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Autore: danyazzurra    26/01/2020    6 recensioni
Lily è nei guai!! Lily non sa come uscirne!! Lily sa che deve fare la cosa giusta, ma quando si tratta di Scorpius Malfoy tutto diventa complicato... ennesima Lily/ Scorpius leggera e semplice che mi è saltata in mente! spero che le darete una possibilità e mi farete sapere!! un bacione!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Scorpius non sapeva se essere più arrabbiato o sollevato.
Erano passati dei giorni da quando lui e Lily avevano discusso, giorni da quando tutto era finito, da quando lei gli aveva lanciato la bomba che sarebbe diventato padre e in quei giorni l’aveva vista stare sempre meglio.
Da un lato si sentiva sollevato dall’altro arrabbiato. A quel punto non vi erano dubbi, Lily si era ridotta ad essere un fantasma nelle settimane precedenti per colpa sua e adesso stava rinascendo.
Contemporaneamente gli sembrava di aver anche visto la sua pancia sbocciare e il pensiero che lì dentro ci fosse il suo bambino lo rendeva… come lo rendeva?
Avrebbe voluto dire orgoglioso e fiero del frutto del loro amore, ma il problema era che di amore in quella specie di storia che avevano avuto se ne vedeva ben poco.
La stupidaggine che lei si fosse approfittata di lui non reggeva neanche un po’, lei lo aveva voluto fuori dalla sua vita e adesso lo aveva ottenuto ed anche se a lui fremeva la pelle al pensiero di non poterla più toccare o sfiorare non poteva che subire la sua decisione.
Aveva una dignità ed era un uomo adulto di trent’anni non poteva certo comportarsi come un ragazzino.
Però non poteva pensare che non avrebbe conosciuto suo figlio. Nei giorni quell’idea si era fatta sempre più insistente.
Aveva sognato di portare la sua piccolina a danzare o il suo ometto nel campo da Quiddicht o perché no, il suo ometto a danza e la sua piccolina sul campo da Quidditch.
L’unica certezza è che lui sarebbe stato nella vita di suo figlio.
Vide Lily parlare con un collega, il bicchierino del caffè nella sua mano e si chiese se una donna incinta poteva prendere il caffè.
Si sentì uno stupido, Lily non era un’idiota e non avrebbe mai fatto qualcosa che avrebbe danneggiato il loro bambino.
Aveva degli occhi così luminosi e mostrava un sorriso così dolce che Scorpius si ritrovò ad essere geloso, anche se quel collega era un dottore di sessant’anni con trenta di esperienza, ma Lily non sorrideva così da settimane e il pensiero che il primo vero sorriso fosse toccato ad un altro gli perforava tutto il corpo fino ad arrivare alla sua anima.
Le arrivò davanti, salutò con un sorriso tirato il collega e la guardò negli occhi “devo parlarti” disse cercando di non pensare a quelle iridi castane che avevano il potere di ipnotizzarlo.
La vide smettere di sorridere mentre portava lo sguardo su di lui.
“Ora?” chiese e Scorpius annuì.
Lei si congedò dal collega, non che Scorpius avesse dubitato che lo avrebbe affrontato, Lily non era mai stata spaventata da lui, neanche quando ad Hogwarts usava i suoi modi Serpeverde per affrontarla sul campo da Quidditch. Lily era sempre stata troppo Grifondoro.
Si avviarono verso la stanza dove si riposavano i dottori di guardia e una volta assicuratosi che erano soli lui iniziò a parlare.
“Voglio far parte della vita del bambino” le disse.
Niente preamboli, niente come stai. Vedeva che stava bene, vedeva che ora che si era liberata di lui era rinata e non aveva bisogno di sentirselo dire.
La vide mordersi il labbro e quello gli fece salire la rabbia. Cosa c’era da pensare o valutare?
“Certo, Scorpius, non devi neanche chiederlo è chiaro che dopo come ti ho trattato hai tutto il diritto…”
“Non ti ho trattato in nessuna maniera” Lily interruppe il suo scimmiottamento incrociando le braccia a difesa.
“Anzi ti ho difeso”.
Scorpius rise e scosse la testa “in questi giorni mi sono chiesto se tu sia una grande stupida o una grande stronza”.
La vide spalancare gli occhi. Scorpius sapeva che non le aveva mai parlato così, non era abituato ad offendere nessuna donna e men che mai lei, ma adesso non era riuscito a trattenersi.
