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Autore: vale ronron    16/01/2020    0 recensioni
Un gruppo di ragazzi iscritti all'università si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto. Le loro storie si incroceranno e tra risate, litigi e amori si formeranno legami indelebili. Buona lettura. Spero vi piaccia.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 2

PUNTO DI VISTA DI TOMMASO
 
“Nicolò questi spaghetti sono deliziosi!!” dice Teresa
“confermo!!” assentì Alessandro

Avevano ragione, il piatto che aveva preparato Nicolò era ottimo.

“siete troppo buoni ragazzi!!” risponde Nico.

“Mattia, anche tu sai cucinare così bene?” gli chiesi.

“io me la cavo meglio con i dolci, il pane e le pizze, tutto il resto lo lascio cucinare a Nico!” risponde Mattia.

“da chi avete preso questo talento?” chiede curiosa Teresa.

“be nostra madre ha un ristorante, mentre nostro padre gestisce un panificio e una pasticceria” risponde Mattia.

“come caspio fate a essere così magri, io al vostro posto mi sarei ingozzato per bene!!” ammise Alessandro..

“abbiamo un metabolismo veloce!!” risponde Nicolò, facendoci ridere.

“come mai non avete continuato i mestieri dei vostri genitori?” chiede Giulia, che fino ad ora era rimasta in silenzio.

“in realtà è proprio quello che vogliamo fare!!” risponde Nicolò “io ad esempio sono iscritto ad una delle più prestigiose università di cucina d’Italia, punto di riferimento per tutto il settore food!!”

“io, invece, sono venuto qui per seguire un corso di panificatore e prima di ritornare a casa seguirò anche un corso di Pasticceria Italiana all’ Italian Culinary Institute” spiegò Mattia.

“wow, deve essere bello avere le idee chiare su ciò che si vuole fare nella vita!!” assentì Alessandro.

“Perché tu che piani hai?” chiese curioso Nicolò.

“be, non avendo nessuna particolare capacità o propensione mi sono iscritto in scienze motorie e dello sport!!” rispose Alessandro “avrei potuto seguire il corso nei dintorni di casa ma Teresa voleva compagnia, così per accontentarla l’ho seguita fino a qui!!”.

“non fingere di non esserne contento, tu non vedevi l’ora di allontanarti dal nucleo famigliare, inoltre hai sempre detto che la nostra città ti stava stretta e che volevi partire per fare nuove esperienze, quindi sono io che ti ho accontentato e non il contrario” gli risponde Teresa facendogli la linguaccia.

“voi due vi conoscete da molto?” chiedo curioso.

“è una vita che la sopporto!!” rispose Alessandro con finto tono esasperato.

Teresa gli diede una manata sul braccio e disse: “sei uno stupido!!”.

La scenetta fece ridere tutto il tavolo.

“ci siamo conosciuti all’asilo e da allora non ci siamo più separati, siamo come fratello e sorella” ci spiega Teresa.

Non ne capivo il motivo, ma venire a sapere che per Teresa Alessandro fosse come un fratello mi aveva dato un gran sollievo.

“state attenti ragazzi, vi avverto, Teresa è peggio di un zecca, se vi si appiccica addosso non si stacca più!!” ci avvisò Alessandro.

“smettila Ale, sei il solito esagerato!!” lo riprese Teresa alzando gli occhi al cielo e provocando le risate del gruppo.

Erano troppo divertenti quei due.

“Tommaso, tu invece cosa studi?” chiede Teresa.

“mi sono iscritto a medicina!!” rispondo.

“Davvero?!, allora saremo colleghi!!, sono contenta di avere qualcuno con cui potermi confrontare!!” risponde Teresa entusiasta.

Finalmente la fortuna stava girando a mio favore, anche Teresa era iscritta a medicina, mi piaceva molto l’idea di averla come compagnia di studi.

“ecco, Teresa ha già trovato una nuova vittima, Tommaso scappa ora finché sei in tempo perché domani potrà essere già troppo tardi!!” il commento di Alessandro mi fece sorridere.

“avrei dovuto lasciarti a casa!!” rispose Teresa scocciata tirandogli una gomitata.

