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Autore: pampu    05/02/2020    2 recensioni
[storia scritta a quattro mani da pampu e blu992]
“Dio, Stiles!”
“Che c’è?” domanda Stiles strappando il telefono dalle mani dell’amico.
Scott allarga le braccia. “Siete così imbarazzanti che lo capisco pure io che non siete solo amici.”
“Ecco, vedi? Non capisci proprio niente” sbotta Stiles lasciandosi cadere sul letto. “Spiegami cosa c’è che non va.”
“Amore di lupo? Davvero? E sei ancora vivo?”
Stiles alza gli occhi al cielo. “Lo dico anche a te. E siamo fratelli.”
“Appunto, siamo praticamente fratelli e non cerco di mordere chiunque mi faccia un apprezzamento.”
“Solo perché si sta addomesticando non significa che siamo qualcosa.”
“Sei serio?”
“Sì.”
Scott scruta per un po’ l’amico ma l’odore di sincerità che emana è così forte che si ritrova a scuotere le spalle e rimettersi a giocare con lui.
Genere: Fluff, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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01 Gennaio 

(Ore 00.00) Buon anno Sourwolf! SS 

(Ore 00.23) Buon anno, ragazzino. DH 

(Ore 00.24) Come stai? Ti stai divertendo? SS 

(Ore 00.35) Non sto facendo nulla di che. Tu? DH 

(Ore 00.36) Sono da Lydia ma è come se fossi solo. Mi manchi. SS 

(Ore 00.45) Sono partito da solo due giorni. Staccati dal telefono e vai a divertirti. DH 

(Ore 00.46) Non ho voglia di stare qui. Mi avevi promesso che mi avresti portato al mare. SS 

(Ore 00.47) MI dispiace. DH 

(Ore 00.48) Stai bene? Mi basta solo sapere questo. SS 

(Ore 00.49) Sì, sto bene. DH 

Stiles, cosa fai lì tutto solo?” 

La voce di Peter distoglie l’attenzione di Stiles dal telefono. “Stavo facendo gli auguri a Derek” risponde. 

“Sta bene?” 

“Ha detto di sì. Non ti ha detto dov’è andato?” domanda Stiles davvero curioso. 

“No.” 

“Ma conosci il motivo per cui se ne è andato.” 

Non è una domanda, Stiles è certo che lo sappia. “Non me lo ha detto ma sì, credo di conoscerne il motivo” conferma infatti l’uomo sedendosi al fianco di Stiles. 

“Ho come l’impressione di non essere abbastanza, di non riuscire ad aiutarlo come avrebbe bisogno.” 

Peter gli appoggia una mano sulla spalla. “Gli vuoi bene, ci sei sempre per lui. E lui lo sa. Non credo tu possa fare più di questo.” 

“Ma se ne è andato.” 

“Lui è così, lo sai. Pensa sempre di poter risolvere le cose da solo. Ma tornerà, tranquillo. Cosa ne dici se ti aiuto a dimenticare offrendoti qualcosa da bere? Prometto di non approfittare di te” propone Peter facendogli un occhiolino. 

“Andata.” 

(Ore 01.02) Non farlo ubriacare. E guai a te se lo tocchi. DH 

(Ore 01.03) Sei scappato. Posso fare ciò che voglio con lui. PH 

(Ore 01.04) Ti ammazzo. DH 

(Ore 01.09) Per farlo dovresti tornare. Buon anno, nipote! PH 

 

Stiles si sveglia che il sole è alto. Non ha la più pallida idea ne di che ore siano ne di dove si trovi. Sa solo di essere al caldo e in un letto non suo. Si alza ma una fitta alla testa lo costringe a distendersi di nuovo. “Ben svegliato” gli dice Peter allungandogli un piatto con dentro uova e bacon. 

“Poteri vomitare.” 

Peter ridacchia. “Stai sperimentando il post sbronza. Devi mangiare.” 

Stiles si sforza di mettersi seduto accorgendosi di essere nudo. “Che è successo?” domanda leggermente in asia. 

“Nulla che tu non volessi.” 

