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Autore: shana8998    05/02/2020    3 recensioni
Hannah è una studentessa modello. Una di quelle ragazze super intelligenti che non gode di alcuna popolarità nella sua scuola.
E' terribilmente infatuata di Justin Kohl uno dei ragazzi più ambiti della scuola che però la ignora totalmente.
Ma Justin non è l'unico ad essere popolare ed ambito alla Briar. Garret Graham un altro sportivo della Briar , è quel tipo di ragazzo senza nessun ritegno morale , uno sciupa donne viziato ed arrogante capitano della squadra di Hockey.
Dopo l'ultimo esame andato pessimamente per lui, Garret si troverà costretto a chiedere aiuto alla "secchiona" non che sconosciuta Hannah. Così stabiliscono una sorta di patto. Lei sarà la sua tutor per tutto l'anno mentre lui fingerà di essere il suo ragazzo , così da attirare l'attenzione di Justin. Ma qualcosa va storto e quella finzione fra i due non sembra più così falsa.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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                                                                                                                    Hannah
Garret lascia la luce spenta.
Chiude la porta alle nostre spalle , e riesco a vedere i suoi occhi che brillano nell'oscurità.
Si spoglia così velocemente che mi metto a ridere e poi me lo ritrovo nudo davanti, e il suo corpo muscoloso è un' ombra indistinta mentre fa un passo verso me.
-Perchè sei ancora vestita?- brontola.
-Perché non tutti sono abili a spogliarsi quanto te-.
-Non è difficile, piccola. Ecco, lascia che ti aiuti.-
Ho un brivido, quando fa scivolare entrambe le mani sotto la mia camicetta e me la tira su lentamente fino alla clavicola.
Ho il seno coperto dal pizzo nero e lui mi stampa esattamente al centro delle coppe, un bacio morbido prima di sfilarmi del tutto la camicetta.
Poi getta via anche il pizzo.
I polpastrelli ruvidi mi scivolano lungo i fianchi e mi solleticano le anche, mentre si inginocchia e con un gesto veloce mi libera di jeans e intimo.
Riesco soltanto a vedere la sua testa che indugia a pochi centimetri dalle cosce, ed è così eccitante che riesco a malapena a respirare .
Quando la sua bocca incomincia ad esplorare la mia intimità , non posso far altro che artigliare le sue spalle. 
-D'accordo no. Non riuscirò mai a restare dritta in piedi se fai così.-. Annuncio.
Garret ridacchia , mentre si alza in piedi e mi prende in braccio come se non pesassi nulla.
Atterriamo sul materasso in un tonfo, ridendo mentre ci sdraiamo di lato uno di fronte l'altra. Siamo entrambi nudi ma a me sembra la cosa più naturale del mondo e questo lo devo solo a lui.
Si , Garret mi ha disinibita , ed ora posso essere me stessa di fronte a lui senza che i demoni del mio passato mi frustassero la coscienza. Gli devo un grazie.
-Sai, pensavo che il tuo nome incominciasse per "M".-. E' talmente insensata quella frase , da lasciarmi sorpresa.
-Pensavi mi chiamassi Mannah?-.
Garret sghignazza. -No , pensavo che ti chiamassi Mona o Molly , insomma qualsiasi nome al'infuori di Hannah.-.
Non so se dovermi sentire offesa o divertita
 -Capisco.-
-Per almeno tre mesi , Hannah. Sono andato avanti per tre mesi senza sapere il tuo vero nome.-.
-Be' non ci conoscevamo.-.
-Ma tu sapevi il mio.-..
Faccio un sospiro. -Tutti sanno come ti chiami.-.
-Cavoli, come ho fatto a non notarti per tutto questo tempo? Perché ti ho notata solo dopo aver visto quella stupida "A" sul tuo compito per l'esame di inizio semestre?-.
Sembra così sinceramente sconvolto che l'unica cosa che riesco a fare è allungare il collo e baciarlo.
