Anime & Manga > Haikyu!!
Segui la storia  |       
Autore: Dalybook04    28/01/2020    1 recensioni
In fondo siamo tutti degli ossimori no?
Ognuno di noi ha un qualcosa che sembra non azzeccarci niente. Che sia la passione per i film horror o per la musica classica, che sia una pazienza sconfinata o un amore inaspettato.
Ecco. Questa è la raccolta degli ossimori dei nostri cari personaggi di Haikyuu
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tanaka sente sempre tutto questo silenzio nella sua testa che lo assorda, lo paralizza, lo spaventa.
Non vuole scomparire, non vuole perdere sé stesso in mezzo alla massa, non vuole diventare un fantasma o, peggio ancora, una fotocopia, un prodotto della massa.
Vuole lasciare il segno, dovunque egli vada.
Vuole farsi notare.
Tanaka urla, urla sempre, perché il silenzio lo odia proprio, non lo sopporta, la sola idea di rimanerci gli fa accaponare la pelle e gli fa nascere immediatamente un urlo conficcato nei polmoni pronto ad uscire, che a stento trattiene e spesso neanche ci riesce.
Sa di non essere niente di eccezionale, di essere un ragazzo normale, di sicuro un genio non lo è, ma vuole essere notato.
Anche se in maniera negativa, anche se solo per un secondo con un'occhiata confusa e annoiata, vuole che il mondo sia consapevole che lui è lì, esiste, è vivo e si chiama Tanaka Ryunosuke.
Non vuole essere lodato, ammirato, studiato ovunque vada. Vuole solo che gli altri sappiano che esiste, che c'è. Vuole solo essere più di un fantasma in un mondo di case infestate.

In realtà, Tanaka ha uno strano rapporto con il silenzio. Normalmente lo odia, lo evita, lo scansa, lo considera il suo peggior nemico.
Però, quando arriva un momento no, ci si immerge a fondo e risale solo quando è pronto.
Come se il silenzio fosse un'enorme tazza di cioccolata calda, e lui ci si lasciasse affogare, si immergesse in quella sostanza calda e densa, risalendo una volta ristorato, ma evitandola per il resto del tempo per non ingrassare.
Lo odia perché gli ricorda ogni sua debolezza, ogni lacrima versata, ogni urlo che non è riuscito a lanciare.
Gli ricorda i suoi errori, i suoi difetti, tutti quei ricordi che aveva seppellito nel suo subconscio, perché Tanaka nel silenzio ci nasconde tutti i suoi demoni, li caccia lì dentro quando prendono il sopravvento, e per farlo ha bisogno proprio di stare in silenzio. Di tacere, chiudersi per qualche minuto, ora o giorno in quell'armatura di silenzio assordante per combattere. Come se il silenzio fosse una vecchia cantina, uno sgabuzzino ormai stracolmo, e ogni tanto Tanaka ci entrasse per aggiungere scatoloni e riordarli per lasciare abbastanza spazio da poter uscire. È un lavoro lungo e delicato, una scatola nel posto sbagliato e tutto gli cadrebbe addosso, ma necessario. Una volta finito, Ryu chiude quella cantina a chiave e la evita come la peste, almeno finché non ne ha bisogno di nuovo.

Tanaka, sebbene non sembri, è molto intelligente. Non quel tipo di intelligenza che non riesce a brillare a scuola, quella genialità creativa che tra i libri soffoca, quella genialità che è come una farfalla chiusa in gabbia. L'ho già detto, Tanaka Ryunosuke non è un genio. Lo sa, l'ha sempre saputo. La sua è proprio questo tipo di intelligenza: una consapevolezza, spesso crudele, delle proprie capacità. 
Lui sa cosa può e cosa non può fare. E questo, anche se lo spinge a dare il massimo, è anche una condanna.
Sa quali sono i suoi limiti e i traguardi a cui può ambire. E spesso questo lo deprime. Vedere amici e compagni, persone più dotate di lui, puntare alla cima, a livelli che non potrà mai neanche sognare, lo deprime e lo infiamma al tempo stesso. Ha sempre amato la competizione, e quella con sé stesso è sempre stata la più difficile.
Vuole superarsi, vuole migliorare, vuole crescere, ma sente sempre quella vocina nella sua testa che gli sussurra che non ha le capacità per farlo: non ha né talento né genio. Ha solo sé stesso, e ha il terrore che non sia sufficiente.
Forse per questo si è preso una bella sbandata per Kiyoko.
Shimizu è bellissima, è la più bella ragazza che Tanaka abbia mai visto, e sa perfettamente che ha ben poche chances di conquistarla.
E per questo ci continua a provare.
Certo, non sarà un genio o una gran bellezza, non è speciale o degno di nota. È solo Tanaka Ryunosuke.
E lui ha tutta l'intenzione di dimostrare di essere abbastanza.
Shimizu era un'opportunità per dimostrare il suo valore, per riuscire dove chiunque altro aveva fallito. 
Non che la vedesse solo come un obbiettivo, assolutamente. Crescere con una sorella come Saeko, che andava a ogni manifestazione possibile a sostenere la parità dei sessi e fin da piccolo l'aveva sempre portato con sé, gli aveva instillato un rispetto verso la donna non indifferente. Per lui Shimizu non era un oggetto, un traguardo, per lui era una specie di divinità, e lui, un semplice ragazzo, era determinato a raggiungere l'Olimpo e sfiorare il sole, come Icaro. 
Secondo la sua versione del mito, Icaro era caduto perché non se si era fatto da solo le sue ali. Uno deve impegnarsi, solo con le sue forze può raggiungere il sole e non cadere. Direi che questo riassume bene la sua visione della vita.

