Una
famiglia, è sempre stato questo il sogno di Anna. Fin da
bambina desiderava
sposarsi e avere tanti bambini ai quali dare il suo amore.
Mai
avrebbe creduto di diventare mamma a soli ventuno anni. Ma non avrebbe
immaginato che una figlia le venisse sottratta, portandola ad odiare
ogni
aspetto della vita familiare.
Ed ecco il
destino crudele…quello che le ha causato tanto dolore,
finalmente le fa
ritrovare un pezzo di cuore, ingiustamente strappatole per otto lunghi
anni.
La
sofferenza invece sembra non voler lasciare spazio alla
serenità. Adesso è
costretta a patire le stesse strazianti pene di quel lontano e,
purtroppo,
indimenticabile giorno.
FLASHBACK
8 anni
prima…
E’
prossimo l’inverno ed Arendelle è pronta ad
adornare case e strade a tema
natalizio. Per di più da quell’anno
c’è un evento aggiuntivo da festeggiare: il
compleanno della primogenita dei sovrani.
La
principessina Ineke avrebbe spento la sua prima candelina assieme ad
Elsa che
si avvicinava ai venticinque.
Anna e
Kristoff sono alle prese con i preparativi, desiderosi di rendere quel
giorno
unico e speciale, affidando temporaneamente alla giovane zia la
custodia della
piccola.
Elsa
trascorre momenti di pura ed immensa tenerezza in compagnia di un
batuffolo dai
capelli rossi e dalle buffe lentiggini che le colorano il nasino e le
guance. Si
diverte a giocare con lei, mostrandole la bellezza della sua magia.
Adora
quando Ineke dimenandosi con le manine le chiede di più.
Sono attimi
che riempiono la sua vita e che costantemente le ricordano di dover
rispettare
il patto sancito con i quattro elementi, mesi prima.
“Devi farlo! Non sottrarti al tuo compito.
Sei il quinto spirito. Agisci come tale, non permettere che il lato
umano decida
per te. In cuor tuo sei consapevole che è necessario agire
per evitare la fine
del mondo magico e di quello mortale” –
le ripetono i quattro elementi.
E’ la
sera
della Vigilia, quando al tramonto del sole, Anna esausta si unisce alla
sorella
e alla figlia.
La regina
di Arendelle ha notato stranezze nella maggiore e ha cercato di
indagare, ma le
occupazioni di quei giorni di fuoco hanno distolto i pensieri da quello
che
potrebbe passare per la testa di Elsa.
Mentre
osserva nipote e zia coccolarsi, sul divano, vicino allo scoppiettante
camino,
nota di nuovo quel velo di mistero negli occhi di sua sorella.
Non vuole
rovinare attimi di pura felicità. Avrebbe interrogato la
consanguinea al
termine delle festività.
L’unica
domanda che le pone è questa…
“Tutto
bene?”
“Ehm…certo.
A te? Dovresti fermarti un attimo. Non ti fa bene affaticarti
così” – è la
prima a cambiare
discorso, spostando l’attenzione
sul pancione ingombrante della sovrana di Arendelle.
“Questa
gravidanza è meno stressante della prima, stai serena.
Questa bambina credo sia
meno agitata di Ineke” – ridacchia Anna,
accarezzandosi il ventre gonfio.
Proprio il
suo grembo è il gioco preferito di Ineke che non esita ad
avvicinarsi e ad
accarezzarlo con dolcezza.
“Bambina?
Sei convinta sia femmina?”
“Sono
sicura di questo. E scommetto che le mie due figlie avranno lo stesso
rapporto
che abbiamo io e te” – sostiene la seconda,
emozionata e grata alla vita per
averle donato in così poco tempo un prossimo bebè.
L’amore
profondo che la sua adorata sorellina nutre nei suoi confronti,
alimenta il
senso di colpa che Elsa stessa nutre ora, cosciente di doverle recare
il dolore
più grande per una madre.