“Forse allora non siamo fatti per essere entrambi genitori” gli disse e la vide dirigersi verso la porta, ma la fermò per un polso “non ho avuto molta scelta non ti pare?” le chiese con occhi fiammeggianti.
Voleva ferirla e ottenne il suo scopo perché la vide guardarlo con una collera tale che i suoi occhi parevano ciocchi di legno ardenti.
“Quindi forse non dovresti essere suo padre…”
“Ma lo sono”.
“No, non lo sei… sei un donatore di sperma” disse e strattonò il braccio per liberarsi.
Scorpius aprì le labbra sconvolto e lei approfittò di quel momento per arrivare alla porta, ma lui non l’avrebbe fatta sfuggire così facilmente.
Non era arrabbiato, era letteralmente furioso.
Con uno scatto posò la mano sulla porta che si richiuse di scatto, la vide voltarsi verso di lui assottigliando gli occhi. “Lasciami uscire” sibilò.
“Come ti permetti” le disse soltanto e si accorse che il suo braccio teso la chiudeva tra la porta e il suo corpo, era senza scampo e lei lo sapeva.
“Lasciami uscire” ribatté muovendosi, ma Scorpius non aveva intenzione di farlo.
Si avvicinò a lei così tanto che il suo seno e il proprio petto si sfioravano.
Scorpius poteva sentire il suo respiro affannato, dimostrazioen che anche lei sentiva l’elettricità che c’era tra loro e allora perché si comportava così?
“Non osare dirmi che non sono il padre di questo bambino” le disse e la vide abbassare gli occhi un secondo, ma fu solo un attimo perché li rialzò subito.
 “Hai detto tu che non hai avuto scelta ed è vero…” gli disse e gli sembrava che gli occhi le luccicassero di lacrime “quando te l’ho detto era anche troppo tardi per tornare indietro ed io comunque non me la sarei mai sentita, per cui ho scelto io per entrambi…”
Scorpius sentì la mascella irrigidirsi per come stava stringendo i denti.
“Non rifilarmi più la stronzata dell’approfittatrice” l’avvertì e quando vide il suo volto arrossire si allontanò.
Era così bella quando il suo volto assumeva la stessa tonalità dei suoi capelli, ma lui non poteva rischiare di baciarla.
Ragiona, Scorpius. Ragiona.
“Ah no?” la vide staccarsi dalla porta per raggiungerlo.
“Allora dimmelo…dimmi che cos’è successo tra noi…”
Il suo profumo gli invase le narici. Il profumo di Lily, era così buono.
Ragiona, Scorpius. Ragiona. Continuava a ripetersi quelle tre parole come un mantra.
Non sarebbe servito a niente baciarla, o forse sì? Magari sarebbe servito a lui a cui pareva di non riuscire a respirare.
“Dimmi che te lo ricordi” lo provocò.
Le sue guance arrossate e quegli occhi pieni di fuoco, Scorpius non era sicuro di riuscire a controllare la fiamma che gli stava accendendo i sensi.
Ragiona, Scorpius. Ragiona.
Eppure gli sembrava che il suo cervello si stesse azzerando.
“Dimmi cosa abbiamo fatto quella notte” insistette lei.
Le sue vene erano lava incandescente, la voglia di lei gli faceva fremere gli arti.
Ragiona, Scorpius. Ragiona.
Fece un passo indietro per scappare. Era un Serpeverde mentre lei al contrario era una Grifondoro e infatti si mosse di nuovo verso di lui.
“Dimmi com’è cominciato” gli disse con gli occhi che sembravano emettere saette dalla collera che sembrava aver dentro.
Fermati Lily diceva il suo cervello. Fermati, non sai cosa stai facendo.
Ragiona, Scorpius. Ragiona.
“Dimmelo, Scorpius….se sei sicuro che non mi sia approfittata di te…”
Non riuscì a farla finire perché le sue mani si erano mosse di volontà propria e l’avevano attirata a sé.
Alla fine il suo cervello si era azzerato e il suo corpo aveva fatto l’unica cosa che riuscisse a farlo star bene.
Era una questione di salvezza. Sentiva che se non l’avesse baciata sarebbe morto, lì e subito.
Sapeva che era sbagliato in tutto e per tutto. Sapeva che lei lo aveva voluto fuori dalla sua vita, che non c’era niente tra loro e che sicuramente questo bacio non avrebbe risolto il problema tra loro, ma non ce l’aveva fatta più.
