9 Giugno: la fine della mia prigione mentale.
Nessuna storia d’ amore , nessuna storia d’ amicizia , nessuna simpatia reciproca ,ma un semplice nome : Marco. Un semplice ragazzo un po’ bruttino con un disagio profondo con se’ stesso e con gli altri; nessun interesse in particolare se non l’alcol, la droga, acquisire piu informazioni possibili su ogni cosa e infastidire la sottoscritta. Non sono mai stata una ragazza particolarmente interessante ;
da bambina un maschiaccio con la passione per Dragon-Ball e i telefilm americani anni 90 ; in adolescenza propensa ad intraprendere la professione medica ,senza alcun scopo di lucro , ma semplicemente con la volonta’ di aiutare gli altri . Al liceo , potete immaginare come ritrovarsi a 13 anni circondati da ragazzi che hanno gia’ capito tutto della vita sia stato l’inizio della fine . Quando dico che hanno gia’ capito tutto della vita ,intendo questo :
- il grasso non è sexy;
- la timidezza è una condanna , una prigione ,la bolla della tua “arroganza”;
- la bonta’ è sinonimo di altruismo ;
- mai fidarsi di nessuno ,ne’ in amore ne’ in amicizia ,alla fine, il bene che hai fatto ti sara’ restituito a caro prezzo con un piccolo schiaffo di cattiveria solo perché chiedevi aiuto ,solo un amico.
- La gente mette di se’ prima di tutto e sara’ pronta a lasciarti andare quando non avra’ piu’ bisogno piu’ di te.
- Se una tua amica viene picchiata dai genitori e tu non puoi fare niente dopo che ha deciso di lasciarti andare e di vivere una vita piena di ombre piuttosto che denunciare,ti chiedi in che mondo viviamo .