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Autore: AryaDream    07/02/2020    7 recensioni
Quando sembra che
Non succeda più
Ti riporta via
Come la marea
La Felicità
[Canzone: E' una storia sai tratta dal classico Disney la bella e la bestia]
Per Daphne vi erano due cose fondamentali che bisognava portare con sé in viaggio: la curiosità ed il tempo.
“Questa storia partecipa alla Fables Challenge indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp”
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
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Nei giorni a seguire l'unica cosa che regnava nel castello era il silenzio.
Dopo il litigio con Richard, la giovane Daphne, non si faceva vedere in giro da sola, ma solo con Agnes.
Di solito passava le sue giornate a leggere dei romanzi nella grande biblioteca.
Intanto il principe nella sua stanza, si stava osservando le ferite e si rese conto che le ultime ferite stavano guarendo. Altre volte si era trovato in quella situazione, ma le ferite ci mettevano molto tempo a guarire, ma quella volta era diverso.
Si vestì e senza dire nulla andò in guardino ad osservare le rose e vedere con i suoi occhi se effettivamente Daphne avesse ragione.
Arrivò davanti al cespuglio di rosse e si rese conto che erano alcune rose erano tornate rosse.
Capì in quel preciso momento che il sangue della ragazza che era finito su quei fiori era per lui un antidoto.
Il sangue di Daphne era riuscito a far guarire in fretta le ferite.
Non voleva la sua ospite si facesse male per guarirlo. La sua era una maledizione causata molti anni indietro.
Lui il principe Richard erano duecentocinquanta anni che soffriva per via di una maledizione. Si era innamorato di una fanciulla che si rivelò la figlia di una potente strega.
Per salvargli la vita, si sacrificò salvandolo da un potente incantesimo che la madre aveva lanciato contro di lui.
Fu maledetto dalla strega che incolpava il principe che lo incolpava della morte della adorata figlia.
-Ho ucciso la mia amata Aveline. Sua madre mi ha punito e continua a farlo.-
Ogni volta che le rose venivano bagnate dalla pioggia o da terze persone, il principe subiva delle ferite. Le rose erano state coperte da teli, ma inutilmente.
La maledizione si sarebbe spezzate solo se una fanciulla sarebbe stata disposta a sacrificarsi per lui, solo allora, la maledizione sarebbe stata spezzata, ma Richard non voleva che Daphne si sacrificasse per lui.
Aveva deciso di parlare con Daphne. Tornò all'interno del castello, avviandosi verso la stanza della ragazza.
Bussò alla porta.
-Daphne dovrei parlarti...-
-Potete entrare...-
Una volta entrato nella camera che prima apparteneva ad Aveline, il suo sguardo diventò triste, ma in quel momento non poteva pensare al passato, ma di evitare che la sua ospite si facesse del male per colpa sua.
-Daphne, la tua presenza al castello è gradita e potete andare dove volete, ma dovete promettermi una cosa.-
-Cosa?-
-Non avvicinatevi alle rose, non voglio che vi facciate male.-
-E' solo questo il motivo per cui non volete che mi avvicino a quei fiori?-
-No...Hai fatto appassire una rosa rossa.-
-Allora avete visto anche voi che una era appassita.-
Si era reso conto che aveva parlato troppo e che se continuava con quella conversazione le avrebbe detto la verità e non poteva permetterlo.
-Stai lontana da quelle rosse. Che siano rosse, gialle o bianche non devi toccarle-
Daphne si rese conto che quella volta era stata lei a rovinare tutto con la sua curiosità, ma doveva ammettere che anche il principe non aveva dei modi carini. Quando urlava sembrava una bestia pronto a sbranarla.
-Perché fate cosi?-
In quel momento lui la guardò in silenzio, fino a quando non prese parola.
.Per prima cosa ti concedo di darmi del “tu”...Devi scusarmi, vorrei dirti perché sono cosi, ma non posso.-
Era la maledizione a impedirglielo. Avrebbe voluto svelarle ogni cosa. Pensò alle parole di Agnes, che per lui era come una madre.
“Se fosse lei quella giusta”
Si sarebbe sacrificata per lui e questo non poteva permetterlo. Doveva esserci un altro modo per spezzare quella maledizione.
Vide Daphne guardarlo negli occhi, lo sguardo di lei era un misto tra delusione e rabbia.
Rimasero a fissarsi, fino a quando Daphne sentì la voce della fanciulla del sogno.
“Non abbandonarlo...Impara a conoscerlo...”
Daphne si avvicinò a Richard, per poi abbracciarlo.
-Vorrei che ti fidassi di me...-
Quando si staccò da lui, l'imbarazzo prese il sopravvento. Lui uscì dalla stanza, ma tornò a notte fonda a guardare la sua ospite dormire.
-E' bellissima.- Disse a voce bassa
Era consapevole di una cosa: non voleva che lei soffrisse a causa sua.


Note Autrice:
Questa storia è nata per puro caso e sto andando avanti seguendo la mia fantasia e i vari film della Bella e la Bestia.
Mi sto immagiando i due protagonisti che man mano legano a vicenda nonostante i vari segreti e misteri.
In questo capitolo scopriamo cosa nasconde il principe e la sua maledizione.
L'aesthetic è opera di Nao Yoshikawa.
Grazie per essere arrivati fin qui.
  
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