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Autore: Nephertiti    11/02/2020    0 recensioni
Mi è stato impossibile resistere alla tentazione di creare una fanfiction “Kylo Ren x reader”.
Cosa succederebbe se la Forza, per qualche misterioso motivo, legasse Kylo Ren a una ragazza qualsiasi della Terra, un pianeta a lui sconosciuto fino a quel momento?
Dovrei aggiungere qualcosa alla trama, ma rovinerei la sorpresa, se vi ho incuriositi, venite a dare un’occhiata!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Skywalker, Ben Solo/Kylo Ren, Nuovo personaggio
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/F: Nome Fidanzato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo III

 

 

 

 

 

Dopo una lunga serie di corridoi tutti uguali, vieni portata davanti a quella che intuisci essere una cella.
Uno degli Stormtrooper che ti sta scortando, inserisce un codice sul piccolo monitor affisso al muro.
La porta si apre e vieni spinta, con poca grazia, all’interno della tua nuova “stanza”.
- Che modi! – borbotti.
Ma il loro atteggiamento è l’ultima delle tue preoccupazioni.

Non sapere cosa ti aspetta è ancora più logorante.

La cella è praticamente spoglia, solo un letto arreda la stanza, non esiste un bagno e tanto meno un tavolino.

Percorri quei pochi metri quadrati, andando avanti e indietro, cercando di pianificare una via di fuga.
Ma sembra impossibile lasciare quel posto.
Anche se riuscissi a scappare dalla cella e non farti catturare da centinaia di Assaltatori, come riusciresti a tornare sulla Terra?
Te la cavi con la macchina, ma guidare un’astronave è ben diverso.

Lo sconforto, che tanto avevi cercato di tenere a bada, si fa sentire con prepotenza, e pura disperazione ti pervade.
Non potrai mai scappare da lì, ormai la tua vita non ti appartiene, è nelle mani di Kylo Ren, nelle mani del Primo Ordine: saranno loro a decidere se vivrai o meno.

Ti sembra logico credere che non ti riporteranno indietro, dopo aver ottenuto ciò che vogliono da te.

Smetti di camminare e ti siedi sul letto.
Chissà se Lucy, la tua collega di lavoro, ha già informato i tuoi zii del perché sei svanita nel nulla.
Chissà se (n/a), la tua migliore amica, ha già avvisato la polizia della tua scomparsa.
E anche se fosse così, che potere avrebbe la polizia, per riportarti indietro?

Per lo meno, non hai dei genitori che potrebbero stare in pensiero per te.
Tuttavia, quella constatazione non è d’aiuto, perché, in fondo, egoisticamente, avresti voluto avere una madre e un padre disperati per la tua scomparsa.

Invece hai dovuto soffrire tu la loro perdita. Ed eri solo una bambina.

Calde lacrime iniziano a scorrere sul tuo viso.
Avvicini le gambe al busto e ti rannicchi su te stessa, su quello scomodo materasso polveroso.
Tutta la negatività accumulata viene fuori all’improvviso, come un fiume in piena.
Piangi sommessamente, finché esaurisci le forze e cadi in uno stato di dormiveglia tormentato.

***

A svegliarti è il suono della porta che si apre, produce un piccolo rumore, ogni qualvolta viene inserito il codice per sbloccare la serratura.
Kylo Ren entra nella cella, mentre la porta si richiude alle sue spalle.
Resta in piedi, ad osservarti in silenzio, e non sai cosa aspettarti, ne’ tanto meno osi parlare.
Lui riesce sempre a trasmetterti un senso di inquietudine.

- Non devo torturarti -, dichiara, eppure quell’affermazione non riesce a placare la tua agitazione.
- Devo solo… capirti meglio.
- Cos’è che vuoi capire? – ti viene spontaneo chiedere.
Ma probabilmente sai già la risposta: vuole capire perché vi siete sognati a vicenda, tempo prima.

- L’intero Universo è governato da qualcosa che accomuna esseri viventi e natura. E questo qualcosa è conosciuto come Forza. – ti spiega invece lui. – Solo pochi sono in grado di percepirla e controllarla.
Ascolti con interesse, sebbene non capisci dove voglia arrivare.
- Ma, come tutte le cose, essa si divide in luce e oscurità. E, tra le due, il Lato Oscuro è di gran lunga più potente.
Non impieghi troppo a intuire che lui faccia parte del Lato Oscuro.
- Se te ne parlo, è perché ho avvertito qualcosa, in te. Qualcosa che ci ha connessi, qualche anno fa. Io voglio capire cos’è e perché ha unito le nostre coscienze.

Rimani sorpresa, nel sentire le sue parole, potrebbe essere solo un folle che vaneggia, ma hai visto di cosa è capace, conosci i suoi poteri sovrannaturali, quindi potrebbe realmente aver percepito qualcosa in te.

