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Autore: shana8998    30/01/2020    2 recensioni
Hannah è una studentessa modello. Una di quelle ragazze super intelligenti che non gode di alcuna popolarità nella sua scuola.
E' terribilmente infatuata di Justin Kohl uno dei ragazzi più ambiti della scuola che però la ignora totalmente.
Ma Justin non è l'unico ad essere popolare ed ambito alla Briar. Garret Graham un altro sportivo della Briar , è quel tipo di ragazzo senza nessun ritegno morale , uno sciupa donne viziato ed arrogante capitano della squadra di Hockey.
Dopo l'ultimo esame andato pessimamente per lui, Garret si troverà costretto a chiedere aiuto alla "secchiona" non che sconosciuta Hannah. Così stabiliscono una sorta di patto. Lei sarà la sua tutor per tutto l'anno mentre lui fingerà di essere il suo ragazzo , così da attirare l'attenzione di Justin. Ma qualcosa va storto e quella finzione fra i due non sembra più così falsa.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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                              Garret
Quando raggiungo Hannah , la pioggia battente delle sue lacrime le ha sciolto il mascara. E' rannicchiata fra le braccia e fissa il vuoto sul bordo del marciapiede.
Ha due lembi di calza che le escono da ambe le converse e due profonde ferite sulle caviglie.
Mi accosto ed apro lo sportello così forte che ne sento lo spostamento d'aria in faccia. Piombo sulla strada.
-Hannah.-. Lei alza gli occhi a me e lo sguardo che ha è  pura disperazione.
Prova a darsi uno slancio per corrermi incontro , ma incespica. L'afferro prima che possa finire di ginocchia a terra.
-Ci sono io adesso , andrà tutto bene..-.
Si aggrappa ai miei avambracci stringendo la carne con le unghie. Non avverto nemmeno il dolore , ho una rabbia così scalpitante in petto che mi sembra di avere perso la sensibilità del corpo.
-Andiamo in ospedale.-. Dico mentre mi metto un suo braccio attorno al collo e l'aiuto a muovere i passi.
-No.-. Biascica.
-Hannah , sei fatta come una pigna. Farai come ti dico io.-.
Mi spinge via con tutta la forza che riesce a trovare nelle braccia, barcollando leggermente.
-Non voglio andare in ospedale ti ho detto.-. Le parole le escono a singhiozzi, in un misto di lacrime, sbornia , botta di roba e mascara che cola. Ha le palpebre leggermente abbassate che riducono gli occhi a due fessure gonfie e rosse.
Le afferro un braccio :-Ti ho detto che farai come ti dico io.-. Ribatto.
Una macchina che sta passando  proprio in questo momento decelera. Il finestrino dalla parte del passeggero si abbassa :-Va tutto bene?-.
Mi rendo conto che la scena a cui stiamo assistendo tutti e tre , non è delle migliori. Anzi fa proprio pensare al peggio.
Hannah si sporge appoggiandosi al mio braccio :-Si che va tutto bene.-. Una risatina goffa le esce dalla gola.
Il tipo in auto la guarda facendo una smorfia di disgusto poi guarda me :-Ti capisco amico...-. Scuote la testa e rialza il finestrino , poi riparte a tutto gas.
Sospiro socchiudendo le palpebre perché cazzo! Hannah quando ci si mette sa essere veramente odiosa.
Si appende a me ridendo come una stupida.
Diamine è fuori di se. Un attimo prima piangeva disperata fissando il vuoto , quello dopo ride senza motivo e barcolla vertiginosamente.
-Ok bambolina adesso mi hai proprio rotto i coglioni!.-. L'afferro per le cosce e la carico su una spalla, perché si gente, ne ho veramente le palle piene.
Scalcia come una puledra impazzita , a stento riesco ad attutire le sue ginocchiate con i miei addominali , e comunque per quanto in  questo momento sto ringraziando Dio mentalmente per avermi fatto così massiccio , sto anche soffrendo da cani.
-Lasciami!.-. Grida per l'ennesima volta.
-Subito.-.Apro la portiera lanciandola sul sedile passeggero ed arpiono la cinta prima che possa arrivarci lei. Ci arriva lo stesso , ma invece di arpionare la striscia nera elastica , arpiona la mia mano.
