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Autore: Spensieratezza    20/01/2020    1 recensioni
L'incantesimo creato da Ruben, ha riportato Sam e Dean nel passato, in un'altra epoca, a quando erano figli degli Dei, non si conoscevano e non erano fratelli. Di nuovo senza memoria, Dean, Sam e i loro amici, ripercorreranno di nuovo tutto da capo.
-Sequel della fanfiction The love of the Gods
Crossover con Harry Potter e Sailor Moon :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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ATTENZIONE: in questo capitolo ci sarà un piccolo crossover tra i cavalieri dello zodiaco e Supernatural, infatti credevo che avrei inserito solo Andromeda e Phoenix nei panni di Castiel e Ruben, ma..ho cambiato idea LOL
mi dispiace ma chi non ha seguito quell'anime non può capire i vari riferimenti alle armature dei cavalieri e i loro poteri.
Chiedo ancora una volta scusa per l'assenza dei dettagli, ma ho fatto fatica a scrivere questo capitolo! 
 
 
 
 
 
“Dove siamo?”
“Questa è la dimora dei guerrieri dei cuori trafitti. Lottano contro gli spiriti di morte."
 
In un grande salone, dei signori seduti a un grande tavolo rotondo, stavano discutendo. Clere, aveva lasciato Marika alla stalla ed era entrata nella fortezza, ascoltando in silenzio i cavalieri.
“Non possiamo.”
“Invece possiamo e dobbiamo, è il nostro dovere che ce lo impone.”
“Non è vero.”
“Avete violato la regola più importante della nostra confraternita.”
“Non abbiamo attaccato la fanciulla.”
“Non l’avete fatto personalmente, avete spinto il villaggio a catturarla e ucciderla, è sufficiente. Il nostro giuramento ci IMPEDISCE di far del male agli innocenti. E quella fanciulla è l’immagine della bontà.” Disse Castiel.
“In tutti i casi bisogna prendere dei provvedimenti, lei è innocente, è vero, ma la creatura che porta in grembo, deve essere UCCISA.” Gridò un altro.
 
A quelle parole Clere, si mostrò a loro, brandendo la spada. "Che cos'avete contro la mia amica? Parlate!"  
 
I guerrieri rimasero un attimo esterrefatti, poi uno di loro parlò.

“Hai mai sentito parlare di Dahak?” chiese l’uomo.
“È una divinità che non può entrare nel nostro mondo.”
“Dahak è una forza dietro la quale si cela il MALE. Se un giorno diventasse il potere dominante nel nostro mondo, la bontà cesserebbe di esistere. Quando la tua amica era sull’altare nel tempio di Dahak, il Signore dell’Eterno Fuoco l’ha posseduta."
“Che cosa significa?”
“Il grembo di Marika che accoglie una vita è l’unico modo che il male conosce per entrare nel nostro mondo,”
“A volte anche le creature che sembrano malvagie, possono essere salvate. Mio fratello ne è la dimostrazione.” Disse Castiel, sicuro e fiero.
Prima che Clère potesse avere la possibilità di chiedere chi fosse quello strano ragazzo, la porta si spalancò e ne entrarono Sam e Dean, in compagnia di Marte e Venere.
“Che ci fate voi qui?” chiese lei.
“Siamo qui per aiutare Marika.” Disse Dean.
In quel momento la fanciulla cominciò a gridare.
 
Nel frattempo, all'esterno, l’eclissi stava coprendo il sole,
 
“Marika!! Marika, coraggio. Ehi, Sono Sam, Sam, ricordi?” Sam gli andò vicino e gli accarezzò i capelli.
“Sam..”
“Coraggio, Marika. Coraggio.” Gli strinse le mani.
“CHE MI SUCCEDE!?”
“Marika, ascoltami bene.” disse Sam, appoggiandosi a lei per farsi sentire solo da lei. “Sai che io sono una mezza divinità, lo sai?”
“Ma che stai dicendo? Oh, dovrei essere io a delirare, non tu!!”
 