“E cosa volevo?” chiede ancora più in ansia. 

“Solo dormire” lo rassicura Peter. 

Stiles si trova a rilasciare il fiato che aveva trattenuto. “Grazie.” 

Peter gli lascia la colazione sulle gambe. “Sarebbe stato così terribile finire a letto con me?” 

Stiles si ritrova a pensare. Sarebbe stato brutto? No, assolutamente no. Peter è un bellissimo uomo ma... “Sento come se fosse una cosa sbagliata.” 

Peter lo guarda interessato. “Perchè?” 

“Non lo so. Credo che a Derek darebbe fastidio la cosa e io non voglio infastidirlo.” 

Peter fa uno strano sorriso. “Mangia e rimettiti in forma che poi ti accompagno a casa.” 

Stiles prende una piccola forchettata e comincia a mangiare mentre prende il telefono. 

(Ore 08.47) Dove sei? DH 

(Ore 11.20) Da Peter. SS 

(Ore 11.21) E cosa fai lì? DH 

(Ore 11.22) A quanto pare sono rimasto a dormire qui. SS 

(Ore 11.23) Se ha approfittato di te, lo ammazzo. DH 

(Ore 11.24) Dovresti smetterla di vedermi come una povera donzella indifesa. Se volessi andare a letto con lui ci andrei. Ma, siccome non voglio, non gli permetterò di approfittarsi di me. So difendermi, sai? Non sono solo un umano indifeso. SS 

(Ore 11.26) Lo so. Ma mi preoccupo lo stesso per te. Non posso farci niente. DH 

(Ore 11.27) Se fossi davvero preoccupato per me non te ne saresti andato. SS 

Stiles è furioso e nemmeno capisce il perché. Sa solo che si trova dove non vorrebbe essere e con la compagnia sbagliata. Si alza dal letto e comincia a rivestirsi. “Tutto bene?” gli domanda Peter. 

“No” ammette Stiles. “Ma non è colpa tua” si ritrova a dire per non ferire quell’uomo che, nonostante tutto, si è preso cura di lui. 

“Ti riporto a casa” gli dice senza chiedere altro. 

 

05 Gennaio 

Stiles non sente Derek da quasi una settimana. Sa di aver esagerato, di essersela presa per nulla, ma il fatto che il mannaro non lo abbia più cercato lo ha ferito più di quanto voglia ammetterlo. 

Continua ad aprire la schermata dei messaggi per poi mandarsi a quel paese da solo e far partire la chiamata. Ci vogliono cinque squilli perché Derek risponda. “Pronto?” 

“Sei vivo?” 

Perchè non dovrei?” 

“Non ti sei più fatto sentire.” 

“Eri arrabbiato e non ho capito il perché.” 

Stiles si ritrova a grattarsi il retro del collo come se lo avesse davanti. “Sì, a proposito di questo... mi dispiace. Ho scoperto cosa vuol dire avere il post sbronza.” 

“Lo ammazzo...” 

“Come stai? Cosa stai facendo?” 

“Sto lascianado andare la mia parte animale. Qui posso farlo.” 

“Ti aiuta?” 

“Molto.” 

“Sono contento per te.” 

“Tu stai bene?” 

“Non pensavo di dirlo ma spero cominci presto la scuola perché mi sto annoiando senza di te. Tornerai presto?” 

Derek esita. “Non lo so.” 

Stiles sente lo stomaco stringersi. “Okay, prenditi tutto il tempo che ti serve. Ti aspetto qui.” 

 

10 Gennaio

Stiles ha appena messo piede fuori la scuola ed è stanchissimo. I primi giorni post festività sono sempre stati pesanti, ma ora, senza nessuno con cui distrarsi, è esasperato. Scott ha avuto un litigio con Malia, quindi è troppo preso col farsi perdonare, Lydia ha iniziato la preparazione per il college e lui non sa cosa fare.  

Arriva a casa insieme a suo padre, che è appena sceso dall'auto. “Figliolo, mi fa quasi strano vederti a casa dopo la scuola” gli dice.  

“Mi hanno abbandonato tutti!” risponde sorridendo.  

