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Autore: terryoscar    13/01/2020    4 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Di caccia, di prede e di predatori – ovvero una lezione particolare
 
 
 
Partiamo per la nostra caccia, che poi a me ed Andrè la caccia non è mai piaciuta, gli animali che vengono uccisi per il solo piacere di farlo …. no davvero, non l'ho mai davvero capito. Se ho voglia di sparare ci sono le bottiglie ….. ma tant'è, non possiamo farci nulla.
Ci addentriamo a cavallo nella boscaglia, preceduti dai battitori che cercano per noi le nostre prede. I cani sono pronti a scattare per recuperare beccacce, lepri, cinghiali o cervi.
Andrè è come sempre la mio fianco, attento, premuroso. Lo so, lui mi avrebbe voluta tranquilla con le altre donne, seduta in carrozza e poi su una comoda poltrona nel caldo del casino di caccia. Ma io no, non riesco a resistere troppo tempo con loro, fanno discorsi così …. così ….. no. Proprio no.
Sento da dietro la voce di mio padre, rivolto ai miei cognati: "E così finalmente Charles potrai dare seguito alle tue capacità venatorie! Vediamo se saprai portare qualcosa sul tavolo! Ah ah ah ah!"
"Signore, spero di non deludervi…"
"Lo spero anche io Charles, anche perché la cena di questa sera verrà imbandita con la nostra cacciagione! Vedi di riempire il piatto!"
L'imperatore sorride e dice: "Generale, se magari torniamo a mani vuote, cosa farete, manderete i vostri generi a letto senza cena?! Ah ah ah ah …"
"Ma no Maestà! Semplicemente si dovranno accontentare di un brodino vegetale! Ih ih ih Tanto hanno una bella riserva!"
“Noto con piacere che siete allegro Generale!”
Sussurro all’imperatore: “Ih ih ih …. Beh .. in effetti! Maestà, voglio davvero vedere cosa sapranno fare quei due buoni a nulla! Certo, in questi mesi sono molto migliorati, ma da qui ad essere capaci a portare una cena in tavola ….. ne passa ancora, quindi che si rassegnino ad assaporare un buon brodo caldo! Ih ih …”
"Ah ah ah … Dopo una giornata trascorsa fuori, credete davvero che un brodino sia sufficiente?"
"Per loro si Maestà! Non vedete che bel girovita che hanno? E sappiate che sono molto dimagriti durante il viaggio! Solo il più giovane dei miei generi è un ragazzo muscoloso, dotato di una mira eccezionale, quasi come quella di mio figlio!"
 
"Andrè, hai sentito mio padre? Ha detto figlio?! Riferendosi a me? Sono forse tornata ad essere un maschio? Ma lo sai che io non lo capisco più?! Mio padre ormai è incostante!" rispondo un poco scandalizzata.
"Ah ah ah … ma no! La sua è solo abitudine!"
"Dici? Lo sai che io lo capisco sempre meno?"
 
Carlo che è in groppa sul cavallo di André ribatte: "Madame Oscar, posso farvi una domanda?"
"Ma certo Carlo! Dimmi!"
"Ecco... ma voi siete davvero una donna oppure un uomo?"
Vedo mio zio avvicinarsi e ribatte: "Carlo ma cosa dici?!”
"Ah ah .... ma no Carlo!!! Sono una donna!!! Ah ah ... ma perché questa domanda?"
" Ma … ma … se lo zio Augustin ti ha chiamato figlio, quindi siete un maschio…"
"Carlo....tu non devi dare retta allo zio Augustin! Vedi....lui è.....particolare! Sai, avrebbe tanto voluto un figlio maschio e ogni tanto per consolarsi usa il maschile con me. Tu però non farci caso! Ah ah!"
"Ecco …. che strano!" guardo mio padre e domando: "Padre, un giorno mi avete detto che desiderate che io abbia una sorellina, quindi se invece avrò un altro fratello, cosa farete? Lo vestirete come una bambina e lo chiamerete figlia?"
"Eh?!! Cosa?!! Ma no Carlo! Certo che no! Ci manca solo un'altra follia!" Rispondo scandalizzato. Ma guarda cosa combina Augustin! Tutta colpa sua!
" Ma come! Se lo zio Augustin ha dato un nome da uomo a mia cugina perché voi non potete dare un nome da donna a mio fratello? Padre, io desidero che voi siate felice e se avrò un fratello chiamatelo anche con un nome da donna, vi assicuro che a me non darebbe fastidio."
"AUGUSTIN!!!! Senti che guaio che hai combinato! Carlo, io sarò felice comunque, stai tranquillo!"
 
 
"VOI DUE LÌ DAVANTI! COSA AVETE DA BRONTOLARE?!!"
"VOI  LÌ DAVANTI! COSA AVETE DA BRONTOLARE?!! E TU ARMAND COSA HAI DA PROTESTARE? TI RICORDO CHE SIAMO IN COMPAGNIA DI SUA MAESTA' L'IMPERATORE! QUINDI, NON URLARE!"
"Augustin!!! Sei insopportabile!! Altezza, perdonate mio fratello!"
"Ehi un momento, io non ho fatto nulla, sei tu che poco fa hai gridato il mio nome! … Altezza scusatelo ma da quando gli è stato proibito di giacere con sua moglie, mio fratello sragiona!"
Do un colpo deciso al mio cavallo e raggiungo la contessa: "Madame, ditemi, Vostro padre e Vostro zio sono sempre così.....ecco....vivaci?"
" Maestà, non vedo l'ora di tornare a Parigi. Vi basti sapere che  siamo stati attaccati svariate volte dai briganti, ma nulla è stato così tremendo quanto aver sopportato mio padre!"
"Davvero Contessa? Credo che non abbiate modo di annoiarvi!! Comunque mia sorella mi ha scritto svariate volte parole di stima per Voi. Dovete essere una donna eccezionale....con una famiglia molto ingombrante!!!"
"Ohh … ecco … io …"
Sento mio padre che dice: " Armand, invece di stare lì impalato, prenditi Carlo, e lascia che André accompagni mia figlia al casino! PRESTO, MUOVITI, AVANTI!"
"Si....certo!!! Carlo su, vieni con me!!!"
Tendo le braccia e dico: "Padre, mi farete sparare con il fucile?"
Afferro mio figlio e lo sistemo davanti a me, rispondo: "Ma certo, ti farò provare …"
 "MA CHE SEI MATTO FRATELLO?! Armand, con le conoscenze che hai delle armi, sono sicuro che faresti partire un colpo sbagliato a tuo figlio. Non ci pensare nemmeno!"
"Augustin!!!!"
"Armand, ricordati che siamo alla presenza di sua maestà, quindi niente discussioni e tu figlio mio, cioè Oscar, fa con tuo marito devi riposare, su avanti!"
 
"Padre, possibile che Voi dobbiate riferirvi a me ancora come Vostro figlio?"
"Certo, se ti comporti da uomo, io uso il maschile! Mi pare ovvio! Se tu fossi rimasta tranquilla come dovrebbe fare una gestante, io userei il femminile!” rispondo con la massima tranquillità come fosse la cosa più ovvia del mondo!
"Cosa! Ma Padre, mi ci vedete a conversare di chissà cosa con le altre donne? E poi sono sempre stata libera e indipendente, riconosco che è solamente merito Vostro. Grazie Padre, Vi sarò riconoscente per tuta la vita!" rispondo decisa, convinta, mentre proseguo in sella al mio César.
"Si si …. certo. Però ora tu dovresti comportarti in maniera più assennata! Ah ….. se ci fosse qui tua madre, saprebbe lei come farti ragionare! Anche Nanny andrebbe bene! Invece qui tocca tutto a me!!"
"Ah ah ah … Scusatemi Padre ma a volte penso che sarebbe stato bellissimo se Voi aveste cresciuto allo stesso modo anche le mie sorelle. Almeno avrei avuto qualcuno con cui fare conversazione!"
"Hai Andrè, lo hai sempre avuto! Di cosa ti lamenti?!"
"Si, certo, e Ve ne sono grata ma … vedete, adesso per esempio, se le mie sorelle avessero altre argomentazioni in questo momento starei con loro e non con Voi, che mi avete fatto notare il mio stato di gravidanza!"
"Uff …. non sei mai contenta! Ma dove ho mai sbagliato io con te? Eppure eri perfetta, prima di frequentare quella caserma! Perfetta!" sbuffo guardando mia figlia dritto negli occhi, avendola ormai affiancata con il mio Hannibal, splendido stallone dal pelo nero.
"Voi dite?! Io direi piuttosto che non conoscevo un altro tipo di realtà: quella di Parigi"
"Uff ……. Solo problemi da quando mio figlio ha abbandonato la Guardia Reale! " muovo leggero la mano destra, come a voler scacciare un'idea lontana.
“Cosa!! Ma padre, cosa dite!”
 
L'imperatore ribatte: "Generale, a cosa si riferisce Vostro figlio? Ehmm … volevo dire vostra figlia…"
 
Accidenti che confusione! Questa famiglia è davvero strana, simpatica ma strana!
 
"Oh, Maestà, lasciate stare. Da quanto mio figlio si è trasferito presso la Caserma della Guardia Metropolitana è diventata ingestibile e ribelle! Comunque, posso dirvi che l'ho affiancata dopo il suo fidanzamento, sapete non era opportuno che una promessa sposa dividesse il tetto in caserma con il suo fidanzato ….  ed un reggimento di altri uomini. Insomma, l'ho affiancata durante le sue perlustrazioni …. devo dire che ci sono delle zone di Parigi in cui imperversa la povertà e la sporcizia. Purtroppo, la situazione in città è complessa e l'affetto dei parigini verso Vostra sorella è molto calato …. anzi direi che ormai è inesistente! Pensate che quei …. uhm …. hanno osato chiamare la nostra Regina Madame Deficit! Una cosa ignobile ….. ma ciò non toglie che esista molta povertà in città!"
"Generale ditemi, in tutta sincerità, anche Voi ritenete che Antonietta abbia portato sull'orlo della ribellione i parigini? Sapete, mia sorella teme che ci possano essere rappresaglie. Non posso negare che sono molto preoccupato!"
"Lo sono anche io Maestà. La situazione è difficile. La scorsa estate è stata molto secca, con un raccolto scarso. Il prezzo del grano è così salito, creando non pochi problemi. Se l'inverno sarà freddo prevedo seri problemi per la popolazione. E, per quello che ne so, le casse del Regno sono quasi vuote, nonostante una tassazione elevata. Non Vi nascondo che sono anche io molto preoccupato, per la Francia e per la mia famiglia. Ci sono già stati episodi di assalti a carrozze nobiliari, è accaduto anche a noi di ritorno da Versailles, una notte."
"Uhmm … credo che Antonietta e Luigi dovrebbero cambiare modo di fare politica…"
 
 
 
Siamo dietro ai cavalli della bellissima comandante, non posso che ammirarla, quando Jean e Jacques mi si avvicinano e il primo, canzonandomi, mi dice: "Michel stai anche tu ammirando la schiena del nostro colonnello? Hai visto che curve perfette che possiede?"
"Jean, ma che schiena …. io sto ammirando il fondoschiena …. ed i fianchi …… santo cielo come è sensuale su quel cavallo! E le gambe? Ma le avete viste?!! Aaaahhhhh! Ad ogni movimento del cavallo sogno di averla così, sopra di me, sensuale, ipnotica, lasciva!! AAAAAHHHHH!!!"
"Ih ih ih …. certo che tu vai oltre ai nostri sguardi…"
"Aaahhh …. ma come si fa a resistere ad un tale esemplare femminile? È bellissima! Ragazzi, quella donna mi farà impazzire!"
"Ehh una femmina di razza, che cavalla!"
"Vero …. in fondo anche il Generale la paragona ad una cavalla!! Ih ih ih ……"
"E che cavalla! Uhmmm mi sento fremere … ahhhh mi sento in subbuglio… aiutami Jacques!!"
"Michel ….. vuoi un secchio di acqua gelata?! Ih ih ih ….."
 
 
"VOI TRE! SI PUÒ SAPERE COSA STATE DICENDO?!!! Possibile che non sappiate stare al vostro posto? Eppure io sono attendo durante gli addestramenti!" urlo ai miei soldati!
 