Adesso sentiva il battito del suo cuore tra le sue dita ed era accelerato quanto il suo, sentiva il respiro sulla sua pelle, caldo e affrettato e le sue labbra morbide che si schiudevano tra le proprie.
Era una droga. Lei gli chiedeva se era sicuro che non si fosse approfittata, ma come poteva anche solo pensarlo? Non sentiva l’effetto che gli faceva?
“Penso sia cominciato così” le sussurrò sulle labbra e la vide aprire piano gli occhi, sembravano annebbiati dalla passione.
Pochi secondi dopo però la sentì staccarsi da sé spingendolo via e dopo pochi attimi era corsa alla porta ed era fuggita.
Fuggita da lui. E poi era lui il Serpeverde?
***
Quando arrivò a casa trovò Albus seduto sul divano. Era stranamente solo.
Di solito passava ogni momento libero con Alice, ma in quel momento era davanti a quella scatola babbana che aveva voluto mettere in casa.
Quella televisione che gli piaceva tanto, ma in quel momento sembrava solo che volesse farla saltare in aria visto che non la fermava neanche su un canale.
“Nervoso?” gli chiese e lui scosse la testa, ma premette quei tasti con ancora più forza.
“Per essere nervoso dovrei aver fatto qualcosa e invece non ho fatto niente” affermò in un modo così stizzito che Scorpius ebbe la conferma alla sua domanda “ma a quella Grifondoro della mia ragazza non basta… lei vuole che faccia la cosa giusta…” lo guardò negli occhi e vide tanta rabbia in quegli occhi verdi “o meglio quella che per lei è la cosa giusta”.
Scorpius si sedette accanto a lui. Era tornato con l’idea di parlare con Albus, in fondo se voleva riconoscere il suo bambino, il suo migliore amico avrebbe dovuto saperlo e non voleva che lo venisse a sapere da Lily.
In quel momento però Albus sembrava avere più bisogno di lui senza contare che non era sicuramente il momento giusto dato il suo umore.
“Va bene…spara” gli disse, ma Albus scosse di nuovo la testa “forse non dovrei dirtelo… non dovrei mettere Lily in una posizione scomoda…siete anche colleghi”.
Scorpius sentì il cuore accelerare ed ebbe un pessimo presentimento, ma rimase in silenzio.
“E va bene, tanto credo che a giorni non potrà più nasconderlo… Lily è incinta...”
Si fermò probabilmente per vedere la sua reazione, ma per fortuna notò che il suo viso era sconvolto, anche se non poteva certo sapere che fosse sconvolto per il fatto che lo sapeva e non per il fatto che Lily fosse incinta.
“Esatto. E’ la stessa faccia che ho fatto io” disse pensando di aver manforte da lui “Lily, la riflessiva Lily e invece è tutta una recita… è rimasta incinta in una storia di una notte…” s’interruppe passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
Questo quindi aveva raccontato Lily? La storia di una notte?
In fondo era vero, ma a Scorpius sembrava così riduttivo. Soprattutto dopo aver provato quanto solo un bacio riuscisse a sconvolgerlo e a farlo sentire vivo dalla punta dei capelli alla pianta dei piedi.
“E Alice non vuole che sia arrabbiato con lei” riprese Albus “si è comportata come una sventata e vorrebbe anche crescere questo bambino da sola…”
“Non sarà sola” lo interruppe. Forse non era il momento ideale, ma non poteva più sentirlo parlare di Lily come se fosse stata una stupida.
Lily non era una stupida. Anche se anche lui le aveva detto quelle esatte parole sembrò pungolarlo la sua coscienza, ma era diverso, lui aveva tutto il diritto di essere arrabbiato e invece Albus…
“Avrà tutti noi certo, ma questo bambino non avrà un padre…”
“Certo che lo avrà”.
Albus sospirò rumorosamente “vuoi smetterla di interrompermi prima che arrivi alla fine della storia?” si arrabbiò “non avrà un padre perché è frutto della storia di una sera, la mia seria sorellina che si è comportata come…”
“Non lo dire” lo interruppe sentendo la rabbia cominciare ad affluirgli nelle vene.
Non poteva permettere neanche ad Albus di parlarne come una poco di buono, ma stavolta la sua interruzione probabilmente sembrò strana ad Albus perché lo vide piegare la testa per osservarlo a fondo.
