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Autore: Adespoto    27/01/2020    1 recensioni
FF ispirata la brano per pianoforte di Ludovico Einaudi - "In un'altra vita", da qui il titolo; tuttavia non è una storia a sfondo musicale bensì ambientata anni dopo la fine dell'ultimo libro/film con protagonista Draco Malfoy ed un nuovo personaggio.
"Sbatté le palpebre un paio di volte prima di stropicciarsi gli occhi e resistere alla tentazione di nascondere la testa sotto al piumone per tornare a dormire. Grugnendo si alzò dal letto e aprì leggermente la finestra permettendo all'aria frizzantina del mattino di solleticargli il viso. Si preparò con calma, si prese il suo tempo per osservare con disgusto la sua immagine allo specchio; distolse lo sguardo, vergognandosi, forse un poco, di ciò che vedeva e si gettò sottò l'acqua scrosciante della doccia. Si lavò minuziosamente, perdendo, probabilmente un po' troppo tempo a strofinare lo stupido tatuaggio che aveva al braccio; odiava anche quello. "
Un piccolo estratto dal testo, ma ricordate che niente è come sembra.
Se vi ho incuriosito allora passate a fare un salto :)
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Mangiamorte | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Era una mattinata terribilmente noiosa, pile di scartoffie e documenti da archiviare, non esattamente il lavoro da Auror che aveva sperato. Alzò gli occhi sulla zazzera disordinata che aveva di fonte e scosse la testa contrariato, se dieci anni fa qualcuno gli avesse detto che sarebbe finito a lavorare fianco a fianco con Harry Potter, proprio quel Harry Potter che aveva tanto sbeffeggiato a scuola, gli avrebbe riso in faccia, eppure, eccolo lì seduto alla sua stessa scrivania.
<< Non ti starai innamorando di me? >>
Un sorrisetto beffardo era spuntato sulle labbra di Harry mentre richiudeva il fascicolo che aveva appena finito di esaminare.
<< Non dire idiozie Potter. Vado a prendermi un caffè non ne posso più di questa roba >>
Si alzò dalla sedia scaraventando il fascicolo che aveva in mano sulla scrivania, ed uscì sbattendo la porta. Era stufo di tutto questo; era stufo di ripulire gli archivi, era stufo di restare ad ammuffire su una sedia, di vedere gli sguardi compassionevoli dei suoi colleghi, di vivere una vita ordinaria con una moglie ordinaria,  era stufo di vivere.
Odiava quello che aveva fatto in passato e non biasimava di certo chi preferiva evitarlo od emarginarlo. Odiava se stesso per essere stato un ragazzino viziato, ed egoista... per essersi schierato dalla parte sbagliata. Tutte le scelte che aveva fatto dove lo avevano portato?
Appoggiò la schiena al muro e si passò una mano tra i lucenti capelli biondi, si accese una sigaretta ed inspirò una profonda boccata, sentì il fumo grattargli la gola ma non vi fece caso.
Spense la sigaretta sotto ad una scarpa e la calciò lontano, s'incamminò verso il suo ufficio pronto a rimettersi a lavoro quando una massa scarmigliata di ricci castani lo investì turbolenta, sorpassandolo.
<< Abbiamo un problema... Ron >>
<< Ma che novità... >>
Si richiuse la porta alle spalle e s'accomodò al suo posto, di fronte ad Harry; il quale aveva alzato lo sguardo sulla ragazza e la guardava interrogativo.
<< Mi ha appena chiamato, si è cacciato in un casino. >>
Hermione lavorava al "Comitato di scuse ai babbani" se era nell'ufficio di Potter significava che il nostro Auror Lenticchia si era fatto beccare da un babbano.
Ecco come, nel giro di dieci minuti, si era ritrovato dal compilare scartoffie ai piedi della London Eye nel putiferio generale.
Hermione Granger e la sua divisione si stava occupando di allontanare i curiosi, babbani e non, e di obliviare chi di loro aveva assistito all'uso della magia.
Tuttavia non si potevano attribuire tutte le colpe a Ron, era estremamente difficile evitare che notassero il grosso lupo nero che ringhiava ferocemente contro gli Auror.
L'animale era di dimensioni più grosse del normale, gli artigli graffiavano l'asfalto, gli occhi erano ridotti a due fessure e grosse zanne sbucavano dal muso contratto. Le orecchie erano abbassate ed il pelo irto, tutti chiari segnali delle intenzioni poco pacifiche dell'animale. 
Draco si avvicinò ai suoi colleghi per fare il punto della situazione.
Weasly stava svolgendo tranquillamente il suo incarico quando quel bestione, sbucato dal nulla, lo aveva attaccato. Mentre raccontava, alcuni guaritori gli stavano fasciando il braccio destro.
<< Che cosa avevi in mano? >>
Il rosso squadrò Malfoy prima d'indicargli con un'occhiata la piccola valigetta ai suoi piedi.
<< Sembra quasi che volesse strappartela >>
<< Ho contattato l'ufficio per la regolazione ed il controllo delle creature magiche e non hanno saputo dirmi niente di nuovo. >>
Hermione si massaggiò il setto nasale osservando prima il lupo e poi i suoi compagni.
Malfoy aprì la valigetta, una piccola pietra verde luccicò alla luce del sole, fece per afferrarla ma venne prontamente bloccato da Hermione.
<< Non lo fare >>
La ragazza osservava rapita la gemma, seguendo con lo sguardo le piccole fluttuazioni biancastre all'interno di essa.
<< La stavo portando alla Gringott per farla esaminare, a quanto pare è stata trovata a casa di un ex mangiamorte. >>
Spiegò Ron facendo balenare lo sguardo su Malfoy solo per un istante.
<< Ti sei intro... >>
<< Piton! Severus Piton! Era a casa sua la pietra >> si affrettò ad aggiungere Ron prima che Malfoy perdesse le staffe.
Un ululato lì costrinse a prestare attenzione al grosso lupo. Era finalmente riuscito a liberarsi delle catene magiche che lo imprigionavano e si stava dirigendo a grandi falcate verso il gruppo di amici. 
<< Confundus! >> gridò Hermione puntando la bacchetta contro la furia nera che correva verso di loro, la colpì; tuttavia lo slancio era troppo costringendo l'animale a schiantarsi contro un'ambulanza parcheggiata.
Non ci mise molto a riprendersi dallo shock e a tornare alla carica, si guardò in giro frettolosamente finché non individuò la valigetta in mano a Draco. Con un balzo lo raggiunse e, se non fosse stato così veloce da lanciare un incantesimo immobilizzante si sarebbe ritrovato con la gola squarciata.
Il suo viso si trovava a pochi centimetri dalle fauci del lupo, della bava gli stava cadendo sulla guancia, visti da così vicino erano ancora più intimidatori quegli occhi così cupi... ed umani.
L'animale che si trovava davanti era un Animangus.



N.B. ecco qua il secondo capitolo, spero vi si piaciuto e ci vediamo la prossima settimana.

   
 
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