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Autore: Miharu_phos    11/02/2020    0 recensioni
[Atsuya x Shirou]
[Shirou x Hyouga]
La vita di Aiden e Shawn è apparentemente perfetta, finché una presenza inaspettata arriva a rompere la loro armonia, facendo emergere i loro reali sentimenti.
~
Le coppie della storia sono Aiden x Shawn e Shawn x Njord. Se non approvate semplicemente non leggete, grazie.
Il genere sarà prevalentemente fluff e a tratti angst; le scene di sesso saranno sporadiche, ed in ogni caso non verranno descritte.
Nella storia Aiden e Shawn avranno rispettivamente 24 e 25 anni mentre Njord ne avrà 15.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Shawn/Shirou, Yukimura Hyuuga
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Triangolo
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-Potete scordarvelo, non cederò mai di fronte al quinto settore. E adesso lasciatemi al mio lavoro.-

 

I tre uomini squadrarono Shawn dalla testa ai piedi dopo quella risposta del tutto inaspettata.

 

Il ragazzo si allontanò, scuotendo la testa indignato, mentre i tre in giacca e cravatta si guardavano fra di loro per decidere come reagire.

 

-Non ha voluto sentire ragioni, Signore, come procediamo?-

 

La risposta dall'altro lato del telefono non tardò ad arrivare, e i tre uomini si allontanarono, rientrando nella lussuosa auto con la quale erano arrivati all'Alpine.

 

Shawn fissò quella macchina finché non fu sparita all'orizzonte e fu solo quando il suo allievo preferito richiamò la sua attenzione che finalmente si riscosse dai propri pensieri.

 

-Chi erano quei signori, Mister? Che cosa volevano?-

 

-Niente di importante, sta tranquillo. E adesso forza ragazzi, cominciamo l'allenamento!-

 

Shawn batté le mani per richiamare a raccolta tutti i ragazzi sparsi a bordo campo e cominciò a dare istruzioni sull'allenamento del giorno.

 

Prima di andare a sedersi però mandò un messaggio al fratello, spiegandogli l'accaduto, e raccomandandosi di non farsi intimorire nel caso in cui il quinto settore avrebbe cercato di mandar via anche lui dalla scuola in cui lavorava come allenatore; era solo una scuola elementare, era vero, ma era meglio essere prudenti.

 

Il cellulare di Aiden vibrò nella sua tasca, ma prima che il ragazzo potesse leggere il messaggio, due braccia calde gli attorniarono la vita da dietro.

 

Aiden non si voltò, ma con una piccola spinta si staccò dal corpo del biondo che aveva già cominciato ad annusargli il collo famelico.

 

-Dai Axel..sono a lavoro-

 

-Lo so ma mi manchi troppo...che buon profumo che hai oggi...- osservò lasciando un bacio umido sulla pelle chiara del ragazzo davanti a lui.

 

"È di Shawn" pensò lui, ma non lo disse.

 

-Chi sei?- domandò un piccolo bimbo di sette anni, attirato dalla figura di Axel che abbracciava il giovane allenatore.

 

Aiden arrossì di colpo e sperò con tutto il cuore che Axel non rispondesse, così da lasciar parlare lui, ma il ragazzo si inginocchiò dolcemente davanti al bambino e gli sorrise affettuoso.

 

-Ciao piccolo io mi chiamo Axel. Sono il fidanzato del tuo allenatore- mormorò, facendo sprofondare l'altro nella vergogna.

 

-Ma cosa dici! Non è vero Sonny non ascoltarlo, non siamo fidanzati! È solo un mio amico molto scemo- borbottò, fulminandolo poi con lo sguardo.

 

-L'allenatore Froste ha detto scemo!- osservò il bimbo, sconvolto più per l'insulto che per la presunta omosessualità del suo allenatore;  Axel scoppiò a ridere divertito, per poi scuotere i capelli del piccoletto che corse subito dai compagni per raccontare l'accaduto.

 

-Si può sapere perché devi essere sempre così invadente? Ti avevo detto che ci saremmo visti più tardi- lo rimproverò Aiden, ma il biondo brontolò scontento.

 

-Ma lo sai che non riesco a starti lontano per troppo tempo...avevo troppa voglia di te...- disse con la sua solita voce sensuale, senza però provocare alcuna reazione nell'insensibile Aiden che in tutta risposta roteò gli occhi sbuffando.

 

-Sei un ninfomane. Stacco fra mezz'ora, poi sono tutto tuo- lo informò, provocando un sorriso soddisfatto nel biondo che gli scoccò un bacio di ringraziamento sulla guancia.

 

I due ragazzi andarono a sedersi in panchina e si godettero la partita, con le mani intrecciate di nascosto.

 

Axel non faceva che provocare il ragazzo accarezzandogli le gambe e lui doveva difendersi a suon di pizzicotti e piccole spinte che non facevano che istigare ancora di più il biondo.

 

Quando l'allenamento fu terminato i due piccioncini si incamminarono verso casa Froste.