“Sì, è così, mio padre è un dio. Nessuno me l’ha mai detto e so anche chi è. Ma sono tanto spaventato, E ho bisogno di te, Mari, ho bisogno che tu mi aiuti, la vuoi ascoltare la mia storia? Perché io voglio raccontarla, so che sei brava a scrivere le avventure di Xena, ebbene voglio che anche tu scrivi la mia. Che scrivi la mia storia, solo tu e nessun altro, ma per poterlo fare, devi superare questa situazione, non puoi lasciarti andare, io mi posso fidare solo di te, quindi è NECESSARIO che tu rimanga in vita, per questa bambina e per raccontare la mia storia, per QUESTO non puoi mollare.” ovviamente a Sam importava relativamente di raccontare la sua storia,era solo il mezzo che aveva per spingere Marika a lottare.
“SPINGIIIII.” Le voci di Clere e Dean in sincrono, mentre Marte e Venere le davano energia con i loro poteri.
 
Un pianto. Fu Clere a tirarla fuori e Sam a prenderla.
I guerrieri a quel punto riuscirono  a sfondare la porta e ad entrare.
 
“Quella creatura è innocente, non puoi punirla per la malvagità di suo padre.” Disse un ragazzo dai capelli color fiamma.
Castiel si appoggiò a lui aggrappandosi al suo braccio, Sam e Dean videro il ragazzo e gli rifilarono un’occhiata interrogativa.
“Dean, Sam, questo è…mio fratello. Ruben. Il cavaliere de..della FENICE.”
“L’hai trovato alla fine.” Sorrise Sam.
Castiel annuì, gli occhi pieni di lacrime, non riusciva a parlare.
Chissà cosa era successo a loro.
Ruben gli sorrise di un sorriso radioso, gli scompigliò i capelli e gli diede un bacio sulla fronte.

“Questa nascita è un triste presagio.” continuò un altro uomo.
“Non possiamo dire adesso se è figlia del MALE, sappiamo solo che tutti nasciamo nello stesso modo.” Disse un altro ragazzo, dai capelli castani.
Una statuina di un cavallo e credi di essere tu l’erede di Pegasus, eh, Seiya?” lo derise uno di loro.
“Siete gli aspiranti cavalieri della Dea Athena.” Disse Dean, in realizzazione.
“Quanti altri di voi sono qui?”
Si fecero avanti un ragazzo dai capelli lunghi fino ai piedi e un ragazzo biondo con gli occhi di ghiaccio.
“Crystal e Syrio , aspiranti cavalieri del cigno e del dragone, dobbiamo ancora completare la prova per vincere l’armatura.” Disse il ragazzo dai capelli neri.
“E invece morirete STANOTTE, INSIEME ALLA NEONATA. ATTACCATE.” Gridò un uomo.
Nel mentre che combatterono, delle auree luminose si estensero in quei tre cavalieri, delle auree strane e luminose provenivano dai corpi di Seiya, Siryo e Cristal.
“CRYSTAL, MA CHE COSA CI SUCCEDE? AHHHH.” Gridò Seiya, nel vedere le mani brillare.
“SONO I NOSTRI COSMI, SIAMO..STIAMO DIVENTANDO DEI CAVALIERI.” Disse Syrio il dragone e istantaneamente si guardò le mani, che formicolavano.
“Guarda, Phoenix, guarda. Loro sono i nostri compagni.” Disse Castiel commosso al fianco di suo fratello Ruben.
In quel momento, una finestra si infranse e caddero con un gran fracasso, gli scrigni delle armature arrivati ai legittimi proprietari.  
 
Seiya, Syrio e Crystal erano appena diventati cavaliere di Pegaso, del Cigno e del Dragone.
 
"CHE COSA STATE ASPETTANDO? ATTACCATELI?" "Ma Cosimo, loro sono i CAVALIERI DELLA DEA ATHENA!"
"Ragazzi, voi portate in salvo le fanciulle, pensiamo noi a questi quattro babbei." disse Seiya tutto gasato, accarezzando il suo scrigno come se fosse un piccolo puledro appena nato.

Clere prese in braccio Marika e la portò via.
“Avevi ragione, Clere, mi avevi detto che un giorno avrei ritrovato la speranza, la voglio chiamare così. Alisea Speranza.”
 
