Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: mary_ams_15    30/01/2020    3 recensioni
Trunks e Goten . Un duo iconico e inseparabile. Diventati ormai adulti , i nostri eroi sono pronti ad intraprendere una difficile quanto esilarante relazione con il gentil sesso . Ciò che non sanno é che il destino ha in serbo per loro molte sorprese e che le scelte prese con leggerezza si pagano sempre con gli interessi.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goten, Mai, Nuovo personaggio, Trunks | Coppie: 18/Crilin, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
200130-220906-309

Non so come ho fatto, ma sono riuscita a postare il capitolo numero 11.

Wow... 

Comunque vorrei fare delle precisazioni per quanto riguarda questo viaggio nello spazio.

Ho fatto qualche ricerca per essere un minimo conforme alla realtà, però la maggior parte delle informazioni riguardanti la struttura delle astronavi, la durata del tragitto e anche la visione generale dell'universo rispecchiano maggiormente la fantasia strampalata della sottoscritta e di Toriyama.






Lo spazio, un luogo misterioso ed affascinante per chiunque: stelle, pianeti, nebulose ma anche il vuoto, il freddo e il buio più totali.

Lontana ormai dall'orbita terrestre,un' astronave bianca e nera si muoveva ad alta velocità sfrecciando in quell'immensa distesa oscura.

La navicella era di medie dimensioni, aveva una forma ovale e assomigliava in tutto e per tutto ai dischi volanti usati dalle truppe di Freezer, infatti, su di essa non svettava il famoso simbolo della Capsule Corporation, nonostante fosse stata Bulma a costruirla.

Sulla parte anteriore era stato posto una specie di parabrezza di un materiale trasparente, simile al vetro, di colore blu scuro.

Questa particolare superficie rendeva possibile vedere con facilità all'esterno, ma nascondeva la zona interna della navicella.

Intorno alla struttura di metallo, che componeva il mezzo, vi erano dei galleggianti gialli, che servivano a mantenere l'equilibrio e la traiettoria.

Nella parte sottostante si trovavano i 3 reattori che consentivano all'astronave di muoversi.

All'interno, invece, sembrava di soggiornare in una piccola casa terrestre: nonostante il pavimento e il soffitto fossero di metallo, le varie stanze in cui era divisa la nave erano dotate di ogni comfort.

C'erano 1 sala di controllo, 3 camere da letto, un piccolo bagno, una saletta comune con un angolo cottura.

L'arredamento era scarno, ma non mancava davvero nulla, infatti, era possibile usufruire persino di una vasca da bagno ultramoderna.

La gravità era stata regolata per essere identica a quella della terra, in quanto il principe dei sayan aveva specificato che su Xander ogni visitatore percepisse la stessa gravità del proprio pianeta di origine, quindi non ci fu alcun bisogno di apportare modifiche per preparare le ragazze a sopportarne una diversa da quella a cui erano abituate. 

La destinazione, seppur non ignota, restava comunque estremamente misteriosa e affascinante: Xander, il bordello più grande dell'universo sette, non sorgeva su alcun pianeta,ma come Vegeta aveva specificato, era stato progettato per essere un'enorme base spaziale che ruotasse intorno all'orbita di Venere.

Nessuno dei nostri eroi sapeva quale aspetto avesse quel fantomatico luogo, perché il principe, oltre ad impostare la rotta, non lo aveva descritto più di tanto.

Il viaggio sarebbe durato relativamente poco, un mese circa.

In realtà ci sarebbe voluto molto di più per raggiungere Venere, ma fortunatamente con la tecnologia all'avanguardia di cui disponeva la navetta, 30 giorni sarebbero stato sufficienti.





La prima settimana trascorse in un attimo, così come la seconda, però dall'inizio della terza, la convivenza forzata, alla quale furono sottoposti i membri dell'equipaggio, cominciò a rendere l'atmosfera satura di tensione.

Goten era divorato dall'ansia e si sentiva sotto pressione per l'imminente arrivo al bordello.

Aveva paura per Maria.

Se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato, in più essendo costantemente in compagnia degli altri ragazzi, il Son non aveva mai un momento per stare solo con lei.

Il giovane uomo era abituato ad avere spesso incontri intimi con la compagna e il fatto di dover restare a bocca asciutta per un mese, lo rese ancora più stressato.

Ma il vero e proprio problema furono le continue liti di Trunks e Isabella.

