Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    14/01/2020    1 recensioni
SPOILER FROZEN 2
Cosa succede dopo le vicende di Frozen 2, a distanza di dieci anni circa da quel momento?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ecco. Adesso sai tutto. Spero che accetterai il  compito che ti è stato assegnato dalla nascita” – a parlare è la voce dura e rigida di Nokk.

Ineke, impassibile, non batte ciglio. I suoi occhi rispecchiano lo stato d’animo che l’attraversa.

Lo sguardo spento, perso nel vuoto, e le lacrime che le solcano il viso… un’innocente bambina divorata da un immenso ed inaspettato dolore.

Ciò in cui ha sempre creduto, l’amore che ha ricevuto, le tenerezze rivoltele, sono mera finzione.

“Hey, non dici nulla?” – la scuote Zefiro, con un colpo di vento.

Quel gesto non riceve risposta.

“Non avremo esagerato a dirle tutto senza mezzi termini?” – si preoccupa Bruni, segretamente legato alla piccina che ad Athohallan giocava con lui.

“Torna in te, fratello fuoco. Sarà per il calore che emetti che ti rende più umano rispetto a noi altri?” – si pronuncia uno dei giganti di terra.

“Dico solo che magari potevi sorvolare il particolare sull’unione tra Anna e Kristoff” – aggiunge la salamandra.

“E’ la verità. Sapete anche voi che se quei due si sono innamorati è perché abbiamo spinto i trolls a fare in modo che ciò accadesse” – ribatte lo spirito dell’acqua.

“Esatto. In fondo era già scritto che la nuova custode sarebbe nata nel regno di Arendelle e chi meglio della nipote di una nostra sorella” – sostiene Zefiro.

“Credo che Ineke non abbia preso bene questa storia. Non solo ha scoperto di non essere figlia di Elsa ma le avete rivelato che la sua nascita è stata studiata a tavolino. Se avessimo peggiorato la situazione? Se adesso il dolore sciogliesse il cuore di cristallo?”
“Bruni, mi stupisce sentirti dire queste idiozie” – ridacchia lo spirito della terra.

“Sembri aver dimenticato che è l’amore a sciogliere e non la sofferenza”
“Io sento di nuovo la forza del mio potere” – comunica Nokk, fiero, spostando il discorso su di sé.

“A quanto pare il nostro intervento è servito anche questa volta per sistemare la faccenda. La disperazione ha irrigidito al massimo il cristallo e credo che nessuno potrà mai più anche solo scalfirlo. Siamo salvi” – annuncia Zefiro.

“Che faremo con Ineke? E’ diventata una statua, guardatela! Quasi non respira…” – si impensierisce Fuoco.

“Si riprenderà, l’importante è esserci salvati ed aver salvato gli umani”

“Adesso sarà meglio tornare ognuno al proprio regno”
“Come la mettiamo con Elsa? Lei ci ha traditi” – è Zefiro a tirare in ballo la vicenda legata al comportamento scorretto del quinto spirito.

“Lei serve all’equilibrio tra i due mondi, perciò metteremo da parte le asce di guerra. Confesso che mi sono sentito in colpa quando l’ho attaccata in mare” – confessa Nokk, tralasciando un’emozione troppo umana per un elemento della natura.

“Vedi che non sono soltanto io ad essermi affezionato ad un mortale?!”-  sorride Bruni, volgendo lo sguardo sulla bambina.

“Penso sia meglio andare. A presto, fratelli” – conclude il gigante di terra, allontanandosi per primo. A lui segue Zefiro.

Il cavallo d’acqua, prima di congedarsi, nota la salamandra sedersi sulle ginocchia della pietrificata Ineke.

“Si riprenderà, stai tranquillo” – lo rasserena, poi si tuffa in mare e scompare tra le onde, tornate ad essere travolgenti e potenti come prima.

In quel momento Bruni cerca di risvegliare la piccola, rotolandosi sulle sue gambe come era solito fare ad Athohallan.

Lo shock della piccina è tale da impedirle di riprendersi dallo stato comatoso in cui si trova.

