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Autore: gaby90    05/08/2009    5 recensioni
Coppia [BULMA X VEGETA]! Vi siete mai chiesti come Trunks è riuscito a trasformarsi gia dall'età di sette anni? E vi siete mai chiesti come mai Bulma ha avuto il coraggio di andare a vedere i cyborg (per lo più con trunks piccolo) da così vicino ? E se le cose fossero andate diversamente rispetto a come le hanno raccontate? Le cose saranno molto piu' complicate del previsto, ed in fondo, nulla e' come sembra... Per chi vuole uno SPOILER legga qui sotto!: La nostra Bulma... è una sayan! PER LO PIù L'ULTIMA SAYAN (femmina)! :-) spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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cap.5

                        UNDER THE MOONLIGHT 

                            - sotto la luce della luna









Bulma, in quel momento, non poté ragionare.
Raccolse tutta la forza, la potenza, e la collera in sé; e si scagliò contro Vegeta.

Quella donna era potentissima. Era impressionante quanta forza nascondesse in sé.

Vegeta era in grande difficoltà.
Una parte di sé voleva sorbire quei colpi, perché se li meritava; ma c'era la parte sayan-senza-cuore, che gli imponeva di tentare in tutti modi di distruggere quella donna rappresentante un pericolo.

Al posto degli occhi verdi che dovrebbero avere i super-sayan; lei aveva gli occhi rosso fuoco acceso.
E poi, dentro di sé, anche Bulma stava combattendo una guerra fra il suo lato positivo e quello negativo.

La ragazza continuava a  centrare in pieno il sayan, che la lasciava fare.
Soffriva, soffriva e sapeva come sarebbe andata a finire: la ragazza l'avrebbe ucciso per vendicare suo padre; mentre lui, non avrebbe mai raggiunto sua madre in pardiso.
Ma forse era così che doveva andare.
Forse era
davvero quello che si meritava.

Purtroppo, ad un punto, Vegeta non riusciva nemmeno a restare in piedi.
Era distrutto. Voleva farla finita. Voleva morire una volta per tutte e basta.
I tagli gli squarciavano il corpo, ed il sangue sgorgava senza sosta da ognuna di esse.

Si continuava a ripetere che presto sarebbe tutto finito; che presto gli avrebbe inflitto il colpo finale.

La ragazza sayan oramai non esisteva più. Era sostituita da una sottospecie di mostro che aveva preso le sue sembianze.
E senza sapere quello che stava per fare, concentrò tutte le sue emozioni fra le sue mani.
Ad un certo punto quella strana cosa iniziò a prendere la forma di un'onda energetica, ed iniziò a luccicare. Sempre di più.

Il mostro in Bulma non vedeva l'ora di scagliare quel luccichio contro l'assassino della cosa più preziosa che aveva; ma dentro di sé, la vera Bulma stava lottando per impedirglielo.

Il sayan vide espandersi quella che prima era solo una lucetta, la vide arrivare verso di sé.
Chiuse gli occhi, pensando che presto sarebbe tutto finito.
Tutto finito... Tutto finito...
Finito.




Il tempo passava. Sembrava infinito.

Bulma non dormiva, mangiava pochissimo e non si muoveva  da quella sedia da più di dieci giorni.
Le borse sotto gli occhi erano pesantissime.

Ogni volta che chiudeva le palpebre  era un'agonia per riaprire gli occhi.
Ma non poteva addormentarsi. Non DOVEVA addormentarsi.
I suoi occhioni blu erano stanchi e preoccupati.
Bulma aveva fatto tornare i suoi genitori di corsa, anche perché aveva bisogno d'aiuto con la macchina respiratoria.
Dopo "l'incidente", era come se il tempo si fosse fermato. Perché un solo attimo poteva essere letale.

Accanto alla ragazza, due occhi si aprirono bruscamente.
Gli occhi nero-profondissimi di Vegeta.
Finalmente, dopo dieci giorni lottando fra la vita e la morte, il ragazzo riuscì a risvegliarsi.