Ti chiedi se sia per questo che la vita ti ha riservato tanto dolore. È forse perché, in qualche modo, sei speciale?
- Dovrò scavare per ottenere le informazioni che cerco.
Vorresti sapere cosa intende per “scavare”, ma la risposta giunge quando solleva la mano e avverti una presenza estranea, e indesiderata, frugare nei tuoi ricordi.
È fastidioso: vorresti respingerlo.

- Non opporre resistenza, o farà più male. – ti comunica Kylo.
Stringi il lenzuolo sotto di te: più scava nei tuoi ricordi, più si intensifica la fitta di dolore che senti nella testa.
Riesce a vedere la tua quotidianità, quando ancora lavoravi da Jo e il Primo Ordine non aveva invaso e sottomesso la Terra.

Poi passa alla tua adolescenza, quando frequentavi il liceo: non eri una ragazza popolare, avevi solo (n/a).
Sorvola la tua piccola storia d’amore con (n/f), e porta alla luce i ricordi delle medie: quei bulli ti facevano piangere tutti i giorni.
I ricordi sono insopportabili, vuoi porre fine a quella tortura.

- Basta, smettila! -, esclami di colpo.
Senti la presenza di Kylo Ren svanire dalla tua testa, nonostante lui tenga ancora la mano puntata verso di te.
Stai tremando, avevi pianto da poco, e provocarti altro stress psicologico non è d’aiuto.

Noti che lui si avvicina e, d’istinto, ti allontani, schiacciandoti contro la parete, col cuore che pompa veloce nel petto.
Kylo si immobilizza, poi indietreggia.
- Per oggi basta così, hai bisogno di riposo. – annuncia, più a se stesso che a te.- Tornerò più tardi.

E, con quella promessa indesiderata, esce dalla stanza.
Vorresti abbandonarti ad un altro pianto liberatorio, ma sembra che le lacrime non vogliano uscire.
Riesci solo a restare ferma e non importa se ti sei infilata sotto le lenzuola, il freddo che senti non dipende dalla temperatura esterna.
Quel freddo è dentro di te.

E non c’è modo per scaldare il tuo cuore, in quel momento.

***

Trascorrono un paio d’ore quando finalmente riesci a smettere di tremare e riacquistare lucidità.
Il fatto che Kylo, non solo abbia riportato alla luce quegli spiacevoli ricordi, ma li abbia vissuti lui stesso, attraverso i tuoi occhi, ti fa sentire violata, come se abbia rubato una parte intima di te, che non aveva il diritto di prendere.

Proprio quando ti illudi di sentirti meglio, ecco che la porta si apre nuovamente, gettandoti nel panico.
Con stupore, riconosci l’uniforme bianca degli Stormtrooper.
Uno di loro entra nella tua cella e, sorprendentemente, ha con sé un vassoio ricolmo di cibo.

- Le è stato ordinato di mangiare. -, annuncia, porgendoti il vassoio.
Lo prendi con entrambe le mani e ti rendi conto che contiene pane, del formaggio e alcuni salumi.
Non hai idea se si tratti di alimenti sottratti al tuo pianeta, tuttavia non hai bisogno che ti venga ordinato di mangiare, sei a digiuno da parecchie ore e quindi ti avventi sul cibo.

Il fatto che l’Assaltatore rimanga nella stanza ad osservarti, ti mette a disagio, ma sei troppo affamata per preoccupartene.
- Potrei avere dell’acqua?
La richiesta sembra spiazzarlo, come se avessi chiesto una navicella per scappare.
Balbetta qualcosa, poi ti sottrae il vassoio vuoto ed esce senza aggiungere una parola.

Rimani di stucco, mentre la porta si chiude alle sue spalle.
Possibile che siano tutti così scontrosi?
Stai per stenderti nuovamente, quando nella cella si fa vivo lo Stormtrooper, sei quasi certa che sia lo stesso di prima e, noti con stupore, ha in mano una fiaschetta.
L’afferri e bevi, ha ascoltato la tua richiesta.

Magari, trascorrendoci un po’ di tempo in più, potresti veramente corromperlo e trovare un modo per scappare.
Ma non bisogna affrettare i tempi.
Quindi inizi col ringraziarlo: lui non risponde, probabilmente è la prima volta che qualcuno gli dice “grazie”.
- Come ti chiami?
Gli restituisci la borraccia, ma lui continua a restare in silenzio.
La conversazione non dev’essere il suo forte, per il momento ti arrendi.

Lo Stormtrooper si avvia fuori dalla stanza e tu, con un sospiro, ti abbandoni sul materasso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Salve gente! Inizio col ringraziare tutti coloro che hanno recensito il capitolo precedente, coloro che hanno inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate.

Dunque, ho cercato di fare il capitolo un po’ più lungo: iniziamo a conoscere meglio la nostra protagonista e parte del suo passato.
Fatemi sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate che accadrà!
A presto, Nephy-

 

   
 
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