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Autore: kamy    16/01/2020    0 recensioni
[Remake del precedente Like brothers].
Quanto sarebbe stata diversa la storia se accanto a Vegeta ci fosse stato un personaggio così spesso frainteso?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Questa storia partecipa alla Red Challenge indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp”. 

Prompt: 13. Dito mozzato. 

  

Cap.42 Il nostro sogno  

  

Figlio d'uomo sei un uomo che tutti vedranno  

  

Freezer ringhiò, mentre Kakaroth si voltava a fissarlo con gli occhi luminosi di rabbia.  

Kakaroth partì all’attacco.  

“Stupidi bastardi! Pagherete! Oh se pagherete!”. Le urla di Freezer risuonavano agghiaccianti.  

< Lo rivedo in lui: quel maledetto saiyan che osò sfidarmi, bandana in testa e cicatrice sul viso. La sua figura combacia perfettamente con questo altro scimmione.  

Avrei dovuto accorgermi di lui ed eliminarlo per tempo > pensava furente, lanciando onde in ogni direzione.  

Queste s’infrangevano contro il corpo di Kakaroth, andando in fumo.  

Bulma rialzò il capo, vedeva sfocato, gli occhi arrossati.  

Rabbrividì, notando che il cielo andava oscurandosi, fulmini cadevano tutt’intorno a loro dando vita ad una pioggia di scintille.  

“ADESSO BASTA!” tuonò Kakaroth, piantando i piedi in terra, affondandoli. Con un incremento dell’aura spazzò via gli attacchi energetici del tiranno.  

“Non ti perdonerò mai per quello che hai fatto!” gridò il saiyan più giovane. I suoi occhi si tinsero di verde. “La pagherai!”.    

  

 “Fratellone, ho freddo” si lamentò il piccolo Kakaroth, nascondendosi sotto le coperte. Di lui si vedevano solo i capelli neri a cespuglio.  

Vegeta gli sorrise.   

“È solo un po’ di febbre, passerà presto” lo consolo.  

Kakaroth fece spuntare il visino, era arrossato ed aveva gli occhi vitrei, il naso gocciolante.  

“Tu non andartene” lo implorò con un filo di voce.  

Vegeta gli accarezzò la testa. “Certo che no. Non devi preoccuparti, ci penso io a spazzare via questa malattia” lo rassicurò con tono deciso. “Ora dormi” ordinò.  

  

I capelli di Kakaroth si tinsero di biondo, mentre stringeva i pugni fino a farsi sanguinare le mani.   

  

Tsk”. Si lamentò Vegeta, mettendo le mani sui fianchi. “Dovresti smettere di fare i capricci, stai diventando grande ormai. I saiyan non fanno così” disse Vegeta.  

< La verità è che lo faccio solo perché so che poi arrivi tu e mi coccoli.   

Mi vergogno a dirtelo. So che ti offenderesti… > pensò Kakaroth, arrossendo. Chinò il capo e sporse il labbro inferiore.  

“Scusa per i capricci, ‘fratellone’” gemette.  

“Fa niente, ma non chiamarmi fratellone” borbottò Vegeta, prendendolo in braccio.  

  

AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH”. Il grido di Kakaroth risuonò, mentre la sua aura continuava a spingere indietro Freezer, impedendo a qualsiasi attacco di raggiungerlo.  

Kakaroth piegò il capo in avanti, alzandolo a scatti. I suoi capelli iniziarono a lampeggiare, neri quando teneva la testa mesta, color oro quando la rialzava.  

Bulma gattonò fino a Vegeta, lentamente. Il viso ancora umido di lacrime.  

Le grida di Kakaroth proseguivano, levandosi sempre più fragorose.   

Il saiyan teneva gli occhi chiusi, stretti così forte da creare delle rughe sul suo viso. 

  

“Credevo volessi rimanere su questo maledetto sasso a giocare alla famigliola! Magari facendoti adottare da quel vecchio, Gohan!” gridò Vegeta. La sua voce risuonò come un ruggito nella foresta.  

Kakaroth indietreggiò di un passo.  

“Cosa dici?! Io e Piccolo restiamo con te” esalò. Serrò un pugno. “Piccolo ha bisogno di te. Quando si è aperto l’uovo, ha considerato te suo padre” gemette Kakaroth. I suoi occhi divennero liquidi. “… Ed io ho bisogno di te. Sei la mia unica famiglia” piagnucolò.  

  

“Quando troverò le sfere, vi lascerò tutti qui. Non ho intenzione di appesantirmi con persone inutili”. Incrociò le braccia al petto e spiccò il volo.  

  

Kakaroth riaprì gli occhi, il suo intero corpo brillava d’oro.  

< Il supersaiyan! Era vero! La leggenda è divenuta realtà > pensò Freezer.  

“Non può essere... Non può!” sbraitò. Allungò nuovamente l’indice.  

Kakaroth fece una smorfia e, con un’onda sprigionata dai suoi occhi, lo mozzò.  

Freezer iniziò a urlare, mentre il sangue sgorgava copioso anche dalla sua nuova ferita. Gridava di terrore, rabbia e frustrazione. Il suo corpo ridotto ormai a un moncherino. 

Kakaroth scagliò un’onda, Freezer venne spazzato via.  

“Del grande Lord Freezer non è rimasto niente, se non fumo al vento” disse con sfregio.  

Bulma lo guardava con aria spaventata.  

< Non sembra neanche lui > pensò.  

Kakaroth si ritrasformò, cadendo in ginocchio.  

< Ho vinto, ma non provo alcuna soddisfazione. Mi sento così vuoto, stanco, ferito e disperato. Questa trasformazione richiedeva un cuore puro.  

Qualcosa di alieno a noi saiyan 

Io l’ho ottenuta pensando ai nostri ricordi insieme, all’affetto fraterno che ci univa >.  

Carponi raggiunse Vegeta, Bulma gli porse il cadavere.  

Kakaroth lo strinse al petto, scoppiando a piangere. I suoi lugubri lamenti riempirono la radura circostante.  

  

  
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