 

Shawn non sapeva nulla di tutto ciò; Axel aveva fatto promettere a Aiden di non dire niente e lui, ancora più motivato dall'eccitazione di far qualcosa a sua insaputa, aveva mantenuto la promessa.

 

-Vieni qui- mormorò impaziente Axel una volta in casa, per poi spingere Aiden contro la porta ed invadere il suo corpo con le proprie mani bramose.

 

L'altro non oppose resistenza e si lasciò afferrare completamente, sollevando il collo per lasciare più spazio alle labbra del biondo che lo succhiava famelico.

 

Lo afferrò per le cosce e si diresse verso la camera da letto che fino a pochi giorni prima i due fratelli condividevano.

 

E, come al solito, cominciò a tirare in ballo Shawn.

 

-Ti piace farlo qui, eh? Nel letto di tuo fratello...-

 

Aiden chiuse gli occhi sospirando di piacere.

 

Parlare di Shawn durante il sesso lo eccitava da matti.

 

-Qui, dove dorme lui...dove dormivate insieme...-

 

Aiden schiuse lentamente le gambe guardando Axel negli occhi in cerca di maggior contatto ed il biondo lo accontentò subito, sbottonandogli i pantaloni per poi fare lo stesso con i propri.

 

-Facciamo come l'altra volta? Fingiamo che io sia lui...-

 

Lo istigò, e Aiden annuì eccitato, togliendosi poi il maglione in uno scatto per restare completamente nudo.

 

-Dimmi Aiden, cosa ti fa tuo fratello?-

 

Il minore si morse le labbra e prese la testa dell'altro per portarsela sul petto, dove Axel sorrise per poi cominciare a succhiare con forza i suoi capezzoli.

 

Aiden gemette di piacere e poco dopo il maggiore cominciò a stuzzicare la sua stretta apertura con le dita, mandandolo in estasi.

 

-Chiamami, fratellino...dimmi cosa vuoi...-

 

-Voglio te- sospirò il minore in preda al piacere -voglio te Shawn...Shawn prendimi, ti prego- lo supplicò con impazienza.

 

Il biondo, dopo aver lavorato un po' sulla propria erezione, eseguì l'ordine e affondò nella carne stretta e calda del più piccolo che si lasciò andare ad un urlo pieno di desiderio.

 

Aiden si aggrappava al collo del compagno che lo ammirava mentre con veloci e violente stoccate lo penetrava ripetutamente, sempre più forte e sempre più in profondità.

 

-Chiamami, fratellino, dì il mio nome- sussurrò, ed il più piccolo lo guardò, con il viso contorto dal piacere, per poi richiudere immediatamente gli occhi.

 

-Shawn...Shawn!- 

 

-Si fratellino, chiamami, sempre più forte...-

 

-Shawn! Ti amo Shawn!- 

 

Axel rideva e continuava a giocare con quel corpo ingenuo, mentre Aiden, ignaro dei suoi sporchi propositi, continuava a prestarsi a quel gioco perverso.

 

-Ami tuo fratello, non è vero?-

 

-Si...io ti amo Shawn- gemette nuovamente il minore per poi venire afferrato con violenza dal biondo che lo fece voltare verso la testiera, dove terminò il rapporto con maggior violenza e volgarità, il tutto accompagnato dalle urla di Aiden che chiamava eccitato il nome del fratello, fino a liberarsi dando sfogo al proprio piacere.

 

Axel si riversò al suo interno, poi lo prese come un giocattolo, e lo spinse nuovamente contro le lenzuola.

 

Aiden era esausto e lo guardava ormai ansimante e privo di forze.

 

-Shawn...- lo chiamò ancora, allungando una mano verso il viso ghignante dell'altro che lo guardava dall'alto.

 

Andò incontro alle sue labbra, regalandogli un bacio lungo e passionale.

 

A Aiden Axel non piaceva neanche un po', anzi, si sarebbe potuto dire che fosse l'unico immune al suo forte fascino; ma avere qualcun'altro con cui sfogare la propria repressione verso il fratello, in più con qualcuno che voleva essere chiamato come lui durante il sesso, beh, era davvero il massimo che Aiden potesse chiedere.

 

Il massimo che potesse desiderare se proprio non poteva avere Shawn.

 

Si baciarono a lungo, per lenire in qualche modo la violenza del rapporto; dopotutto ad Aiden piaceva così, perché era così che lo aveva sempre fatto con Shawn.

 

Con la differenza che dopo si mettevano a dormire abbracciati, regalandosi dolci baci per il resto della notte; Axel invece dopo un po' di staccò, e scese dal letto per rivestirsi.

 

Aiden restò sulle coperte, a fissare quel corpo perfetto che si affrettava a rimettersi i bei vestiti aderenti.

 

-Sbrigati a pulire, starà per arrivare- si raccomandò il biondo.

 

-Non possiamo che so, uscire? Andare al cinema o...a cena. Portami da qualche parte- 

 

Axel lo guardò, sorridendo divertito.

 

-Lo vedi che ti stai innamorando allora? Lo faremo, fratellino. Non stasera però, sono già impegnato e devo scappare. Rimetti tutto a posto, sai che non deve scoprire niente-

 

Aiden sospirò, coprendosi gli occhi con il braccio mentre si arrendeva contro le coperte, sconsolato.