“Scorpius…” iniziò sospettoso, ma lui non gli diede tempo di finire.
Inutile rimandare. Non quando sapeva che comunque il suo migliore amico avrebbe capito. Non quando aveva ancora il sapore di Lily sulle labbra e il profumo nelle sue narici.
“Sono io il padre, Al” gli lanciò la bomba e per un secondo pensò di averlo ucciso perché rimase immobile, gli occhi spalancati e le labbra aperte.
“Al…”
Lui alzò una mano “che hai detto?” chiese con voce così bassa che se Scorpius non fosse stato seduto a pochi centimetri da lui non lo avrebbe sentito. Sospirò “sono io il padre” ripetè.
Non era mai stato un vigliacco e non avrebbe cominciato ora.
Albus si alzò in piedi come se all’improvviso il divano scottasse, ma Scorpius lo conosceva così bene che sapeva che in realtà non voleva stargli vicino.
Il suo amico lo guardò e poi si voltò dandogli le spalle, poi si girò di nuovo verso di lui e Scorpius vide la rabbia in quegli occhi verdi.
“Non mi hai detto niente?” si arrabbiò “sapevi che Lily era incinta e hai lasciato che me lo dicesse lei quando ormai è di quattro mesi?”
Lo stava guardando con un’espressione tradita e Scorpius non poteva biasimarlo del tutto.
Non che fossero affari suoi e Lily poteva dirglielo quando voleva, ma loro erano abituati a condividere tutto e probabilmente anche lui si sarebbe sentito tradito.
“Albus…”
“Ed hai messo incinta mia sorella? Una storia di una sera che vorrebbe dire? L’hai già mollata? Ti sei stancato di lei come di qualsiasi altra gallina che ti porti a letto?”
Come al solito Albus era partito in quarta e il suo carattere gli aveva già fatto essere giudice e giuria.
Scorpius sentì la rabbia cominciare a fargli fischiare le orecchie.
“Lei non è come le altre”.
Di tutte le cose che aveva detto era la cosa che gli aveva dato più fastidio, ma Albus rise di derisione.
“Ti sei divertito? Credevo avessimo un patto… avresti lasciato in pace mia sorella…”
“Ero ubriaco, Al…”
In pochi secondi gli occhi verdi di Albus parvero liquefarsi “ti sei approfittato…”
“Certo che no” lo interruppe e si alzò in piedi a sua volta “Salazar, Albus, ma come puoi anche solo pensarlo…credevo mi conoscessi…”
Gli diede le spalle per concentrarsi e non picchiare il suo migliore amico.
“Ti conosco certo, ma credevo anche che non saresti mai andato a letto con mia sorella e invece scopro che lei è incinta di te…”
“Non è stato cercato…”
Albus scosse la testa “non mi interessa” disse lapidario e poi lo vide prendere un sospiro e sedersi sul divano “è difficile avercela con lei ora” commentò strusciandosi le mani “non è una storia di una sera… almeno non per lei”.
Scorpius aggrottò le sopracciglia. E con questo cosa voleva dire?
“Stai ancora pensando che mi sia approfittato di lei?” chiese con talmente tanta rabbia che quando Albus portò lo sguardo su di lui e lo vide limpido e calmo come era sempre stato si chiese se fosse impazzito.
“No, non lo credo” gli disse ed a Scorpius sembrò che si sentisse in colpa.
Si chiese cosa avesse detto a Lily.
“Non lo credo perché lei è sempre stata innamorata di te”.
Scorpius spalancò gli occhi per qualche secondo e poi scoppiò a ridere anche se la risata era talmente forzata che si spense subito.
“Certo come no” disse e scosse la testa.
Il suo migliore amico era così divertente. Se solo avesse saputo come l’aveva trattato.
Eppure quel bacio, quel bacio dove anche lei si era sciolta tra le sue braccia, anche lei doveva aver provato qualcosa, glielo aveva letto negli occhi.
Albus sorrise e Scorpius avrebbe voluto tirargli un pugno. “Non dire cose che non sai” lo ammonì. Non sapeva se era stato quel sorrisetto a dargli fastidio o le sue parole che continuavano a vorticargli nella mente.
“Non importa…” il suo amico doveva aver letto la rabbia nei suoi occhi perché sospirò di nuovo “posso almeno sapere quali sono le tue intenzioni con lei e con il bambino…”
“Lo riconoscerò e sarò parte della sua vita” disse certo e vide il suo amico annuire.