“Non sopporto di vederti così. Mi dispiace aver dovuto distruggere le uniche certezze che avevi”

Una lacrima calda e lucente, dello stesso colore del fuoco, cade su una mano di Ineke.

Finalmente qualcosa accade. La piccola scuote la testa, tornando in sé.

La salamandra sobbalza guardandola di nuovo in salute e saltella felice.

“Cosa è successo? Come mai sono qui?”

“Non ricordi nulla?” – le domanda Bruni.

La minore si volta, spaesata, alla ricerca della presunta persona che le ha rivolto parola.

Sobbalza quando si accorge che a farlo è stato un esserino piccolo, dagli occhi grandi e la lingua lunga e simpatica.

“Allora quello che è accaduto è vero. Non era un sogno” – afferma lei, concretizzando quanto accadutole.

“Sei destinata ad una missione importante. Dovresti esserne fiera”

“Sono cresciuta lontana da Arendelle, lontano dai miei veri genitori con una zia che si fingeva mia madre, che mi ha strappato dalle braccia di sua sorella e che mi ha costretta a vivere lontana da ogni contatto umano. Di cosa dovrei essere fiera? Di essere nata perché voi avete deciso che dovessi nascere?” – la rabbia e la delusione con le quali Ineke parla e si rivolge all’amico mostra un malessere che difficilmente si supera e si accetta.

“Non avercela con Elsa. Lei doveva farlo. E’ uno spirito come me, come gli altri… tutto ciò che si fa è per il bene del mondo”

“Anche tenermi nascosto che ho una sorella?” – a quel punto è impossibile trattenere il pianto. Un tasto dolente quello riguardante Aurora.

“Quante volte ho sognato accanto a me una sorella. Mai avrei immaginato che in realtà ne avevo una”

“Non puoi pensare a lei, ne permetterti di amarla” .- le spiega, rammaricato, Bruni.

“Come? Siete pazzi se credete di separarmi da lei di nuovo” – si volta, desiderosa di fuggire.

Quel posto buio, nascosto da ogni occhio umano, sembra non avere via d’uscita.

“E’ lei il motivo per cui ti abbiamo portata ad Athohallan. E’ lei il rischio da scongiurare”

“Cosa?” – esclama lei, guardando ad occhi spalancati l’esserino infuocato.

La salamandra china il capo, dispiaciuto.

Impossibile per una bambina di soli nove anni accettare che dovrà vivere lontana da chi ama.

“Purtroppo non esiste soluzione. Potrai stare con me,se ti va. Va evitato il contatto con Aurora”

Le lacrime di Ineke non cessano di sciovolare, mentre la realizzazione di un futuro di solitudine forzato comincia a divorarla.

Sente che dentro di sé qualcosa sta cambiando; forse a causa della sofferenza atroce che le scava l’anima e che ha eliminato ogni traccia di gioia fanciullesca e all’improvviso una forte fitta al cuore la costringe ad urlare.

“Cosa succede?” – si allarma la salamandra, mentre Ineke diventa pallida, con gli occhi privi di colore, trasparenti come il cristallo.

Le urla della piccola vengono percepite anche in lontananza.

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“Avete sentito?” – chiede Anna al marito e alla sorella, mentre sono in viaggio diretti ad Athohallan.

“No, chi era? Di nuovo Iduna?” – domanda Kristoff.

“No, non era una chiamata, piuttosto uno strillo”
“Non ti starai suggestionando, sorellina?!”

“Probabilmente” – sorvola e riprende il tragitto.

Il gruppo è vicino alla riva del mare quando Elsa accarezza le onde con un piede tramutandolo in una lastra di ghiaccio.

“Io non so se riesco a camminare. Qui si scivola” – precisa Bjorgman, arrossendo imbarazzato.

“Datemi la mano. Farò in modo che nulla vi possa accadere”

Con Aurora in braccio, il giovane re afferra la cognata. Anna, confusa ancora dallo strano suono udito poco prima, volge lo sguardo ad Arendelle. Poi si stringe alla sorella, dando l’ok per la partenza.

“Non lasciatemi mai, mi raccomando”

La magia di Elsa sembra più forte che mai e riesce a superare in piena facilità anche le onde più impetuose.