-Non importa. Adesso mi conosci.-.
-E' vero .-. Dice con fierezza, e poi scivola in giù afferrandomi un capezzolo con le labbra.
-Tanto che so che quando faccio così ...-. Succhia delicatamente. Poi lo lascia andare in uno schiocco umido -...tu gemi a voce tanto alta da svegliare un morto. E so che quando faccio così , i tuoi fianchi iniziano a muoversi come se cercassero disperatamente il mio cazzo.-.
Mi lecca l'altro capezzolo , dandogli dei colpetti con la lingua , e come previsto i miei fianchi incominciano ad ondeggiare involontariamente .
Garret si solleva su una spalla dopo aver lasciato delicatamente andare , i miei seni.
-So anche che mi piaci.-.
Mi scappa una risatina vibrante. Ecco questo è il problema. Garret mi divide in due. C'è quella parte di me , che è stra-felice , sto bene con lui , ho voglia di vederlo , di passarci del tempo , ma c'è anche l'altra parte , quella più insita in me che si sente mancare qualcosa. Si, questa situazione mi toglie la sensazione di libertà. Annaspo.
-Dico sul serio. Cazzo , tu mi piaci veramente.-.
Non so cosa rispondere. Ho deciso di non riprendere  il discorso "frequentiamoci" dalla causa in tribunale un mese fa. Ho continuato a vedere Garret , a fare cose con lui , a parlare anche con lui .
E tutto questo ha creato una sorta di legame stupendo.
Ma io non voglio essere la sua ragazza. Non voglio essere la ragazza di nessuno.
Gli afferro la testa e lo bacio, forte , con violenza. Voglio che quel discorso finisca li .
Con un nodo alla gola , gli salgo in grembo. E' la mia prima volta con lui , non dovrei correre così , non dovrei costringermi e poi magari pentirmene un attimo dopo. Non immagino nemmeno che effetto potrebbe darmi. Se mi turbasse? Se tutto il marcio che ho dentro tornasse a galla e non ne volessi mai più, del sesso con lui?
Gli afferro il pene con una mano. E' grosso e lungo. Ho il cuore che mi va a mille. Ho paura ma sono eccitata al tempo stesso.
Mi abbasso in un colpetto secco, e provo la sensazione di stiramento più piacevole che abbia mai sentito, mentre centimetro per centimetro mi abbasso finché non è tutto dentro.
All'improvviso mi sento piena . Terribilmente piena.
I miei muscoli interni si stringono attorno alla sua erezione , avvolgendolo con un fremito , e lui emette un suono disperato dalla gola che mi rituona dentro.
-Oh, cazzo.-. Le dita di Garret affondano nei miei fianchi prima che io possa muovermi. 
-Raccontami ancora di tua nonna.-
-Adesso??.-.
Lui ha una voce affaticata. -Si, adesso , perché non so se qualcuno te l'ha mai detto prima d'ora , ma sei più stretta di una...D'accordo no , non parliamo di quanto sei stretta. Come si chiamava tua nonna?-.
-Sylvia.-. Faccio uno sforzo enorme per non ridere.
Il suo respiro si fa sempre più affannato.-Dove vive?-
-Florida. Casa di riposo.-. 
Mi spuntano le goccioline di sudore anche a me , poichè Garret non è il solo qui che sta per scoppiare. La pressione che sento tra le gambe è insopportabile. Voglio muovere il bacino . Il mio corpo reclama sollievo.
Garret butta fuori un lungo respiro irregolare . -D'accordo. Ci sono.- Sorride maliziosamente nell'oscurità. -Hai l'autorizzazione per procedere.-
-Grazie a Dio.-.
Mi sollevo, poi sbatto così forte verso il basso che gemiamo entrambi.
Questa specie di voglia incontrollabile è una novità per me . Lo cavalco a ritmo veloce , con furia , ma non è ancora abbastanza.
Dio, voglio Garret , lo voglio immensamente.
