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Autore: Nathan05    28/01/2020    2 recensioni
Ero eccitatissimo per la mia prima vacanza in Giappone, un sogno divenuto realtà. Ma sarà un fortunoso ritrovamento a rendere la mia vacanza davvero indimenticabile: un diario segreto che mi permetterà di entrare nell'animo del suo autore, un ragazzino amante del calcio.
DISCLAIMER: i personaggi di "Capitan Tsubasa" appartengono al creatore Yoichi Takahashi. Possibile allerta spoiler per chi sta seguendo l'anime "Capitan Tsubasa" (2018), al quale si collega questa storia. Il seguito è un'elaborazione dell'autore basata anche su Boku wa Misaki Taro. Non leggete la storia se siete infastiditi da relazioni amorose / sentimentali tra personaggi minorenni.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Kojiro Hyuga/Mark, Nuovo personaggio, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO XLVII – Taro a Kagoshima

Appena rientrato in camera mi assicuro di chiudere bene la porta e mi fiondo sul diario. Inserisco il codice come suggerito da Tsubasa: 0507. Il lucchetto emette un piccolo suono e si apre: finalmente! Ero euforico, ma allo stesso tempo intimorito: aspetto qualche secondo prima di iniziare a sfogliarlo. Poi mi decido ad aprire la copertina. Questa volta il diario sembrava molto diverso: non sembrava esserci nessuna foto, la prima pagina era già scritta in maniera fitta, senza presentazioni.

25 agosto 2019

Sapevo che saresti arrivato qui, che mi avresti cercato. Ci ho sempre sperato. Sei Tsuby, vero? O almeno spero. Comunque se stai leggendo questo diario, devi aver letto il primo, quello che ho lasciato a Nankatsu. No, non l'avevo previsto, all'inizio. Il primo diario l'ho iniziato a scrivere per noia: passavo tanto tempo da solo, e quindi scrivere era un buon passatempo. Non avevo idea di quello che mi sarebbe successo a Nankatsu. Non pensavo di incontrare qualcuno di speciale come te, e tanto meno avrei immaginato tutto quello che è successo dopo. Ma giorno dopo giorno, anche scrivendo quelle pagine, mi sono reso conto di quanto mi stava accadendo.

Ho vissuto i miei giorni più belli a Nankatsu, e questo già lo sai. Alla fine, quel diario era diventato una testimonianza importante di quello che mi era successo, di quello che era successo tra noi. Così, appena finito di scrivere, poco prima di partire, ho deciso che avrei dovuto dartelo, che avresti dovuto leggerlo. Dopo tutto, se la trama di quel diario è la mia vita, il vero protagonista della storia sei tu, perché in quei mesi sei stato il protagonista della mia vita. Lo sei ancora, e lo sarai sempre.

La decisione l'ho presa troppo tardi, pochi istanti prima di partire. Già avevamo avuto il nostro ultimo incontro, pensavo che non ti avrei più rivisto. Non sapevo che, alla fine, saresti venuto lo stesso a salutarmi. Così ho deciso di lasciarlo in quel cassetto, sperando che forse, in un momento di nostalgia, saresti venuto in camera mia, magari entrando dalla finestra. 

Ad ogni modo, il fatto che tu sia venuto a salutarmi, mi ha riempito il cuore come non mai. Anche se avrei voluto abbracciarti per l'ultima volta. Dopo che mi hai tirato il pallone, ti ho guardato scomparire all'orizzonte. Ho aspettato fino all'ultimo, sperando che succedesse qualcosa, che magari l'autobus si rompesse nel bel mezzo della strada. Poi mi sono rassegnato, ho abbracciato quel pallone e gli ho dato un bacio, proprio dove era scritto il tuo nome. Ho rivolto un ultimo sguardo al Monte Fuji, testimone delle nostre avventure calcistiche e del nostro amore.

Adesso sono arrivato qui, nella mia nuova casa, a Kagoshima, distante centinaia di chilometri da te. Il mio cuore, però, è sempre a Nankatsu, e sarà ovunque tu andrai. Certo, come sai sono abituato a cambiare città, a frequentare nuove scuole, a farmi nuovi amici. È così da sempre, per me. Mai, però, mi sono lasciato dietro qualcosa di così importante, di insostituibile. 

Lo so, è inutile disperarsi. Quando sono arrivato a Nankatsu, pensavo che il posto migliore del mondo fosse Furano, che i miei migliori amici fossero lì. Non vivrò mai le stesse emozioni che ho vissuto con te e con gli altri ragazzi, ma ora sono qui, e devo farmene una ragione. Domani andrò alla mia nuova scuola: ho già letto che hanno una squadra di calcio, anche se non forte come quella di Nankatsu. La squadra si chiama Nishimine, come il nome della scuola: almeno potrò continuare a giocare a calcio, ed ogni volta che toccherò il pallone penserò a te.

Spero quanto meno di farmi qualche buon amico. Ma la mia speranza più grande è quella che un giorno ci rivedremo. Anzi, non lo spero, lo so. Sono sicuro che un giorno ci rivedremo, la nostra storia è appena iniziata. Per ora, mi accontenterò di sognarti. Buona notte, Tsuby. A domani.
   
 
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