo la cosa mi sconvolse ma subito dopo aver formulato quel pensiero mi ritrovai a ridere inconsapevolmente perché era ovvio che lo aveva fatto, era sicuramente da lei.

Appoggiai i gomiti alle ginocchia e mi presi la testa fra le mani. Senza che me ne accorgessi una lacrima era scesa lungo la mia guancia.

-
Juvia’s POV
 
Quella notte nemmeno dormire mi aveva dato tregua. Da quando ero tornata a casa non avevo fatto altro che cucire pupazzetti del dolce Gray tuttavia sebbene questo avesse un effetto calmante la maggior parte delle volte quel giorno non sembrava funzionare.

Avevo così deciso di andare a letto ma non appena il sonno ebbe la meglio venni sommersa da incubi. Incubi in cui Gray Sama se ne andava di nuovo, in cui una rivale in amore lo portava via da me o altri in cui aveva ancora quell’espressione sconfortata in volto.

Mi svegliai con le coperte ai piedi del letto coperta da gocce di sudore e con il mio pupazzetto preferito di Gray Sama a terra. Mi affrettai a recuperarlo e presi nervosamente ad accarezzarlo.

“Non preoccuparti dolce Gray, ora tu e Juvia siete insieme. Le cose andranno meglio, no?” Mi ritrovai a dire. Tuttavia, non sapevo perché, ma quelle parole non mi calmarono per niente.

Sistemai il pupazzetto di Gray Sama sulla poltrona accanto al letto e andai a farmi una doccia.

Sentire l’acqua sulla pelle mi fece sentire meglio, aveva un non so che di confortante e famigliare. Lavai via il sudore sperando che con quello se ne sarebbero andate anche ansia e incertezza e quando ebbi finito uscii dalla doccia avvolgendo il mio corpo sull’asciugamano con stampata sopra la faccia del dolce Gray.

Mi preparai e quando ebbi finito decisi che era ora di uscire, tuttavia quando la mia mano si posò sulla maniglia della porta per un momento esitai. Perché ero così in ansia? Quello era il giorno in cui avrei finalmente parlato con Gray Sama dopo un anno, non dovevo reagire in quel modo! Dovevo essere felice!

“Ci vediamo stasera Gray Sama!” Dissi allora rivolta al pupazzetto del dolce Gray.

-

La strada verso la Gilda non era mai sembrata così lunga. Quando vidi davanti a me Fairy Tail per poco il cuore non mi balzò fuori dal petto. Presi un lungo respiro e solo dopo aver raccolto le forze aprii l’ampio portone d’ingresso.

“Ciao Juvia” Sentii dire da Bisca che mi salutò da uno dei tavoli al centro dell’ampia stanza.

“Hey, bentornata!” Mi sentii rivolgere ancora da qualcun altro.

Risposi in fretta ai saluti guardandomi attorno ma nel mio campo visivo non c’era nessuna massa di capelli neri. Guardai in tutte le direzioni ma niente. Di Gray Sama non c’era traccia.

Mi ritrovai a pensare che forse mi ero inventata tutto.

Per un momento mi sentii completamente persa ed in balia di me stessa. Il mio sguardo si spostava freneticamente a destra e a sinistra ma niente. Controllai addirittura se a terra ci fossero dei vestiti ma nemmeno di quelli c’era traccia.

Ad un certo punto sentii le gambe cedere e mi accucciai a terra.

Gray Sama non era tornato? Il dolce Gray era ancora in missione?

Tuttavia ben presto la mia attenzione venne riscossa da un chiacchiericcio che sembrava provenire dal retro della Gilda. Anzi, era ben più di un semplice chiacchiericcio. Notai che effettivamente la Gilda era vuota: di Lucy e Natsu non c’era traccia, Happy non stava volando da nessuna parte, nemmeno Mira era al bancone. Fairy Tail era deserta.

Mi alzai da terra e seguii il suono delle voci, non appena raggiunsi l’esterno la luce del sole mi colpì in pieno volto. Tuttavia il mio cuore ben presto si riempì di sollievo nel sentire una voce famigliare fra tutte.

“Ice Make: Lance!” Urlò il mago del ghiaccio che, notai, era già senza maglietta.

Dall’altro lato dello spiazzo c’era Nastu che, sebbene stava faticando per schivare l’attacco di Gray Sama, sorrideva.

“Sono tutto un fuoco!” Disse ad un certo punto prima di lanciarsi su Gray Sama e contrattaccare.

Alle loro spalle c’erano tutti i miei compagni di Gilda che ridevano e facevano il tifo incitandoli a gran voce. Sicuramente anche a loro era mancato tutto questo.