Jacques sussurra: “Possibile che il generale ci abbia sentito?”
“Certo che è un vero rompiscatole! Non mi lascia nemmeno immaginare il suo bellissimo figlio!”
“Michel ma ti ha dato di volta al cervello? A quanto ne so, il colonnello è una lei non un lui. E poi, non credevo che tu avessi cambiato parrocchia! Ih ih …”
 
 
"EHI VOI TRE…ORA BASTA! VENITE AVANTI!"
"Sissignore! Agli ordini!" rispondiamo in coro.
"Si può sapere cosa avete da farfugliare là dietro?"
"Noi Signore? Ecco ….. noi stavamo ……. ehm …. pensando al viaggio di ritorno, Signore!"
"Non mi pare. Da come vi ho sentito sghignazzare, credo che voi stavate parlando di donne. Di chi?" rispondo deciso, tagliente.
"Ehm ….. Signore …. ecco ……" e adesso cosa mi invento? "Uhm ….. stavo raccontando delle mie ultime conquiste, Signore!"
"Maribeau, ti avverto: riga dritto se non vuoi tornare prigioniero a Parigi.."
"P....prigioniero Signore? In che senso?!"
"Agli arresti, con le manette. Intesi adesso?"
"Inteso Signore …. gulp …. Ge generale, ho l’impressione che il Vostro sguardo mi stia squadrando, sembra che vogliate leggermi nell'anima…”
“Ho colpito nel segno Maribeau?! Ascoltami, se provi a fare un solo passo falso per te è finita! Giuro che ti farò ricordare questo viaggio per tutto il resto della tua vita! INTESI?!”
“Sssi Sissignore …”
 
 Povero me! Se poi capisse che stavo sognando la sua splendida figlia avvinghiata a me ……
 
 
 
"Oscar, sei pallida, forse sei stanca?" sussurro avvicinandomi alla mia amata.
"Un poco Andrè ….. Temo di avere sopravvalutato le mie capacità. Accidenti!” rispondo a bassa voce, un poco mesta.
"Oscar!! E cosa aspettavi a dirmelo?!!" rispondo tutto preoccupato.
"Ecco .. credevo che passasse e invece ...André non riesco a stare in sella! … André, sono un poco scocciata da questa situazione, sarà anche temporanea ma io sono già stanca!” rispondo mesta.
"Aspetta, vengo io con te e andiamo così fino al casino!"
Tiro le redini di Alexander e lo faccio fermare. Oscar si ferma al mio fianco. Il generale vede la scena e domanda: “Ma cosa state facendo? Andrè, Oscar, cosa succede?"
"Nulla Signore, è solo che Oscar ed io abbiamo deciso di fermarci."
"Uhm …. perché Andrè?!"
"Padre, ho semplicemente fame. Posso mangiare?"
"Va bene, mi fermo anche io. Hai un'aria strana Oscar. Sei forse stanca?"
"Padre, Vi ho appena detto che sto bene, ho solo fame! ….. Maestà, Vi prego di scusarmi ma io e mio marito andiamo!"
"Va bene Madame, come ritenete più opportuno. Se volete raggiungere il casino di caccia, dovrete proseguire in quella direzione, seguendo il sentiero. Arriverete in circa venti minuti!"
"Si, credo che raggiungerò il casino. Grazie maestà!"
 L'imperatore mi guarda e dice: "Capitano Grandièr, dopo che avrete accompagnato Vostra moglie, mi farebbe piacere che ci raggiungeste, vorrei conversare con Voi."
"Maestà, spero vorrete perdonarmi ma ….  ecco … io preferirei restare un poco con Oscar!" rispondo un poco imbarazzato, disobbedire alla richiesta di un imperatore, devo essere completamente pazzo!!! Si, pazzo di Oscar!
"Vostra moglie non sarà da sola, con lei ci saranno mia sorella e le altre donne della vostra famiglia. Capitano non credo che sia il caso che Voi restiate tra donne!"
"Maestà …. io ……. se il Vostro è un ordine obbedirò ….. però ….."
"Però nulla! Vi voglio con noi."
"Andrè …. non ti preoccupare ...resta! Io posso andare da sola al casino!"
"No, Oscar, voglio accompagnarti, almeno questo mi è permesso."
"Ma certo Capitano Grandièr, anzi voglio che accompagniate Vostra moglie! Salite sul suo cavallo e andate!"
“Grazie Maestà!”
 
 
 
Mi avvicino l'orecchio del capitano e dico: "Michel hai sentito? Almeno per qualche ora il colonnello sarà ben lontano dalla sua guardia del corpo, quindi hai campo libero! Ih ih …"
"Si … credo proprio che mi recherò anche io al casino di caccia …. ih ih ih ….."
"UHmm …  immaginavo già un bel corpo a corpo …"
"Ih ih ih …. lo spero molto!!"
 
 
 
"Oscar …. dai, fammi spazio e salgo con te" dico legando Alexander ad uno degli anelli della sella di César.
"... Si … ecco .. André, è la prima volta che andiamo insieme a cavallo!"
"Uhm ….. beh …… a me fa enormemente piacere poterti stringere un poco a me!" dico infilando un piede nella staffa che Oscar, seppure recalcitrante, mi ha messo a disposizione. Appoggio una mano sulla sella, mi do un bello slancio e salgo dietro alla mia splendida moglie.
"Etcium! Oscar …. i tuoi capelli sono adorabili, ma mi solleticano il viso!! Bene, noi allora Andiamo! …. sempre se mia moglie mi concede anche l'uso dell'altra staffa! Ih ih ih!"
"Ah ah ..Dai, su andiamo! Ah ah …"
Do un colpo di tacchi, stringo Oscar nel mio abbraccio e ci allontaniamo al passo seguendo il sentiero. "Oscar, hai davvero l'aria stanca! Quando ti deciderai a prenderti un poco più cura di te stessa?!" sussurro tra i suoi splendidi capelli profumati.
"Si... credo che tu abbia ragione! André anche se malvolentieri, rimarrò nel casino in compagnia delle altre donne."
"E farai ritorno al castello in carrozza? Uhm ….. " davvero io non credo che Oscar riuscirà nell'impresa di starsene buona buona. Ma pazienza, per il momento è sufficiente che si riposi un poco!
 
 
 
 
Carolina entra nel casino seguita dalle altre donne e dice: "Bene, signore, siamo al casino! Ditemi, non è un posto accogliente!"
"Oh …. Altezza! É molto accogliente" rispondo guardandomi intorno: un ambiente spazioso, al piano terreno, con un caminetto acceso, dei tappeti di pelliccia a terra e molto legno, scuro, credo che sia noce. Dei divani dall'aria molto comoda, poltrone, un tavolo e delle sedie. Ed una scala che porta al piano superiore.
"Anche nostro padre ha un casino, molto più piccolo del Vostro, in cui credo di essere stata concepita! Ih ih"
"Dite davvero madame Joséphine! Ah ah ah … che storia interessante! Però, e bravo al generà! Ih ih …"
"Si ….. dovete sapere che ancora adesso i nostri genitori ne fanno uso …. e non solo loro! Sono certa che anche Oscar e Andrè abbiano fatto ampio utilizzo del casino! E non certo per andare a caccia!" racconto con aria divertita, passeggiando per l’ampia stanza.
 
 
Sono spaventata, non vorrei che Joséphine raccontasse di me e di Armand quando ci ha sorpresi al casolare della contea. Signore ti prego, fa che non faccia parola, che vergogna!
 
 
"Uaooo … E bravo al bel capitano! Però che bel ragazzo! Ma ditemi, immagino che sarà corteggiato da molte fanciulle?"
"Oh ….  Altezza …. molte cameriere hanno posato gli occhi su di lui! E altrettante sono state licenziate da sua nonna, anni fa! Ma adesso …. ci pensa Oscar a metterle in fuga tutte! Credetemi Altezza, nostra sorella è esageratamente gelosa del marito!"
"Beh... anche la piccirelle non è per niente male, chissà quanti corteggiatori che avrà!"
"Altezza, credo che nostra sorella non sappia quanto sia bella!"
“Voi dite che la piccirrè non sappia che je bella assaje? Ma … possibile?! Forse non si guarda allo specchio?!”
“Ah ah ah … Maestà, è che la mia povera sorella non si è mai considerata una donna, si è sempre comportata come un uomo!”
“Oh Gesù! Non ho mai sentito una storia tanto strana in vita mia!”
“Di tutte noi è forse la più bella, con i suoi capelli lucidi, brillanti, mossi dal vento. Ha lo stesso sguardo di nostro padre, il suo piglio ed i suoi modi ma nulla, lei nemmeno se ne rende conto!”
"Oh Gesù! Questa poi! Ma se è bellissima! Anche lu pagliac di Maribeau se n’è accorto! … Uhmm … credo che quell’imbecille darà qualche noia al bel capitano."
"Ah … io non mi preoccuperei Altezza! Piuttosto temo che mia sorella possa utilizzare il suo stiletto con maggiore …. precisione direi!"
"Ih ih ih … Sinceramente vorrei vederla! Con uomini commé Maribeau non esistono mezzi termini! Bene, a me è venuto un languorino, che ne direste di mangiare qualcosa?"
"Magari Altezza!!!" rispondiamo in coro.
"Perfetto! Poi andremo tutte nel bosco per fare una passeggiata!... Su, apriamo le borse…"
 
 
“Sig … Sig …” Sospiro, penso alle parole di madame Joséphine la figlia del mio generale! Sua figlia ha appena detto che madame soldato ha lo stesso sguardo del mio Augustin, è vero. Ahhhh quanto è bello il mio uomo. “Sig … Sig …” Sono così presa a pensare il mio amato Augustin che non mi accorgo che tutte le dame mi osservano.
L’imperatrice dice: “Madame Battista, state forse pensando al vostro amore impossibile?”
“A.. Altezza …no … no … ecco sono solo stanca.” Sussurro mentendo.
“Bene signore, è il momento di mangiare!”
 
 
 
Sono assieme all'imperatore e a mio fratello, sono molto pensieroso. Non vorrei che quell'incosciente di Andrè si fermasse strada facendo per …… con mia figlia. Da quei due c'è da aspettarsi qualsiasi cosa. Adesso mi invento una bella scusa e li seguo, devo controllare che vadano dritti al casino, senza soste ricreative!
 
"Generale, siete pensieroso, forse non avete piacere di prendere parte alla battuta di caccia?"
"Oh …  Altezza, sono preoccupato per mia figlia, era così stanca! Magari adesso vado a controllare che stia bene!"
"Ehm …. Generale, siete sicuro che sia solo questo? Ih ih"
"Sassoin!!!!"
"Sissignore!"
"Taci!!! Io sono giustamente preoccupato!!"
"Ma cosa volete che accada al comandante?! E' con suo marito, quindi è in buone mani! Ih ih …."
"Sassoin!!! Lo so ben io cosa potrebbe accadere!!! Altezza, vogliate scusarmi ma vorrei controllare che Oscar stia bene!"
 
Armand ribatte: “Augustin sei davvero assurdo! Lascia in pace tua figlia! Vuoi capire che ha suo marito accanto?”
“Armand, si può sapere cosa dici! Tu non puoi capire l’ansia che attanaglia un padre!”
“Ne sei davvero sicuro Armand? Ti ricordo che anch’io ho un …”
“Sta attento a ciò che dici Armand, ricordati che Carlo è qui con te!”
Mio figlio, solleva la testa e con aria innocente, domanda: “Padre, ma io sono o non sono vostro figlio?”
Guardo con imbarazzo l’imperatore che è accanto a me e rispondo timidamente: “Certo che sono tuo .. padre…”
Carlo soddisfatto ribatte: “Meno male! Però sarebbe stato bello che mi chiamassi anch’io Jarjayes!”
Guardo Augustin, tossisce e poi digrigna: “Coff … coff … Armand!! Guarda cosa hai combinato?!!”
“Augustin piantala!”
L’imperatore interviene: “Ehmm .. scusatemi conte Armand, quindi questo ragazzino è Vostro figlio?”
“Sssiii Si Maestà!”
“Padre, non capisco ma perché lo dite come se aveste paura?”
“Ma no, Carlo ecco …”
Augustin si avvicina all’imperatore e sussurra: “Maestà scusatemi ma come avrete capito mio fratello ha messo nei pasticci la vedova Saluzzo, ma nulla di irreparabile, mi spiego, dunque il defunto è morto poco prima che Carlo nascesse, almeno credo …. E mio fratello all’ora cardinale, era il padre spirituale della Marchesa di Saluzzo e come spesso accade, ecco … insomma…”
“Ho capito Generale, non è necessario che proseguiate!”
“Oh grazie Maestà, mi avete tolto da un grande imbarazzo! Ecco… un’ultima cosa, vedete, Carlo sa bene che mio fratello non è suo padre, però gli si è talmente affezionato che lo chiama così.”
“Ne siete davvero sicuro Generale?”
“Sicuro?! Ma …”
“Vedete, il ragazzino è più sveglio di quanto non sembri e poi … perdonatemi Generale ma Carlo anche se trovo che somigli alla marchesa, il suo sguardo, i sui occhi, smentiscono ciò che dite…”
“Non capisco …”
“Generale, basta guardare gli occhi di quel ragazzino, i Vostri, quelli di Vostra figlia a di … Vostro fratello per comprendere che è uno Jarjayes!”
“Coff … coff … coff … scusatemi Maestà!”
“Ah ah ah ah …. Siete davvero una famiglia simpatica Generale! Ah ah ah ….”
“Ehmm … grazie Maestà ma adesso debbo lasciarvi, devo raggiungere mia figlia!”
"Se proprio insistete, Vi aspetto ! Ih ih …"
 
 
Questa famiglia è davvero strana! Però devo ammettere che il generale Jarjayes è davvero un bravo padre, premuroso ed attento, fin troppo attento!
 