Si
allontana con una scusa, per via della sua coscienza che comincia ad
incidere
sul suo potere.
Non
immagina affatto che ad indebolire la sua magia è altro.
Infatti
Ineke non si allontana un solo istante dal pancione materno. Lo
accarezza,
appoggia il capo su di esso… questo è un chiaro
segnale che Aurora, la bambina
che da lì a qualche giorno sarebbe prematuramente venuta
alla luce, attirava il
cuore di cristallo. Ineke avvertiva una calamita con il bebé
nella pancia.
La Natura
invece sa bene che quella creatura non ancora nata può
causare lo scioglimento
di ciò che per nessuna ragione al mondo andrebbe sciolto.
Per tale ragione, la
discussione degli spiriti torna ad invadere la mente
dell’afflitta Elsa.
“Devi sbrigarti, Elsa! Non abbiamo più
tempo.
Devi farlo!”
“Come? Come posso togliere a mia sorella sua figlia? Mi
odierà”
“Si abituerà. Non vorrai che con la
nostra
fine possa morire anche tutto il resto del mondo,vero?”
La
responsabilità affidatale le sta opprimendo
l’anima da tempo ormai. Da quando
dopo la nascita di Ineke venne urgentemente chiamata dai quattro
spiriti per
ricevere la notizia.
“Hai stretto l’accordo con noi. Ricordalo”
“Ma voi
mi
avete chiesto di tutelare Ineke e il cuore che custodisce. Non di
sottrarla ad
Anna”
“Non
potevamo immaginare che la regina di Arendelle rimanesse incinta di
nuovo e che
la creatura che porta in grembo potesse diventare la causa della fine.
Quindi tocca
a te ora. Approfittane adesso…”
“Ma
domani
è Natale. Sarà il compleanno di Ineke. Creerei
ancora più dolore…”
“Basta scuse, sorella. Sei il quinto
elemento. Con te la bambina crescerà protetta e amata. Sei
sua zia. Non temere,
al momento opportuno Anna capirà e saprà
perdonarti”
Rassegnata
al suo destino, in lacrime, Elsa si dirige verso il palazzo dal quale
si è
momentaneamente allontanata.
Cammina
con il capo basso, pronta ad un’azione tremenda che mai nella
vita avrebbe
anche solo pensato di poter compiere.
Si appresta
ad entrare nella stanza dove la sovrana e sua figlia dormono.
Lenta si
avvicina e volge un ultimo sguardo alla sorella tanto amata.
“Perdonami”
– le sussurra, accarezzandole il viso.
Ineke dorme
di fianco ad Anna, accovacciata al suo pancione.
Impossibile
staccarla da lì. Infatti questo basta alla ragazza di
ghiaccio per tirarsi
indietro.
Ed ecco di
nuovo le voci.
“Agisci!”
Trattenendo
i singhiozzi, Elsa prende in braccio la nipote e fugge via.
Il ciondolo
che la primogenita dei reali stringeva tra le mani cade a terra.
Quello lo
regalò a lei Olaf ore prima.
Il rumore
dell’oggetto scuote Anna che, notando l’assenza del
corpicino di sua figlia, si
sveglia.
Sorpresa
di non trovarla lì, si alza e dalla finestra si accorge di
Elsa, con la nipote
stretta a sé avvolta nel famoso scialle di Iduna.
“Ma
cosa..?” – esclama, confusa e al contempo
preoccupata.
Si avvolge
in una mantella e lascia la camera.
Qualcun
altro ha riconosciuto Elsa aggirarsi in tarda ora con la nipote in
braccio.
“Ma
quella
è mia cognata! Dove sta andando?”-
si
domanda Kristoff, lasciando la stalla insospettito, gettando a terra le
carote
di Sven.
Ultimamente
ha percepito anche lui le stranezze e i turbamenti della sorella
acquisita.
È
sempre
stata “particolare” a suo avviso, però
in quei giorni più del solito.
