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Autore: roseblack13    30/01/2020    0 recensioni
Privata dei suoi poteri. Tradita dall’uomo che ama. Data in sposa ad un uomo che odia.
Ailea però non si arrende, il suo spirito è più forte di qualsiasi avversità. Ma quando crede , di aver finalmente trovato il suo mondo, la sua felicità, tutto le viene portato via. E c’è solo un modo per riavere tutto..
NOTA. PUR ISPIRANDOMI A PERSONAGGI DEL SIGNORE DEGLI ANELLI E DELLO HOBBIT, HO CAMBIATO I LORO NOMI.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gandalf, Legolas, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.TRADIMENTO

 

Ailea uscì dalla stanza sbattendo violentemente la porta. Non poteva credere a ciò che era appena successo. Era così piena di rabbia e rancore che avrebbe potuto uccidere qualcuno a mani nude. La vista le si appannò, e stavolta non riuscì a ricacciare le lacrime che le bruciavano gli occhi. Lo stomaco le si strinse in una morsa dolorosa e il fiato si fece corto. Come aveva potuto farle una cosa del genere? Come??

“Ailea!” sentì la sua voce chiamarla.

Accelerò il passo e ingoiò il dolore. Non aveva nessuna intenzione di parlare con nessuno, tanto meno con quel traditore.

“Ailea aspetta!” la chiamò ancora lui.

La ragazza si fermò e si girò di scatto.

“Lasciami stare Rylan! Non voglio vederti ne parlarti mai più!” gli urlò con tutta la rabbia che aveva in corpo.

Rylan si bloccò. Gli occhi verdi della ragazza guizzavano come fiamme, non l’aveva mai vista così.

“Voglio solo spiegarti..”

“Cosa?” lo interruppe lei aggredendolo “Cosa devi spiegarmi? Il modo miserevole in cui mi hai tradito? In cui mi hai condannata ? In cui hai deciso della mia vita?? E’ cosi che mi dimostri il tuo amore??”

“Lascia che ti spieghi...”disse lui avvicinandosi a mani tese.

“NO!” disse lei spintonandolo “Non voglio sapere altro di te! Per me sei morto! Morto hai capito!?”

Detto questo girò con sui tocchi e corse verso le sue stanze, con il cuore a pezzi che le ballava nello stomaco.

 

Rylan sospirò. Sapeva di averla distrutta, di averla spezzata e non se lo sarebbe mai perdonato. Ma lei non aveva visto ciò che aveva visto lui. Aveva fatto solo la scelta giusta. La più difficile e dolorosa,ma quella giusta. Ne era convinto. Abbasso la testa e vide una lacrima toccare terra. Si passò una mano sul viso e poi la guardò. Era la prima volta che vedeva le sue lacrime.

 

Ailea si buttò sul letto e finalmente, sola, poté dare sfogo al suo dolore.

Quello che era iniziato con l ‘aspettativa di essere il giorno più bello della sua vita, si era trasformato in un incubo. Cosa era successo? Era stata ingannata e tradita dall’uomo che più amava al mondo , ecco cosa era successo. Come aveva potuto Rylan, il suo dolce Rylan, farle una cosa del genere?

Avrebbero dovuto sposarsi, lei aveva rinunciato ai suoi poteri per farlo, e lui l’aveva tradita in quel modo? Perchè? Perchè?? Per il bene di tutti? Ed il suo bene? Ed il suo cuore? Non aveva importanza alcuna? Era davvero solo una pedina da usare a piacimento di altri?

Ed ora avrebbe dovuto accettare di andare in sposa ad un altro? E non a uno qualsiasi, al principe Tyrian, quel tronfio essere che stava dall’altra parte delle montagne, in una terra desolata, ricca solo di rocce e fango? No! Si sarebbe data la morte piuttosto!

I suoi pensieri vennero interrotti da un leggero bussare alla porta. Decise di ignorarli.

“Ailea..apri. Sono io..”

La ragazza scattò sul letto e si precipitò alla porta aprendola con slancio.

“Kael!” disse guardando il vecchio davanti a lei e buttandogli le braccia al collo “Mi ha tradita...”

Il vecchio le accarezzò la schiena e e i lunghi capelli dorati.

“Lo so bambina, lo so...”

Ailea si staccò da lui.

“Sapevi tutto? Fai parte anche tu di questo tradimento?”

IL vecchio sorrise sotto la lunga barba bianca e i suoi grigi occhi erano colmi di tenerezza mentre la guardavano.

“No bambina..no...”disse accarezzandole il viso “Ma capisco e vedo quello che tu non vedi..”

“E cosa...cosa può giustificare un simile tradimento?” disse lei guardandolo dritto negli occhi.

L’uomo sorrise bonario.

“La paura.”

 

 

 

Due giorni dopo, Ailea era già in partenza verso le terre del regno di Tyrian. Sarebbe stato un viaggio lungo e lei aveva insistito per partire il prima possibile. Non voleva passare in quel palazzo un giorno in più. Non voleva rischiare di incontrare Rylan, anche se non lo aveva più visto da quel giorno e sembrava che fosse da qualche parte tra i boschi.

“Che un lupo se lo divori!” pensò Ailea.

