Ricorda...la speranza è la via.
Scorre la pioggia sul mio
volto, e il desiderio che i pensieri mi scivolino addosso come quella non era
mai stato forte quanto in quel momento... Nonostante gli anni, un nuovo tetto
sopra la testa e la vista di un nuovo cielo, l’unica cosa a non essere
camibiata era questa: non posso fare a meno di correre...è il mio sfogo.
L’unico modo per riflettere con chiarezza.
Un altra cosa era uguale da
una decina di anni a questa parte: il filo dei miei pensieri... cosa fai quando
credi di essere felice,quando dopo anni e anni di sofferenza vedi una piccola
luce aprirsi dizanzi a te e poi sei costretto a lasciare tutto? Cosa fai
quando...quando credi che non valga piu la pena vivere? No...non un gesto
stupido, non serve far soffrire quelli che ti vogliono bene. Perchè si, c’è
sempre qualcuno che farebbe di tutto per te; che sia per amore, o per legami
famigliari non importa...sono stata la persona piu idiota di questo mondo a non
capirlo fino ad ora. È così che mi sento io: vuoto,privo di vita. Vivo ogni
giorno sperando che sia l’ultimo...
Sono tornato il ragazzo di un
tempo. Il ragazzo che in 6 elementare ricattava gli insegnanti. Però il tempo
passa...si possono fare cose ben piu gravi di un piccolo ricatto: ciò che
faccio. Molti psicologi guardandomi direbbero: cerca di attirare l’attenzione.
E io gli urlerei in faccia: cazzate!
Perchè sebbene in molti
cerchino di capirmi,di offrirmi il loro aiuto non capiscono che non è di loro
che ho bisogno.
Ma di lei...
Lei...
Lei...
Il suo nome mi rimbomba nella
testa, giorno e notte. Sempre....sempre...
Altre persone mi direbbero:
bisogna dare tempo al tempo.
Ma io di tempo ne ho già
sprecato troppo... e poi tempo per cosa? Per dimenticare? Dimenticare?
No...questo no.
Non posso dimenticare...ho
bisogno dei miei ricordi, ormai sono l’unica cosa che mi è rimasta.
Mi risveglio dai miei pensieri
e mi accorgo, non so come, di trovarmi seduto su una panchina. Oramai i miei
vestiti erano completamente zuppi e dai miei capelli piccole goccioline d’acqua
cadevano sui miei occhi,coprendoli alla vista.
Decisi di tornare a casa e
farmi una bella doccia; e poi concludere il sabato come sempre: in discoteca,
accettando ogni cosa che mi venga offerta...dal fumo,all’alcool o inviti a
casa. Ormai non mi importa piu nulla. Niente e nessuno vale piu qualcosa per me
tranne... Sana.
Ecco, l’ho fatto...ho
sbagliato. Mi ero ripromesso di non pensare al suo nome...ogni volta e come se
il mio cuore finisse stritolato in una morsa e le mie budella strizzate. Mi ero
rimpromesso di cercare di pensare a lei il meno possibile ma no...non ci
riesco.
Col tempo ho iniziato ad
osservare i passanti, o meglio le passanti. In ognuna di loro riesco a trovare
un po di lei...che sia la forma delle labbra o delle sopracciglia o l’altezza o
il colore dei capelli. Ma una cosa di lei non sono mai riuscito a trovare in
nessuna: i suoi occhi.
L’intensità dei suoi occhi, il
colore dei suoi occhi, il calore dei suoi occhi... nessuna è piu
riuscita a trasemettermi quelle emozioni.
A volte mi capita di vederla
in tv...è diventata ancora piu bella e si è fatta crescere di piu i capelli. È
una donna ormai. Quanto vorrei poter dire “la mia donna”.
Fa freddo,molto freddo. Un
brivido percorre la mia schiena e un colpo di tosse inerrompe il mio respiro.
Mi alzai e feci per
incamminarmi verso casa.
Sentii intorno alla mia testa
formarsi un cerchio che la stringeva e mi offuscava la vista...
Credo possa essere febbre.
Vedi dei capelli castano-rossi
avvicinarsi a me...
No...ci mancavano anche le
allucinazioni...no...
