I
was actually just cutting ginger
Non sapeva nemmeno se definirlo dolore o fastidio, magari entrambi, ma una cosa era certa: non vedeva l’ora di arrivare in ospedale e porre fine a tutto quanto.
Mentre premeva il fazzoletto sull’occhio destro – la palpebra in ogni caso era serrata con forza –, Conor osservava col sinistro il volto di Joe dai lineamenti contratti per la tensione.
“Quindi dovremo annullare il concerto” commentò il cantante in tono rassegnato. Cercava di pensare a quello per distrarsi e non porsi troppe domande sul suo destino.
“È il minimo. Ti rendi conto che rischi di perdere la vista? Se quel maledetto pezzetto di metallo ha reciso qualcosa di…” Joe si interruppe e prese un lungo respiro per darsi una calmata. Forse non era stata la scelta giusta offrirsi per accompagnare il suo amico in ospedale; lui non era come Phil, non riusciva a mantenere i nervi saldi e non lasciarsi divorare dall’ansia in momenti come quelli. Aveva finito per sbottare, anche se si era imposto di non farlo.
Conor deglutì a fatica e distolse lo sguardo: era già abbastanza ansioso di suo, non aveva bisogno che ci si mettesse anche il chitarrista.
“Che poi come cazzo è possibile che si sia rotta la punta della lama? Cosa stavi tagliando, il piombo?” aggiunse Joe, torturandosi una ciocca di capelli con dita tremanti.
“No, lo zenzero. È che abbiamo dei coltelli di merda” chiosò Conor in tono lugubre. Tirò su col naso – l’occhio non smetteva di lacrimargli a causa del corpo estraneo – e guardò fuori dal finestrino nella speranza di scorgere l’ospedale. Il cuore gli batteva a mille, non sapeva davvero cosa aspettarsi da quel bizzarro incidente, non voleva certo perdere un occhio.
Si morse il labbro. “E se non si potesse fare niente? E se diventassi cieco?” mormorò atterrito.
“Dai, Conor…”
“Me l’hai detto tu poco fa, c’è il rischio!”
Joe sospirò: era vero. Non era stato per nulla bravo a tranquillizzarlo.
Gli posò una mano sulla spalla. “Dai, girati. Guardami.”
Il cantante obbedì; ormai anche l’occhio sano gli si era appannato di lacrime. “Potrei non poterlo fare mai più” constatò, il labbro inferiore gli tremava appena.
“Smettila! Andrà tutto bene.” Gli strinse forte una mano e Conor non si oppose.
Rimasero così, in silenzio, a farsi divorare dall’ansia e dall’incertezza, mentre l’auto schizzava per le strade di Budapest. Ma almeno potevano contare l’uno sull’altro.
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Ragazzi! Lo so, stavolta la flashfic non è molto divertente, ma appena Juriaka ha suggerito la parola “occhi” – grazie mille per il prompt, cara! – mi è subito venuto in mente quest’aneddoto che, purtroppo, è accaduto realmente, ma che alla fine non ha causato gravi danni ^^
Da quel che mi è parso di capire, i Nothing But Thieves hanno dovuto annullare il loro show allo Sziget Festival – che si tiene sulla Obudai-sziget, un’isola del Danubio nei pressi di Budapest – nell’estate del 2017 perché Conor è stato coinvolto in un incidente piuttosto singolare: mentre usava un coltello, la punta della lama si è rotta e il pezzetto di metallo gli è volato proprio dentro l’occhio (non ho capito se il destro o il sinistro, io ho “scelto” il destro per la storia). L’incidente gli è costato una corsa in ospedale, dove gli è stato rimosso, e la cancellazione dello show, appunto.
Per quanto riguarda lo zenzero, in un’intervista Conor ha dichiarato: “I was actually just cutting ginger”, che letteralmente vuol dire “In realtà stavo solo tagliando lo zenzero”, e da qui il titolo della storia ^^
E niente, so che il prompt era “occhi” e non “occhio”, e che forse è trattato un po’ in senso lato, ma spero che possiate perdonarmi, l’ispirazione mi ha sospinto in questa direzione XD
Grazie mille per aver letto e per continuare a partecipare, siete fantastici :3
Alla prossima parola!!! ♥