“E Lily?”
Già. E Lily? Bè il discorso con lei non era così semplice, ma come poteva dirglielo senza umiliarsi e fargli capire che lei lo aveva rifiutato.
“Sono fatti nostri”.
Ecco semplicemente in quel modo.
Peccato che quella risposta non sarebbe mai andata bene ad Albus e Scorpius lo sapeva benissimo, infatti alzò gli occhi al cielo quando lo sentì dire “è mia sorella”.
“Davvero, Al? Dici sul serio?” lo prese in giro guadagnandosi un’occhiataccia dal suo amico.
Alzò la mano quando lo vide ricominciare a parlare, voleva mettere una sorta di barriera, non poteva parlare neanche con Albus di quello che provava per Lily perché la verità era che non lo sapeva neanche lui.
Era arrabbiato? La odiava? L’amava? Sapeva solo che quel bacio continuava ad eccitarlo ogni volta che ci ripensava.
“Sul serio, Albus” lo ammonì “non me lo chiedere, la situazione è complicata…”
“E quando mai non lo è con voi” si lamentò lui, poi alzò le mani a sua volta “io posso aspettare che tu faccia pace con il cervello, perché ti conosco e vedo nei tuoi occhi quello che provi, ma non pretendere lo stesso trattamento da James” lo minacciò con un ghigno vendicativo.
Scorpius alzò gli occhi al cielo come poteva Albus sapere quello che provava se neanche lui lo sapeva?
 “Rischierai gli attributi” lo prese in giro Albus e Scorpius si portò d’istinto le mani alle parti intime.
James Potter era il fratello più iper protettivo che conoscesse.
“Non era cercato” ripetè Scorpius. Non che avesse paura di James Potter, ma sentiva di dover dare una spiegazione in più al suo migliore amico.
Lo vide annuire con un sorriso “ubriaco eh?” gli chiese e Scorpius annuì “quindi non volevi eludere il nostro patto”.
Scorpius per un attimo pensò a quando da ragazzini aveva promesso ad Albus di stare lontano da sua sorella.
Era stato così semplice prometterglielo quando era ancora una ragazzina con le trecce rosse e troppa euforia per uno calmo come lui e invece negli anni quelle trecce erano state sciolte e quell’euforia era diventata un fuoco che aveva fatto impazzire più di una volta Scorpius.
Eppure non avrebbe mai tradito Albus. Probabilmente non avrebbe mai smesso di desiderarla, ma non si era mai permesso di avvicinarsi tanto da non riuscire a fermarsi.
Almeno non da sobrio.
“No, non lo volevo” disse sinceramente e il suo migliore amico annuì.
“E’ stata davvero una volta sola?” chiese ancora, Scorpius aprì la bocca per rispondere, ma Albus scosse la testa “no aspetta… non voglio saperlo” disse con una faccia disgustata.
“E’ stata una volta sola e non me la ricordo neanche” la voce di Scorpius era amareggiata. Aveva fatto l’amore con Lily e anche se probabilmente non aveva dato il meglio di sé, visto il suo stato, era sicuro che fosse stato qualcosa di magico e se le sensazione erano state anche solo la metà di quello che aveva provato con il bacio, era stato qualcosa che non aveva mai provato con nessuna e lui non lo ricordava.
“A questo punto mi sa che dovrò davvero scusarmi con lei” ammise Albus riportando Scorpius alla realtà.
 Lo vide lasciarsi cadere sulla sedia quasi sconfitto “le ho detto di tutto…”
Anche io, avrebbe voluto aggiungere Scorpius, e oltretutto, l’aveva baciata.
Probabilmente la sua situazione era peggiore di quella di Albus.
Perché ogni volta che si trovava davanti a lei sembrava perdere se stesso? Perché ogni volta che la vedeva non riusciva a ragionare?
“Quindi dobbiamo festeggiare”.
La voce di Albus lo riscosse e alzò gli occhi su di lui, vide che nel tempo che lui si era perso nuovamente nei pensieri, il suo migliore amico aveva preso una Burrobirra dal frigo e gliela stava porgendo.
“Sarai padre” gli disse e Scorpius fece un piccolo sorriso prendendo la bottiglia “già” disse soltanto facendo battere le due bottiglie insieme in quello che doveva essere un piccolo brindisi.
“Sarai padre” ripetè Albus dandogli una spallata scherzosa e Scorpius sorrise più ampliamente.
