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Autore: LadyPalma    06/02/2020    8 recensioni
|Terza classificata al contest "Hold my angst (Flash contest - Edite e inedite)" indetto da GaiaBessie sul forum di EFP.
Storia partecipante al contest "Angst, Potter?" indetto da Nemesi01 sul forum di EFP.
Cuthbert tenne la mano sollevata in aria a lungo come paralizzato. Sciocco, aveva creduto che per toccare un fantasma sarebbe bastato assumere quel medesimo grado di ineffabilità. C'era, però, qualcosa di più forte della differenza di materia a tenerli separati: la differenza di volontà.
Stupidamente, non aveva previsto il rifiuto.
Colui che aveva ucciso per amore non si curava di chi si era ucciso per amor suo.
[Professore Binns/Barone Sanguinario]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Cuthbert Rüf | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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Ghosts from a wishing well

 



Cuthbert Binns era vecchio, talmente vecchio che le sue ossa si sarebbero potute spezzare solamente sedendosi e che la pelle, raggrinzita e giallognola, non sembrava essere spessa abbastanza da coprirle.
Ma anche lui una volta era stato giovane, un ragazzino taciturno e curioso smistato in Corvonero. Cuore precoce, si era innamorato già durante il suo primo anno, quando il ritmo del suo battito prese a essere scandito dal sordo scuotere di una catena. Ciondolava spesso nella Torre di Astronomia, solo per studiare la strana tonalità di argento che nessuna magia sembrava essere in grado di eguagliare.
"Che cosa vuoi da me, giovanotto?"
La voce cupa e profonda del fantasma lo colpì finalmente sul finire del suo terzo anno.
Voleva spaventarlo, lo sapeva, con quel suo tono minaccioso e il sangue argenteo che gli schiumava dalla bocca. Invece, Cuthbert sorrise e fece un passo avanti, sorprendendo a sua volta il terribile Barone.
Rientrando un quarto d'ora dopo nella sua Sala Comune, sbagliò per la prima volta nella sua giovane vita l'indovinello per accedere.
 
"Terribile sapiente d'incanto
D'amore fa impazzire
E per sempre di passione grugnire". 
"Il Barone Sanguinario".


 
 
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La sua materia preferita era sempre stata Incantesimi, ma nessuno dei suoi insegnanti o compagni poteva ignorare la vasta conoscenza che aveva in merito alla Storia della Magia. Come poteva spiegare che erano tutte informazioni acquisite accidentalmente per cercare di scoprire il più possibile sul Fantasma di casa Serpeverde?
L’amore per la Storia gli era sorto semplicemente perché era ossessionato da una storia in particolare.
Aveva finito per appassionarsi anche al resto, a poco a poco, e dopo i M.A.G.O. a considerare seriamente la carriera di storico. A trent'anni era già uno dei massimi esperti della nascente archeomagia ed era in ballo per lui una promozione come capo dell'Accademia Storica Francese. A sorpresa, rifiutò senza esitazione quando gli fu proposta invece la ben meno allettante cattedra a Hogwarts.
 
"Devi essere un pazzo, Binns, getti al vento la tua carriera così! Non c'è nessuno in tutta Europa che conosce i fantasmi quanto te!"
Un guizzo di tristezza apparve nei suoi piccoli occhi neri, e le sue parole furoni meno sibilline di quanto potessero apparire.
"C'è un solo fantasma a cui non riesco a rinunciare".