Dopo una lunga chiacchierata con Kael, aveva deciso di abbandonare i suoi progetti suicidi e omicidi, ma non li avrebbe mai perdonati. Ne Rylan, ne suo padre, ne tutto il consiglio. Che fossero maledetti per l’eternità! Se solo avesse avuto ancora i suoi poteri…

Scosse la testa, cercando di cacciare quel pensiero dalla testa. Ci aveva rinunciato, e quella era stata cosa giusta. Ne era convinta come gli altri, sopratutto dopo la chiacchierata con il suo veccio amico Kael. Ma lo aveva fatto anche per amore di Rylan,per poterlo sposare e vivere con lui. E invece…

E invece era stato tutto un trucco, un tranello, per poterla usare, manovrare. Era innocua senza i suoi poteri. “E per garantire ad Adrya la pace e la ricchezza per i secoli a venire, riteniamo più opportuno suggellare la fratellanza con il regno del principe Tyrian, Nyadrill, dandoti in sposa a lui.”

Se lo poteva anche aspettare da quei vecchi bacucchi burocrati e quando Rylan si era alzato per parlare, era stata certa che si sarebbe opposto, che avrebbe difeso il loro amore.

Invece lui non l’aveva neanche guardata in faccia, si era rivolto al Padre e gli aveva semplicemente detto “ Sono d’accordo”.

Dopo un primo momento in cui era convinta di aver capito male, Ailea aveva sentito il cuore spezzarsi e la rabbia e la delusione prendere il sopravvento. A niente erano servite le sue urla e le sue rimostranze. Quando si era resa conto che era tutto deciso già da tempo, aveva lasciato la stanza e ora non vedova l’ora di andarsene da lì.

 

 

In sella al suo cavallo nero come la notte, Rylan osservò il piccolo corteo che si muoveva verso le montagne.

Lo stomaco gli si strinse in una morsa quando riconobbe la figura di Ailea, la sua amata Ailea.

Se avesse potuto inseguire il suo impulso ,avrebbe spronato il suo destriero e l’avrebbe raggiunta, implorata di restare, di perdonarlo, di fuggire insieme, lontano da quella pazzia. Strinse le redini tra le mani, finché le dita non diventarono bianche e gli fecero male per lo sforzo.

“Perdonami...perdonami amore mio...”

 

 

 

 

 

Il paesaggio che le si presentò agli occhi non aveva nulla di ciò che i suoi ricordi le avevano fatto essere sicura di trovare. Erano passati diversi anni da quando ci era stata l’ultima volta, ma la sua memoria non poteva essere cosi difettosa. Le rocce e il fango se li ricordava bene. Ci aveva sguazzato dentro giocando con Rylan….Rylan..solo il pensiero le provocò un dolore lancinante allo stomaco. Scosse la testa e si voltò verso un servitore.

“Siete sicuri che siamo nel posto giusto?”

“Si mia signora” rispose l’uomo facendo spallucce “Avevo sentito dire che il principe Tyrian aveva fatto opere di bonifica, ma non credevo che potesse ottenere tanto da questo posto.”

Ailea si guardò intorno ancora una volta. Le rocce e il fango avevano lasciato posto a prati lussureggianti, cavalli bellissimi e robusti pascolavano liberi. Più in su, si potevano distinguere lunghi filari di vigneti, e sulla destra un frutteto cresceva rigoglioso.

Alzando lo sguardo potè scorgere il castello in lontananza. E anche allora non potè fare a meno di restare meravigliata. Sembrava essere stato ristrutturato di recente, le rocce bianche risplendevano, e ed era sicura di non aver mai visto le due torri laterali. Incuteva rispetto , ma anche meraviglia.

Chissà...forse anche Tyrian era cambiato. Forse davanti a lei non si sarebbe presentato il grezzo orso che ricordava di aver conosciuto anni prima, quando lei era solo una bambina e lui un ragazzone robusto e scontroso.

 

 

 

No. Tyrian non aveva subito la stessa mutazione del suo regno.

L’uomo che le stava venendo incontro assomigliava di più ad un selvaggio che ad un principe, ma era senza dubbio Tyrian. Lunghi capelli neri gli ricadevano sulle spalle, in modo disordinato, come se li avessi pettinati un vento di bufera. Lo stesso valeva per la barba, lunga e che gli nascondeva buona parte del viso. Gli occhi..gli occhi chiari spiccavano come sempre in quel viso buio. Forse l’unica cosa davvero bella in quell’uomo.

Ailea venne aiutata a scendere da cavallo, non che ne avesse bisogno, ma così conveniva l ‘etichetta.

“Non credevo che aveste tutta questa fretta di diventare mia moglie” disse Tyrian porgendole la mano.

Ailea era certa che la stesse prendendo in giro.

“Credevate bene principe..” disse lei con un sorriso tirato e a bassa voce.

Il viso di Tyrian si incupì per un momento, ma subito dopo l ‘uomo scoppio in una risata fragorosa.

Le lasciò andare la mano e la guardò fissa negli occhi.

Ailea non sapeva bene che cosa aspettarsi. Non sembrava adirato, ma neanche felice. La stava studiando, ecco cosa stava facendo.

“Mi state ...valutando come se fossi una giumenta per caso?”

Tyrian rise ancora, sorpreso da tanta audacia.

“Per la miseria...mi avevano avvertito che avevate un bel caratterino” rise ancora “ Ci sarà da divertirsi.”

  
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