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Autore: Aryapikkola    09/02/2020    0 recensioni
Come ogni fan di Twilight, Alex adora i libri. Li legge come rifugio da una vita che gli da solo delusioni sù delusioni. Un giorno uno sconosciuto gli dà l'opportunità di poter entrare dentro quel mondo che tanto adora, così la nostra protagonista si ritrova dentro Twilight al posto della protagonista.
Estratto dal primo capitolo
" Ero terrorizzata, ma non sapevo come comportarmi così dissi forse le parole che lei si aspettava, e non fu una scelta a caso che gli risposi proprio come continuava nel libro, mi sentii sollevata ad averlo letto così tanto.
Con un filo di voce dissi la frase, come se recitassi con un copione in mano
- Ci voglio andare. "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Con la mente iniziai a scorrere nei miei ricordi fino alla prima volta a cui vidi il libro.

La mamma è vicino a me, a passo lento percorriamo la corsia della biblioteca. Si trova vicino all’ospedale, appena ha iniziato il ciclo di chemio la mamma non voleva che aspettassi lì in ospedale così spesso, quando finiva mi raggiungeva lì.

-Dai scegli un libro e andiamo, non possiamo fare notte

Sorride mentre mi stringe il braccio, con il suo modo confortante. È il nostro rituale, lei si aggrappa a me io la sostengo in modo da non doverla far stancare troppo. Non sembra che stia male, anzi non penso di averla mai vista davvero preoccupata o sofferente in modo grave. Non so dove trovi la forza e rimanere così ottimista. Il suo viso è simile al mio ma leggermente più spigoloso, i suoi occhi invece sono come due pozzi profondi non sai mai cosa gli passi per la testa. Gli unici segni della malattia sono le guance più magre e la pelle che sembra essere più spenta di come lo era una volta.  
 Inizio a sfogliare qualche libro, ma l’attenzione mi cade subito su una copertina nera con disegnate due mani bianche che sostengono una mela rossa. Non leggo neanche il prologo o il riassunto, voglio tenermi la sorpresa per dopo. Non era una novità alcune volte mi piaceva prendere qualche libro senza farmi idee o pregiudizi, lo iniziavo senza aspettative ed era tutto inaspettato,  mi piaceva così.

Inizio ad andare avanti veloce, come immagini sparse, penso alle parti che mi hanno colpito di più e che mi hanno davvero emozionato del libro.
 
Edward che salva Bella dall’incidente d’auto, 

         lui che la porta alla radura..

lui che gli racconta della sua famiglia,  del suo passato..  

nella mia testa risuonano le frasi che mi avevano colpito di più,

 “Mi rivolse il suo solito sorriso sghembo, che mi fermò il respiro e il cuore. Non riuscivo a immaginare un angelo più splendido. In lui non c'erano imperfezioni da correggere”

“E così il leone s'innamorò dell'agnello. "Che agnello stupido" "Che leone pazzo e masochista”

        Lui che la bacia, che si innamorano.. 

“Se fossi capace di sognare, sognerei te. E non me ne vergogno”
 
Mi sembra così difficile da sopportare nella mia testa so’ che non è lo stesso Edward di cui ho letto, perché qui non cè la vera Bella, ma non posso non provare un po’ di gelosia. Cerco di rimanere concentrata e gli racconto la trama del libro a grandi linee.
Quando finisco mi sento così esausta, quasi non ho il coraggio di aprire gli occhi. Cerco di nuovo di celare i miei pensieri faccio uno sforzo notevole, ma lo faccio. Non so cosa dovrei dire, apro gli occhi e lui è ancora lì a differenza mia lui ha gli occhi chiusi. Se non sapessi che non può dormire mi sarebbe venuto il dubbio che si fosse addormentato. Quando li riapre, sembra più confuso di prima ma non fa commenti.

-Credo che adesso tocchi a me rispettare i patti, studiamo.

Non è ancora tranquillo, ma non glie ne do una colpa, sarebbe una situazione complicata per tutti, così passammo il resto del pomeriggio a studiare. La situazione sembrava così normale che alla fine ci eravamo rilassati, l’ansia finalmente mi aveva dato un po’ di respiro e per la prima volta riuscii a concentrarmi anche se c’era Edward al mio fianco.

