Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Aury_03    17/01/2020    0 recensioni
Petra Ral una giovane ragazza che fa parte dell'armata ricognitiva, squadra operazioni speciali del capitano Levi Ackerman, l'uomo più forte dell'umanità, di cui ha avuto sempre una cotta. Dopo essere l'unica sopravissuta all'attacco del gigante femmina e aver perso tutti i suoi compagni di squadra, molte cose cambieranno.
Avrà il coraggio di confessarsi al capitano? Riuscirà ad adattarsi subito al cambiamento di squadra? Sarà la stessa di sempre?
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Eren Jaeger, Hanji Zoe, Levi Ackerman, Petra Ral
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov's Levi

Wow, non l'avevo mai vista così incazzata.

Sinceramente anch'io mi sono sono sorpreso a vederla così.

Spero che riesca davvero a superarla.

Spero che ritorni com'era prima.

Non l'avrei mai detto ma ho paura di non rivedere più quel sorriso.

Venni interro dai miei pensieri sentendo bussare alla mia porta.

«Chi è?»

«Sono Hanjii»

Oh bene ci mancava solo la quattr'occhi.

Prima che potessi dargli il permesso di entrare era già davanti alla mia scrivania.

«Tra un po' inizia, i genitori volevano vedere un attimo Petra.»

«Non credo sia una buona idea.»

«Uh? Ma vogliono parlarle prima che iniziasse di i funerali.»

«No, è arrivato suo padre e ha reagito piuttosto male.»

«Tranquillo, se scopiasse me ne prendo io la responsabilità, a dopo» lo salutò chiudendo la porta dietro a sè.

«Tsk, che parlo a fare con quella, forse è meglio che vada anch'io.»

Fine pov's Levi 

 

Pov's Petra

Senti la porta bussare.

«Chi è?»

«Sono io.»

Andai ad aprire la porta «oh Hanji, che ci fai qui?»

Mi fissò senza parlare «oh..sono già arrivati?»

Annuì «vogliono parlare con te Petra.»

Sospirai «prendo le loro robe e arrivo.»

«D'accordo glielo vado a riferire.»

Presi i tre mantelli, i treni scudetti e la varie lettere «andiamo..ce la puoi fare.»

Feci un profondo respiro e scesi giù dirigendomi nel cortile.

Andando vidi il capitano, ma che ci fai qui?

«Lei è il soldato Petra Ral.»

C'era la madre si Gunther e il padre che era su una carrozzina, poi c'era la madre di Erd e la sua ragazza, mentre di Auruo c'era i genitori con i fratelli piccolini.

Mi fissavano costantemente, senza sbattere gli occhi.

«Sei come ti hanno descritta.»

«S-scusi?»

«Sai, mio figlio, no anzi tutti i nostri figli ti consideravano come una sorella» disse il padre di Gunther sorridendo leggermente «vero.»

«Ehm, qui ho le loro cose» dissi velocemente ad ognuno gli diedi qualcosa del proprio figlio.

«Credo che le lettere, sia meglio che leggiate a casa» mi grattai il collo per il nervosismo.

«Immagino che ti senti in colpa» stavolta a parlare era la madre di Auruo.

«Cosa?» mi uscì solo quello quasi sussurrandolo.

«Bhe, sappiamo che sei l'unica sopravissuta per un pelo e che hai visto i nostri figli morire» continuò la madre di Erd.

«Oh..si è vero.»

«Bhe, volevamo dirti, di non preoccuparti, non ti devi sentire in colpa, anzi devi farti forza. Devi andare avanti a testa alta, devi essere forte e combattere pure per loro.»

Rimasi in silenzio, non aprì bocca finchè non suonarono le campane.

«Oh, dobbiamo andare, stanno iniziando.»

Ci dirigemmo tutti verso le tre tombe.

Un soldato stava dicendo le solite cose, finchè non lo fermai.

«Erano eroi.