Sia Maria che Ub riuscirono a far finta di nulla e a evitare di mettersi in mezzo alle loro discussioni, ma anche la loro pazienza stava per esaurirsi.




Anche quel giorno, come d'abitudine, il gruppo si ritrovò nella saletta comune per pranzare.

Fortunatamente Bulma aveva dato loro un'enorme quantità di capsule contenenti i generi alimentari più disparati, altrimenti con due mezzi sayan a bordo sarebbe stato un delirio per riuscire a saziarli.

La cosa positiva fu che la maggior parte delle pietanze fosse a cottura istantanea, come l'amato ramen di cui Goten e Trunks non riuscivano a fare a meno.

Non essendoci una vera e propria tavola, i ragazzi mangiavano sul divano oppure, soprattutto le ragazze, per ovvie questioni di peso, sulla penisola( Base o piano bifacciale e sporgente da altri mobili o parete, che può essere adattabile a tavolo.)

Il gruppo di eroi si riunì per consumare il pasto.

Goten, Ub e Trunks si posizionarono sul sofà e le due sorelle sul mobile dell'angolo cottura.

I tre ragazzi, essendo troppo concentrati a mangiare, non parlarono tra loro.

Le sorelle invece, si misero a chiacchierare, o meglio a sparlare di un tipo con il quale Isabella era uscita qualche tempo prima.

-" Ma quindi alla fine come sei rimasta con quello, Isa?"-

-" Lasciamo perdere guarda... Non ho tempo da perdere con uno sfigato arrogante figlio di papà. 

Penso si sia capito che non li sopporto..."-

La donna, dopo aver concluso il discorso, si girò apposta in direzione di Trunks e gli fece un sorrisetto di scherno.

Il Briefs incassò la frecciatina e si preparò a controbattere.

Goten e Ub alzarono gli occhi al cielo e pregarono Zeno di non farli ricominciare a litigare.

Maria, invece, diede uno schiaffetto sulla spalla della sorella.

Quel gesto fu più eloquente di un rimprovero verbale,poiché la minore delle due era talmente stufa di quella situazione da non sapere nemmeno più cosa dire.


-" Arroganti e figli di papà, eh? Io, invece, non sopporto le ragazze stupide e impertinenti! Ma penso si sia capito che non le sopporto..."-

Il lilla fu davvero soddisfatto nel constatare che la sua acerrima nemica stesse fumando di rabbia, oltre che digrignando i denti talmente forte quasi da spaccarseli.

I due si alzarono di scatto dai loro posti a sedere e si misero uno di fronte all'altra con le braccia incrociate.

L'atmosfera fu di nuovo bollente e il resto del gruppo si sentì per l'ennesima volta a disagio.

Sia Goten che Maria non sapevano da che parte schierarsi e tutto ciò stava diventando insostenibile.

Trunks guardò la ragazza con aria di sfida e Isabella cominciò ad insultarlo pesantemente.

Ub decise di intervenire, perché, sebbene fosse sempre rimasto in disparte, in quel momento capì di essere arrivato al limite della sopportazione.

Senza farsi notare dai litiganti, il ragazzo si fece strada nella saletta, prese sottobraccio Goten e Maria e li trascinò nel corridoio adiacente alla stanza.

I due rimasero interdetti da quel gesto così improvviso.

-" Ragazzi, ho un piano."-

Il giovane Son si avvicinò maggiormente all'amico per scoprire cosa quest'ultimo avesse in mente.

Ub sussurrò all'orecchio dei suoi compagni di viaggio la sua strategia per far cessare una volta per tutte quelle insopportabili discussioni da quinta elementare. 

Maria e il fidanzato, dopo averlo ascoltato, annuirono compiaciuti della sua idea brillante.

Goten premette con forza un pulsante rosso posto sulla parete del corridoio.

Il bottone di colore vermiglio azionò la chiusura immediata della porta che divideva il resto della navicella dalla sala comune.

Il rumore metallico prodotto dall'impatto contro il pavimento fece allarmare Trunks e Isabella, che solo in quel momento si accorsero di essere rimasti soli nella stanza.

Dall'altoparlante situato nell'angolo del soffitto arrivò una comunicazione dal secondogenito di Goku.

-" Visto che non siete in grado di comportarvi da persone civili, resterete bloccati qui finché non andrete d'accordo."-

-" COSA?!"- gridarono in coro il Briefs e la Rodriguez.

