Era lunedì mattina e alla prima ora avevamo lezione di Pozioni con Piton nei sotterranei. Quel giorno mi ero svegliata stranamente felice e cantando a squarciagola mi ero vestita di tutto punto per scendere in Sala Grande. Calì e Lavanda mi lanciavano occhiate sospettose ogni qual volta sorridevo, mentre Ginny mi guardava a bocca aperta.

Era strano vedere la so-tutto-io Granger sorridere di lunedì mattina. Solitamente ero imbronciata o leggevo qualche grosso libro polveroso che avevo preso in biblioteca il giorno precedente. Ma quella mattina di dicembre qualcosa in me era cambiato. Il Natale era ormai alle porte ed entrando in Sala Grande saltavano subito agli occhi i coloratissimi festoni che addobbavano le pareti e i candidi fiocchi di neve che cadevano lentamente dal soffitto.

Mi sedetti al tavolo dei Grifondoro; non era arrivato ancora nessuno. Mi guardai un po' intorno indecisa se tornare su da Ginny o rimanere ed aspettare che Ron e Harry scendessero per mangiare. Optai per la seconda opzione e aspettai una buona mezz'ora prima di sentire l'ormai familiare vociare degli studenti che scendevano. Scrutai la folla e nel mezzo intravidi i miei due migliori amici. Poco lontano da loro, una minuta ragazzina dai capelli biondi lunghi fino alle spalle, si faceva largo a spintoni cercando di raggiungerli. Vidi la piccoletta avvicinarsi con una busta rosa fra le mani e consegnarla a Ron con aria imbarazzata. Ron la fissò per un istante e poi le sorrise dolcemente, ignaro del fatto che quel gesto mi aveva fatto torcere le budella dalla rabbia. Lei si allontanò continuando a lanciargli degli sguardi carichi di imbarazzo mentre si dirigeva con un sorrisino al tavolo dei Corvonero e si sedeva vicino a Cho Chang.

In un secondo tutta la gioia che mi aveva colto quella mattina sparì di colpo, lasciandomi addosso un senso di profonda amarezza.

Harry e Ron si avvicinarono al tavolo e si sedettero rispettivamente al mio fianco. Ignorai completamente il sesto di casa Weasley e cominciai un'accesa discussione con Harry su quale pozione avremmo preparato con Piton. Notai che Harry non mi stava ascoltando poi molto, così presi la ciotola del porridge e mangiai in silenzio. Ron ogni tanto mi lanciava qualche sguardo interrogativo, ma io guardavo da un'altra parte. Alla fine arrivò anche Ginny e si sedette vicino a Harry dandogli un bacio sulla guancia. Quei due stavano insieme ormai da tre mesi e fra loro sembrava andare tutto a gonfie vele. Quando li guardavo sentivo la malinconia assalirmi. Ginny aveva amato Harry fin dall'inizio e alla fine il suo sentimento era stato ricambiato, mentre io dovevo fare i conti con il mio cuore che batteva solo e unicamente per un bel ragazzo dai capelli rossi e gli occhi blu.

Finimmo di mangiare e ci dirigemmo a lezione. Ginny si staccò per un attimo da Harry e mi venne incontro.

- Va tutto bene, Hermione?

- Sì, grazie Ginny.

- Sai... stamattina eri così...ehm... raggiante... mentre adesso mi sembri così giù di corda...

- Non è nulla.

- Ne sei sicura? Ha qualcosa a che fare con mio fratello?

Fortunatamente non potei risponderle perché Piton stava urlando qualcosa contro il povero Neville che era arrivato in ritardo. La salutai con un vago gesto del capo e con aria sconsolata presi posto vicino a Pansy Parkinson. La lezione passò con una lentezza estenuante e non ci furono eventi degni di nota, escludendo i soliti battibecchi fra Grifondoro e Serpeverde e gli strilli di Piton che se la prendeva con Harry.

A fine lezione ero così triste che a causa degli occhi pieni di lacrime non notai il piede della Parkinson che sbucava da sotto il banco. Come da copione scivolai a terra a mi tagliai leggermente il ginocchio. Sentii la voce di Ron che urlava epiteti poco carini contro Pansy e mi girai verso di lui.

Era in piedi di fronte alla Serpeverde con uno sguardo che mandava scintille e i pugni stretti.

- Brutto carlino spelacchiato! Trovi sia stato divertente farla cadere davanti a tutti?

- Esatto, Weasley. Trovo che sia stato molto divertente. Disse scoppiando a ridere, seguita a ruota da un gruppo di suoi compagni di casa.

Con tutta la dignità che possedevo mi alzai da terra e andai vicino alla Parkinson. Lei smise subito di ridere e mi fissò con aria di sfida.

- Cinquanta punti in meno a Serpeverde per avermi fatto cadere ed avermi mancato di rispetto.

Il sorrisino sparì seduta stante dalla sua faccia. Non contenta, mi voltai verso di Ron e gli mollai uno schiaffo.

- Brutto idiota insensibile!

La scenetta di quella mattina continuava a scorrermi davanti agli occhi facendomi ribollire il sangue nelle vene. Perché non guardava anche me con dolcezza? Cosa c'era che non andava in me?

Lo guardai per un'ultima volta, in tempo per notare l'espressione interrogativa che si era dipinta sul suo viso, poi uscii di corsa dalla classe e mi rifugiai in infermeria.

Madama Chips mi medicò il taglio e vedendomi piangere, mi disse di sdraiarmi un po' e di calmarmi, prima di tornare a lezione.