Ho bisogno di lui, di questo . La voglia dentro me pompa a ritmo serrato e finisco semplicemente per piegarmi più verso lui e strusciare il mio clitoride sulla sua pelle , poiché ho appena scoperto che facendolo intensifico il mio piacere.
Ho i seni schiacciati contro il suo petto . E' così massiccio , virile , mi crea una dipendenza assoluta.
Lo bacio sul collo e sento la sua pelle calda sotto le labbra. Sta andando a fuoco ;il battito del suo cuore martella freneticamente contro i miei seni. Siamo eccitati tutti e due , ma c'è comunque qualcosa dentro me che non fa click.
Ho terribilmente paura, di potermi innamorare di questo ragazzo.
Sollevo la testa , e quando lo faccio mi perdo nei suoi lineamenti , nei suoi tratti  ma ancor di più nei suoi occhi, nel modo in cui mi guarda.
Sono talmente concentrata su di lui che quando raggiungo l'orgasmo per me è una totale sorpresa.
Mi contorco impercettibilmente e un suono che non ricordavo di aver mai emesso mi sfugge dalle labbra.
E' così forte quel tipo di piacere che sto provando adesso, che mi rintrona. Solo dopo pochi attimi capisco che ce l'ho fatta , che non sono più rotta.
Si. Hannah non è più rotta.
Mi curvo su di lui , nascondendo il viso fra la sua clavicola ed il suo collo. Sto piangendo. 
Garret mi strofina la schiena baciandomi delicatamente la tempia.
-Hai visto? Sei ok. Funzioni alla perfezione.-
Sospiro un sorriso. Garret mi ha regalato il momento più vero della mia vita .
Vorrei dirgli qualcosa, e per un attimo ho l'impulso di dirgli che lo amo. NO. Perché?
Mi sollevo , ho gli occhi lucidi, ma so che lui non è venuto e mi sentirei troppo in colpa a fare l'egoista . So che sta esplodendo.
I suoi occhi si incastrano nei miei e provo un senso di timidezza assurdo. Mi accarezza una guancia e muove il bacino per farmi scendere.
-Ma tu...-. Dico quasi dispiaciuta.
Muove la testa mimando un " non fa niente". Invece fa.
Riacquisto la mia posizione tornando a troneggiare su di lui . Lo bacio ed incomincio a muovermi esattamente come pochi attimi fa.
Tira la testa all'indietro e vederlo godere, è la soddisfazione più grande per questo momento.
Ruotiamo sulla schiena ed ora è lui che comanda. E' più bello così. Averlo sopra mi torna ad eccitare nonostante mi sia svuotata.
Da spinte forti e mi bacia così intensamente che dimentico come si respira.
Quando viene il suo respiro esce pesante dalla gola e di riflesso il mio cuore si allarga.
-Sono felice.-. Dice ansimando per lo sforzo.
Lo sono anche io. Sul serio.
-Mi hai regalato qualcosa che ad oggi non aveva mai fatto nessuno.-.
Sorride. E' così dolce la curva delle sue labbra. 
Sono emozionata. Si, sono veramente emozionata. Ma la vagonata di cose che provo ora è senza dubbio troppo per me.
-Senti Hannah...-. Perdo un battito.
Le mie palpebre si spalancano all' improvviso.
-Domani giochiamo contro Harvard. Vorrei che venissi con me a vedere la partita.-.
Per un momento il mondo è tremato attorno a me.
-Mi farebbe veramente piacere.-. Sorrido calorosa.
-Bene.- Si solleva soddisfatto , sfilandosi il preservativo.
-Vado a farmi una doccia , tu? Torni al tuo dormitorio?-.
Piccola parentesi. Sono tornata da Nell. O meglio , nella stanza accanto a quella sua. Alla fine lei ed Allie hanno litigato e sono venuta a sapere che quest'ultima è diventata un'oca conclamata , dopo essere riuscita ad entrare nel gruppo di Kendall. DIO, è entrata a far parte di quel gruppetto di snob, ancora se me lo ripeto in mente mi sembra strano riuscirci a credere.