“nah bambola, ti saresti annoiata a morte senza di me!!” le rispose l’asiatico, rivolgendole un occhiolino e baciandole una guancia.

“Giulia, invece, tu cosa studi?” le chiede curioso Mattia.

“mi sono iscritta a giurisprudenza!!” risponde lei a disagio, sembrava quasi imbarazzata.

“quindi abbiamo un cuoco che sarei io, un pasticcere, due dottori, un avvocato, e un palestrato iscritto a scienze motorie, ci sarà da divertirsi!!” commenta Nicolò sogghignando

“ehi biondino, che hai contro i palestrati?” affermò Alessandro con finto tono provocatorio.

“non ho niente contro i palestrati, pivello!!” risponde Nicolò ridendo.

“bene cosi!!” rispose Alessandro soddisfatto.

“alzatevi pivelli, vi porto fuori in città!!” assentì il cuoco.

Andammo tutto il pomeriggio in giro per la città, Nicolò ci mostrò la cittadella universitaria e i luoghi dove poter fare colazione o comprare il pranzo senza lasciarci un patrimonio.

 Andammo tutti insieme a fare la spesa e tornammo a casa pieni di borse, decidemmo che da quel momento in poi avremmo fatto la spesa insieme dividendo il conto in modo da ammortizzare le spese.

Tornati a casa, dopo aver sistemato la spesa, ci riunimmo attorno al tavolino della sala comune e decidemmo i turni settimanali per pulire e rassettare la cucina, i bagni e la sala comune.

“fratellino perché non fai le pizze?” chiede Nicolò a Mattia

“buona idea!!” gli rispose il fratello.

“Giulia ti va di darmi una mano?” chiede Mattia.

“emh, io non sono per niente brava in cucina!!” risponde impacciata e in imbarazzo.

“sono sicuro che te la caverai, mi sembri una in gamba!!” le risponde sorridendole.

Non è sono sicuro ma credo di aver visto un sorriso imbarazzato sulla faccia di Giulia, tuttavia durò solo una frazione di secondo perché fu subito sostituto dalla solita maschera d’impassività.

 La vidi seguire Mattia in cucina, pensai che quel ragazzo ci sapesse fare con le donne.

“non ho ancora capito se tu e Giulia vi conoscevate già da prima o meno, stamattina dalla finestra ho visto che litigavate come se vi conosceste da anni!!” mi chiede Nicolò, mentre si siede sul divano tra me e Alessandro, mentre Teresa prendeva posto sulla poltrona.

“ci siamo incontrati in aeroporto, ed è stato odio a prima vista, almeno per lei, io ho solo agito di conseguenza!!” rispondo rassegnato.

“ha carattere la ragazza!!” risponde Nicolò con un ghigno.

“ne ha anche troppo!!” ammisi contrariato.

“chissà, magari finirete per diventare migliori amici!!” scherza Alessandro.

“certo, come no!! rispondo ironico.

“ragazzi venite a preparare la tavola?” domanda Mattia dalla cucina.

“arrivo, su pivello palestrato vieni anche tu, vediamo chi mette più piatti a tavola in meno tempo!!” afferma Nicolò con tono scherzoso.

“mi stai sfidando, biondino?!” chiede Alessandro con un ghigno.

“hai paura di perdere?” lo prende in giro il cuoco.

“io non so nemmeno cosa significhi la parola perdere!!” risponde Alessandro andando verso la cucina seguito dal biondo che se la rideva divertito.

“mi sa che Alex ha finalmente trovato pane per i suoi denti!!” ammise Teresa allegramente.

“deve essere bello avere un amico da così tanto tempo!!” affermai, pensando all’amicizia che lega lei e l’asiatico.

“Alex per me è sempre stato un punto di riferimento, lui ce sempre stato, è il fratello che non ho mai avuto, eh sì hai ragione, è una cosa molto bella!!” mi risponde sorridendomi.

La guardo incantato, quella ragazza ha qualcosa che mi attrae, ma non capisco cosa.

“e tu, non hai un amico o un’amica così?” mi chiede gentilmente.

“be diciamo che ho molti amici, ma allo stesso tempo e come se non ne avessi nemmeno uno, in poche parola non ho mai istaurato con loro un legame così forte e duraturo come quello tuo e di Alessandro!!” rispondo sincero.