Mi guardai intorno. L'infermeria era proprio un posto tranquillo e accogliente. Certe volte nel weekend andavo a dare una mano a Madama Chips con i malati e in quelle occasioni mi rilassavo completamente, lasciandomi tutto alle spalle.

Lo sguardo mi cadde sulla fila di letti vicina alla finestra.

Luna Lovegood era seduta a gambe incrociate su un letto con il Cavillo fra le mani. Indossava un pigiama azzurro e aveva il piede fasciato. Sembrava non si fosse accorta di non essere sola e io non volevo disturbarla, ma avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno. Mi avvicinai al suo letto e la salutai. Lei alzò lo sguardo dal giornale e mi sorrise, battendo una mano sul materasso e facendomi segno di sedermi accanto a lei.

- Che cosa ti è successo? Mi chiese.

- E' per Ron... lui non si accorge di me... le confessai singhiozzando sulle lenzuola raccolte in un angolo del letto.

Dopo che finii di raccontarle tutto ciò che era successo quella mattina, lei mi consolò accarezzandomi i capelli amorevolmente. Era come avere una mamma vicino.

Prima di uscire dall'infermeria mi fermò.

- Hermione, vieni un attimo qui - sussurrò sottovoce, mettendomi in mano una pallina rossa. - Questa è una caramella che ho preparato tempo fa. Fa innamorare di te la persona che la prende. Ma stai attenta: l'effetto dura solo tre ore. Dopo, tutto tornerà ad essere come prima. Fanne buon uso.

La guardai e le sorrisi complice.

Avevo passato tutto il pomeriggio in infermeria ed ormai era quasi ora di cena. Quella sera si sarebbe tenuto un Ballo Prenatalizio, come amava definirlo Silente. Salii in fretta furia le scale e corsi nel dormitorio femminile. Avevo solo un'ora per prepararmi e somministrare a Ron la caramella. Indossai l'abito rosa pallido che mi ero comprata due settimane prima a Hogsmeade da Madama PrettyDress, e con l'aiuto di Calì e Lavanda, mi aggiustai i capelli con un nastro di raso.

Una volta pronta salutai le mie compagne di casa e scesi in Sala Comune dove Ginny e Luna mi aspettavano.

Scendemmo insieme in Sala Grande e cercammo di individuare i nostri accompagnatori.

Un mese prima, Ron mi aveva invitata al ballo dicendomi che io ero l'unica ragazza libera. Sicuramente fra tutte le cose che mi disse, quella fu la più scortese.

Mi arrabbiai moltissimo e non gli parlai per diversi giorni, ma poi mi calmai ed accettai il suo invito. In effetti mi sentivo un po' usata... Sapevo che mi aveva invitato solo perché aveva paura di restare senza accompagnatrice al ballo... Ma quella sera lo avrei avuto tutto per me... grazie a quella caramella...

Riportai lo sguardo sulla sala; un centinaio di coppiette ballava sulle note delle Sorelle Stravagarie.

Non appena vide Harry, Ginny corse da lui; Luna continuava a guardarsi intorno e a sospirare. Poi a un tratto sobbalzò e sorrise timidamente a un ragazzo di Serpeverde che riconobbi come Blaise Zabini. Prima di andare a ballare con lui però, Luna si chinò su di me.

- Buona fortuna... Mi sussurrò all'orecchio.

Le lanciai uno sguardo di ringraziamento e mi diressi verso Ron.

- Ciao! Lo salutai.

Lui balzò di colpo su dalla sedia e senza darmi il tempo di parlare mi disse:

- Balli con me?

Gli sorrisi e mi lasciai trascinare da lui sulla pista. Le Sorelle Stravagarie suonarono prima un lento, poi ci diedero dentro con un pezzo rock.

Ballammo per quasi un'ora poi, stanchi e senza fiato, ci sedemmo vicino al tavolo delle bevande. Improvvisamente mi venne un'idea.

- Vuoi da bere, Ronald?

- Si grazie Herm.

Presi dalla tasca del vestito la caramella e con un gesto leggero la lasciai scivolare nel bicchiere di succo di zucca che gli stavo porgendo. Ignara del fatto che lui avesse compiuto il mio stesso gesto, bevvi il succo tutto d'un fiato. Solo dopo mi accorsi di aver ingoiato qualcosa di piccolo e rotondo.

Ero sicura che la caramella avrebbe funzionato. Dopotutto Luna non era il tipo da ingannare le persone...

Fissai Ron e gli girai il viso verso di me poggiandogli un bacio leggero sulle labbra. Lui mi guardò stralunato poi rispose al bacio con passione. Ci staccammo poco dopo e prendendoci per mano continuammo a baciarci in corridoio, lontano da sguardi indiscreti.

- Ti amo Herm... Mi disse Ron. Le sue orecchie erano diventate rosse fuoco.

Di colpo mi assalì la consapevolezza di aver giocato con i sentimenti di Ron, ma le emozioni che mi stava regalando mi fecero dimenticare completamente l'intera faccenda. Troppo presa dal bacio non mi accorsi di due figure che dietro una possente colonna ci guardavano sogghignando.

- Hanno veramente creduto alla storia della caramella, Luna?

- Certo che sì, Blaise!

FINE

Ecco qui la mia prima shottina ^___^  All'interno ci ho messo tutte le mie coppie preferite (Harry/Ginny - Ron/Hermione - Blaise/Luna). Ok, ora vi lascio, ma vi chiedo gentilmente di lasciarmi un piccolo commentino ç__ç (va bene qualsiasi cosa.. apprezzamenti, critiche, ecc...)

Alla prossima!!!  By PrettyAngel