-Mio padre rientra tra una mezzoretta.

Lo volevo avvisare, non volevo che dovesse affrontare una situazione imbarazzante. Non sapevo esattamente come avrebbe reagito Charlie nel vedere che Edward era a casa nostra, senza nessuna supervisione. 

-Si, credo sia meglio che vada a casa mia.

Lo accompagnai alla porta, ma non sapevo esattamente cosa fare. Ovviamente non potevo pretendere che stesse sempre con me. Dall’altra parte la mia parte meno razionale di  me non se ne voleva mai separarsene. Grazie a dio non poteva leggere i miei pensieri  in questo momento.
Alla soglia della porta, si era fermato. A quanto pare ci piaceva davvero fermarci ad ogni soglia.

-Sto ancora pensando a quello che mi hai fatto vedere.

-Immagino non sia semplice..

-Non pensavo di avere un lato romantico. Quello che ho visto diciamo che mi da un po’ di speranza, pensavo che finisse come una tragedia. Ecco non credevo di poter fare certe cose, con una umana..

Di nuovo lo stomaco mi si stringe, una morsa dolorosa. Ecco come ti fa sentire la gelosia.

-Mi dispiace.

Lo dico guardando le mie scarpe, non ho più il coraggio di guardarlo.

-Per cosa?

La sua voce è turbata, forse pensa di aver detto qualcosa di orribile, ma non è cosi.

-Ho preso il posto di lei.. Mi sento come se ti avessi portato via la possibilità di essere felice.

All’improvviso sento la sua mano intorno al mio polso, era stato cosi veloce non mi ero neanche accorta che si fosse mosso. La sua mano era cosi fredda eppure mi sentivo bollente, dalla testa ai piedi. Finalmente lo guardo e il suo sguardo è deciso, così dorato che mi perdo dentro.

-Non è così, qui ci sei tu. E a me non dispiace affatto.

La sua voce è così decisa. Il suo corpo adesso è così vicino, il suo odore sembra stordirmi. Non abbiamo smesso un attimo di guardarci, mi sento vulnerabile a tutto è come un paradiso e l’inferno insieme.

-Allora non dispiace neanche a me.

Sussurro senza quasi più voce, il mio respiro non è più regolare. Alla fine lascia il mio polso, mi sembra così sbagliato vorrei non avesse interrotto il nostro contatto. Lui mette distanza tra di noi, mi guarda come se si scusasse e infine se ne va verso la macchina.
Non so più cosa pensare, non cosa lui pensi soprattutto. La situazione è più ingarbugliata di come potessi immaginare, pensavo che mi avrebbe odiata per aver preso il posto della vera Bella invece non ne sembrava infastidito, anzi sembrava quasi sollevato.
Con la testa piena di domande iniziai a cucinare come un robot, con gesti meccanici senza pensare davvero a ciò che stavo facendo. Passai la serata così con Charlie silenzioso e io con la testa da un’altra parte. L’unica cosa di cui era sicura e che da adesso in poi non potevo negare a me stessa che mi stavo innamorando di lui. Dopo cena risposi a qualche email di Renèe , e controllai l’sms che mi aveva mandato Alice.

“Domani pigiama party?”

Sorrisi all’idea di un vampiro che organizza un pigiama party, ovviamente non si sarebbe dormito. Almeno lei di sicuro non lo avrebbe fatto. Ma questo non mi avrebbe impedito di trascorrere un po’ di tempo con lei.

“Va bene ci vediamo domani”

Domani era sabato, per una volta mi dispiaceva non andare a scuola. Ma avere un appuntamento con Alice mi rincuorava, almeno avrei potuto sperare di rincontrare Edward durante il weekend. Adesso non sapevo esattamente come muovermi, pensai che avrei dovuto chiedere il permesso a Charlie. Ma non volevo creare un brutto precedente chiedere il permesso dava la possibilità che lui me lo negasse, così scesi di sotto e mentre lui guardava la partita di non so cosa, glie lo chiesi

-Va bene per te se domani vado a dormire da Alice?