Lo sono stati nella vita e nella morte e continueranno ad esserlo per sempre.

Poichè il loro sacrificio non sarà considerato vano.

Avevano donato i loro cuori per una giusta causa: per salvare l’umanità.

Erano consapevoli dei rischi che avrebbero corso, erano consapevoli che ogni spedizione sarebbe potuta essere l’ultima» chiusi gli occhi per scacciare le lacrime «ho finito..» dissi con un filo di voce.

Poco dopo finì, erano tutti in lacrime, tranne Levi, Hanji ed io, già Eren piangeva come un disperato come i genitori.

Sto diventando come lui?

Sto diventando come Levi? Apatica? O meglio che soffoca i sentimenti dentro di sè e non li dimostra a nessuno?

Non voglio, voglio ancora sorridere e ridere come ho sempre fatto, prendermi cura del capitano, essere la stessa di sempre.

Mi inginocchiai chiudendo gli occhi 

«grazie, grazie di tutto, grazie per quello che avete fatto, grazie per avermi fatto sentire a casa ogni singolo giorno. 

Grazie per avermi curata, per avermi fatto ridere, sorridere grazie anche per avermi fatto disperare, avvolte eravate insopportabili, ma infondo eravate voi stessi e andate bene cosi. Vi ringrazio per avermi tenuto compagnia ogni singola notte al rientro delle spedizioni. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto. Non vi dimenticherò mai» aprì gli occhi alzandomi.

«Possiamo andare Hanji prese Eren «dai che passa.»

Sentivo lo sguardo del capitano su di me «sicura?»

Annuì.

«Non piangi?»

Scossi la testa «non ce ne bisogno..per ora resisto, quando crollerò crollerò.» 

«Aspetta.»

Mi girai, erano i loro genitori, erano in lacrime, erano affranti «grazie per esserti presa cura di loro al posto nostro per tutto questo tempo» sorrisero con le lacrime che scorrevano sui loro visi.

A quelle parole arrivò una folata di vento e io spalancai gli occhi.

Mi sarei aspettata di tutto di più tranne che quello.

«È stato un piacere» sorrisi tornando verso la nostra casa.

Levi appoggiò una mano sulla mia spalla «per fortuna sai ancora sorridere, per fortuna non ho perso la mia ancora di salvezza.»

Cercai di rispondere ma il capitano mi superò urlando ad Eren «smettila di piangere moccioso e di sentirti in colpa, non vorrebbero questo tsk.»

Sorrisi «alla fine te ci tieni agli altri» sussurrai.

Mi guardai la mano, avevo ancora i morsi.

 

Flashback

In un esperimento Eren si trasformò in un gigante all'improvviso solo pochi minuti dopo.

Era appena arrivato, non ci fidavano ancora di lui.

Così eravamo pronti tutti con le lame, urlando al Capitano di allontanarsi, finchè il capitano ci disse di stare calmi.

Alla sera ci scusammo «spero tu ci possa perdonare e spero tu possa d'ora in poi fidarti di noi, come noi faremo con te.»

E poi la spedizione..

Fine flashback 

Giusto la spedizione, mi fermai urlando.

«Noi contiamo su di te... Ma anche tu devi contare su di noi. Devi fidarti di noi!»

A quelle parole Eren si girò verso di me «non ti devi sentire in colpa, sono stata io a dirti quelle parole, tu ti sei semplicemente fidato di noi, come ti ho chiesto, perciò grazie di esserti fidato di noi. Ricordati, come dice sempre il Capitano, prendi la decisione che vuoi, basta non avere rimorsi.»

«Hai ragione Petra» sorrise leggermente.

Per poi entrare nella casa.

Io decisi di rimanere fuori, mi sdraiai sull'erba guardando il cielo.

«La sua ancora di salvezza eh..» sussurai sorridendo per poi chiudere gli occhi e godermi il venticello.

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Hiii, ed eccomi con un nuovo capitolo  spero sia di vostro gradimento ^^

   
 
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