"Grazie Maestà! Sassoin, muoviti, vieni con me!! Ed anche tu La Salle!! Veloci!"
"Alain …. poveri noi!" sussurro al mio amico.
"Già, il vecchio pazzo non si smentisce mai. Su andiamogli dietro, non possiamo fare altrimenti!"
 
Vedo mio fratello allontanarsi con i due soldati, mi accosto all’imperatore e dico: “Maestà mi dispiace per avervi recato fastidio!”
"Nessun fastidio Conte. Vostra nipote è stanca, nelle sue condizioni credo che sia normale! Anzi, mi pare una donna davvero fuori dal comune, ma questo lo sapevo già dai racconti di mia sorella Antonietta!
Ehmm .. scusatemi Conte…. mi sono incuriosito dal racconto di vostro fratello, ditemi, Carlo è nato prima o dopo la morte del povero marchese?"
"Dopo, Maestà. Carlo non ha mai conosciuto il marchese di Saluzzo."
"Capisco ….. capisco … Ragazzino, sei davvero fortunato ad avere una simile famiglia! E' troppo simpatica! Ah ah ah …"
"Maestà, da quando lo zio Augustin è arrivato a Torino mi sono divertito tantissimo! E adesso questo viaggio è così bello. Pensate che la zia Oscar ha promesso di insegnarmi a tirare di spada e ad andare a cavallo! Diventerò bravo come lei!! E la zia Joséphine parla sempre ….. ma tante volte non capisco proprio bene cosa intenda dire, però è così simpatica! E anche la zia Marianne, così buona e dolce. Insomma, mi trovo davvero bene con la mia nuova famiglia! E poi, sono tanti ….. ih ih ih" rispondo tutto sorridente, seduto comodo tra le braccia di mio padre.
"Bravo ragazzo! Così si parla della propria famiglia! Ah ah ah …."
"Grazie!"
 
 
Mi inoltro nel fitto del bosco, seguito dai due soldati di Oscar. Seguo le tracce fresche lasciate dai cavalli dei miei sposini. Ad un certo punto però lasciano il sentiero principale, e sento dei rumori quantomeno curiosi. "Shhh …. voi due, scendiamo da cavallo e proseguiamo a piedi, in silenzio!" sussurro piano.
 
Oscar ed io ci siamo fermati vicino ad un ruscello per far abbeverare i cavalli, approfitto per far scendere un poco mia moglie, la precedo e, dandogli la mano, dico: "Vieni Oscar, credo che sia meglio che riposi un poco prima di arrivare al casino, magari mangiamo qualcosa, sai ho un po' di fame!"
"Mi sembra un'ottima idea Andrè! E poi ho davvero voglia di stare qui con te, da soli, senza essere sempre osservati dalla mia famiglia!" rispondo sorridendo mentre Andrè prende una sacca da Alexander. Io intanto sistemo una coperta sull'erba, soffice, e mi accomodo.
Tiro fuori del pane e un pezzo di formaggio, dico: "Tieni amore mio, devi nutrirti e tu mangi pochissimo!"
"Ma no Andrè, guarda che mangio più che a sufficienza! Guarda la mia pancetta ….. è cresciuta parecchio in pochi giorni. Credo che il nostro piccolo stia benissimo, anzi …. adora la sua mamma!! Ih ih ih …."
 
Mamma … che bella parola! Chissà poi che madre sarò! Sarò capace di essere madre? Cosa insegnerò a questa piccola creatura? La amerò? Quanti dubbi che ho ……
 
Sorrido, accarezzo il suo ventre e sussurro: "Sono sicura che sarai una madre meravigliosa!" prendo la sua mano e la bacio.
"Oh … Andrè! Tu di certo sarai un padre eccezionale! Ma ci pensi, ancora pochi mesi e potremo abbracciare la nostra creatura. Nostro figlio!!" dico mentre Andrè cerca di imboccarmi.
"Su, apri la bocca, mangia! … Oscar sei bellissima! Mi fai impazzire …"
Mi avvicino al mio Andrè e poso le mie labbra sulle sue ….. in un bacio leggero.
 
 
"Generale, sapete davvero dove si trova il casino? Credo che ci siamo persi…"
"Shhh …. non senti questi rumori? Sembrano delle risate ….. uhm …."
"Generale, non mi piace fare lo spione, Vi prego lasciateli tranquilli!"
"Allora li hai sentiti anche tu?!"
"Si si Generale, sono loro! … Generale, non voglio guardare ciò che fanno, altrimenti … uhmmm … Sabrinaaaa non resisto!"
"Zitto e vieni con me, su. E tu Gerard, tieni i cavalli, non voglio che si accorgano di noi prima del necessario!"
"Voi … Voi … volete spiarli?!! No, Generale, io non ci sto, mi dispiace me ne vado!"
"Sassoin, io non voglio spiarli! Io voglio impedire loro di commettere atti …… sconci! Ecco!!! Ed ora muoviti!"
"COSA!!! Ma Generale, quali atti sconci!! Sono marito e moglie e se il Comandante vuole giacere con il suo Capitano che lo faccia! Ahhh beato te André, sapessi quanto ti invidio!"
"No che non possono farlo! Primo sono in mezzo ad una foresta, secondo fa freddo, terzo, se non te ne fossi accorto, mia figlia è in stato interessante! Quindi nulla!! Chiaro?!! Giusto ieri starnutiva, povera piccola!! E pensare che Andrè mi sembrava tanto un bravo ragazzo, e invece!!! È un depravato!!!" rispondo furioso a questo soldato indisciplinato, incapace di stare zitto ed obbedire! Ma cosa ho fatto mai io di male per meritare un simile supplizio?
"Depravato! Ma Signore cosa dite! André è suo marito! Se il Comandante vuole giacere che lo faccia, non sarò certo io a impedirglielo! Lasciatemi dire che siete assurdo e illogico. Io me ne vado!" mi giro nel tentativo di allontanarmi ma sento la mano del generale afferrarmi per un braccio e la sua voce imperiosa, tagliente, proprio come quella del diavolo biondo!
"No, tu resti, o al nostro rientro a Parigi ti sbatto in cella di isolamento! Altroché vedere tua moglie!!! Te ne starai rinchiuso fino alla nascita di tuo figlio! È questo che vuoi?!"
"No, Signore! Ma io mi rifiuto!! Tanto il Comandante mi darà ragione vedrete!"
 
 
"Zitto!" dico trascinando a forza il soldato Sassoin con me! MI avvicino quatto quatto, strisciando tra le sterpaglie, accanto al piccolo torrente. Caspita, qui però è tutto viscido e scivoloso! Sembra quasi una piccola palude! Vedo i miei due piccoli avvinghiati come due sanguisughe. Le mani di Andrè vagano sul corpo della mia dolce ed indifesa figliola, sono infilate sotto la sua camicia in parte aperta e sfilata dalle coulottes. Una scena così … così …. sensuale! Se non fossero loro due …. oh …. povero me.
"OSCAR, ANDRÈ!!!" urlo a gran voce alzandomi di scatto dalla mia scomoda posizione.
Con una mano mi copro gli occhi e dico: "André, io non guardo… se stai giacendo con tua moglie ti giuro che non sto guardando!"
 
Alzo gli occhi, mi sollevo sui gomiti e vedo il generale furioso, rosso in viso, scompigliato, ed Alain dietro a lui, con una mano sugli occhi. Il generale fa un passo verso di noi, incurante della fanghiglia che c'è accanto al torrente, poi un altro fino a quanto emette un urlo seguito da un tonfo.
Guardo Oscar, i suoi occhi dapprima sconcertati, ora sorridono alla vista del padre riverso a terra, coperto di fango, con la parrucca sposata da un lato ed il sedere a bagno.

Mi scosto da André ed emetto un urlo: "PADRE!! SIETE VOI!! Ma è mai possibile che dobbiate perseguitarmi?!"
"OSCAR, ANDRÈ!!! Ma cosa state combinando!! Dovevate andare al casino di caccia!!! Ed invece, vi trovo qui a … a …. amoreggiare!!! Ma vi pare una cosa da farsi?!!!" urlo concitato alzandomi da terra, tutto sporco di fango. Mi passo rapido le mani sui pantaloni, per ripulirmele, tanto ormai peggio di così. Mi scrollo un poco, per tentare di togliere un poco di questo fango dai miei abiti.
"Cosa!!! Ma Padre, queste sono faccende che non vi riguardano! Tu Alain, porta via mio padre, QUESTO E' UN ORDINE!"
"Sissignore!!!"
"ASSOLUTAMENTE NO! Voi due ora verrete con me! Andrè!! Io ti ho affidato la mia piccola ed indifesa figliola e tu ...tu …. guarda cosa fai!! Lei deve stare a riposo, al caldo!! Sei uno svergognato!" ma perché anche questo genero deve darmi tanti problemi? E pensare che sembrava tanto tranquillo ed obbediente, invece anche lui è così indisciplinato!
Mi sollevo da Oscar e ribatto fintamente: "Ma Padre, come avete potuto vedere, la tenevo al caldo, era sotto di me, poi siete arrivato Voi e ho dovuto sollevarmi! Ecco, se magari andaste con Alain nel casino a darvi una bella ripulita!" guardo Alain sghignazzare.
"MA COME TI PERMETTI, SCREANZATO!!" dico avvicinandomi furioso! "Voi due ora verrete con me, o io resterò qui a controllare cosa fate! Chiaro?!"
Continuo divertito: "Ma Padre, non agitatevi, potreste sentirvi male! Comunque, se volete rimanere, fate pure." dico avvicinandomi a mia moglie per baciarla nuovamente.
Appoggio le mie labbra sulle sue, le sorrido dolcemente, la vedo sorridere a sua volta con una luce birichina negli occhi, di sicuro abbiamo pensato la stessa cosa!
"Uhm … Andrè …. sei così …. dolce" dico in un soffio, sulle sue labbra.
Guardo questi due sconcertato, poi decido di sedermi accanto ad Oscar. Voglio vedere cosa avranno mai il coraggio di fare!
Prendo due mele dalla sacca, una la pogo a Oscar e dico: "Prendi amore mio, devi mangiare!" L'altra la offro al generale. "Padre, questa è per Voi, ma credo che sia meglio che la laviate, sapete è un tantino sporca!"
Afferro la mela con stizza, mentre guardo Andrè dritto negli occhi, ancora appiccicato a mia figlia: "Sgrunt, grazie Andrè! La pulirò sulla giacca...tanto peggio di così!....."
"E povero il mio fondoschiena!!! Temo che non riuscirò a stare a cavallo!!! Oscar .... dovrò restare al casino anche io!"
"Cosa?! Al casino anche Voi! Padre, vi prego!" rispondo preoccupata, a me bastano già le mie sorelle, ci manca solo anche mio padre! Ma come farò a resistere?
"Certo figliola! Ohi ohi .... hai davvero un'aria stanca!! Povera cara...."
Sussurro a Gerard: "Ih ih ih … amico mio, che meraviglia! Il vecchio pazzo finalmente ci lascerà un poco tranquilli!"
"Speriamo Alain!!! E pensare che dopo il congedo lavoreremo per lui...o meglio, tu per lui...io per Andrè!!! Ih ih ih!"
"Non me lo ricordare, povero me! Però chiederò aiuto al diavolo biondo, magari riesce a convincere il vecchio pazzo!"
"Tu dici?!! Ih ih ih .... però il diavolo biondo, come la chiami tu, ha uno sguardo così tenero quando guarda Andrè! Non trovi?!"
“Si, con il suo capitano non con i soldati!"
"Vero!!! Secondo te come sarà come padrona?"
"A dire il vero, credo che sarà una brava padrona, invece come colonnello è davvero terribile!"
"Ah ah ah ah!"
Sento le risate di Alain e Gerard, mi ricompongo un poco e domando "Cosa avete da ridere voi due?!!"
"Colonnello....ehm...."
"Invece di ridere date una mano a mio padre. Ma avete visto in che modo si è conciato?" raccolgo la sua parrucca dal fango e dico: "Padre, credo che ormai questa sia inservibile! Ah ah ah ah …"
"Già Oscar, hai ragione. Alain, mettila nella sacca dietro la mia sella. Vieni Oscar, ti aiuto ad alzarti e poi raggiungiamo il casino. Su!!"
"Meglio andare André. Mio padre come sempre ha rovinato tutto!"
"Ma come sarebbe rovinato? Oscar!!! Ma io mi preoccupo per te ... per voi!" Dico indicando il mio piccolo Jarjayes nella pancia di mia figlia.
"Padre, se proprio Vi preoccupaste per me, mi lascereste in pace!"
"Ma io non ti disturbo affatto. Mi assicuro solo che tu stia bene!! Aah...se ci fosse qui tua madre!!! Lo sai che lei ha sempre apprezzato le mie premure?!!! Tu invece, non fai che lamentarti! Io davvero non capisco, non so più cosa fare con te!" Rispondo guardando dritto negli occhi la mia piccola. Una volta era tutto più facile .... io ordinavo e lei eseguiva! E poi, una volta, lei era il mio erede, maschio, non avevo certo problemi di questa natura! Noi tiravamo di spada, parlavamo di battaglie, strategie e armi. Ahhh, come rivorrei il mio figliolo!
"Padre, è meglio interrompere questa assurda conversazione, altrimenti finiremo per litigare! Meglio andare!"
"Ma perché dici così!! Povero me!! Andiamo, meglio! Andrè!!"
 