 
 
 
 
*
 
Sam e Dean, si trasferirono insieme a Ruben e Castiel in una stanza della fortezza, in compagnia di Clere e Marika, volevano scappare e non restare un minuto di più in compagnia di quei guerrieri che volevano fare del male alla bambina, ma fuori c'era una tempesta e non potevano rischiare. Dovevano aspettare di potersi muovere in condizioni favorevoli, nel frattempo gli altri neonati cavalieri della Dea Athena, si stavano prodigando per calmare i guerrieri, per fortuna evitando spargimenti di sangue e riuscirono ad ottenere una provvisoria ospitalità, di certo la soggezione di trovarsi davanti dei cavalieri di bronzo, aiutava molto. Nel frattempo passavano i giorni e ora Alisea dimostrava avere almeno sei mesi, si reggeva anche discretamente in piedi.  
 
“È incredibile, cresce a vista d’occhio.” disse Dean.
“È davvero bella, non può essere la figlia di Dahak.” disse Sam, preoccupato
 
"Sam..la somiglianza con..tu sai chi, mi preoccupa, io credo che dovremmo parlarne."

"Non è ancora il momento, Dean, non creiamo allarmismi inutili."

Marte e Venere però non la pensavano in quel modo, molto preoccupati per quello che Sam e Dean avevano raccontato al dio della guerra, presero da parte Clere che già covava dei sospetti nei confronti della bambina, e le raccontarono tutto. Lei allora prese da parte Marika e raccontò loro i suoi sospetti, ma la bionda non la prese bene. Si era affezionata molto velocemente alla bambina, fin da quando l'aveva tenuta tra le braccia dal primo momento.

"È solo una DANNATA COINCIDENZA, potevano esserci tutte le creature di questo mondo in questa specie di limbo di cui loro ti raccontano, non credo neanche sia l'unica creatura che esista li, la mia BAMBINA non è la creatura che hanno incontrato Sam e Dean, ti stai sbagliando." disse Marika cocciuta. Clere cercò di insistere, ma Marika si ombreggiò. "È la MIA BAMBINA, Clere, non metterti tra noi."

Marte e Venere stanchi di questa situazione tornarono sull'Olimpo, non potevano comunque restare troppo tempo tra gli umani, come Dei avevano delle responsabilità.

Durante la notte, però, purtroppo, accadde un fatto molto grave. Uno dei ragazzi, Castiel, venne aggredito. Sam e Dean, sentirono le sue grida mentre erano in giro in perlustrazione e si affrettarono a tornare nella loro stanza. “Ahhh..”
Sam e Dean arrivarono appena in tempo per vedere Ruben levare la spada contro la bambina, mentre Marika la teneva al suo petto per proteggerla.
"RUBEN! Che è successo??" esalò Dean. “Questo MOSTRO ha cercato di strangolare mio fratello con la sua collana.”
"SEI PAZZO. GUARDALA, È SOLO UNA BAMBINA." Clere si mise davanti a Ruben e ora brandiva lei stessa una spada. “Fatti da parte, Marika.”

In quel momento arrivarono anche gli altri cavalieri che videro la scena. Seiya esalò. "Che diavolo sta succedendo?"

"Il mostro ha cercato di strangolare Castiel. deve PAGARE." disse Phoenix. "NO. NON è VERO. Castiel avrebbe potuto strangolarsi da solo con la collana, magari era stretta e difettosa, e ha pensato che fosse stata la bambina, ma non è così. Non avrebbe potuto farlo. è così piccola, guardatela. È solo una bambina."

Si girarono tutti verso Castiel che disse "Io non so cosa ho visto.." "BUGIARDO. CASTIEL È TROPPO BUONO E MENTIREBBE PER PROTEGGGERE ANCHE CHI VUOLE FARGLI DEL MALE. SO COSA HO VISTO. MIO FRATELLO SI STAVA CONTORCENDO A TERRA, LA BAMBINA ERA SU DI LUI, HO DOVUTO SPINGERLA VIA, PER IMPEDIRGLI DI FARGLI DEL MALE. MA ORA MALEDICO LA MIA EMOTIVITÀ, AVREI DOVUTO UCCIDERLA SUBITO." Un lamento come di un animale ferito. Era Marika.

“Marika, è un inganno. Sembra una creatura innocente ma dentro di sé ha il MALE. disse Clere sempre più agitata.
 