Ma io voglio vederla. Anche se
significa star male dopo; ho bisogno del suo sguardo anche se creato solo dal
mio inconscio.
No, Akito. Basta basta basta.
Smettila.
Sentii le gambe cedermi e mi
trovai disteso sul suolo gelato.
La figura si avvicinava...
Sentii un sussuro,di una voce
simile alla mia e mi spaventai capendo che proveniva dalle mie labbra...-
S-sana...ti amo,Sana.-
No...sto delirando. Akito
Hayama riprenditi.
Ormai la figura era al mio
fianco, e alle sue spalle c’era altra gente...la folla intorno ad una tragedia
e peggio delle mosche.
Lei si inginocchio dolcemente
accanto a me e mi riparò col suo ombrello.
-no...va via. Perchè? No... tu
non sei qui. Tu non sei reale. Non voglio stare male...-
il suo sorriso si allargo e si
fece malinconico. Iniziò ad accarezzarmi lentamente i capelli poi mi mise la
mano sulla fronte.
-Akito,ma tu scotti! Chiamate
un ambulanza!- aggiunse poi a qualcuno al di fuori della mia visuale.
Poi si rivolse a me –Aki...se
vuoi me ne vado, ma non stai sognando...sono qui. Per te. Se...s-se vuoi,
ecco.- aggiunse esitante e suoi occhi si fecero timidi e la guance si
arrossarono.
Io sgranai gli occhi,incredulo
e il mio cuore perse qualche battito.
Tentai di alzarmi di scatto a
sedere ma per tutta risposta la testa prese a girarmi e mi sentii spingere
all’indietro dal mio stesso corpo. Un solo pensiero vorticava nella mia
testa,un nome precisamente: sana....sana..sana. è qui. Per te.
-Akito!- aggiunse lei in tono
di rimprovero per il mio gesto affrettato.
Se fossimo stati un altra
situazione sicuramente mi avrebbe picchiato. Io non riuscii a trattenere un
sorriso. Lei si tolse le giacca,la piegò, sollevo la mia testa e fece scivolare
il suo giacchino sul pavimento a farmi da cuscino.
-Sa-sana...sei tu davvero? No-non
sto sognando...-
-no Akito Hayama. Sei sveglio, anche se non so per quanto...sono io. Io. Sana Kurata.-
SANA! È LEI,AKITO. È SANA! LA TUA
SANA!
-Perchè sei qui?-
-Per te. Perchè io non mi sono
mai dimenticata di te...dei tuoi sorrisi,dei tuoi capelli e dei tuoi occhi.
io voglio stare con te. Solo con te. Per sempre Akito. Per sempre...-
Volevo piangere,volevo
urlare...perchè? alla fine serve a qualcosa sperare? me lo ero sempre chiesto e
ora l'avevo, la risposta...
- Io...anch'io. Ti amo Sana.
Da impazzire...per sempre mia piccola Sana... spero potrai perdonarmi,io-io...-
-sssshh...-
Mi tappo le labbra con un
tenero bacio
- non ce l'ho mai avuta con
te...ti capiso avrai avuto le tue buone ragioni per andare via. l'ho sempre
fatto io..scappo e non affronto mai la situazione. non mi importa delle tue
motivazioni,non mi importa nulla!-
-ma...-
-niente ma... l'unica cosa di
cui voglio preoccuparmi è il futuro. il nostro futuro.-
Si. la risposta è si. Sperare
è sempre la cosa migliore.
Angolino autrice <3
Allora
care ragazze. So bene di avere una fanfiction da aggiornare (sto scrivendo
tanto,non preoccupatevi!), ma ho avuto un paio di giorni
terribili...terribili.E un paio di persone che leggeranno sanno anche di che
parlo. Quindi visto il mio pessimo umore ho deciso di scrivere. Non avevo
affatto un idea e questo è il risultato. La mia prima one-shot. Scritta davvero
col cuore, come mai avevo scritto prima d’ora. Spero che recensirete in molti:
ho bisogno di sapere ciò che pensate di questo lavoro. Bene! Grazie davvero a
tutti coloro che mi sostengono e che sperano di leggere ancora qualcosa di mio
(PAZZI! XD).
Allora alla prossima care ragazze ! vi
mando tutto il mio affetto...Paola ^^