 
 
"Signore?"
"Sali con mia figlia e assicurati che sia al caldo e a riposo!!!"
"Sissignore!!! Ih ih"
Salgo in sella, aiuto Oscar a fare altrettanto e la avvolgo nel mio abbraccio. Stringo la mia mantella per coprirla e la sento appoggiarsi al mio petto, con la testa sulla mia spalla.
Procediamo lentamente in mezzo alla boscaglia per un poco, fino a raggiungere una piccola radura da cui è ferma una bella carrozza. Al centro della radura si erge una costruzione su due piani, curata e decorata. Molto bella.
 
 
"Jacques, ho perso di vista la cavalla bionda, sai dov'è finita?"
"Uhm .... eppure si é diretta di là! Verso ovest!! Certo Michel che ti sei proprio incaponito!"
"Uhmm … ma dico, l'hai guardata bene che razza di esemplare di femmina che è? Forse sei cieco amico!”
"Ma tu, hai visto il marito? E suo padre? Vuoi finire in cella di rigore?!!"
"Per una notte con quell’esemplare sono disposto a finire in cella di rigore per un mese!"
"Solo un mese? Temo che il generale non sia così magnanimo!!! Michel, ci siamo pure persi!!! E tutto per seguire i tuoi bassi istinti!"
"Bassi istinti?!! Io direi per deliziare le mie voglie! Su muoviti, accompagnami, poi appena la troverò potrai andare via! Sai, certe cose mi piace farle da solo! Ih ih ih …"
"Ecco ... allora fatti da solo un bel bagno gelato che ti passa!!"
"Uffa!!! Jacques, possibile che tu non abbia mai desiderato ardentemente una bella puledra?"
"Certo!! Ma non quella puledra!!! Quella è pericolosa!! Accidenti a te Michel!! Mi si sono strappati i pantaloni!!"
"Addirittura, ti sei strappato i pantaloni? Ah ah ah ah...."
"Si ... un cespuglio!!! Accidenti a te ed ai tuoi bassi istinti!"
"Ah ah ah ... Su, non fare quella faccia. Magari trovi anche tu una puledra da domare! Ah ah ah ah ..."
"C'è poco da ridere!!!!"
"Ah ah ah ... Beh, io non sono certo un tipo che piange! Ah ah ... Su muoviti, andiamo a cercare la mia bella puledra! Ih ih ih ..."
"Si .... andiamo .... ma dove? Michel, ci siamo persi!! Accidenti a te!"
“Ascolta, l'imperatrice e le altre dame erano dirette al casino di caccia, e se la puledra era stanca, dove poteva accompagnarla quell'idiota di suo marito se non al casino? E poi, l'imperatore è stato chiaro: appena accompagnate vostra moglie, vi voglio qui! Ih ih ... Ed io avrò campo libero! Ih ih ... Vedremo se mi resisterà!"
"Ehm ...... si certo .... ma ... dov'è il casino?!!!"
"Basta che mi segui. Io so tutto! Ih ih ... Sai, ci sono stato stanotte con la baronessa Woff ....., è stata lei a condurmi! Uhmm che donna la baronessa. Una vera tigre!" dico sollevando gli occhi al cielo ricordando la splendida e movimentata notte che ho trascorso.
"Bene, allora andiamo!!!"
 
 
Oscar ed io raggiungiamo il casino di caccia. Al nostro seguito abbiamo il generale, Alain e Gerard. Scendo da cavallo, aiuto mia moglie e dico: "Dammi la mano Oscar, ti aiuto!"
"Si, certo. Andrè .... sono davvero stanca! Uff ..... non avrei mai immaginato una cosa del genere!"
Sono tutto imbrattato di fango, mi sento agitato, scendo da cavallo e ribatto a mia figlia: "Se ti ricordassi che sei in stato di gravidanza tutto questo non sarebbe successo!"
"Padre, Vi prego ...... io non faccio nulla di avventato! Ma Voi pensate che per me sia semplice? Vorrei vedere Voi se di punto in bianco non poteste fare più nulla!!!" rispondo decisa, un poco scocciata.
"Oscar!! Tu dimentichi che sei una donna e per giunta GRAVIDA! Capito figlia mia!"
"Vorrei proprio vedere Voi, gravido!!!!"
"Coff ... coff ... ma che ti salta in mente!!"
 
Alain con tono baldanzoso ribatte: "Però sarebbe davvero interessante vedervi con un pancione enorme! Magari non riuscireste a montare il vostro cavallo e non potreste dare la caccia al comandante! Ih ih ..."
"TACI IMBECILLE!"
"Ih ih .. Ma Generale, io ho solo commentato ciò che ha detto André!"
"Andrè? Oscarrrr!!! Andrè, per fortuna, non è così tanto screanzato! Anzi, lui è un genero quasi perfetto ……. Alain, io ti avviso, se non righi dritto al nostro rientro ti metto in cella, assieme all'altro deficiente, Maribeau! Chiaro?!"
"Che cosa c’entro io con quel .. quel …. occhi languidi?!”
"Tu c'entri sempre! Ricordatelo!!"
 
 
Sono nel casino in compagnia delle donne Jarjayes, quando sento un vociferare insistente, spalanco la porta, e dico: "Uè Generà! Possibile che dobbiate discutere in continuazione con questi bravi giovani?! … Oh ma .. Generà che cosa Vi è successo? Siete inzaccherato di fango! E Jammè venite dentro, così potrete cambiarvi!"
"Si si …. entriamo, forza, veloci!" Entriamo tutti nel casino, Andrè tiene sottobraccio Oscar, stanca, affaticata.
"Vedete Altezza, mia figlia si sente stanca, quindi l'abbiamo accompagnata qui. Purtroppo, durante il tragitto ho avuto un piccolo incidente!"
"Si, certo, entriamo." dico facendo strada.
 
Vedo mio padre malconcio, non resisto e dico: "Immagino che Vi siate conciato in questo modo per spiare mia sorella, vero Padre?"
"Joséphine, io non spio proprio nessuno! Piuttosto, occupatevi di Oscar, è molto stanca, non vorrei che il mio nipotino non stesse bene. Su … fatela sedere sul divanetto!"
Sento la voce stridula di madame Battista che mi dice: "Geneeerale, ma siete Voi ad avere più bisogno, su venite qui che vi aiuto a puliiiirvi…"
"MADAME! Anche Voi qui? Credevo foste rimasta alla reggia!! Io Vi avviso, vedete di non creare problemi o giuro che Vi lascio qui! Oscar, su siediti, dimmi …. come ti senti?" dico un poco preoccupato, già è stanca, se poi ci si mette anche madame Battista, qui si prospettano solo guai!
Marianne, Elena e Anna si avvicinano a mia figlia e quest'ultima dice: "Oscar, credo che sia meglio che ti sdrai sul letto. Su, vieni con me!"
"Sul letto? Ma no ….. mi basterà stare un poco sul divanetto! Andrè, accompagnami e resta un poco con me, per favore" Dico mentre abbracciata ad Andrè mi avvicino al divanetto. Mi siedo, con Andrè al mio fianco.
"Hai freddo Oscar? Fame?"
"No, abbiamo appena mangiato al laghetto, prima che mio padre ci disturbasse …"
"Uhm …. hai mangiato poco però! Guarda che bella torta di mele che c'è! Ne vuoi una bella fetta? Slurp ….."
"No, non la voglio! André sto già meglio non preoccuparti! E poi, ricorda che l'imperatore ti sta aspettando."
Prendo comunque una fetta di torta, su un piattino in fine porcellana bianca, e la porgo ad Oscar "Non me ne andrò se prima non mangerai questa torta!" dico sorridendo alla mia Oscar.
"E va bene, dai qua!" dico mentre l'assaggio. Andrè è davvero tenero, dolce, premuroso. Io lo amo, ma certe volte davvero esagera.
"Ohh ma che meraviglia! Mai dico MAI quell pourc di Ferdinando ha mai avuto un gesto affettuoso come questo con me! Sig …. Comandà sit nà femmena fortunata, e tu Capità, jammè e vattene che mio fratello ti sta aspettando. Vostra moglie è in buone mani!"
"Altezza, quando Oscar avrà finito la fetta di torta la lascerò alle Vostre cure: sono certe che Voi saprete accudire la mia dolce sposa"
"Etciùùù … Maestà mi servono degli asciugamani per darmi una ripulita, Vi dispiace dirmi dove posso trovarli?"
"Ma certo Generà! Aramndina, dai un asciugamano a u' vuagliò!"
"Si, maestà!" Vedo Armandina prendere gli asciugamani, non resisto, mi avvicino, le tolgo dalle mani gli asciugamani, dico: "Lascia fare a me, al generale voglio pensarci io!"
Strappo gli asciugamani da Madame e provvedo a darmi una piccola ripulita. Però …. povero me, che male che ho al didietro!
"Altezza, perdonatemi ma sono ehm …. scivolato ed ora ...sono un poco dolorante. Spero di non arrecarvi disturbo se Vi chiedo di restare qui con Voi!"
"Ma certo Generà, potete rimanere tutto il tempo che volete, e poi n'omme a commè a vuie in miez a noi, sai che divertimento!"
"Grazie Altezza! Andrè, Alain e Gerard, potete fare ritorno alla caccia. Andrè, porgi le mie scuse all'imperatore."
"Si, certo Generale!... Oscar, ci vediamo più tardi!"
"A dopo Andrè, mi raccomando ……" dico sconsolata, a lui il divertimento, l'aria aperta, il cavallo …. a me ……. uff …. sbuffo alzando gli occhi al cielo.
Prendo una mano di Oscar tra le mie, la accarezzo leggero e poi appoggio le mie labbra sul dorso, un tocco leggero, dolce.
"A dopo Oscar" sussurro, la vedo arrossire imbarazzata, bella, dolce ed un poco indifesa. E' così bella!
Sussurro al mio amico e dandogli una gomitata, dico: "Ehi Gerard, chi l'avrebbe mai detto che André fosse così tenero con il comandante! Ih ih ih
"Oh Alain, che Andrè fosse dolce e tenero era certo, è il comandante che mi stupisce! Hai visto come è arrossita? Sembra davvero una donna! Un vero miracolo! Ah …. l'amore!" dico alzando gli occhi al cielo, è un vero miracolo vedere il diavolo biondo così dolce, un miracolo!
Mi allontano da mia moglie, guardo i miei amici, dico: "Possiamo andare!"
 