Gliela strappo dalla mia carne:-Adesso finiscila!.-. Le ringhio alzando la voce. I suoi occhi tornano a gonfiarsi. Ho esagerato me ne rendo conto subito. Fa scivolare la sua mano via dalla mia ed abbassa la testa , stringendosi i palmi delle mani fra le cosce.
Sospiro. Mi sento un vero schifo  all'istante.
Chiudo il suo sportello e mi metto alla guida. Hannah resta in quella posizione per tutto il tragitto fino a che la sua testa non si appende in avanti e capisco che è ora di accelerare .
La porto in ospedale . Ha perso i sensi e dalle sue labbra esce un rigoletto di saliva schiumosa.
Ho le fibrillazioni ma questa volta mi fracassano la cassa toracica.
Parcheggio praticamente in mezzo alla strada e scendo.
Hannah respira veloce come un cucciolo di gatto , credo che sia uno shock o qualcosa del genere.
La prendo fra le braccia e corro verso l'insegna che lampeggia la parola "pronto-soccorso".
                                                                         
                                                                              Hannah
Quando apro gli occhi sono in una stanza dai muri panna. Non è camera di Garret ne casa di Nell. Mi sollevo di scatto ma proprio mentre lo faccio uno spasmo all'addome mi fa piegare. Ho dolore ovunque.
Più lentamente provo a tirarmi giù il lenzuolo bianco che mi copre fino all'ombelico.
Ho un camicie a pallini lilla, uno di quelli che si allaccia sulla schiena e che solitamente viene usato per le operazioni.
La testa mi scoppia , ho la nausea e sono spaesata come un pipistrello in una mattina di sole.
Quando libero le gambe ho due grossi cerotti che mi coprono le caviglie. Ma non sono gli unici ad albergare sulla mia pelle; ho lividi per tutta la loro lunghezza... Che diavolo mi è successo?
Della sera precedente non ricordo che la casa di Justin. Non so se ho passato la sera con lui , se sono finita in piscina o fra le gambe di qualcuno a fare roba tipo "gioco del lecca-lecca".
Ho l'istinto di piangere lo sento nella gola, ma all'improvviso l'immagine di Garret appare dietro alla tendina della porta bianca di quella stanza e qualcosa va in "off"e non mi esce nemmeno una lacrima. Non è solo. Sta parlando con un uomo in camicie bianco e sembra rabbuiarsi di colpo quando l'uomo dice una frase di cui ignoro persino il labiale.
La porta si separa dalla sua cornice e Graham fa il suo ingresso in camera. Un ingresso che sa di tutto tranne che di trionfale.
Sospira quando mi da un'occhiata furtiva e lentamente raggiunge la finestra scostandone una striscetta della veneziana che  ostruisce il filtrare della luce.
-Come stai?.-. La sua voce è profonda, bassa , delusa.
-Da schifo.-. Torno a sdraiarmi ricordando di abbassarmi piano.
Tira un pugno al vetro doppio facendolo tuonare. Di getto sollevo la testa.
-Come cazzo ti è venuto in mente di fare uso di Cocaina?!.-. La sua voce rituona più del rumore del vetro che ha fatto eco nella stanza.
-Io...-.
-Io un cazzo Hannah! Tu ieri , hai rischiato grosso. Il medico dice che sei allergica alle droghe sintetiche. Sai che significa? Significa che una botta per di più , e non saresti qui a cercare una cazzo di giustificazione da darmi!.-. Si avvicina a grandi passi al mio letto e mi solleva stringendomi per le spalle. Fa male.
-Sei un'incosciente!.-. Mi scuote.
Non freno le lacrime. -Mi dispiace.-. Riesco appena a dire, con  il fiato rotto.
-Ti...-. Chiude le palpebre ed incamera aria dalle narici pesantemente. -Ti dispiace.-.Quando torna ad aprire le palpebre il suo sguardo mi accoltella l'anima.
-Ti dispiace ? Finire ubriaca e fatta solo perché sbavi dietro ad un coglione che ti si scoperà e basta ti deve dispiacere!.-. La sua cattiveria mi piove addosso come un uragano. 