“puoi sempre rimediare” mi dice dolcemente.

“hai ragione!!” le rispondo ricambiandole il sorriso e aggiungendo .
“in realtà, però, c’è una persona con cui ho un legame speciale e bello come quello tuo e di Alex, non è un mio amico, però è la persona a cui tengo di più al mondo!!” le spiego.

Non sono mai stato uno che si apre subito, ma con Teresa era diverso, sentivo di potermi fidare, era come se la conoscessi da molto tempo, parlare con lei mi veniva naturale e spontaneo come camminare, non sapevo spiegare il motivo, ma dentro di me cresceva sempre più il desideravo di conoscere quella ragazza, volevo sapere tutto di lei, inoltre, avevo un inspiegabile ed immotivato bisogno di dirle chi ero e di raccontarle di me.

“davvero? E chi è?” mi chiede curiosa.

Stavo per risponderle ma lo squillo del mio cellulare mi interruppe.

Federico mi sta videochiamando.

“parli del diavolo e spuntano le corna!!” affermo ridendo.

“vuoi che vada via?” chiede Teresa.

 Intuì che Teresa non voleva essere di troppo.

Ma io non volevo che lei se ne andasse, così le risposi: “no resta, così avrai l’onore di conoscere la persona di cui ti stavo parlando!!” le spiegai rispondendo alla videochiamata.

“ma guarda chi ce qui, il mio puzzone preferito!!” dico fissando lo schermo.

“ehi, prima di partire mi avevi promesso che non mi avresti più chiamato così!!” risponde il mio fratellino.

“stai mentendo puzzone, non ti prometterei mai una cosa del genere!!” affermo ridendo.

“ci ho provato!!” assentì Federico esasperato, alzando gli occhi al cielo.

Risi divertito, il mio fratellino.

L’avevo lasciato solo da poche ore e già mi mancava tantissimo.

“allora, che mi racconti?... sei arrivato?...com’è la città? E la casa ti piace? la tua stanza è grande o piccola? Chi vive con te e …”

“ehi, ehi!!” lo interrompo ridendo “se non ti calmi esploderai!!” aggiungo, prendendolo in giro.

“dai rispondimi, sono curioso!!” mi incita agitato.

“be sì, questo l’avevo capito da solo, però mi devi dare il tempo rispondere!!” dico divertito.

“va bene, mi sto zitto, però tu rispondi!!”.

“allora, la città è bella ed è molto movimentata, la casa è grande, ci sono tante stanze e ad abitarci siamo in sei, 4 ragazzi e 2 ragazze…”.

“ci sono delle ragazze?!” mi interrompe sorpreso

“sì, ci sono delle ragazze!!” risposi ridendo della sua buffa espressione “se vuoi te ne presento una, è qui accanto a me!!” aggiungo riferendomi a Teresa.

“Stai mentendo, non ti credo” risponde Federico sospettoso.

Risi e mi girai verso Teresa, che fino a quel momento era rimasta seduta sulla poltrona.

 Con la mano le feci cenno di avvicinarsi, e lei divertita si mise sul divano accanto a me.

“Teresa, ti presento Federico, il mio fratellino puzzone!!”

“wow, tu non sei una ragazza…sei un angelo!!” risponde guardandola incantato.

Scoppiai a ridere, Fede era un personaggio, non aveva peli sulla lingua, se pensava qual cosa la diceva senza pensare alle conseguenze, ed era anche per questo che mi piaceva.

“Fede, contieniti, ti prego!!” risposi divertito ma anche un po’ imbarazzato.

“Ciao Federico, piacere di conoscerti, ti ringrazio per il complimento, sei molto gentile!!” gli risponde Teresa dolcemente.

“sei sicura di essere un’amica di Tommy? Tu sei gentile, simpatica e dolce mentre di solito le sue amiche sono antipatiche e molto stronze…”.

“Federico!!” mi affretto a interromperlo.

“ahahahahahahah”

Mi girai e notai che Teresa stava ridendo senza alcun freno

“è ufficiale io adoro tuo fratello!!” afferma tra una risata e l’altra.

“Fede!!” dissi scuotendo la testa rassegnato “mi fai sempre fare pessime figure!!”