C'è una cosa che però in pochi sanno.
Tanaka è consapevole di essere bisessuale. Lo capisce in prima superiore, quando Ennoshita abbandona il club e un dolore fantasma gli attanaglia silenziosamente il petto. Non è mai stato con le mani in mano, infatti insieme a Noya andarono ogni giorno a invogliare Chikara, e gli altri, ma soprattutto Chikara, e tornare al club. E, quando Tanaka lo rivide in palestra, gli saltò addosso e lo baciò.
Il resto della squadra, ovviamente, lo vide, ma non commentarono. Solo qualche schiamazzo da parte Noya, zittito subito dal capitano della squadra. Una volta tanto, Tanaka, rosso come un pomodoro, apprezzò il silenzio.

Da quel giorno, cominciò il periodo più felice della vita di Tanaka. Dopo la conversazione più imbarazzante della sua vita, che era finita con il secondo bacio della sua vita, lui e Ennoshita avevano iniziato una relazione segreta, che si era aggiunta ai centinaia di scatoloni nel silenzio di Tanaka. Ma quello era uno scatolone speciale, l'unico che Tanaka non voleva tenere nascosto, ma era costretto a farlo.
In quel periodo, Tanaka scoprì un nuovo tipo di silenzio. Un silenzio fasullo, un "detto-non-detto" che gli dava sui nervi. Un silenzio molto simile alla menzogna. 
Tacere delle cose a Nishinoya e al resto del mondo era doloroso, ma ne valeva la pena per avere quel ragazzo tutto per sé.
Ennoshita è un ragazzo risoluto, a suo modo gentile, e lo ama con quelle attenzioni severe e quasi esagerate. Lo rimprovera, si occupa di lui in maniera quasi materna, ma a Ryu non dispiace. Lo sa, è il suo modo per dirgli "io a te ci tengo". Anche Tanaka lo ama, ma non può farlo a modo suo; deve farlo di nascosto, in silenzio, quando invece lui avrebbe voluto urlare il suo amore per le strade, palesarlo alla folla come la sua presenza, gridarlo al mondo e all'oggetto del suo amore. Avrebbe voluto, ma non poteva farlo. Erano due ragazzi, due maschi, Chikara aveva paura, e Tanaka non poteva dargli torto. Quindi si era limitato ad amarlo in silenzio, di nascosto.
Non che quest'aura di silenzio lo limitasse. L'amore di Ryunosuke era intenso, forte, appassionato ed energico quanto lui, e se a parole, o meglio a urla, non poteva mostrarlo, allora di sarebbe limitato a farlo con i gesti, e solo con quelli.
Così, per il resto dell'anno, Tanaka si chiuse in quel finto silenzio in nome di quel amore nuovo dolce come il peccato.
Dopo di che, Shimizu raggiunse il terzo e ultimo anno.

Quella era la sua ultima opportunità per superare sé stesso. Si era ripromesso che, un giorno, avrebbe conquistato Shimizu, e quello era l'ultimo anno per riuscirci, o almeno per provarci.
Ma Chikara...
Davanti a lui si poneva una scelta. 
Continuare la sua relazione silenziosa con Ennoshita, oppure buttarsi nel vuoto e sfidare sé stesso.
In realtà la risposta la sapeva già, ma gli era difficile applicarla.
Lui si voleva superare, ne aveva bisogno per vivere. Sebbene nel silenzio si nascondesse tutta quella dolcezza e quella passione che aveva provato con Chikara, in quello sgabuzzino stava soffocando. 
Doveva uscirne e doveva riprendere a sfidarsi, a superare ogni limite, altrimenti sarebbe rimasto al punto di partenza e sarebbe morto soffocato.
E quindi aveva preso coraggio, un pomeriggio di maggio, steso sulle gambe del suo ragazzo.
-Chikara io...

E così, cinque anni dopo quel pomeriggio, si era ritrovato a stringere la mano della donna che amava, portando due anelli gemelli al dito.
Aveva raggiunto il suo traguardo, si era superato. Ora aveva altri obbiettivi, altri traguardi.
Eppure ogni tanto ci torna ancora, nel suo sgabuzzino. Ci si rinchiude per il tempo necessario, per recuperare le forze e riposarci. 
E lì trova sempre un ragazzo pronto ad accoglierlo. Avevano una relazione clandestina da due anni e sì, entrambi si sentivano in colpa nei confronti delle proprie dolci metà, ma ne avevano bisogno, per riprendere fiato dalle loro vite caotiche e riposarsi.
E in fondo, a Tanaka bastava uscire e chiudere a chiave lo sgabuzzino per tornare alla sua vita di sempre.
E sì, non era giusto. Lo sapeva.
Era orribile da parte sua, e si sentiva tremendamente in colpa.
Ma non riusciva a farne a meno.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: Dalybook04