Adesso che Albus glielo stava dicendo gli sembrava ancora più vero, ma non riusciva a credere che non lo avrebbe cresciuto insieme a Lily.
Gli occhi gli si adombrarono e bevve un sorso di Burrobirra per mascherare i suoi pensieri.
“Non riesco a capire…” Albus piegò la testa “e non sono abituato a non capirti” aggiunse sincero.
Scorpius sospirò “cosa non capisci?” chiese immaginando già la risposta “non mi sembri molto
felice” gli disse.
“E’ strano, Albus” confessò. Albus aggrottò le sopracciglia e incrociò le braccia in un modo che Scorpius si chiese come potesse non cadergli la bottiglia di mano.
Doveva dirglielo, andava contro a tutto quello che aveva pensato fino a quel momento, ma doveva dirglielo o sarebbe esploso.
“Lily, mi ha escluso” disse semplicemente “l’ho scoperto poche ore prima di te…l’ho scoperto dopo il pranzo dai tuoi e solo perché ho ricordato qualcosa”.
Albus spalancò gli occhi, ma non disse niente.
“Tu dici che mi ama e io ti dico che non è così…”
“Le hai chiesto perché non te lo ha detto subito? Non sembra comportamento da onesta Grifondoro… non sembra comportamento da mia sorella” si stupì.
Scorpius sbuffò “ha detto che non voleva pensassi che…” sorrise e si scompigliò i capelli “non ci crederesti” gli disse soltanto.
Albus si limitò a fissarlo come a spingerlo a continuare e Scorpius lo fece “ha detto che si sentiva come se si fosse approfittata di me e non voleva che mi sentissi obbligato…”
Albus ebbe una decina di reazioni che gli passarono nel viso nell’arco di quei trenta secondi in cui Scorpius disse quell’ultima frase.
Prima pensò che alla fine era quello che lui stesso aveva pensato di Scorpius per cui si rese conto che lui e Lily avevano lo stesso modo di pensare, poi si stupì che avesse potuto pensare una cosa del genere, infine si mise a ridere per la ridicolezza della cosa.
“Un uomo non può essere violentato da una donna”.
“Io lo so, a quanto pare tua sorella no… dice che mi ha raggirato perché ero ubriaco, ma so benissimo che è una scusa… lei non mi vuole nella sua vita”.
Albus scosse la testa “non credo sia così” affermò sicuro “io credo che lei lo pensi davvero…”
Scorpius avrebbe voluto crederlo con lui.
COMMENTO: LO SO, NON SONO IN RITARDO DI PIU’, MA COME HO DETTO NELLE ALTRE MIE STORIE, BIMBA + MARITO + LAVORO MI PROSCIUGANO DI PARECCHIE ENERGIE E SPESSO NON HO LE FORZE DI METTERMI A SCRIVERE E SAPETE COME LA PENSO, NON VOGLIO SCRIVERE CAPITOLI DI CUI POI MI PENTO…GIA’ QUESTO NON MI FA IMPAZZIRE…SPERO CHE A VOI PIACERA’ UN PO’ DI PIU’ E CHE MI FARETE SAPERE!! SPERO CI SIA ANCORA QUALCUNO CHE MI SEGUE E COME HO DETTO ANCHE NELLE ALTRE STORIE, NON VI ABBANDONO PIU’, ADESSO CHE BIANCA E’ UN POCHINO PIU’ GRANDE RIESCO AD AVERE UN PELINO PIU’ DI TEMPO PER CUI NON SARANNO AGGIORNAMENTI SETTIMANALI MA NEPPURE ANNUALI COME GLI ULTIMI DUE J RINGRAZIO TANTISSIMO LE PERSONE CHE MI HANNO CONTINUAMENTE CHIESTO DELLA STORIA E CHE NON HANNO MOLLATO!! MA PIU’ DI TUTTE RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE CONTINUANO A FARMI SAPERE LA LORO OPINIONE E CHE SONO DAVVERO FANTASTICHE E INDISPENSABILI OVVERO: ICEPRINCESS / ARYELLE / SHIORI F/ ROXY HP / ENDY LILY 95 / GIALY66 /SPAOLA /NANCY 95/ LUNAROSSA /DEAR DRACO / BETWEENACUPOFTEAANDABOOK E VIOLA02!! GRAZIE DI CUORE!! INOLTRE GRAZIE A CHI MI HA INSERITO TRA LE PREFERITE /SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO!!
   
 
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