“Hai detto che lo scioglimento del cuore di cristallo aveva inciso anche su i tuoi poteri. Non mi sembra sia così” – precisa Kristoff, sorpreso.

“Già, è vero” – anche Elsa stessa è perplessa in merito ed inizia a temere che la natura abbia vinto su Ineke, indurendole nuovamente il cuore.

I pensieri l’accompagnano fino all’arrivo alla meta.

“Ecco Athohallan” – indica ai parenti.

Anna osserva ad occhi sgranati quel posto e Kristoff si lascia andare ad un – “Quanto ghiaccio. Non credevo di vederne tanto, tutto assieme”

Mettono piede a terra, avvertendo un improvviso gelo.

“Mia figlia ha vissuto qui tutto questo tempo?”- domanda sconvolta. Come può aver sopravvissuto a temperature tanto basse?

“Questo freddo deve essere causato da quello che ci anticipava nostra madre” – precisa Elsa, non essendosi mai accorta del clima del posto.

“Figliole! Siete arrivate” – le chiama la donna, invitandole a raggiungerla.

Percorrono metri e metri di puro e raggelante ghiaccio.

Tremanti, stretti l’uno all’altra, mentre Aurora dorme accoccolata al petto paterno, i due coniugi si trovano davanti ad una scema incredibile.

Anna sente il cuore batterle a mille quando vede riflesso in quelle mura il volto di Iduna.

“Madre! Siete davvero voi?” – domanda avanzando verso le pareti. Le sfiora come a voler accarezzare l’adorata e perduta mamma.

In quel momento immagini del suo passato vengono mostrate in rapida successione. Alcune restano impresse come a segnare i passaggi più importanti.

Così la regina di Arendelle rivive momenti di gioia e dolore, mentre la voce dell’adulta le parla – “Mi assomigli così tanto, tesoro mio”

“Mi mancate tanto” – singhiozza Anna.

“Io sono qui adesso. A quanto pare questo posto scomparirà ma non adesso”
“Come non adesso? Non avevate detto che..?”
“Lo so, Elsa. Deve essere accaduto qualcosa perché la magia è tornata con più forza di prima” – racconta Iduna.

“Ecco perché siamo riusciti ad arrivare subito fin qui”

Le voci, il freddo, la sensazione di non trovarsi nel suo morbido letto, fanno si che Aurora si svegli.

“Dove siamo?” – domanda spaventata, guardandosi attorno.

Emette un piccolo grido trovandosi di fronte il volto gigante di sua nonna.

“Ciao principessina” – la saluta la defunta sovrana di Arendelle.

“Chi sei?” – chiede – “Cosa ci facciamo in questo luogo, papino?”

“Tesoro, avrai tutte le risposte che cerchi. Questo è il posto dove io ed Ineke abbiamo vissuto” – spiega la zia.

“Ah si?”-  esclama stupita la bambina, guardandosi attorno – “Ma non c’è nulla con cui giocare, né un letto dove dormire. Come avete fatto ad abitare qua?”

Le domande , effettivamente sensate, della minore fanno sorridere i presenti.

Poi è Iduna a prendere parola – “Se sfiorerai la parete accanto a te, capirai molte cose”

La curiosità della piccola di palazzo è tale da portarla a fare quanto detto, senza esitare un solo istante. E in un battibaleno la sua giovane vita si palesa di fronte a tutti.

Aurora osserva la sua storia dal principio.

Vede immagini di sua madre da bambina, assieme ad una sorella magica. Vede il giorno dell’incontro tra i suoi genitori, il loro bacio, il loro matrimonio, una gravidanza, una nascita.

“Quella non sono io” – riflette ad alta voce, sotto gli occhi preoccupati di Anna e Kristoff, pronti a darle spiegazioni.

Poi ecco l’immagine di un’altra gravidanza.

La scena successiva viene evitata da Anna che si volta per non rivivere la separazione da Ineke.

“Te l’hanno portata via?” – domanda, in lacrime, Aurora.

Molte cose sembrano chiarirsi nella mente della piccola che si paralizza quando comprende che la neonata che Elsa portò via fu proprio Ineke.