Usciamo dal casino e recuperiamo i nostri cavalli.
 
 
 
Siamo in prossimità del casino, quando vedo allontanarsi il marito e i due soldati della mia cavalla bionda, sussurro felice ai miei amici: "Quell’insignificante omuncolo ha lasciato il casino. Uhmm ….. adesso o mai più! Devo trovare il modo di rimanere da solo con lei e vediamo cosa succederà. Amici, la vostra compagnia mi è ormai superflua, potete andare!"
"Ah …. grazie Michel! Ci vuoi scaricare così?!! Ah no, bello! Noi adesso restiamo qui per assistere alle tue …. prodezze!"
"Come volete! Ma rimanete tra i cespugli, non voglio che la mia leonessa vi veda!"
"La tua leonessa ….. è in compagnia! Come credi di fare per restare da solo con lei?"
"Sono uno stratega, troverò il modo …"
"Bene …. in bocca al lupo Michel!"
"Crepi!"
“Etciùùù … Questa non ci voleva! Oltre ad avere preso una botta nel didietro, che tra l'altro è ancora dolorante dall'incornata di quel maledettissimo caprone, ci mancava anche che finissi nel fango per raffreddarmi … etciùùù…"
L'imperatrice ribatte: "Generà e così siete stato incornato?! Oh per Gennarì!! Su raccontante!"
"Altezza ….. per procurare del latte alle mie figlie ho subito l'assalto di un caprone che si è accanito sul mio augusto didietro. Un dolore incredibile! Ma per il loro benessere, lo rifarei anche subito. Altezza, posso prendere uno di quei cuscini? Vorrei accomodarmi ma …  ehm ….."
"Si certo, prendete tutto quello che vi occorre!"
"Auguuuustin, aspettate ve li porto io!" sento la voce stridula di madame Battista trapassarmi i timpani, povero me! Ma quando riuscirò a liberarmi di questo flagello?
"Madame, statemi lontano! Voi e la vostra cameriera! Lontane!! Chiaro?!"
Afferro un cuscino e mi sistemo sul divanetto accanto a mia figlia Oscar.
"Posso, figliola?!"
"Si, ecco … tenete Padre! Padre, avete notizie di mia madre?"
"Si, certo. Appena arrivato ho ricevuto una sua lettera, non ve l'ho detto?!" dico guardando le mie figlie.
Marianne domanda: "Ci sono notizie da palazzo? Sapete come stanno i nostri figli?"
"Vostra madre scrive che stanno tutti molto bene, i preparativi per le nozze di Catherine procedono rapide. Ed anche i preparativi per la festa di fidanzamento di Armand ….. fidanzamento, che cosa strana! Ah, Oscar, tua madre e Nanny stanno predisponendo tutto per il tuo piccolo: corredini, asciugamani, cuffiette ….. spero solo che sia tutto azzurro!"
 
 
Sono ancora dietro i cespugli con i miei amici, uno di loro mi dice: "La tua cavallona non si decide ad uscire, cosa vuoi fare?"
"Uhm …. mi serve un'idea per attirarla fuori …… pare che lei sia molto legata al suo cavallo …. ih ih ih!"
Jacques ribatte: "Beh, se tiene tanto al suo cavallo come dici, rendilo nervoso …. magari lanciagli una pietra, magari lo sentirà nitrire ed uscirà."
"Si ……. adesso mi avvicino e vedo di farlo innervosire un poco …. ih ih ih ….. e quando uscirà ….."
"Vai Michel e fatti onore. Noi saremo qui a darti la nostra benedizione! Ih ih …"
Mi avvicino al cavallo bianco del Colonello, un animale bellissimo, come la sua padrona. Come mi vede inizia ad agitarsi, come capisse che non ho buone intenzioni. Meglio, così mi facilita l'operazione disturbo.
"IIIIIIIhHHHHH IIIIIHHHHHH"
Vedo il cavallo sbuffare dalle narici e nitrire nervosamente, muove le zampe e tira la corda con cui è legato all'albero. Decisamente non gli sono simpatico, non l’ho neppure toccato e già si agita!
 
"IIIIIIIIIIIIIIIIIHHHHHHHHHHHHHH IIIIIIIIIIIIIIIIHHHHHHHHHH"
 
Mi nascondo dietro al cespuglio, in attesa che Madame esca, di sicuro sarà preoccupata per il suo cavallo, da quello che ho compreso è moto affezionata all’animale.
 
Sono seduta sulla poltrona quando sento il mio César nitrire con una certa violenza, mi alzo di scatto e istintivamente esco dal casino. Vedo il mio cavallo nervoso, mi avvicino, mi guardo attorno e sussurro: "Ma che strano, non c'è nessuno!". Poso una mano sul muso del mio animale, lo accarezzo nel tentativo di rassicurarlo, chissà cosa è accaduto, perché di sicuro ha visto qualcosa che non gli è piaciuto. César è un ottimo cavallo, attendo, tranquillo e affidabile. Se ha nitrito è stato per avvisarmi di qualcosa.
 
Vedo la mia preda occuparsi del suo cavallo, si guarda intorno alla ricerca di qualcosa ….. ih ih …. Ma non si accorge della mia presenza. Esco veloce dal mio nascondiglio e afferro la mia bella bionda per una mano, tirandola contro di me e trascinandola dietro al cespuglio.
 
Sento una mano afferrare la mia, con l'altra tiro fuori lo stiletto e colpisco istintivamente la mano che mi tiene prigioniera.
 
"AAAAAHHHHHHHIIIIIIII" urlo per il dolore lancinante che sento. Lascio istintivamente la mia presa e mi guardo la mano.
Dall'interno del casino sentiamo un urlo, istintivamente mi alzo e corro fuori dalla mia piccola.
"Maribeau, COME OSATE!"
"AHIIII Ma siete siete …… aaahhh che male!!! Guardate come sanguina!! Mi rimarrà una cicatrice enorme a deturparmi la mano!!! Ma Voi siete siete siete ……!!"
"IO SONO IL COLONNELLO OSCAR FRANCOIS DE JARJAYES E VOI SIETE …."
"Un povero uomo affascinato da una dea …. che lo ha trafitto!! E non metaforicamente!" prendo un fazzoletto e mi tampono la ferita. Questa donna ha davvero carattere, ed temo che sia davvero un buon soldato.
"Ah ah ah … e così io sarei una dea?!! Ah ah ah … Peccato che sono ben lontano dal divino!" ribatto mentre punto alla gola lo stiletto.
"Si si …. ho capito …… però Voi siete così ….. così …… bella, audace ….. e certo che siete terrena, anche io sono molto terreno ……."
"Ma come osate!! Forse non temete che conficchi la lama del mio stiletto nella vostra gola?"
"Non lo fareste mai!"
"Certo”, dico premendo l'arma sulla giugulare.    
Usciamo tutte furi dal casino, attirate dalle urla. Appena fuori vediamo Maribeau che si tiene stretta una mano ed Oscar che gli punta lo stiletto alla giugulare.

“Madame siete bellissima… anche così …”
“Capitano, continuate a infastidirmi con le vostre parole. Forse non avete inteso che sono una donna sposata!!"
"Si si … ho compreso benissimo Madame ….. io non mi formalizzo! Però mettete via questo stiletto …… " rispondo deciso, anche se ho davvero paura di questa splendida creatura.
“Ma certo, avete ragione, metterò via lo stiletto…" dico appoggiando la mano sull'elsa e mentre estraggo la spada il capitano tenta di abbracciarmi ma io con una spinta l'allontano e con un paio di movimenti punto la lama nella passa bassa dei pantaloni e, con tocco leggero taglio i suoi pantaloni lasciandolo in coottes.
"AAAHHHHH!!! Ma siete …. siete ….. " dico mentre indietreggio, spaventato dalle urla delle donne.
"mM come!! Non sono più una dea? Ah ah ah …."
"Si …. una dea ….. armata!"
Sorrido beffarda e con la lama sfioro la pelle della sua gamba, la vedo sanguinare, e digrigno: "VOLETE CHE CONTINUI!!"
"No …. no …. in verità ….. vorrei ben altro da Voi ….."
"DAVVERO!!! E ALLORA ECCOVI SERVITO!" urlo mentre sento dietro di me arrivare gli altri, veniamo accerchiati, sento la voce dell'imperatrice: "E brava piccireè! Certo che in mutande siete proprio nà schifezza!"
“Quest'uomo è senza ritegno … u' pagliacc!! "
“Cosa state facendo a mia sorella?"
"Andatevene!!! O dovrete vedervela anche con noi!"
"AAAAAHHHHH Sangueeee!!!!!"
"Capitano! Esigo una spiegazione, e che sia plausibile!" tuono per sovrastare la voce delle mie figlie, e delle altre donne. Vedo Maribeau indietreggiare, un passo dopo l'altro, senza accorgersi che dietro di lui si è sistemata l'arciduchessa.
Indietreggio piano, un passo dopo l’altro, tenendomi con una mano il fazzoletto premuto della ferita, sento un poco di sangue colare dalla coscia destra, quella donna è una vera furia! I miei pantaloni scivolano sempre più in basso ed io inciampo, assolutamente incapace di muovermi oltre, intrecciando i pantaloni tra loro.
È un attimo, mi ritrovo riverso a terra, addosso all’arciduchessa.
“AHHHHHHHHHHHHHHHHH” il mio è un grido di dolore, proveniente dal mio didietro. Sento uno spillone trafiggermi una chiappa e sua altezza ridere.
“Ben Vi sta Capitano, ed ora levatevi di dosso!!”
 
Sento mio padre che a gran voce dice:" MA COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO!!! ESIGO UNA SPIEGAZIONE!"
"Padre, spero che non Vi lamenterete più dei miei soldati, visto il comportamento tenuto dal Vostro capitano! Mi ha assalita, ma ha avuto ciò che meritava!"
"MARIBEAU, DA QUESTO MOMENTO RITENETEVI AGLI ARRESTI!!! LO SARETE FIN TANTO CHE NON SAREMO ARRIVATI A PARIGI!!! POI, DECIDERO' COSA FARE DI VOI!!"   
Jacques ed io ridiamo dietro ai cespugli, non resisto e dico: " Ehi hai visto il nostro stallona da monta!!! Voleva la cavalla e invece è stato incorato dal vecchio! AH ah ah ….”
 
 
"Padre …. ci sono dei rumori …. di là ….. andiamo a vedere!!" dico avvicinandomi all'altro gruppo di cespugli.
 
Mio padre mi segue e raggiungiamo la fonte di tanto disturbo, si tratta degli altri suoi soldati.
"Padre, Vi assicuro che se Vi lamenterete ancora dei miei uomini ….. dirò a Bouillè cosa hanno combinato i Vostri uomini!"
"VOI DUE!! USCITE SUBITO DI Lì O GIURO CHE VI PENTIRETE DI ESSERE NATI!!!"
"Sssiiii Sissignore ….." rispondiamo timorosi.
"Siete tutti consegnati, ora tornate immediatamente a palazzo e da lì non vi muoverete. Resterete chiusi nella vostra stanza. Ed una volta giunti a Parigi deciderò come punirvi. Ed ora sparite!"
Urlo furioso pensando che i miei soldati, quelli che ho addestrato con tanta fatica, a cui ho cercato di imporre una ferrea disciplina, sono in realtà un vero disastro, se paragonati ai soldati di mia figlia. Non potrò neppure più lamentarmi di Sassoin, povero me!
 
