“Milo… come stai?”
“Bene…”
Serena Heinstein sospirò, mentre osservava il cuginetto di soli sei anni giocare con la nave dei pirati giocattolo, muovendola avanti e indietro con la mano molla e lo sguardo spento.
La giovane figlia di Saga dei Gemelli sapeva bene come mai Milo fosse in quello stato: tre giorni fa Chrono, approfittàndo che il bimbo fosse scappato di casa dopo un litigio con il padre, che altri non era che suo zio Kanon, lo aveva rapito e chiuso dentro una clessidra che aveva poi iniziato a riempirsi di sabbia e solo l’intervento di zio Ponto, che aveva rotto la clessidra con la spada, lo aveva salvato.
Erano passati tre giorni ma per ora il bambino non dava segni di ripresa dallo spavento. Serena si trovava lì, a fare da babysitter a lui e a Julian, il fratellino più piccolo che in quel momento dormiva, mentre gli zii Kanon e Tethys si trovavano al palazzo di Nettuno a sorvegliare le colonne.
La giovane semidea voleva tanto aiutare il cuginetto a riprendersi, le faceva male vederlo in quello stato ma cosa poteva fare?
Ci riflettè qualche minuto e alla fine le venne in mente: quel giorno, prima di arrivare a casa degli zii era passata al bar a comprare un pacchetto di patatine e un succo di frutta alla pesca, quella doveva essere la sua merenda ma suo cugino ne aveva decisamente più bisogno.
Così prese il suo zainetto nero, lo aprì e tirò fuori il pacchetto di patatine più gusto.
“Milo…”
A sentirsi chiamare il bambino alzò lo sguardo spento su di lei, ma senza rispondere.
“Ti andrebbero delle patatine? Se non sbaglio queste sono le tue preferite” a quella frase Milo guardò il pacchetto e subito gli si illuminarono gli occhi “si le adoro, grazie cugina!” e subito le afferrò per poi aprirle e iniziare a mangiarle di gusto.
Serena sorrise contenta, sicuramente non era riuscita a fargli passare del tutto il trauma ma a donargli un sorriso dopo quel brutto episodio si, ed era già un passo avanti.