-Da Alice Cullen?

Lo guardai come per dire ovviamente. Lui sorrise, era una novità avere una figlia adolescente con lui, ma questo non sembrava che gli dispiacesse.

-Ok, però chiamami la sera.

Contenta rimasi con lui per il resto della serata a guardarmi la partita insieme a lui.
Mi misi a letto stremata dalle emozioni della giornata, mi addormentai con facilità ma i miei sogni erano talmente reali e pieni della presenza di Edward che quando mi svegliai la mattina mi sembrava di essere più stanca di quando mi ero messa a dormire.
Mi feci una lunga doccia, mi presi tutto il tempo per dedicarmi ai capelli e a come vestirmi. Quando scesi di sotto vidi un biglietto di Charlie, era uscito presto.

“Divertiti, io sono andato a pesca. Ci sentiamo stasera.”

Alice mi venne a prendere un ora dopo, dopo aver caricato la mia borsa. Mi porto diretta a casa sua, aveva organizzato tutta la serata voleva che guardassi il suo guarda roba e poi avremmo guardato qualche film. Notai subito che eravamo a casa da sole.

-Gli altri non ci sono?

-No sono a caccia.

Guardai fuori dalle grandi vetrata e mi godetti la vista della foresta. Era tutto così verde, non avevo mai avuto la possibilità di vedere una foresta così grande. Essere dentro quella casa sembrava di essere al di fuori del mondo reale. Così bello e quieto che non potevo credere che fosse vero. Alice mi portò nella sua camera e ci godemmo un pomeriggio da ragazze, sembrava quasi ne avesse più bisogno lei che io, il suo affetto per me era così genuino che ricambiavo senza neanche accorgermi. Nulla era forzato ed era rilassante stare con lei.
Appena iniziò a farsi buio gli altri membri della famiglia rientrarono, scendemmo a salutarli. Come una calamita il primo che guardai fu Edward e capii subito che non si aspettava di vedermi lì. A quanto pare Alice non lo avevo detto a nessuno. Fortunatamente sembravano sereni nel vedermi, ma mi sarebbe piaciuto che Alice avesse avvertito prima di portarmi lì.
Esme mi si avvicinò

-Ti preparo qualcosa per cena cara.

La sua voce era così dolce, così materna mi venne una stretta allo stomaco. Aveva lo stesso tono dolce che mia madre mi riservava. Si allontanò verso la cucina e io cercai di nuovo Edward. Stava parlando con Carlisle. Alice richiamò la mia attenzione.

-Serata film Bella vero?

Senza che rispondessi davvero tutti i ragazzi della famiglia Cullen andarono verso la sala dove sapevo ci fosse un grande televisore, tutti tranne Edward stava ancora parlando con Carlisle. Quest’ultimo mi si avvicinò e mi salutò con garbo, sembrava contento che fossi lì.

-Ciao Bella, sono felice di rivederti. Farai passare una serata divertente ai ragazzi, è difficile non cadere nella noia con una vita come la nostra.

Sorrisi del fatto che fosse così sincero con me, mi salutò veloce andando verso la cucina.
Edward era rimasto lì immobile, senza dire una parola. Ma alla fine fui io ad avvicinarmi a lui non volevo che fosse una situazione imbarazzante.

-Ciao, mi dispiace essere piombata qui, pensavo che Alice vi avesse avvertito.

Lui mi guardò con quel suo bellissimo mezzo sorriso, e mi guardò dolce. Ci prendemmo un minuto senza parlare, non ne sentivo il bisogno. Godersi la sua presenza era così facile, così bello.

-Esme ti ha scaldato la cena, non so se hai fame ma penso che gli faccia piacere.

-In effetti ho un po’ di fame.

Gli sorrisi ammaliata, quanto mi era mancato averlo vicino nella stessa stanza. Lui esitò con la sua mano quasi in dubbio con se stesso, e mi spostò i capelli come aveva fatto il giorno prima, ma questa volta con più calma.

-Ti accompagno in cucina.

Lo seguii con il cuore che ancora galoppava.  Ero completamente persa, lo avrei seguito ovunque lui volesse.
  
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