 
 
 
Basilicata, Potenza
 
 
Aizram: “Ciao, che bello, ci siete anche voi! Tina, Elektra, Giusy…”
Giusy: “Si, siamo giunte direttamente da Facebook
Generale: “Che piacere donzelle!”
Giusy: “Generale! Vi troviamo in piena forma!”
Generale: “Umm… nulla… so che madamigella Arpia ha appena pubblicato il capitolo quarantatre …”
Tina: “Allora?!”
Giusy: “Temete che vostra figlia non sappia come si fanno i bambini?”
Generale: “Non solo lei ma anche André. Sig … sono davvero preoccupato! E se non lo sapessero fare davvero?!”
Tina: “Ah ah ah ah …”
Generale: “Madame, forse ridete di me?”
Tina: “No, mai!”
Generale: “Ne dubito!”
Giusy: “Rilassatevi Generale, secondo me … quei due sanno come si fa! Ah ah ah …”
Tina: “Si si Ah ah ah …”
Generale: “NOOO!! Per cortesia…. Noooo!”
Giusy: “Generale… Vorrei fare una battuta sconcia ma mi contengo…”
Generale: “Madame, ho l’impressione che mi stiate prendendo in giro!”
Giusy: “IO!! Ma NOOO! Ah ah ah …”
Tina: “Si, si… Ah ah ah …”
Generale: “Tutta colpa delle Arpie!”
Terry: “Ma cosa c’entriamo noi?”
Generale: “Voi c’entrate sempre! A proposito  ….Ih ih ih …. Mie care e dolci Arpie…”
Aizram: “Umm … Terry, il generale è troppo sdolcinato, non mi fido!”
Terry: “Nemmeno io, ma guai a provocarci, potrei vendicarmi… Ih ih …”
Aizram: “Avanti Generale, cosa volete dirci?”
Generale: “Vedo che voi tutte indossate ancora l’abito da befane ...”
Terry: “Dunque …”
Generale: “Nulla, vi dona tanto … troppo… molto!!”
Aizram: “Non capisco spiegatevi!”
Generale: “Ah ah ah … Non posso fare a meno di ridere come un matto! Si, siete proprio due befane!”
Tina: “Ma Generale cosa dite!”
Generale: “Madame Tina, vi prego non difendetele, quelle due sono donne impossibili!”
Giusy: “Suvvia Generale, non parlate in questo modo lo sapete che potrebbero vendicarsi?”
Generale: “Certo che lo so, ormai sono preparato al peggio!”
Aizram: “Davvero! Ma lo sapete che vi abbiamo portato il carbone?”
Generale: “Quello vero?”
Aizram: “Ovvio!”
Generale: “Ih ih ih … ma io accendo il camino con il carbone!”
Terry: “Si, certo!”
Aizram: “E così il nostro abito ci dona moltissimo?”
Generale: “Si.. ih ih …”
 
André: “Oscar, qui si mette male…”
Oscar: “Lo temo anch’io Andrè!”
André: “Oscar, ma lo sai che sei bellissima vestita da Befana?”
Oscar: “Oh grazie André!”
 
Terry: “Aizram ho un’idea!....”
Aizram: “Sentiamo!”
Terry: “Dobbiamo raggiungere la Basilicata….”
Aizram: “Si, hai detto che andiamo a Potenza e allora?”
Terry: “Noi siamo ancora qui a Claviere …”
Aizram: “Si, lo so, ma devi darmi il tempo di aprire il dropbox ….”
Terry: “Si ma solo per donare un bell’abito nero e un cappello a punta anche agli uomini…”
Aizram: “Vuoi dire che vuoi…”
Terry: “Visto che il generale si è complimentato con noi per via del nostro abito, è giusto che ne doniamo uno anche a lui! Ih ih …”
Aizram: “No!!! Sei davvero diabolica! Non mi dire che vuoi raggiungere Potenza a cavallo della scopa!”
Terry: “Certo! E mentre sorvoliamo i cieli della Basilicata tu farai da cicerone!”
Aizram: “Sei diabolica!”
Carolina: “Uè piccirelle, ho sentito. A me sta bene. Un altro viaggio sulla scopa è quello che ci vuole! Ih ih …”
Terry: “Carolina mi fa davvero piacere!”
Carolina: “Io sono pronta! Madame Joséphine, che ne direste di fare questo viaggio cavalcando la scopa accanto a me?”
Joséphine: “Per me sarà un onore!”
 
Aizram: “Terry, dobbiamo procurare un abito da Befane anche a Tina ed a Elektra…”
Terry: “Certo, è compito tuo. E anche un costume agli uomini.”
Aizram: “Si, certo …. Aspetta…. Ecco fatto! Umm … non è bellissimo il nostro genale?”
Terry: “Si ma … io sinceramente preferisco André! Ih ih …”
 
Marguerite: “Ohhh Augustin, guardati … anche tu indossi il costume da Befana!”
Generale: “Cosa!! Ma …”
Aizram: “Umm.. sapete Generale, vi dona troppo… molto …. Siete un incanto!”
Generale: “VI ORDINO IMMEDIATAMENTE DI TOGLIEMI QUESTA ROBACCIA DI DOSSO!”
Terry: “Potremmo anche farlo, ma non credo che vi convenga, rimarreste in mutande!”
Generale: “Come! Ma se i miei generi sotto a questa specie di tonaca indossano i pantaloni!”
Aizram: “Loro, non Voi! .. Ih ih …”
Generale: “Ma si può sapere dove dobbiamo andare?”
 
Aizram:  “In Basilicata! Forza tutti a cavallo sulle nostre scope!!”
Terry: “Pronti, partenza, via …..”
 
Anche la scopa del generale prende il volo.
 
Generale: “MARGUERITE!!! AIUUUTOOOO!”
Marguerite: “Caro calmati, ho l’impressione che tu cominci a imitare madame pom pom …”
Generale: “MARGUERITE!! LE ARPIE, SEMPRE LORO!!”
Marguerite: “Su Augustin, godiamoci il viaggio, non è bello volare in cielo tra le stelle?”
Generale: “NO!”
Marguerite: “Rilassati caro!”
 
Oscar e André cavalcano la scopa fianco a fianco.
 
André: “Oscar, che meraviglia!”
Oscar: “Si, André, ho già viaggiato prima ed è stato bellissimo, ma adesso qui con te è ancora più bello!”
 
 
Carolina: “Uè madame Joséphine, vi siete divertita al casino?”
Joséphine: “Moltissimo!”
Carolina: “E che ne dite di quel pourc di Maribeau?”
Joséphine: “Ih ih … che spasso!”
 
 
Tina: “Ragazze, mentre raggiungiamo la destinazione che ne direste de commentassi il capitolo 171?”
Aizram: “Ma certo, dicci!”
Tina: “Voglio dire che oltre ad essere bellissimo, ma Oscar che fa il tiro a segno è fantastica! Ah ah ah …”
Oscar: “Terry, Aizram, permettete che risponda io?”
Aizram: “Certo Oscar, vai!”
Oscar: “Madame Tina, quel Maribeau …”
Carolina: “U pagliac piccirella, u pagliac…”
Oscar: “Si… Maestà, quel pagliaccio, è davvero un … uno … sfacciato senza ritegno. Vi assicuro che è solo l’inizio.”
Lupen: “Brava Oscar! Da te mi aspetto altro!”
Oscar: “Contateci madame!”
Tina: “Oscar vestita da befana sei stupenda!”
Oscar: “Emm .. grazie, me l’ha appena detto il mio André!”
Tina: “Riguardo a madame Battista, mi ha fatto venire gli incubi, ma il generale oh… in vesti notturne, che magnifica immagine e la berretta con il pom pom, uno spettacolo, complimenti. Fantastico!”
Generale: “Madame possibile che in un momento come questo dobbiamo discutere di quanto è accaduto?!! Ma vi rendete conto che siamo sospesi nell’aria?”
Tina: “Certo, ed è divertentissimo!”
Katia: “Ma Generale cosa avete fatto a vostro fratello, non vi vergognate?”
Generale: “Madame come sarebbe a dire cosa ho fatto? L’ho aiutato a riposare!
Katia: “Voi siete pazzo, avreste potuto ucciderlo.”
Generale: “Ma io non capisco …”
Katia: “Generale, forse dovreste incominciare a stare lontano dalla vostra famiglia solo perché voi non avete al vostro fianco vostra moglie non significa che gli altri non possono divertirsi.”
Generale: “Ma … ma … Ohhh ma che sconcezze!”
Elektra: “Generale, l’ultima volta non ci siamo presentate, lo faccio adesso. Vedete, sono una vostra nuova lettrice e mi chiamo Elektra. Ho appena cominciato a leggere le vostre avventure e vi trovo particolarmente fuori di testa.
Generale: “Ma cosa dite?!”
Elektra: “Come le ho già detto sono ai primi capitoli e lasciatemi dire che André è un Santo, altri uomini non si sarebbero comportati così. Però adesso si dovrebbe dare una bella svegliata e prendere l’iniziativa per questo bacio. Se aspettano a Oscar diventano vecchi.
Generale: “Madame, ma si può sapere cosa dite?!! Il mio futuro genero si è spinto anche troppo! Ma stiamo scherzando?! …. L’importante è che entrambi abbiano capito di amarsi. Tutto il resto deve avvenire DOPO. Sono stato chiaro? Che donzella! Pretendete che quello spudorato baci mia figlia. Meglio che sia più vigile, altrimenti di questo passo chissà dove andremo a finire!”
Elektra: “E voi che avete fatto in gioventù con vostra moglie?”
Generale: “Ma IO cosa c’entro? Qui stiamo parlando di quei due sfacciati, non di me!”
Elektra: “Lei parla bene, intanto non è stato un Santo. Poi ho parlato di bacio non di altro. I fidanzati si baciano, almeno quello. Se vivesse nel ventunesimo secolo si strapperebbe i capelli! Ah ah ah …”
Generale: “Appunto perché sono un uomo, so come vanno queste cose. Ed è per questo motivo che debbo vigilare, altrimenti chissà come andrebbe a finire!! Riguardo al vostro secolo, beh, non so cosa accada, ma se è come penso, le sconcezze andrebbero messe al loro posto: trapassando tutti a fil di spada… Maledizione, se continuo ad agitarmi, finirà che cadrò di sotto!”
Marguerite: “Sta fermo Augustin, rispondi alle lettrici senza agitarti!”
Australia: “Vecchiaccio scimunito, invece agitati, magari finisci di sotto! Ah ah …”
Generale: “Brutta gattaccia! TACETE!! OHHHH AIUTOOO … HO PERSO L’EQUILIBRIOOO…”
 