 

Perché tutto ciò gli sembrava così squallido? 

 

-Allora ciao, vado- mormorò Axel avvicinandosi per baciarlo ma il più piccolo lo respinse.

 

-Si, ciao.-

 

Axel rise ancora e non insisté, per poi lasciarlo solo e abbandonare quella casa.

 

Aiden si voltò verso i cuscini, ormai macchiati e maleodoranti.

 

Si rimise in piedi sbuffando e, completamente nudo, cominciò a ripulire, lanciando di tanto in tanto occhiate all'orologio.

 

Presto Shawn sarebbe tornato.

 

Ficcò tutto in lavatrice e si fiondò sotto la doccia.

 

L'odore di Axel sulla pelle lo faceva sentire sporco, impuro, sudicio.

 

Si strofinò a fondo la pelle per levare ogni traccia di quel rapporto e mentre lavava via la schiuma il campanello di casa suonò.

 

Infilato l'accappatoio andò ad aprire ed uno Shawn infreddolito e tremante lo salutò con il suo solito sorriso.

 

-Ciao fratellino. Hai fatto bene a non aspettarmi stasera, si gela- biascicò, per poi superarlo senza dargli neanche un bacio.

 

Aiden abbassò lo sguardo sconsolato.

 

Quanto gli mancavano le sue attenzioni.

 

Eppure era stato lo stesso Aiden ad imporre il termine di ogni genere di effusione fra di loro; se non poteva avere il sesso, se non poteva avere i suoi "ti amo" allora non voleva nulla.

 

O almeno, era quello che aveva detto; perché sapeva bene che anche solo una carezza lo avrebbe fatto soffrire, non gli sarebbe bastata, e non sarebbero riusciti mai a fermarsi soltanto a quello.

 

L'attrazione fra i due ragazzi era palpabile, ed il desiderio reciproco si poteva leggere nei loro occhi attratti gli uni dagli altri.

 

Ma era disdicevole, era scandaloso, era indecente.

 

Era sbagliato.

 

Shawn accese i fornelli e cominciò a preparare la cena; Aiden andò a vestirsi e si piazzò sul divano, a gambe incrociate come un bambino.

 

Dopo circa mezz'ora Shawn lo raggiunse con due piatti fumanti ed i due ragazzi cominciarono a mangiare in silenzio, fingendo di essere interessati al programma trasmesso in tv.

 

-Hai avuto una buona giornata?- domandò il maggiore prendendo un altro boccone.

 

-Il solito.- rispose il piccolo con tono piatto.

 

Shawn annuì, per poi posare il piatto sul tavolino davanti a sé e appoggiare la testa allo schienale

 

Il gelo che dominava in casa da quella sera era diventato insopportabile.

 

Aiden gli mancava da morire; ma se fosse riuscito a staccarsi da Shawn sarebbe stato solo un bene, e di questo ne erano consapevoli entrambi.

 

Il suo sguardo triste si posò sul ragazzo di fianco a lui in pigiama.

 

Si perse nell'ammirare quella bellezza così fine, nell'osservare quella pelle chiara e delicata che meritava solo baci.

 

I suoi capelli erano particolarmente arruffati quella sera e lo rendevano ancora più bello.

 

Aiden avrebbe voluto chiedergli che cosa avesse da guardare; ma non era particolarmente in vena di litigi quella sera, e decise di lasciarlo fare. Dopotutto avere quegli occhi puntati addosso era una bella sensazione.

 

Si voltò anche lui verso Shawn e lo guardò.

 

Immediatamente rivide gli occhi di Axel, sentì i suoi ansimi, la sua presenza forte dentro di lui.

 

Dovette distogliere lo sguardo.

 

-Stai bene fratellino?-

 

Fratellino.

 

Aiden non rispose.

 

Si sentiva talmente sporco che avrebbe volentieri confessato ogni cosa al fratello pur di togliersi di dosso quella colpa.

 

Lo guardò nuovamente, deglutendo.

 

-Hei...fratellino va tutto bene? Che succede?-

 

Lo toccò con una mano ma Aiden la spinse via.

 

Non perché non volesse il suo contatto, ma perché non se ne sentiva degno.

 

-Aiden...-

 

-Vattene per favore lasciami stare- si lamentò il più piccolo.

 

Shawn sospirò; si sentiva in colpa anche lui, perché sapeva di averlo ridotto lui stesso in quelle condizioni.

 

-Eh va bene, tolgo il disturbo. Ti voglio bene- mormorò schioccandogli un veloce bacio sulla guancia, provocando versi di disapprovazione nel più piccolo.

 

Andò anche lui a fare una doccia e quando tornò non poté non ammirare l'adorabile espressione di Aiden mentre giaceva addormentato sul divano.

 

Prese una coperta e lo ricoprì con cura, poi gli accarezzò i capelli e, approfittando del suo assopimento, gli baciò le labbra.

 

-Ti amerò per sempre fratellino.-

 

 

 

 

   
 
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