-Sono scappata Garret! Non mi sono fatta scopare come dici tu.-. Una sorta di gelo gli scende sul viso appena dico urlando quella frase.
-E' stato Justin non è vero?.-.
-Io non ricordo.-. Sono spaventata. Non so nulla di quella sera , ho i ricordi confusi quasi assenti e non voglio , per alcun motivo ,incolpare Justin dato che non so cosa è successo ma allo stesso tempo , non voglio che Garret creda che ci sono finita a letto anche se non ne ho la certezza.
Le sue mani si fanno meno pesanti sulla mia pelle.
-Non ricordi proprio nulla?.-. Ora il suo sguardo è basso, triste. Sto morendo dentro.
-No...-. Dico timidamente.
Vorrei scappare. Ho un senso di profondo schifo verso di me, qualcosa che rasenta l'odio per me stessa.
La sua mano grande e ruvida , si poggia sulla mia guancia ed ho un sussulto di riflesso.
-Cerca di riposare.-. Dice. Fa per andarsene.
-Garret. -. Si ferma -Non mi lasciare qui.-. Quando si volta verso me i suoi occhi brillano di una luce particolare.
E' stupito?
-Resta qui.-. Dico fra le labbra e non ho il coraggio di guardarlo quando lo faccio.
Vedo le sue cosce coperte dal pantalone nocciola , muoversi verso me.
Si siede sul materasso spingendomi piano con il palmo , invitandomi a fargli spazio.
Ci sdraiamo. Porta un braccio dietro la mia nuca. Per la prima volta da un anno a questa parte mi sento al sicuro.
Mi sembra quasi di aver dimenticato quella smania di difendermi dal mondo a tutti i costi. Di mordere per non essere morsa ed attaccare anche quando non ce n'è un vero bisogno.
Mi raggomitolo fra la sua spalla ed il suo addome , con la testa che preme sulle sue costole.
Mi accarezza i capelli. Ho i brividi. Ma sono i brividi più belli che abbia mai provato.
-Mi hai fatto preoccupare.-.
Quando pronuncia quelle parole non controllo le lacrime. Mi nascondo ancor di più, affondando la guancia nel cuscino. L'unica cosa che non avrei voluto fare era fare del male a Graham , ora lo so.
Per quanto io non lo sopportassi , lo trovassi spesso un personaggio dai tratti caratteriali repellenti , ora mi rendo conto che era anche l'unico in grado di far riuscire una "me" interiore che non avevo mai conosciuto. Lui mi ha , forse sin da subito, scatenato un moto di accensione dei miei sensi, di tutti i miei sensi, in modo incontrollabile.
E si , io non vorrei mai , per alcun motivo, fargli del male. Io , credo di aver qualcosa dentro ed è per lui.
Una palla di sensazioni allacciata l'una all'altra ancora indecifrabile , che emerge in un un'unica grande sensazione : Attrazione. Ma non solo sessuale. Grarret mi attrae in tutto. Mi attrae quando lo odio, mi attrae quando mi guarda , mi parla , mi chiama con quei nomignoli brutti e strani, mi attrae quando muove ogni suo muscolo per me. Mi attrae perché c'è per me. Sempre.

                                                                                                Garret
Hannah è crollata dopo ore di pianti interminabili. So che crede che non me ne sia accorto, ma io mi accorgo di qualsiasi cosa  la riguarda . Dal suo modo di arricciare le labbra quando la schifa qualcosa , ai suoi occhioni da cerbiatta che si spalancano quando è sommersa dall'imbarazzo , a quando invece è semplicemente presa dai suoi pensieri e riduce gli occhi in due fessure dritte , assenti.
Conosco Hannah quasi meglio di quanto conosca me stesso. Ma la cosa preoccupante e che non riesco a decifrare i suoi occhi ora. E' successo un disastro questa notte e la colpa è solo mia. Se ci fossi stato , se le avessi scritto almeno un messaggio in tutta quella settimana...A quest'ora lei saprebbe che la sto pensando da un po'. Ragazzi mi fa quasi senso dover ammettere che mentre ero fuori e mi scopavo una cheer-leader della squadra rivale , pensavo a lei. Si. Pensavo a cose da fidanzati a dove potevo portarla questo fine settimana e  merda! Sono venuto pensando a questo. NO. Ancora non lo accetto.