“Derek? Non vai più a studiare al loft?”  

“È fuori città non so per quant-" ma un suono lo interrompe. “Oh, mi sta chiamando!” dice, guardando il cellulare e correndo verso il piano di sopra. Risponde mentre si lancia sul letto. “Ehi, Der!” e un sorriso spontaneo gli incurvate le labbra.  

“Ragazzino. Sei già a casa?”  

Yup! Sono distruuuuutto! Oggi Harris era peggio del solito. Tu che fai?”  

“Ho fatto un giro per negozi, dovevo fare la spesa, ora sono rientrato.”  

“Oh, hai comprato anche delle verdure? Non si mangia solo carne, lupo!”  

Derek sbuffa una risata. Stiles lo immagina mentre alza gli occhi al cielo. Sta per chiedergli che programmi ha per la giornata, ma dall'altra parte del telefono sente una voce femminile. “Deeeer! Con chi parli? Vieni di qua, ho bisogno di teeee!”.  

Stiles ingoia uno strano magone, prima di rispondere. “Vai, la tua lei ti sta chiamando…”  

Stiles" tenta di ribattere Derek, ma Stiles lo interrompe.  

“Io devo fare i compiti! Ciao!” e mette giù. 

Sta davvero per mettersi a studiare, una strana sensazione all'altezza dello stomaco, quando sente dei colpi contro la finestra. Per un attimo Stiles pensa possa essere Derek, anche se sa che è impossibile. Infatti, dall'altro lato del vetro c'è Peter.  

“Peter? Cosa diavolo ci fai fuori camera mia? C'è papà di sotto!”  

L’uomo nemmeno risponde. Scavalca e si siede sul suo letto. “Salve, Stiles. Passavo di qui e ho pensato di passare a salutarti. Come stai?”  

Siles incrocia le braccia al petto.  

“Okay, okay” si arrende l’uomo, alzando le mani. “Passavo davvero di qui per caso e ho sentito puzza di rabbia e tristezza. E davvero mi sono preoccupato.”  

Stiles si lascia cadere sulla sedia. “Posso fidarmi o parlerai con Derek?” chiede. Peter mima il cucirsi la bocca. “Okay. Eravamo al telefono e ho sentito la voce di una donna che lo chiamava.”  

“E sei geloso" afferma l’uomo.  

“No! No! È che lui mi ha detto di dover pensare, voler stare da solo e, invece… invece è andato dalla sua compagna. Perché non mi ha detto la verità?” chiede, abbassando lo sguardo.  

"Anch’io sapevo fosse solo” risponde, e Stiles sente un tono sincero. “Se vuoi, posso chiedergli dov'è, ma dubito voglia dirmelo.”  

“No, non te lo direbbe mai. Vorrei solo sapere se sta davvero bene e se tornerà mai. Io… io lo capirei se volesse stare con lei, è giusto, è… è così l'amore, no?”  

“Non lo so, non mi sono mai innamorato.”  

Stiles alza lo sguardo, incontrando quello di Peter. “Davvero? Nemmeno della mamma di Malia?”  

“Assolutamente no, ma mi piaceva molto.”  

“Oh… nemmeno io.”  

Peter si alza e gli si mette di fronte, abbassandosi sui talloni. “Tu sei ancora molto giovane, Stiles, hai tanto tempo per trovare l'amore o per lasciare che sia l'amore a trovarti.”  

“Sei diventato saggio?”  

“Lo sono sempre stato. Siete voi che siete troppo impegnati a credermi pazzo!” e si rialza, passandogli una mano tra i capelli. Posso darti un consiglio?”  

Stiles annuisce. 

“Non insistere con quell'idiota di mio nipote. Se non ti ha detto qualcosa, forse, nella tua testa contorta, ha dei giusti motivi. Lascia che sia lui a parlarti, ormai lo conosci.”  

Siles annuisce ancora. Peter sventola una mano e salta giù dalla finestra.  

“PAPÀ! ESCO!”  

Stiles lo urla scendendo le scale, incrociando su padre in corridoio. Il cellulare ancora sul letto.  

   
 
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