Rimasi immobile a fissare la scena per qualche secondo fino a quando la voce di Lucy non mi riscosse dal mio sogno ad occhi aperti.

“Juvia!” Mi salutò facendomi segno di raggiungerla.

Probabilmente distratto dalla bionda, Gray Sama si voltò nella mia direzione proprio nel momento in cui Natsu stava contrattaccando.

“Ruggito del Drago di Fuocooooo!” Urlò mentre si lanciava sul mago di ghiaccio.

Gray Sama non schivò l’attacco ma si limitò a fissarmi inizialmente sorpreso per poi lasciar spazio per mezzo secondo alla stessa espressione della sera prima.

Quando i nostri sguardi si incrociarono sentii immediatamente una stretta al cuore, tuttavia ciò durò solo qualche istante perché il dolce Gray venne scaraventato via dalle fiamme prodotte dall’attacco di Natsu.

-

Dopo essere stato sbalzato via Gray Sama si era lanciato nuovamente sul Dragon Slayer e i due avevano continuato così per un po’ fino a quando la battaglia non si era conclusa con un pareggio.

Al termine dello scontro tutti si erano spostati all’interno della Gilda e Mira aveva portato cibo e bevande. A Fairy Tail si respirava aria di festa.

Gray Sama sembrava contento di rivedere i suoi compagni, mi limitai ad osservarlo da lontano per un po’. Mi piaceva vedere quell’espressione felice sul suo volto e, non sapevo perché, ma avevo la sensazione che se mi fossi avvicinata sarebbe sparita. Quando formulai questo pensiero mi tornò alla mente il suo sguardo di poco prima. Nello stesso istante in cui si materializzò mi voltai dando le spalle agli altri e iniziai a scuotere la testa con la speranza che quell’immagine se ne andasse tanto velocemente quanto era comparsa.

“Lascia in pace Juviaaa!” Mi ritrovai a dire alla mia stessa mente piantando i piedi a terra.

“Juvia? Stai bene?” Sentii una voce chiedere da dietro le mie spalle. Non mi ero resa conto di aver parlato a voce alta.

Arrossii immediatamente per poi voltarmi e ritrovarmi davanti Gray Sama. Per poco il cuore non mi balzò fuori dal petto.

“Juviiiiiiiiii” Esclamai diventando probabilmente dello stesso colore dei capelli di Elsa.

“Tutto apposto?” Chiese ancora facendo un altro passo verso di me.

“Gr-Gray Sama.. Ju-Juvia sta bene” Mi ritrovai a balbettare.

Il dolce Gray mi guardò perplesso allungando una mano nella mia direzione. Rimasi con il fiato sospeso e gli occhi sbarrati di fronte al suo gesto. Posò una mano sulla mia fronte ed io rimasi a fissarlo, probabilmente a bocca aperta.

“Sei un po’ calda, sicura di non avere la febbre?” Chiese inclinando la testa con fare interrogativo.

“Ju-Juvia sta bene” Mi limitai a dire.

Gray Sama tolse la mano senza aggiungere altro e guardò un punto imprecisato alla sua sinistra senza incrociare il mio sguardo.

“Tutta la Gilda è contenta del ritorno di Gray Sama, era da tanto che non si respirava un’aria di festa!” Dissi nel tentativo di far tornare il colore della mia pelle normale.

“Anche io sono felice di essere tornato..” Disse continuando a guardare alla sua sinistra.

“Gray Sama.. che ne dici se tu e Juvia uscite per un appun..” Iniziai ma non feci in tempo a finire la frase che sentii un forte rumore che spinse me e tutti i membri di Fairy Tail a voltarsi in direzione del portone d’ingresso.

“Gray, idiota che non sei altro!” Disse a gran voce il ragazzo che in quel momento aveva catturato l’attenzione di tutti.

“Torni dopo un anno e non mi dici niente?!” Lo rimproverò il ragazzo dai capelli bianchi che, dopo aver individuato Gray Sama, stava venendo verso di noi.

“Lyon?” Fu l’unica cosa che riuscì a biascicare Gray prima di essere intrappolato nella stretta di Lyon che lo stava abbracciando.
 

 

***

Ciao a tutti! 

Ho deciso di pubblicare il giorno stesso il capitolo due per dare modo a chi legge di entrare più nel vivo della storia. Spero vi faccia piacere e che questi primi capitoli vi siano piaciuti. Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate dei personaggi!

Non ho molto altro da dire per ora se non che ringrazio chiunque abbia dedicato alla storia e a me un po' del suo tempo. Non sapete quanto felice mi facciate!

A presto e ARIGATOU!

  
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