Mi sollevo dal letto dove riposa. Sono distrutto. Il volo per tornare a Boston , la corsa in auto per raccoglierla da quella tragica serata.
Dio...Hanno provato a stuprarla. Ancora. Il medico dice che ha diversi ematomi causati da schiaffi e pugni. Credo che sia un miracolo che lei non ricordi nulla.
Drogata ed abusata. Se solo potessi avere Justin fra le mani , lo toglierei di mezzo subito. A fanculo la galera!
Afferro il mio I-phone quando annoiato decido di farmi un giro su Myspace. Resterò ancora un po' nella stanzetta di Hannah , poi tornerò al dormitorio.
Noioso, noioso, stupido , poi qualcosa cattura la mia attenzione. C'è un video da mettere in riproduzione e dall'immagine pixerata , mi sembra di intravedere l'abito che portava Hannah ieri sera.
Pigio sul pulsante "play".
Ciò che vedono i miei occhi dai pochi secondi fino alla fine del video è inquietante e disgustoso allo stesso tempo.
Hannah è li, che ubriaca quasi da non reggersi sulle proprie gambe , tira di naso, ma c'è una mano che le tiene la testa .
Se solo riuscissi a capire chi altro c'era in quella dannata stanza!
Noto che il video è stato caricato da Kendall.
Mi sollevo di scatto quando penso di aver trovato la risposta ad ogni dubbio su quella serata.
Compongo alla velocità della luce il suo numero. Bip interminabili si susseguono nei miei timpani facendomi quasi incantare come un ebete. Non ho dormito una beata minchia ci può stare.
-Pronto? Garret?.-. Quando la voce della biondina uscita dalla copertina di Victoria Secret mi raggiunge salto sull'attenti.
-Kendy, bambolina. Ho delle domande da farti.-
-Garret.-. Biascica dal sonno. -Se intendi parlarmi di quella sfigata di Welss , lascia perdere. So che mi hai chiamato per lei e non per sapere quando possiamo rivederci e fare qualcosa di molto più interessante che parlare di lei.-.
Mentre dice tutta quella pappardella antipatica di parole stupide contro Hannah , ho quasi l'impulso di attaccarle.
-No , Kendall. Ascolta. La questione è più seria di quello che sembra. Ho visto il video di ieri sera a casa  di Kohl.-.
Sospira.
-E bene? Ha pippato amico, lo ha fatto tipo il novanta per cento delle persone ieri sera e poi, non sarai mica diventato un chirichetto. Ti ricordo che l'estate scorsa tu eri il primo che si "divertiva " così.-.
Tossisco per mandare giù quella pallottola. Si, non ero un santo ok? Ma adesso sono cambiato sono uno sportivo non mi interessa più quella roba ne le feste come quella che ha organizzato quel minorato di Kohl.
-Non ti ho chiesto di ripetermi cosa ha fatto . L'ho visto da solo. Voglio sapere chi c'era con lei in quella stanza.-.
-Cosa vuoi che ne sappia ero ubriaca persa ieri sera.-. So che sta mentendo.
-Kendall! Stiamo parlando di una ragazza che ha quasi rischiato la pelle cazzo!.-. Grido e la sento incespicare con le parole .
-Justin , ed altri due che non ho la più pallida idea di chi siano.-. Fa una pausa. -Ah no aspetta, uno si chiamava Curt.-. Ride. -L'ho pomiciato per una buona mezz'ora a fine serata.-. Ride di nuovo , adesso come un'oca . So che ha marcato quel momento sperando di farmi ingelosire.
-Va bene.-. Attacco.
Sono un fascio di nervi e di rabbia. Voglio spaccare il culo a Kohl e poi anche ai due stronzi che erano con lui ieri sera.
Afferro la mia giacca , le chiavi della mia auto e come una furia mi avvento sulla maniglia della porta . Do un ultimo sguardo ad Hannah prima di uscire . 
"La pagheranno".
   
 
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