“Tu non sei la sua mamma!” -  commenta, dispiaciuta delle mille bugie che le sono state raccontate.

“Ineke è mia sorella?” – cerca conferma, anche se adesso tutto è evidente.

Segue il silenzio, così Aurora insiste alzando tono di voce “Ineke è mia sorella?” – grida furiosa, mentre le lacrime le scivolano sul viso. È arrabbiata con i genitori e sfoga su di loro la sua sofferenza.

“Amore, calmati” – interviene Bjorgman.

“No, non mi calmo. Ho sempre sognato una sorella con cui giocare, a cui dare il mio affetto. Invece una l’avevo e me l’avete tolta”

“Non è come credi” – le spiega la regina di Arendelle, con aria abbattuta.

“Ho visto che Elsa la portava via. Perché? Perché?”

In quel momento un grido raggelante viene percepito da tutti.

“Questa è lei! E’ Ineke. Posso sentire il suo dolore. E’ uguale al mio. Ci avete tradite” – singhiozza Aurora.

“Kristoff, tocca a te. Sfiora le pareti così tua figlia potrà capire”
L’ex montanaro, alquanto perplesso dalla richiesta, esegue l’ordine.

L’immagine che viene mostrata è di una donna che deve separarsi dal suo bambino.

Poi segue il momento dell’accordo tra i quattro elementi.

“Un cuore di cristallo? Ineke sarebbe la custode?”

“Esatto, cara. Adesso sai che non possiamo permettere che esso si sciolga” – conclude Iduna, dando risposte convincenti alla nipote.

“Sorellina mia, ovunque tu sia. Vorrei che fossi qui con me adesso” – sono le uniche parole che la principessina pronuncia, posando gli occhi sul mare impetuoso.

Il suo unico pensiero adesso è rivedere Ineke sapendola sua sorella di sangue e abbracciarla per darle amore. Però l’imposizione voluta dalla natura le vieta tutto ciò, recandole una sofferenza immensa.

Ma ecco che una strana magia si sprigiona dall’alto e una luce accecante invade Athohallan.

“Cosa è stato?” – domanda Kristoff alla cognata.

“Non lo so. Qualcosa non quadra…” – risponde lei.

È una voce alle loro spalle a farli sobbalzare.

“Cosa ci fate qui?”

Aurora è la prima a correre incontro alla persona comparsa in tale istante.

“Ineke, sei tu? Sei arrivata tramite magia?” – le chiede guardandola con ammirazione.

Nota immediatamente un particolare.

“I tuoi occhi sono …. Strani!”

“Abbracciami, ti prego”

“Ehm…non so se posso farlo”

“Ti prego, ti supplico”

Il cuore di cristallo comanda le emozioni e se in presenza di chi potrebbe scioglierlo, agisce controllando la custode e spingendola a fare azioni che non farebbe.

“No! Non farlo” – grida Elsa, provando ad intervenire per evitare il disastro della natura.

Troppo tardi.

Le bambine si stringono forte e la maggiore sussurra alla più piccola – “Ti voglio bene”

L’amore dilaga nel cuore di Ineke, portando Athothallan a tremare.

I quattro spiriti si palesano in quel preciso istante.

“Cosa avete combinato?”- si infuria Nokk.

“Ineke, hai disobbedito. Eravamo stati chiari” – tuona Zefiro.

“Adesso sarà la nostra fine”-  conclude Terra.

Bruni, invece, prova una sensazione piacevole. Anche se sente che presto potrebbe scomparire, sapere che la sua amica è felice lo rende a sua volta felice.

Infatti ciò che è stato evitato per secoli sta per accadere. La luce che il cuore di cristallo custodisce esplode con foga, rendendo impossibile la vista a chiunque.

Quando tutto si calma, qualche secondo dopo, gli umani riaprono lentamente gli occhi.

La scena che appare è Athohallan che lenta si scoglie e una bambina, in lacrime, aggrappata ad una statua di ghiaccio.

“No”-  grida disperata Anna, correndo incontro alle figlie.

Una di loro, la secondogenita, singhiozza disperata, non volendosi staccare da ciò che resta di sua sorella.

 

 

   
 
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