Perciò, comunque siano andate le cose fra me e Nell , ho deciso di buttare l'ascia di guerra e sono tornata li.
Qualche volta ci incrociamo per il corridoio o in cucina, ma le parole sono poche e gli sguardi anche. Pace. Di certo ora non ci sto più così tanto male.
-Si , penso che tornerò li a dormire.-.
Garret fa un passo indietro verso il bordo del materasso dove ci sono io a rinfilarmi il jeans.
-Garret non ti avvicinare con quel coso che penzola dalle tue gambe!-. Gracchio quando vuole darmi un bacio -... ed hai un preservativo gocciolante fra le dita.-. Proseguo inorridita.
La sua risata riecheggia per le stanza.
-Ehy.-. Mi sventola il lattice davanti . -Questo amichetto , ha fatto si che tu tornassi nuova di fabbrica.-.
Involontariamente un sorriso enorme mi nasce sulle labbra.
E' vero infondo.
-Sciocco.-. Rido spostando l'affare in un'altra direzione.
-Fammi andare via.-. Mi sollevo e gli regalo un bacio sulle labbra. 
Esco dalla sua stanza e scendo velocemente al piano di sotto.
-Ehy Welsy.-. Una voce mi sfiora la guancia.
Quando mi volto Tuck è fermo all'ingresso della sala con le braccia incrociate sul petto.
-Tuck.-. Faccio quasi atona.
-Ancora ripetizione con mister G?-. Ha una curvetta maliziosa che incrina l'angolo della sua bocca. Di riflesso ho voglia di fargli sapere che si, mi sono scopata Garret a sangue , perchè? Non ne ho la più pallida idea.
-Diciamo...-. Faccio vaga.
La sua espressione muta all'impatto con la mia voce. Fa un passo avanti e mi raggiunge.
-Senti Hannah. So che non sono io a dovertelo dire , ne tanto meno a doverti fare la morale ma...-. Si gratta la testa pensando a come articolare la frase. -Ecco , Garret è molto preso da te. E con molto intendo da pazzi, per questo e per il fatto che è come un fratello per me, ti chiedo di non fare la stronza con lui.-.
I miei occhi si fanno tondi. All'istante capisco che ho giocato con il fuoco. Che forse se il sentimento non è ricambiato potrei sbagliare . Anzi , ma che dico , io ho già sbagliato tutto.
-Sta tranquillo Tuck. L'ultima cosa che voglio e fare del male a Graham.-.
Il giocatore di Hockey mi sorride debolmente.
-Bene. Fa finta che non ti ho detto nulla allora.-. Torna in sala e quando la sua immagine sparisce dal mio campo visivo, ho mal di pancia.
Cazzo, ho combinato un bel casino. Sto svolgendo la mia vita in esatto caos come dal tronde vive la mia testa.
Esco da casa di Garret questa volta, con un enorme peso in più sulla coscienza.
Potrei fargli del male? Mi ripeto.
A Garret. Nah , lui si è scopato così tante ragazze senza stare male per nessuna perché dovrebbe incaponirsi proprio con me?
Poi , mentre accendo la mia auto mi decido. Devo affrontare questa palla che ho dentro . Garret mi piace o no?
La risposta è si. Garret mi piace da pazzi. Ma c'è qualcosa che mi frena nei suoi confronti. Lui vive quello che sente per me , così alla leggera , così come se nulla fosse.
Io no. Non sono Kendall , Tracy , Stefanie non sono nessuna di tutte quelle che si è portato a letto e l'idea che possa farmi soffrire, che possa usarmi come ha usato loro ,mi da una scossa così forte da farmi salire le lacrime agli occhi.
Ho paura di Garret , di quello che potrebbe farmi se aprissi il mio cuore a lui. Quindi no, non voglio essere la sua ragazza.

                                                     
   
 
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