Terry: “Aizram, riapri il dropbox, il generale rischia davvero di cadere…”
Aizram: “Ah ah ah … No, tranquilla, sono stata io a farlo dondolare deliberatamente!”
Australia: “Brava Aizram, perché non gli dai una bella spintarella giù?”
Terry: “Ma no! Cosa dici! E poi con chi ci divertiamo? Ah ah ah …”
Australia: “Vero! Ah ah ah ….”
Elektra: “Generale, tornando al discorso di prima, Oscar e André non sono due bambini, hanno più di trent’anni. Sarebbe anche ora che facessero qualcosa. La vita è breve, bisogna godersela bene.”
Generale: Avete ragione Madame! Sappiate che mia moglie sta organizzando il loro matrimonio. Appena saremo arrivati a Parigi, si sposeranno, quindi potranno tranquillamente procreare François mio nipote.
E poi, che colpa ne ho io se quei due ci hanno messo più di vent’anni per capire che si amano? E’ colpa loro, non mia!”
Elektra: “La colpa è anche la sua generale, non ha permesso ad Oscar di vivere come una donna, ma come un soldato che deve stare agli ordini e comandare. Per forza che poi non combinano niente, e non sa niente.”
Generale: “Appunto madame ed è per questo motivo che prima di partire ho tentato di parlare con mia figlia, ma lei mi ha preso in giro, mi ha detto che per vent’anni ha prestato servizio presso il bordello più famoso d’Europa: Versailles.”
Elektra: “Terry, Aizram, questo generale mi fa troppo ridere! Ah ah ah …”
Terry: “Anche a noi Elektra! Ah ah ah …”
Generale: “Marguerite, ma le senti? Cosa ho detto di sbagliato?”
Marguerite: “Secondo la tua logica, nulla caro, nulla!”
Generale: “Oh grazie cara, sei un vero tesoro!”
Elektra: “Questo generale è sempre più fuori di testa! Ah ah ah …”
Angela: “Scusate ma … anch’io sono indietro ai capitoli, esattamente al trentanovesimo ed io che ho letto che siete al centosettantuno! Che spasso! Ah ah ah ….”
Generale: “Tutte la donzelle ridono! Marguerite davvero non capisco …”
Joséphine: “Padre, capisco io!! Siete antiquato!”
Generale: “Joséphine!! Come sempre sei una sfacciata! TACI!”
Simona: ”Generale siete unico!!”
Generale: “Buona sera Madame! E grazie per “unico.”
Simona: “Ma prego! Ih ih … Siete il mio personaggio preferito! Ih ih … Scusatemi se non mi sono ancora aggiornata ma sapete i turni di lavoro in questo periodo sono davvero massacranti, ma rimedierò appena possibile!”
Oscar: “Anche voi Madame fate parte dell’esercito? Sapete, anch’io spesso devo stare fuori per giorni, sempre a pattugliare!”
Simona: “Ma no, Oscar, il mio lavoro è tutt’altro! Ih ih … Ricordi che volevo medicare l’augusto fondoschiena di tuo padre?”
Oscar: “Ah ah ah … Si … Ah ah ah ….”
Simona: “Quindi sono al servizio di un altro tipo di esercito! Ah ah ah …”
Debora: “Anch’io ho appena comincia a leggere, sono al capitolo trentasette, che spasso! Che Storia!
Siete in giro per Torino, che bello, magari vi incontro nel capitolo!”
Generale: “Madame accontentatevi di interloquire con noi nel siparietto, nel capitolo è improbabile!”
Debora: “Ah ah ah … Si, certo, mi accontento! Ah ah ah …”
Francesca Barone: “Ah ah ah … Ma Generale, povera Elena!”
Generale: “Ma quale povera! La donzella spiava Joséphine e quell’altro sporcaccione di Charles che fino a poco fa il suo “petit” dormiva tranquillamente, altro che povera!”
Francesca Barone: “Ah ah ah … Generale siete impossibile!”
Joséphine: “Padre, non dite sconcezze. Non vorrei che le vostre parole inibiscano mio marito!”
Generale: “Taci sfacciata! E vedi di essere più discreta!”
Joséphine: “Grunt….”
Virginia: “W il redivivo petit Charles! Ih ih …”
Charles: “Grazie madame, ma così mi mettete in imbarazzo…”
Generale: “Taci, sfacciato! Ormai sei diventato famoso.”
Katia: “Io invece, ho altro da dire, tacete tutti. Dunque, riguardo a ciò che è successo con Elena, spero che le cose si sistemino. Girodelle, spero che tu sia stato convincente!”
Victor: “Madame, credo di esserlo stato, ma la mia fidanzata pareva un salice piangente!”
Elena: “Forse non avevo ragione di esserlo Victor? Sniff …”
Tetide: “Elena, ti comprendo, che colpo sapere di Oscar e Victor!”
Elena: “Oh madame Tetide, è stato orribile per me apprendere che era proprio madame Oscar la donna di cui il mio fidanzato era innamorato! Sinf … sniff …”
Perla: “Victor per quanto riguarda voi, siete molto dolce quando si tratta di mademoiselle Elena, questo vuol dire che ne siete innamorato e che avete dimenticato Oscar.
Victor: “Mademoisselle Perla, certo che sono innamorato di Elena, vorrei che si tranquillizzasse in poco…”
Lupen: “Elena dovete tranquillizzarvi, Victor è un vero gentiluomo e vi farà senz'altro felice.”
Elena: “Victor, però tu … tu …”
Australia: “Certo che Elena, ti sei rifatta per tutti i capitoli che sei stata... silenziosa e ubbidiente! Maro', na tigre in gabbia... e proprio da Oscar volevi la verità? Povera, e un miracolo già di per se aver capito di esser donna e di come far i bambini! “
Elena: “Sarà anche come dite madamigella, però a me ha dato molto fastidio.”
Carolina: “E Jammè piccirelle. Lu capellone si è dimostrato sincero. E poi, adesso ama voi e non la moglie del bel capitano!”
Tetide: “Si, però Carolina, anche il Generale le spara grosse!”
Carolina: “E certo! Anch’io me ne sono accorta che le il generale le spara grosse …”
Generale: “Maestà ma … ma cosa dite?”
Carolina: “Generà, vuiè sit nu personaggio!”
Generale: “Non vi capisco Maestà …”
Carolina: “Dite un mucchio di scemenze! Nemmeno nu piccirello dice le sciocchezze che dite vouiè.”
Generale: “Ma … Maestà a cosa vi riferite?”
Tetide: “Ve lo spiego io Generale: voi vedete Oscar come una fattrice è davvero troppo! Un poco di laudano vi farebbe.”
Generale: “Come!”
Carolina: “Uè piccirelle, avite ragione! Ah ah ah … Magari stasera ci penso io a chussì si da una bella calmata! Ah ah ah …”
Armand: “Grazie Maestà! Mi fareste davvero una cortesia visto che mio fratello ieri sera mi ha drogato!”
Generale: “Armand, possibile che anche tu sia contro di me? Io l’ho fatto per te. E’ questo il modo in cui ringrazi tuo fratello?”
Australia: “Uè Carolì, qui l’unica normale sei tu.”
Carolina: “Grazie piccirrè!”
Australia: “Carolina, mi piacerebbe vederti in azione con killè pourc di Ferdinado! Ih ih ih …”
Carolina: “Ci ho già pensato nel siparietto scorso, vi ricordate?”
Australia: “Ah ah ah … Siiii ah ah ah … brava Carolina!”
Perla: “Generale comunque siete stato molto crudele a far questo scherzo a vostro fratello Armand, le erbe erano più che sufficienti.”
Generale: “Ih ih ih … Madamigella, voi non l’avete visto, ma mio fratello era davvero incontenibile. Addirittura era talmente fuori di testa che voleva dividere il letto con me! Ma ve lo immaginate?!! Magari durante la notte mi avrebbe toccato pensando che fossi Anna?!! No no per carità! E’ stato meglio che l’ho sedato! Ih ih ih …”
Armand: “Augustin, tu sei pazzo!”
Generale: “Animo, animo fratello! Coraggio, ci sono io a sostenerti!”
Armand: “Ancora un’altra parola Augustin, e sono tentato a farti cadere giù dalla scopa!”
Australia: “Siiii!! Bravo Armand!”
Generale: “TACETE GATTACCIA!”
Australia: “Anche?!! E tu, Armand, povero spretato che ti combina tuo fratello! Ahhaha ti ho dato la possibilità di .. metterti in affari con me ma hai rifiutato: peggio x te Armand... pagherai le conseguenze.... mai come il povero capellone..”
Armand: “Le vostre intenzioni non mi piacciono!”
Australia: “Uauaua'!! Vecchio scimunito fuori di cervello: sicuro, Oscarina per certo ti fa presenziare alla nascita di Sophie, come no!!! Che sei esaurito!!! A volte, sai vecchiaccio, mi convinco che l’esaurita della zia di Elena... ti meriti più di Marguerite!! Ahaha menti folli si si riconoscono di certo....”
Generale: “FOLLE IO!!!”
Australia: “SI, TU, vecchiaccio!”
Generale: “GATTACCIA!”
 Perla: “Generale siete un poco troppo nervoso, sappiate che concordo appieno con Carolina, non dovete spiare vostra figlia, lo so che lo fate per il suo bene ma è anche giusto lasciarle un po' di privacy.”
Generale: “Più privacy di così! Quei due non pensano ad altro e non fanno altro! “
Carolina: “E Jammé Genrà! E lu sapite chà sit davvero insopportabile!”
Generale: “Maestà!”
Carolina: “Generà se non la smettete, mi unisco anch’io al vostro viaggio. Sapete, mi piacerebbe far visita mia sorella Antonietta. Vorrei guardare da vicino sto conte di Fessen…”
Generale: “Fersen Maestà, Fersen!”
Carolina: “Fessen, Fessen, nu fa nisciuna differenza. Pè rimane solo nu fess!”
Tutti: “Ah ah ah …”
 
Agrifoglio: “Oscar, ma tu e Girodelle siete lontani cugini?”
Oscar: “Ma no! E’ stata un’idea di mio padre per convincere il padre di Elena ad acconsentire al fidanzamento…”
Agrifoglio: “Ma che imbroglione! Oscar, ma lo sai che sei ostinata?”
Oscar: “Spiegatevi Madame!”
Agrifoglio: “Hai disobbedito alla Regina delle due Sicilie in persona.”
Oscar: “Madame, ma io volevo andare a cavallo. Anche se poi mi sono sentita poco bene! Prometto che sarò meno avventata!”
Agrifoglio: “Umm … è già un passo avanti!”
 
 
Perla: “ Carolina siete diventata uno dei miei personaggi preferiti, siete davvero esilarante, molto divertente..”
Carolina: “Grazie piccirè..”
 
Perla: “Madame Battista…”
Generale: “Come!! Anche lei è a cavallo della sua scopa?!! Ih ih …”
Terry: “Certo! Perla voleva conversare con lei, quindi si è appena unita a noi!”
Generale: “Ah ah ah … Madame Battista, ma lo sapete che l’abito da Befana dona più a voi che alle Arpie? Ih ih …”
Madame pom pom: “Auguuustin, ma cooosa diteee?”
Perla: “Madame, vi consiglio di non importunare più il generale nè tanto meno approfittare delle situazioni che si creano per fargli visita nella sua stanza. Lui è un uomo sposato e fedele alla sua dolce Marguerite che tanto ama.”
Madame pom pom: “Ma anch’io l’amoooo!”
Generale: “Madamigella, aprite il vostro mezzo infernale e fatela cadere giù dalla scopa! Ih ih …”
Marguerite: “Ma Augustin, cosa dici?!! Tu sei un gentiluomo!”
Generale: “Si, cara, ma tu non mi hai lasciato finire. Dunque, Arpie, fatele fare una caduta morbida, magari su di un materasso di piume d’oca, l’importante che si tolga di mezzo.”
Madame pom pom: “Auuuguuustinnnn… Sniff … sniff …”
Carolina: “Stu generà, jè prorie pazz!”
Generale: “Maestà, ma cosa dite! Io non sono pazzo!”
Carolina: “Ah ah ah … dopo che mi avete detto che avete spiato vostra figlia e volete buttare giù dalla sua scopa sta povera donna, ditemi vuje se nu site pazz!”
Lupen: “Ah ah ah ah …Generale, certo che con la simpaticissima Carolina avete parlato troppo! Le avete detto persino che avete spiato Oscar e André durante la prima notte di nozze! Anche voi ne combinate tante, poi vi lamentate se noi lettrici ridiamo a crepapelle per quello vi succede?! Ah ah ah …”
Generale: “Ops … madame Lupen, quante volte debbo ripetermi?!! Io non spio, vigilo.”
Lupen: “Si, vabbé Ah ah ah …”
Carolina: “Ah ah ah Signora Lupen, ma avite sentito? Chillè è proprio pazz! Ah ah ah “
Tutti: “Ah ah ah …
Australia: “Comunque, madame cornacchia e il vecchio scimunito, lei su di lui, lei=peso piuma ahahah sicuro, più leggero e leggiadro di un fuscello non poteva "accomodarsi" sul vecchio pazzo... ahahahaha beh, peccato non ti abbia schiacciato del tutto... ma immagino non si possa aver tutto dalla vita o da una fanfiction! Ahahaha. Magari.. magari... un altro, più fortunato attentato può succedere Augustin... a caccia, mhhhh... che idee! Chissà che succederà!!!
Generale: “ARPIE!”
Terry: “Dite generale…”
Generale: “Non ascoltate il suggerimento della gattaccia….”
Autrici: “Ah ah ah ah …”
Aizram: “Terry, se continuiamo a ridere così, rischiamo davvero di perdere l’equilibrio e cadere giù! Ih ih …”
Terry: “Invece non deve accadere. Ma ti immagini?! Il nostro generale si delizierebbe per una nostra eventuale caduta.”
Aizram: “Già!”
Australia: “Aizram! Maro, ho impiegato due tra mozzichi e pizzichi rubati di tempo per leggere o meglio rileggere tutto ahahahah troppe troppe troppe risate!!!! Siete incontenibili... grazie a Dio!”
Aizram: “Tu, ci hai messo due giorni per leggere, noi invece ci abbiamo messo ben una settimana per scrivere. Pensa che abbiamo dedicato tutto il nostro tempo libero!”
Australia: “Immagino, però …. Risate risate.. ancora risate....ulteriori risate trasformati in singulti..ahaha ... ho dovuto riprendermi più volte, oddio! Sto capitolo e migliore ancora dei siparietti... oh mamma mia!!! Ho tante di quelle cose da commentare... che non so da dove cominciare.. e manco riuscirò a farlo, sono sicura! Ahahah.. continuo a ridere- cerco di far mente locale e scrivere qualcosa ma poi...mentalmente rido di tutto ciò che ho letto e che e rimasto impresso nella mia mente! Cmq, care arpie, lasciatevelo dire: il meglio e stato "creare" Carolina e farla parlare in napoletano! Ihihih. Ha un modo cosi toccante, personale, diretto e divertentissimo e irriverente di apostrofare le persone.. che ti conquista subito! ... Dal... "disfare" il pidocchio spocchioso supponente di Mirabeau, a "quella donna è un vero flagello" di cornacchia di madame pom pom, isterica esaurita inutile alla storia.... moltoooooo felicemente sacrificabile per restare alla corte di Giusse'! Si!!!!!!  Ihihih suggerimento non tanto velato in caso voi autrici voleste ascoltarlo!”
Autrici: “Ah ah ah ah …”
 