“Così impari a chiamarmi puzzone, a proposito, Teresa non credergli io non puzzo, anzi profumo più di lui!!”.

“tranquillo Fede, non gli ho creduto nemmeno per un istante!!” lo tranquillizza sorridendogli divertita.

“questa ragazza mi piace sempre di più, dovresti lasciare Ambra e metterti con lei!!”

“dio mio Fede!!” imprecai esasperato mentre con imbarazzo mi passai una mano sul viso.

“Ambra è la sua ragazza?”

Mi girai, Teresa aveva lo sguardo puntato dritto verso lo schermo, sorpreso, notai che adesso non rideva più, aspettava la risposta in silenzio.

“diciamo di sì, ma secondo me Tommy non la ama davvero, e poi lei non è la ragazza giusta per lui!!”.

Mi girai verso lo schermo, e sconvolto guardai mio fratello, ero senza parole.

Sentì in lontananza la voce di mia madre chiamarlo.

“ah dimenticavo, mamma e papà mi hanno detto che aspettano una tua chiamata dopo cena, adesso vado, lo sai che mamma si agita se quando è pronto non andiamo subito a sederci al tavolo!!” afferma Fede frettolosamente.

“ciao Teresa, mi ha fatto piacere parlare con te, spero di rivederti presto!!” dice a Teresa sorridendole “A dopo fratellone, ti voglio bene!!” aggiunge staccando la chiamata subito dopo.

Rimasi a fissare lo schermo come un cretino…non riesco a credere che l’abbia detto davvero…

“avere dei legami così profondi con una persona ha i suoi pro e i suoi contro!!” la voce di Teresa interruppe il silenzio e i miei pensieri.

Mi girai a guardarla.

“anche Alex a volte sembra conoscere me meglio di quanto io conosca me stessa!!” aggiunge pensierosa “non lo ammetterò mai di fronte a lui, ma quando dice qualcosa su di me, la maggior parte delle volte, ci azzecca sempre!!” mi risponde rassegnata.

“questa cosa mi sconvolge e devo ammettere che a volte mi fa paura” confesso con sincerità.

“non devi avere paura, è molto raro trovare delle persone che ti capiscano e che ti leggono dentro, e quando le trovi non devi fartele scappare, perché su di loro potrai sempre contare, non ti lasceranno mai e troveranno sempre un modo per aiutarti o incoraggiarti nei momenti di difficoltà e la cosa più bella è che tu potrai fare lo stesso con loro!!” mi dissi gentilmente, il suo sorriso dolce era tornato sulle sue labbra e io ero contento di rivederlo.

Ricambio il suo sorriso e imbarazzato le dico:
"sapevo che farti conoscere puzzone poteva essere rischioso, ma non pensavo che la faccenda prendesse questa piega!!”
“tuo fratello mi piace, è adorabile, ed è simpaticissimo, ti assomiglia molto sai?!, sembra un mini te!!” mi confessa con spontaneità.

“mi fa piacere che ti piaccia!!” le dissi sincero, a mio fratello non piacevano mai le ragazze che gli presentavo, ma a quanto pare Teresa è stata un’eccezione.

“ehi, voi due, scansafatiche che non siete altro, alzate quelle caspio di chiappe dal divano e venite in cucina, la cena è pronta” assentì Alex sbucando dall’uscio della porta.

“arriviamo!!” risponde Teresa, per entrambi, alzando gli occhi al cielo.

“wow, queste sono le pizze più buone che abbia mai mangiato in vita mia” dico estasiato.

“è vero, complimenti Mattia, sono buonissime!!” aggiunge Teresa.

“grazie ragazzi, ma è anche merito di Giulia” afferma il pizzaiolo.

“io le ho solo condite con i tuoi suggerimenti, l’impasto l’hai fatto tutto da solo, io non riuscirei mai a farle da sola!!” risponde Giulia mentre faceva fuori l’ennesimo pezzo di pizza.


“sembra difficile ma in realtà non lo è, ci vuole solo un po’ di pratica!!” le spiega sorridendole.

“e a te Alex ti sono piaciute?” chiede Nicolò che si era già riempito il terzo piatto.

