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Autore: mydaimonissnake    20/01/2020    1 recensioni
David riceve dei consigli non richiesti da suo fratello riguardo la sua inesistente vita sentimentale.
Fiction partecipante alla Maritombola 10 per il prompt 79 agire
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un amore nato troppo presto'
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Ok David, ora io e te dobbiamo fare un discorso serio.” Non avevano fatto in tempo ad entrare nella loro camera che suo fratello Derrik se ne era uscito con questa frase, che già solo dal tono prometteva molto male.

“A proposito di che?” gli chiese sedendosi sul suo letto. Aveva un po’ paura della risposta.

“Del fatto che non hai ancora baciato nessuno.” Oh no, ancora questa storia. Ultimamente a scuola ne erano tutti ossessionati. Era ormai una sorta di competizione, dove chi aveva già dato il suo primo bacio era uno dei vincenti, mentre chi non l’aveva fatto era tra i perdenti, e per questo discriminato. Suo fratello era a posto perché aveva già baciato un paio di ragazze, ma lui invece era ancora a quota zero, e questo per Derrik era motivo di grande preoccupazione. Lui, invece, avrebbe voluto solo essere lasciato in pace.

“Der, te l’ho già spiegato, non voglio baciare qualcuno che non mi piace, e a scuola non mi piace nessuno. Inoltre tutti i ragazzi che conosco sono etero, quindi anche se io volessi, sarebbero loro a non voler baciare me, e scordati che bacerò mai una ragazza, quindi non propormelo nemmeno.”

“Ora non essere acido, non ho mai detto che devi baciare qualcuno che non ti piace o una ragazza.”

Be’ questo era vero, forse aveva esagerato, “ok, scusa, ma questa storia sta cominciando a stufarmi, non possiamo lasciar perdere?” gli chiese, cercando di usare un tono più gentile.

“No, senti ci ho pensato bene e sono giunto alla conclusione che devi farlo, per te, più che altro. Dave, rifletti sulla tua situazione. Sei innamorato di un ragazzo di sette anni più grande di te che ti vede solo come un fratellino, e che per di più è etero, non avrai mai nessuna possibilità con lui. E insomma, finché eravamo piccoli non era così importante, ma ora, a quattordici anni, devi fare qualcosa. Non puoi passare tutta la vita a morire dietro a Jack, devi agire, devi uscire e trovare qualcun altro, qualcuno che ricambi i tuoi sentimenti, solo così potrai dimenticarlo davvero ed essere felice. Ora dimmi, non ho ragione?”

Sì che aveva ragione, ma per Derrik era facile dire di trovare qualcun altro e superare la faccenda, a lui invece sembrava davvero difficile. Amava Jack dal primo giorno che l’aveva conosciuto, anche se all’epoca aveva solo quattro anni e nessuna idea di che cosa volesse dire essere innamorati, e quell’amore era cresciuto con lui, diventando giorno dopo giorno più vero e forte.

Tuttavia aveva provato a smettere di pensare a Jack, ormai consapevole dell’inutilità dei suoi sentimenti, ma non ci riusciva proprio. Anche se Jack ora passava la maggior parte dell’anno a New York, all’università, e quindi si vedevano solo quando tornava a casa, questo non lo aiutava a dimenticarlo, anzi, per lui questa lontananza era solo motivo di ulteriore sofferenza.

Era stato zitto troppo a lungo, perso nei suoi pensieri, senza rispondere a suo fratello. Derrik gli strinse una mano dicendogli “senti lo so che non è facile, ma fai almeno un tentativo?”

Guardando suo fratello negli occhi poteva vedere come Derrik fosse sinceramente preoccupato per lui, e come spesso accadeva suo fratello riuscì a trasmettergli la sua forza e il suo coraggio, così fu con un tono più deciso e meno rassegnato di quanto si aspettasse che gli rispose di sì.

“D’accordo proverò, ma resta il problema che non conosco nessuno di adatto.”

“A questo ho già provveduto io, vedi c’è questo ragazzo che frequenta letteratura con me, ed ero abbastanza sicuro fosse gay, così oggi l’ho fermato dopo la lezione e gli ho chiesto se era libero e se voleva uscire con te, e ha detto sì! Perfetto no? Mi sono fatto dare il suo numero, ora te lo passo, così lo puoi chiamare.” Derrik prese il telefonino e cominciò subito a cercare il numero in questione.

Non poteva crederci, non poteva averlo fatto, non…

Oh bene! Dopotutto Derrik voleva che agisse, che facesse qualcosa, aveva detto così, no? Quindi avrebbe fatto qualcosa! L’avrebbe ammazzato! “Der, corri!”

Suo fratello alzò lo sguardo di colpo, e lasciando cadere il cellulare sul letto si alzò in piedi, pronto a darsi alla fuga di fronte alla sua rabbia.

“Oh andiamo! L’ho fatto per te! Non vorrai davvero passare tutti i tuoi anni al liceo classificato come sfigato!”

“Mi hai imbrogliato! Tutto quel bel discorso, l’hai detto solo per manipolarmi!”

“Non significa che non fosse vero, ti stai concentrando sul punto sbagliato, lascia perdere il motivo per cui te l’ho detto e…”

Non gli fece finire la frase, e lo interruppe dicendogli, “ti ammazzo, stavolta ti ammazzo sul serio!” E poi si mise a correre dietro suo fratello, che seguendo il suo suggerimento se la stava dando a gambe.
  
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