La conversazione fu interrotta da un segnale acustico acuto.

Trunks cercò immediatamente di sfondare la porta, ma nonostante la sua immensa forza, non riuscì neppure a scalfirla.

Improvvisamente il lilla si ricordò che quell'astronave era stata progettata appositamente per neutralizzare la forza sayan.

Sua madre aveva saggiamente deciso di adoperare quel particolare metallo per impedire possibili danni alla navicella.

Bulma Briefs era davvero la donna più scaltra dell'universo, non c'erano dubbi.



Dall'altro lato del portellone blindato, Goten, Ub e Maria si diedero il cinque in segno di vittoria.

Li avrebbero lasciati lì dentro finché non si fossero chiariti.

Non si scomposero nemmeno quando Trunks cercò in tutti i modi di sfondare la porta.

Non ci sarebbe riuscito nemmeno usando il pannello di controllo presente nella stanza, poiché Ub aveva intelligentemente deciso di cambiare la password di accesso.

Dopo un buon quarto d'ora, il Briefs smise di provare ad irrompere all'esterno e si sedette per terra.

Il trio, invece, si divise.

Ub andò a farsi una doccia in santa pace e finalmente Goten ebbe il suo agognato momento di privacy con la sua fidanzata.






Il tempo in quella stanza sembrò non passare mai.

Nessuno dei due osò parlare, i ragazzi evitarono persino il contatto visivo.

Isabella era seduta sulla penisola dell'angolo cottura e con le braccia stringeva le sue gambe al petto.

Era stanca e annoiata.

I suoi lunghi capelli castani le ricadevano arruffati sulle spalle.

Il suo eyeliner si stava sciogliendo, conferendole uno look ancora più rock.

La ragazza avrebbe voluto uscire da quel luogo il più presto possibile.

L'aria stava diventando irrespirabile e opprimente.

Dall'altro capo della camera, c'era Trunks che si massaggiava svogliatamente le tempie.

L'unico pensiero nella testa dell'uomo era trovare un modo per vendicarsi di Goten e Ub per la bastardata che gli avevano fatto.

-" Hey..."-

Il giovane mezzo sayan si girò verso la donna che lo aveva appena chiamato.

-" Che c'è?"- Le chiese Trunks atono.

-" Volevo chiederti una cosa..."-

-" Dimmi."-

La ragazza sembrò quasi tentennare, perché non si aspettava che il nemico le rispondesse così velocemente e senza fare storie.

-" Si può sapere perché ce l'hai così tanto con me?"- 

Isabella sapeva di aver probabilmente azzardato troppo con quella domanda così esplicita, ma siccome lo scopo di quella pagliacciata organizzata da quei mentecatti del resto del gruppo era quello di farli chiarire, alla Rodriguez venne spontaneo tirare fuori quel discorso.

Trunks la guardò per interminabili minuti restando in silenzio.

La verità era che neppure lui avesse capito il motivo dell'astio reciproco che sembrava esserci tra loro.

-" Non lo so... Tu perché mi detesti?"-

Rigirare la frittata non era propriamente il suo stile, però il ragazzo voleva sapere cosa si nascondesse dietro quell'indisponenza nei suoi confronti.

-" Non lo so..."-

Rispose Isabella, abbozzando un mezzo sorriso.

I due scoppiarono a ridere contemporaneamente e poi distolsero lo sguardo e lo fissarono su un punto indefinito della stanza.

-" Ti vedo strano, di solito sei molto più serio.C'è qualcosa che non va?"

L'espressione dell'uomo si fece incerta, era piuttosto diffidente e non sapeva se sarebbe stato opportuno rivelarle il suo problema con Mai.

Fino a due minuti prima erano stati praticamente nemici giurati e non sarebbe bastato di certo l'aver riso insieme per la prima volta a farli diventare confidenti.

Il lilla fu restio e parlare, ma fortunatamente Isabella non insistette più di tanto.

-" Sai, forse non sono la persona più indicata per dirtelo, ma tenerti tutto dentro non ti farà bene.Sei hai dei problemi dovresti parlarne con Goten. Sembra stupido, ma è un ragazzo molto in gamba."-

-" Lo so. È come se lui fosse il fratello che non ho mai avuto."-

-" E allora cosa ti trattiene dal parlarci?"-

-" Non ne ho bisogno."-

La giovane donna si stiracchiò alzando le braccia al soffitto e si mise a scuotere la testa.