Ci voltammo tutti a guardare l’asiatico, era seduto a capo tavola e alternava lo sguardo tra i tre piatti di portata, in ogni piatto c’erano tranci di pizza conditi in modo diverso.

Il cinesino aveva un’espressione corrucciata e sembrava molto combattuto.

“che caspio!!, mi ero promesso che avrei mangiato solo 4 tranci di pizza, ho già preso un trancio da ogni piatto per assaggiarle tutte, ma adesso mi manca il quarto trancio, non riesco proprio a decidermi, tutte e tre le pizze sono squisite!!” ci disse alzando gli occhi dal piatto con un’espressione da pazzo.
Scoppiamo tutti a ridere.

“che caspio ridete, io ho un fisico da mantenere, maledizione, in questa casa si mangia troppo bene!!” affermò afflitto.

Sto morendo dalle risate, persino Giulia, la musona del gruppo, rideva senza alcun freno.

“vaffancaspio a tutti!!” urla spazientito prendendo un trancio da ogni piatto e ficcandosene uno in bocca.

“devo assolutamente immortalare questo momento!!” dice Teresa ridendo con il cellulare in mano e la fotocamera accesa.

“tu…nodhd ti azzrvtere a pubbdcarlo, cancghlla quegg robba!!” farneticò Alex minacciando Teresa con un dito e sputacchiando cibo da per tutto.

“che schifo pivello, nessuno ti ha insegnato che con la bocca piena non si parla!!” lo riprende Newt mentre si sbellicava dalle risate.

“pulce, cancella quel video, adesso!!” minaccia Alex inghiottendo il cibo che aveva in bocca e dando un morso al quinto trancio.

“non ci siamo proprio pivello, hai sgarrato, quello è il quinto trancio di pizza, avevi detto che ne avresti mangiati solo quattro!!” lo incalza Nicolò.

“sta zitto biondino, è tutta colpa tua e di tuo fratello!!” dice indicandoli entrambi, mentre si affrettava a finire di mangiare il quinto trancio per iniziare con il sesto.

“guarda che non te lo ruba nessuno il sesto trancio di pizza!!” afferma Mattia ridendo.

“vi odio!!” assentì Alex trangugiando l’ennesimo trancio di pizza.

“conserverò questo video anche a costo della mia vita!!” afferma Teresa che ormai si teneva lo sterno dolorante con la mano libera.

“prova a pubblicarlo e te la faccio pagare!!” la minaccia Alex

“tranquillo, mi limiterò a guardarlo nei momenti di malinconia!!” gli risponde Teresa sorridendo.

“lo spero bene!!” afferma l’asiatico in tono minaccioso.

Io e tutti gli altri avevamo le lacrime agli occhi per le risate.

Ero felice, non pensavo che lontano da casa mi sarei trovato così bene, i ragazzi erano molto simpatici, certo Giulia era un’eccezione ma non si può avere tutto dalla vita.

Dopo aver aiutato i ragazzi a sparecchiare e a lavare i piatti la stanchezza mi colpì all’improvviso.

“Ragazzi, grazie di tutto, ma se non vi dispiace io andrei in camera, sono distrutto!!”

“vado anch’io, sono stanchissimo!!” afferma Alex.

“a domani ragazzi!!” aggiungo salendo le scale.

Mi preparai per la notte e chiamai i miei genitori, li tranquillizzai dicendogli che andava tutto bene e gli chiesi di passarmi Federico, ma era già andato a dormire, così diedi la buonanotte ai miei genitori e staccai la chiamata.

Avevo un sacco di messaggi da leggere da parte di Ambra ma ero troppo stanco, così le scrissi che il viaggio era andato tutto bene e le augurai direttamente la buonanotte.

L’avrei richiamata l’indomani mattina.

Sentì bussare alla porta e una voce chiese:
“Tommy, posso entrare?”

“certo che puoi entrare, questa è la tua stanza!!”

“come va? Tutto ok?” mi domanda Nicolò attraversando l’uscio della porta.

“sì, tutto a posto grazie!!”

“vado a farmi una doccia” mi dice mentre prendeva le sue cose e il pigiama.

“d’accordo!!”

 
Appoggiai la testa sul cuscino e mi addormentai di sasso.
  
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