Marika purtroppo non voleva saperne di essere ragionevole, in quel momento entrarono gli spiriti di morte e cominciarono a creare confusione, i guerrieri stanchi di quella situazione li avevano fatti entrare. Cominciarono tutti a combattere con gli spiriti, pure i cavalieri, Sam e Dean, Marika approfittò della confusione per fuggire via, fuori dalla fortezza.  
 
I ragazzi alla fine riuscirono a liberarsi degli spiriti ma Marika era scomparsa, interrogarono un vecchio poco distante, in una radura che disse di aver dato la sua barca a remi a una ragazza bionda con una bambina.  
 
Sam, Dean e Clere si gettarono all'inseguimento, dopo qualche metro erano già stanchi, ma per fortuna Madre Natura inviò loro delle rane saltellanti, grosse come canguri, per dare loro un passaggio. Sam e Dean sapevano che era il secondo aiuto da parte di Madre Natura in poche ore e che se non sapevano farlo fruttare bene, non ne avrebbero avuti altri. In poco tempo trovarono Marika che si stava arrampicando su delle rocce.  
 
Clere era davvero disperata e cominciò a gridare, sperando di farsi sentire da lei.

"MARIKA! QUELLA CREATURA CHE HAI TANTO A CUORE, È UN MOSTRO. SE NON LA UCCIDI, UCCIDERÀ TE." Altri passi.
FORSE RICORDARE IL PASSATO PUÓ AIUTARTI. ERAVAMO NEL TEMPIO DI DAHAK, IL SIGNORE DELL’ETERNO FUOCO, mentre eravamo nell’altare lui ha messo il suo seme nel tuo grembo,è CRESCIUTO VELOCEMENTE ED HA CERCATO DI UCCIDERE APPENA DOPO LA NASCITA.
PROTEGGENDO QUELL’ESSERE MOSTRUOSO GLI DAI LA POSSIBILITÀ DI CONTINUARE A FARE DEL MALE."
 
 
Clere raggiunse Marika che le disse che la bambina voleva strangolarla e ha dovuto buttarla giù dal dirupo, ma Clere senti un pianto, vide un anfratto in una caverna e non ci credette.
“Clere, che c’è, non mi credi? Ti ho detto la verità.” La insegue.
Clere sposta la pietra, ma trova solo un topo.
“Perdonami, Marika, ma volevo esserne sicura.,”
 
 
Intanto, Sam e Dean avevano visto poco distante la bambina in una grossa cesta trasportata dalla corrente del fiume. Rimasero esterrefatti appena si resero conto che Marika aveva mentito a Clere facendole credere di aver ucciso la bambina, ma non osarono smentirla.
Si congedarono da Clere e Marika, sentendosi comunque degli stronzi insensibili per lasciarle da sole dopo quanto successo, anche se comunque le due ragazze erano abituate a contare su loro stesse e forse a maggior ragione dopo quanto successo, desiderarono stare da sole, ma c'era una ragione per questo. Sam e Dean dovevano parlare a quattr'occhi con i cavalieri, quindi invocarono un gufo che fortunatamente rispose al richiamo e mandarono loro una lettera alla quale risposero subito accettando di incontrarsi.

Una volta arrivati al luogo designato, Ruben aveva una faccia che faceva paura.

“È solo per LUI che accetto di avere questa riunione." disse voltandosi verso Castiel. " QUEL MOSTRO ha osato fare del male a mio fratello, se dovessi trovarla, le taglio la testa.” Ruben aveva detto glaciale, facendo il segno del taglio vicino alla gola, detto questo, si allontanò, furibondo.


“Ruben! Perdonatelo, lui è ancora scosso da quello che mi è capitato..ma in fondo anche lui ha provato a uccidermi, a ucciderci più d una volta, vero ragazzi?” disse Cas imbarazzato e con un sorrisino timido lo inseguì.
I cavalieri sospirarono, guardando Sam e Dean.
“Lasciar andare quella bambina, potrebbe bastare a toglierci subito le armature e scomunicarci come cavalieri.” Disse Crystal.
“MA, dei VERI cavalieri non possono esimersi dal protegger una neonata, da qualsiasi parte sia nata, certo il fatto che ha cercato di uccidere appena dopo la nascita..non depone a suo favore,” disse Seiya.
“Ci consulteremo  con la nostra nuova dea.” Disse Syrio conciliante.
“Teneteci aggiornati.” Disse Sam.
 
   
 
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