Adesso sembra
che le sue idee si stiamo concretizzando.
Confuso vedendola
assieme alla principessina, le va incontro.
“Dove
stai
andando?” – chiede, guardandola studiare il
movimento del mare.
Lei
sobbalza quando sente la voce del cognato alle spalle.
E ora? Pensa.
Mai si sarebbe aspettata di essere scoperta.
“Kristoff…
io…”- i suoi occhi parlano da soli e la stretta
che ha sulla bambina impedisce
all’ex montanaro di strappargliela dalle braccia.
“Accidenti
Elsa! Che intenzioni hai? Che ti prende? Sei impazzita?”
– replica esterrefatto.
Lei scuote
la testa e si volta di nuovo verso il mare. È come se
parlasse con lui,
effettivamente cerca di mettersi in contatto con Nokk. E’ lui
che le condurrà
lontano.
Ma ecco
comparire sotto gli occhi di Kristoff il cavallo magico.
“Hey,
aspetta. Che ci fa lui qui? dove stai andando?”
“Lasciaci
andare, ti prego. Non fare domande”
“Lasciarvi
andare? Parli al plurale. Non vorrai mica….? No! Ridammi mia
figlia” – cerca di
sottrarle la piccola, ma Nokk interviene lanciando getti
d’acqua.
“Non
posso”- risponde
Elsa, osservando lo shock sul viso
di Bjorgman.
“Cosa?”
–
esclama il biondo.
“Devo
farlo.
E’ il mio compito. Deve venire via con me”
– confessa la ragazza al re di
Arendelle.
Bjorgman
è
allibito – “Porteresti via Ineke ad Anna?”
Quella
domanda è il dramma che più affligge Elsa che
infatti, con capo basso, ripete -
"Kristoff...è
così che devono
andare le cose. Accettatelo, per favore e non rendetemi la situazione
più
difficile di quanto è già"
Ed
ecco la diretta interessata.
Anna,
ha riconosciuto Nokk e spaventata dall’espressione
della maggiore, teme il peggio.
“Che
state combinando? Fa freddo, riporta Ineke nel castello”
– le ordina Anna.
Lo
sguardo spento di Elsa e le lacrime agli occhi…tutto
è
alquanto allarmante e quando la maggiore sale in groppa al cavallo, con
in
braccio Ineke, dà loro l’addio definitivo.
"Elsa!!Che
intenzioni hai?"
Il
devastante dolore della maggiore si manifesta quando il
pianto prende il sopravvento.
"Sorellina,
mi dispiace. Non posso fare diversamente"
– fiocchi di neve la circondano e anche Ineke ne è
avvolta.
Quelle
parole pietrificano Anna che sente il cuore fermarsi.
Le gambe le cedono e perde i sensi tra le braccia di Bjorgman.
“Aiuto!Aiuto”
-
grida Kristoff, con il corpo della moglie privo di
conoscenza.
Due
uomini li soccorrono immediatamente e altri
chiamano le guardie.
Quando
il giovane re alza la testa, pronto ad
affrontare sua cognata, nota che di essa non c’è
più traccia.
In
lontananza scorge in mare una scia ghiacciata
che pian piano si dissolve.
Nessuna
spiegazione, nessun movente di un gesto
così crudele.
Kristoff
emette un grido agghiacciante, come se
stesse ricevendo una pugnalata al cuore.
E’
questo il giorno che la coppia ricorderà per
sempre e che difficilmente rimuoverà dalla mente.
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Ora il corpo
congelato di Ineke, posto di fronte ad una famiglia distrutta e
disperata, è l’unica
certezza che resta alla Natura: si, sono salvati però una
cosa sicura è che la
conseguenza è stata la perdita di una bambina, sacrificatasi
per il bene di
tutti.
Ma ad
Anna, Kristoff, Aurora ed Elsa cosa rimane? Solo immensa e lacerante
sofferenza.