 
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Aveva vissuto una vita intera a collezionare fantasmi nella sua testa e a corteggiarne da lontano uno reale.
Aveva studiato, insegnato, conosciuto ed esplorato. Ma ora che era vecchio, scopriva che quella passione giovanile non lo aveva mai abbandonato e l'unica cosa che gli mancava tra quelle che non aveva mai fatto era stata amare.
Si piazzò davanti al camino con una copertina e una fiala proibita di Belladonna. La bevve tutta e si lasciò morire con un sorriso da tartaruga beata sul volto rugoso.
Moriva perché aveva ancora troppa voglia di vivere.
Si risvegliò il giorno dopo e, come se nulla fosse, andò a insegnare. Tutti lo guardarono con orrore e sgomento, ma lui non si scompose se non per la sincera curiosità che riuscì a suscitare per un attimo nel suo fantasma preferito.
"Fa' un passo indietro, villano!" sbraitò il Barone agitando le catene.
Cuthbert tenne la mano sollevata in aria a lungo, come paralizzato. Sciocco, aveva creduto che per toccare un fantasma sarebbe bastato assumere quel medesimo grado di ineffabilità. C'era, però, qualcosa di più forte della differenza di materia a tenerli separati: la differenza di volontà.
Stupidamente, non aveva previsto il rifiuto.
Colui che aveva ucciso per amore non si curava di chi si era ucciso per amor suo.
 
"Buongiorno ragazzi, oggi parleremo dei fantasmi delle nostre Case di Hogwarts..."
Continuava a insegnare, con monotonia e grigiore. Non era cambiato niente, niente.
Aveva venduto la sua vita solo per poter attraversare le lavagne.
 
 
 
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Era consapevole di come le sue lezioni fossero le più noiose della scuola, lo erano sempre state  sia prima, sia dopo. Se alcuni studenti particolarmente diligenti riuscivano a fingere di non essere annoiati a morte, sapeva che per gli altri non ci sarebbe stata speranza. Ecco perché, quando si ritrovò a presentare i quattro fantasmi delle case alla nuova classe Grifondoro-Tassorosso del primo anno, si stupì non poco di trovare la completa e sincera attenzione del ragazzino che già si era distinto come il più scapestrato della scuola.
"Signor Potter, è forse interessato alla storia?" gli chiese, fermandolo al termine della lezione.
James fece cenno ai suoi amici di andare avanti senza di lui e sul suo viso comparve un sorriso malandrino.
"A dire il vero, no, professore. Ma sono rimasto incantato dal suo modo di presentare il Barone Sanguinario. Sembrava emozionato, non lo so... Spero un giorno anche io di sentirmi così nel parlare di qualcuno. Non per forza un fantasma, se capisce quello che intendo".
Cuthbert non si rese conto di essersi emozionato, ma si emozionò in quel momento nell'accorgersi di essere stato scoperto. Sorrise bonariamente al ragazzo e poi fluttuò lontano senza dire una parola.
 
"La figurina di Circe... Che cosa significa, professore?"
"Solo un promemoria, Signor Potter. Che possa trovare anche lei qualcuno che la incanti".
James sorrise, senza malizia. E con la coda dell'occhio cercò incosciamente Lily Evans.











 
 
NDA: Forse con questa storia ho scavalcato la frontiera del crack, a mia discolpa posso dire che è stata tutta colpa di una chiacchierata con Mari Lace, la quale mi ha chiesto: “Ma tu con chi shipperesti il professor Ruf/Binns?” e da lì è partito il delirio ahah
Ho cercato di mantenere alcune informazioni che si hanno su Binns da Pottermore e dai libri (la trasformazione in fantasma nel sonno, la noiosità delle lezioni e la figurina di Cioccorana della maga Circe data a James Potter), aggiungendo ovviamente alcune invenzioni (l’essere stato smistato in Corvonero e il lavoro come esperto di archeomagia). Su Pottermore risulta anche che è stato lui a fare domanda per l’insegnamento, ma qui ho preferito cambiare gli eventi su questo punto, in modo da sottolineare l’intensità del legame che qui il caro Cuthbert ha con il Barone.
L'indovinello all'inizio della storia aveva come risposta naturalmente "Circe".
Ultima nota per il titolo: significa “Fantasmi dal pozzo dei desideri” ed è preso dalla canzone “If you could read my mind” di Gordon Lightfood – una delle mie canzoni preferite in assoluto.
P.S. In realtà sappiamo benissimo il vero motivo per cui Binns ha dato la figurina di Circe a James: si sarebbe trasformato in un maiale, proprio come anni dopo avrebbe confermato Piton ahahah Bene, dopo questa ultima battuta, fluttuo lontano come un fantasma. Alla prossima!
 
   
 
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