La sua espressione mutò da severa a comprensiva.

-" Ti capisco."-

-" Cosa intendi?"-

Trunks non capì dove la ragazza volesse andare a parare, tutto ciò gli sembrò davvero strano.

-" Anche io mi tengo tutto dentro, perché non voglio mostrarmi fragile agli occhi degli altri. Non ho nemmeno pianto quando i miei si sono lasciati, oppure quando mio nonno è morto. Sapevo che se lo avessi fatto mio padre mi avrebbe ritenuto debole.

Però vedi, anche se chi ci sta intorno sembra indifferente, in realtà soffre più di noi. Io credo che la vera forza non stia nell'essere sempre impassibili di fronte al dolore, ma piuttosto nell'accettare di stare male.Solo così possiamo andare avanti."-

-" Parli come se mi conoscessi, peccato che tu non sappia nulla di me."-

Il discorso di Isabella lo mise in agitazione, quelle parole lo toccarono nel profondo, ma non volendo assolutamente parlare dei suoi sentimenti, si sentì montare un'enorme rabbia dentro.

-" È vero, però si vede i problemi che hai con tuo padre si ripercuotono sulla tua vita."-

-" Smettila! Non ti permetto di dirmi queste cazzate!"-

-" Fai così perché sai che ho ragion! Dovresti affrontare questa cosa, invece che nascondere la testa sotto la sabbia come un codardo!"-

L'atmosfera si fece incredibilmente tesa.

Trunks cercò di contenere la sua ira.

Non voleva parlare di suo padre.

Lui non aveva problemi con lui, lui era felice, lei aveva... Aveva... Ragione...

Il ragazzo abbassò la testa, sentendosi affranto e sconfitto.

Nessuno prima d'ora era stato così onesto con lui.

Sua madre non aveva mai affrontato l'argomento, perché in realtà quella donna amava troppo suo marito e aveva finito per idealizzarlo.

Vegeta non era cattivo, non più almeno, però di errori nel corso della sua vita ne aveva commessi tanti, troppi, soprattutto con il primogenito.

Da bambino Trunks non aveva mai provato nessun sentimento negativo nei confronti del padre, ma poi crescendo, si era accorto di tante cose e si era sentito solo, non voluto e spesso inadeguato.

Il suo sogno era quello di eguagliare il genitore in tutto e per tutto, ma più gli anni passavano, più il Briefs si rendeva conto che non ce l'avrebbe mai fatta a raggiungerlo.

Vegeta era un sayan purosangue, lui neppure lo sembrava: i suoi capelli e occhi chiari erano sempre stati grande motivo di vergogna per lui.

La sua spiccata intelligenza non era mai valsa a nulla, perché al padre non era mai importato niente dei suoi voti scolastici e poi, successivamente, del suo lavoro.

Sentirsi la misera imitazione di un mito, di un dio era troppo dura per un ragazzo di 25 anni.

Aveva cercato in tutti i modi di sentirsi all'altezza di quell'uomo tanto silenzioso quanto forte.

Lui sapeva in cuor suo che il padre gli volesse bene, si era sacrificato per lui, ma forse qualche dimostrazione di affetto in più lo avrebbe aiutato ad accettarsi maggiormente.

Tutti i suoi pensieri così burrascosi e improvvisi, come un flusso di coscienza, si tramutarono in parole.

Le disse tutto e non seppe neanche il perché.

Si sentì debole, fragile, distrutto.

Però la ragazza gli sorrise e gli disse che anche lei, in parte, provava le stesse cose per quel padre di origini nativo americane, che aveva sempre anteposto i suoi interessi e il suo lavoro alle sue figlie.

Seguì un altro lungo e intenso momento di silenzio.

I due si avvicinarono l'uno all'altra, senza toccarsi, senza guardarsi.

E restarono così.

Soli, ma insieme.





Dopo un paio d'ore Goten venne a liberarli. Si beccò un paio di pugni e imprecazioni da entrambi gli ex "prigionieri".

All'ora di cena, non si presentarono né Trunks né Isabella, ma il secondogenito di Goku si accorse che i loro sguardi e il loro atteggiamento nei confronti dell'altro fossero cambiati.

Ora sembravano nemici/amici.

Presto, Goten se lo sentiva, sarebbero stati qualcosa di più.



   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: mary_ams_15