 
Tina: “Emm .. Generale, forse voi non la sapete ma io non ho letto i capitoli precedenti, lo sto facendo adesso, però non mi perdo nemmeno quelli correnti …”
Generale: “Dite Madame!”
Tina: “Riguardo al capitolo” tisana corretta laudano,” avete drogato tutti! Ah ah ah ….”
Generale: “C’è poco da ridere Madame! Voi nemmeno immaginate che fatica faccio ad avere tutti sotto controllo.”
Tina: “Quindi, voi drogate un poco l’uno e un poco l’altro …Ah ah ah …”
Generale: “A volte sono costretto a fare certe scelte, ma che sia chiaro, lo faccio solo perché non posso farne a meno!”
Tina: “Certo, nelle sue buone intenzioni! Ih ih …”
Generale: “Cosa non si fa per i propri figli!”
Tina: “Certo! Ah ah …”
Generale: “Grazie Madame, per la vostra comprensione!”
Agrifoglio: “Ma quale comprensione?! Tina, il Generale, invece, non si smentisce. Quando Oscar avrà partorito, cosa si inventerà ancora? “
Generale: “Cosa volete che mi inventi?! Lo sappiamo tutti che André ha fatto cilecca e mi darà una nipotina. Quindi, lo perseguiterò finché non avrò ottenuto da mister maglietta appiccicata un bel maschio!”
André: “Agli ordini Generale!”
Generale: “Sfacciato e spudorato! Vedi, se TU avessi funzionato al primo colpo, non sarei diventato lo zimbello di tutti!”
Agrifoglio: “Lascia stare il povero André e ascoltami.”
Generale: “Ditemi Madame!”
Agrifoglio: “La Regina vi ha anche definito iettatore e uccello del malaugurio…”
Generale: “Ecco … come sempre, sono stato frainteso …”
Carolina: “E Jammè Generà, ma quale fraintendimento! Vuiè sit l’uccello del malaugurio! E lassate stà stu povero giuvinotto!”
Generale: “Tutte le donne contro di me…”
 
Australia: “Aizram, na bella spintarella al vecchiaccio scimunito, e dai, e jammè! Ih ih ih …”
Aizram: “Fa la brava Australia, il generale ci serve!”
 
Tina: “Comunque debbo farle i miei complimenti: avete scelto bene per Oscar.”
Generale: “Grazie Madame, modestamente, sono un ottimo combina matrimoni! Ih ih … che soddisfazione!”
Tina: “E pensare che Oscar era innamorata di Fersen …”
Generale: “Madame, l’imperatrice Carolina non si è sbagliata quando ha detto che lo svedese è nu pouc…”
Carolina: “Vero Generà, Fessen je nu pourc.”
Generale: “Fersen, Maestà, non Fessen”
Carolina: “Se nu fossé stato nu Fes non si sarebbe fatto scappare la bionda, visto che la mia povera sorella è incasinata con il Luigino! E po’ lo sanno tutti che scappè dietro alle gonnelle!”
Tina: “In effetti … ih ih … ah ah ah ….”
Katia: “Maestà, adoro il vostro dialetto!”
Carolina: “Grazie piccirellé!”
Generale: “Madame, quel … gentiluomo ha fatto soffrire troppe donne, purtroppo anche la mia piccola. Fortuna che si è accorta di Sant’André!”
Tina: “Come sarebbe a dire Sant’André?”
Generale: “Con il caratterino che si ritrova, mio genero è l’unico che può … scc… guai se mi sentisse…”
Oscar: “E invece vi ho sentito!”
Generale: “Ehmm … hai frainteso Oscar…”
Oscar: “Si, certo …”
Generale: “Arpie, ma si può sapere quando arriviamo?”
Terry: “Mancano ancora venti minuti!”
Generale: “Possibile? Così tanto?”
Terry: “Beh, credo che tra Claviere e Potenza ci siano circa ottocento km, credo …”
 
 
Lupen: “Guardate! Stiamo sorvolando Potenza! …. Però che panorama!”
Terry: “Dobbiamo atterrare in centro.”
Aizram: “Si, ma manca ancora qualche minuto per atterrare.”
Terry: “Aizram, sto leggendo su Google una notizia …”
Aizram: “Quale?”
Terry: “Ascolta….  Secondo studi di carattere linguistico, nella prima metà del XII secolo ci fu una massiccia immigrazione nella zona di Potenza e dei comuni limitrofi di genti provenienti dal Nord Italia, in particolare dall'area compresa tra Piemonte e Liguria, spiegando così l'origine dei dialetti galloitalici di Basilicata, che presentano diverse similitudini con i dialetti dell'Italia settentrionale.
Tali migrazioni sarebbero state motivate dalle cattive condizioni economiche delle regioni di origine a quel tempo, nonché a motivazioni religiose: gruppi di eretici catari cercarono verosimilmente scampo alle persecuzioni spostandosi in Basilicata, similmente a quanto avvenuto in Sicilia.
Sentito Generale?”
Generale: “Sentito cosa?”
Terry: “Probabilmente potreste avere qualche discendente a Potenza…”
Generale: “Ma cosa dite!! Io mi trasferirò in Piemonte nel 1789 e in questo posto le immigrazioni sono avvenute molto prima! … Ih ih ih … Credevate di farmela, vero! Dimenticate che sono un uomo istruito!”
Aizram: “Uhmm…. Ma quanta importanza che si da!”
Terry: “Teniamoci forte che stiamo per atterrare!”
Aizram: “Terry, voglio fare uno scherzetto al generale! Ih ih … voglio che il suo atterraggio sia meno soft del nostro! Ih ih ih …”
Terry: “Che idea diabolica! Ih ih …”
Aizram: “Aspetta che scrivo sul dropbox : sorvoliamo il centro di potenza, stiamo per atterrare, siano a settanta centimetri d’altezza …”
Terry: “Scusa ma perché settanta e non un metro?”
Aizram: “Ma dai Terry, non deve essere poi tanto traumatico, settanta è perfetto.”
Terry: “Come vuoi, l’importante che batta il fondoschiena! Ih ih ….”
Agrifoglio: “Autrici, fateci trovare sotto Gesuele! Ih ih …”
Simona: “Ed io prendo tutto l’occorrente per medicarlo …”
Australia: “Ah ah ah… si …. Io gli lancio addosso quella cornacchia di madame pom pom…”
Aizram: “Poveretto però mi fa un poco pena!”
Terry: “Ma no, dovrà essere tutto soft. Cioè, deve cadere ma non farsi troppo male. Insomma, serve per ridere!”
Aizram: “Perfetto! Atterriamo prima tutti noi ……. Ecco fatto! Atterraggio eseguito …. Siamo tutti sani e salvi. Mentre il generale sorvola sulle nostre teste.”
 
Generale: “Ma cosa succede, perché io non atterro? Di sicuro è un altro scherzo di quelle diaboliche Autrici! … EHI, ARPIE, FATEMI SCENDERE!! VI SIETE FORSE DIMENTICATE DI ME?”
Terry: “NIENTE AFFATTO GENERALE! E’ SOLO CHE ABBIAMO DECISO DI FARVI SORVOLARE ANCORA LA CITTA’!”
Generale: “MA COSA DITE!! VOGLIO SCENDERE!! PRESTO!”
Aizram: “SICURO?”
Generale: “CERTO! …. Santo cielo ma sotto c’è quel maledetto caprone!.. ARPIE, FATELO SPARIRE!”
Terry: “Sparire chi?”
Generale: “MA IL CAPRONE! NON VORRETE CHE MI INCORNI?”
Simona: “GENERALE, PENSERO’ IO A MEDICARVI QUESTA VOLTA!”
Generale: “NOOOO… VIA… DANNATE AUTRICI!”
 
Terry: “Dai Aizram, fallo atterrare…”
Aizram: “Certo… sono pronta … uno … due …”
Agrifoglio: “Aspetta, metto sotto il caprone…”
 
Marguerite: “Oh no, mio povero Augustin…”
Aizram: “Tranquillizzatevi Madame, è solo uno scherzo, nulla di più! …. Ecco adesso deve cadere! … TREEEE…”
Generale: “NOOOO …. IL CAPRONE … NOOOOO …. AIUTOOO…. CADO….”
 
Tonf ……       
 
Generale: “Che botta! Ahi ahi …”
Tutte le lettrici intorno al generale: “Generale, su, vi aiutiamo noi …”
Generale: “Ahi ahi … che male! AUTRICI, SIETE CATTIVE!”
Terry: “Ma cosa dite! E’ stato uno scherzo, così imparate a spiare ancora Oscar e André!”
Generale: “IO NON SPIO, VIGILO! Ahi che male …”
Simona: “Venite che vi aiuto! A proposito come sta il vostro fondoschiena?”
Generale: “Come volete che stia?! E’ dolorante!”
Simona: “Ho qui tutti i medicamenti …”
Generale: “NOOO lasciate!! Non si è mai visto che una donzella curi … curi … un gentiluomo!”
Agrifoglio: “Ma lascialo stare Simona! Il generale non ha nemmeno visto le corna di Gesuele. Il caprone è servito solo per spaventarlo, nulla più!”
Generale: “DANNATE AUTRICI!”
Maribuer: “Generale, posso aiutarvi?”
Generale: “MARIBEAU! E’ INUTILE CHE CERCHIATE DI IRRETIRMI, TANTO SIETE AGLI ARRESTI, FINO A CHE NON SAREMO A PARIGI, POI SI VEDRA’!”
Maribeur: “Ma io volevo solo aiutarvi ad alzarvi…”
Generale: “NON HO BISOGNO DI VOI, HO I MIEI GENERI PER QUESTO! SPARITE!”
Madame pom pom: “No Auguuustin ci sono io, ti aiuto io…”
Generale: “SPARITE!!”
 
Agrifoglio: “Maribeau la prima lezione non ti è bastata vuoi continuare a buscare?”
Maribuer: “Credo sia stato sufficiente ciò che mi ha fatto la cavallona bionda! Mi ha tagliato la mano e, come se non bastasse, sono stato punto dall’imperatrice con uno spillone…”
Carolina: “Uè pagliac, se parli ancora, giuro che ti trapasso io! Li conosco bene li purc a cumme a voui, mi pasta ricordare lu purc di Claud de Jarjayes per scatenarmi dalla rabbia!”
Generale: “Maestà, ma vi pare che questo sia il momento di parlare di mio zio!”
Carolina: “Si! Se ha tentato di fare lu pourc pè mè!”
Tetide: “Oh ma che manicomio!”
Generale: “Maribeau, meglio che sparite se non volete fare una brutta fine!”
Oscar avanza con la spada e puntandogliela dice: “Sparite se non volete che vi trafigga!”
Maribuer: “Ma voi siete la cavalla perfetta per me!”
Aizram: “Cosa! Adesso vi faccio vedere io!”
Terry: “Dai Aizram muoviti!!”
Aizram: “Si, scrivo…. La scopa del generale, si infila tra le gambe di Maribeau e lo porta lontano.
 
Terry: “Aizram cosa hai combinato? Perché non me l’hai fatto fare?”
Aizram: “Devi aspettare la prossima occasione, ma non nel siparietto ma nel capitolo. Porta pazienza!... Bene, è giunta l’ora di fare due passi per il centro.”
Risultati immagini per i borghi di Potenza basilicata
Terry: “Si!!! Benvenuti in Basilicata in una terra accogliente di fascino e di storia, dove in ogni angolo c’è sempre qualcosa da scoprire come i suoi borghi che sono tra i più belli d’Italia!”
Aizram: “Generale!!!”
Generale: “Ditemi Arpia!”
Aizram: “Nel prossimo siparietto, torneremo tra le Alpi!”
Generale: “A fare cosa?”
Aizram: “A sciare! Ah ah ah ….”
Generale: “Sciare? E’ forse un piatto!”
Aizram: “Ah ah ah … Non vi dirò nulla, soltanto che dovrete tenere accesa nuovamente la vostra scopa per ripartire e ripercorre altri ottocento Km! Ah ah ah …”
Generale: “ARPIE DELLA MALORA!!”
   
 
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