Bulma era girata verso la finestra, a pensare; quando una voce dietro di lei sussurrò:
< perché l'hai fatto... >      La voce di Vegeta era sottile, ma profonda. Fissava dritto il vuoto.
La ragazza si spavento. Si girò verso Vegeta, steso sul letto. Sembrava che Bulma si fosse "illuminata". E ad un tratto, il ragazzo poté percepire un'enorme senso di sollievo nel sorriso della ragazza; e poi, confusione fra i suoi pensieri.
< i-ioo n-on lo so... non ho idea di che cosa mi sia successo... io non volevo te lo giuro, non volevo perché ti capisco hai fatto la cosa giusta per te e- e e e e per fortuna sono riuscita a deviare l'onda e e e ee ee e e ee....>
Vegeta la interruppe bruscamente.
< intendo perché mi hai salvato. >
Bulma era totalmente scioccata e confusa da quello strano comportamento. Non era da lui.
La ragazza esitò.
Vegeta si alzò in piedi, (finalmente dopo dieci giorni poteva... -.- Nda) e si diresse verso la G.R.
Lui entrò; mentre Bulma, incuriosita, si fermò sulla porta.
< io... io..penso che... era la cosa giusta e....  Non me lo sarei MAI perdonato, se tu fossi morto. >
Vegeta si girò, un po' sorpreso, ma riprese la sua faccia in un attimo.
Camminò verso di lei.
La ragazza guardava in basso, tristemente.  Dai suoi occhioni celestissimi scendeva una piccola lacrima.
Vegeta si trovò davanti a lei. Immobile.
Con una mano sul mento le alzò il viso, in modo che lo guardasse negli occhi.
E, come un vero sayan, Bulma tentò di nascondere le lacrime; anche lei era molto orgogliosa dentro di sé...
Vegeta, che dopo quei dieci giorni in "coma" si era ristabilito quasi totalmente; fissava la ragazza, che a differenza di lui, aveva alcune ferite ancora aperte.
Anche una piccola cicatrice sulla guancia sinistra.
E, delicatamente, lui le accarezzò dolcemente la guancia, mettendole i capelli turchini dietro le orecchie. E poi, passò lievemente un dito sulla cicatrice sulla guancia, percorrendola.
La ragazza chiuse gli occhi, un po' per il piacere ed un po' per il dolore.
Vegeta tornò alla realtà in un attimo. E rendendosi conto di ciò che stava facendo, le girò subito le spalle, andandosi a poggiare ad una parete della G.R.
Bulma all'inizio si dimostrò dispiaciuta; eppure subito dopo sfoggiò un sorriso dei più raggianti che possano esistere. Per lei, quello era il primo passo per un grande cambiamento. Uno di quelli che possono sembrare impossibili.


La ragazza andò a poggiarsi sulla parete opposta, esattamente di fronte a lui.

< che è successo a te e tua madre dopo.? > ebbe il coraggio di chiedere lui, ma non osò guardare la ragazza negli occhi.
Bulma fissò la luna.
< Dopo che uccisero mio padre, trovarono me e mia madre, e ci misero nella prima navicella a portata di mano. Prima, però, ci cancellarono la memoria. Doveva funzionare dopo 72 ore: giusto il tempo di arrivare e qualche ora in più. Di solito i sayan erano immuni a questo genere di medicine, ma dato che mio padre non era più considerato un sayan; io avrei subito tutti gli effetti al 100%, invece non fu così.
Qualche volta ho dei vuoti, ma nulla dei dati che i vostri sayan avevano tentato di inserire nella mia memoria, è stata captata totalmente. > La sayan era fredda, immobile.
Vegeta intanto ascoltava, pensieroso.

< mia madre era, ed è.., bionda, ma un tempo aveva i boccoli ed i suoi capelli le arrivavano fino alla fine della schiena. Era molto bella, da lei ho ereditato gli occhi celesti.
Mi accorsi durante il viaggio di andata sulla terra, che mia madre -che, in passato, era stata  fatta prigioniera durante una piccola battaglia qui sulla terra;- stava cambiando.   Stava iniziando a comportarsi come un'altra persona totalmente: lei, che era sempre stata una donna molto sveglia, intelligente e scaltra; era stata trasformata. In pratica, è come se l'avessi persa.
Vagavamo sulla terra senza un posto dove andare; ed era semplicemente orribile, sapere che ogni giorno, ogni ora, ogni attimo di ogni secondo della mia esistenza avevo accanto a me un mostro. Il mostro di mia madre.
 Esattamente, avevo perso i miei genitori.
 Un giorno, quando uscita da un "parrucchiere" con una strana capigiatura corta con dei riccioletti sulla testa, vidi che un uomo dalla faccia simpatica ed un paio di lunghi baffi grigi la teneva per mano.  Ci portò alla Capsule Corporation.   Non sò perché mi fidai, ma non avevo altra scelta.
Imparai ad accettare la mia nuova vita, mi interessai a nuove tecnologie, imparai a riconoscere quell'uomo come mio padre.
Ma non fui mai più la stessa. > Bulma aveva gli occhi lucidi. Era la prima volta che raccontava la sua storia a qualcun'altro.
< ho ucciso mio padre. > Fece un passo avanti. Quella fù la prima confessione del principe dei sayan.
< perché? > domandò Bulma facendo un'altro passo in avanti verso Vegeta.
< perché non si meritava di vivere. > fece quest'ultimo con un passo avanti verso la ragazza.
< TUTTI si meritano di vivere. Bulma avanzò  di un' altro passo.
< lui no! > Bulma e Vegeta erano ad un passo di distanza.
< MA MIO PADRE SI! > la ragazza non fece nemmeno in tempo a finire la frase, che Vegeta la baciò con foga e passione, eliminando l'ultimo spazio fra loro. Fu un bacio movimentato e potente.
Finito, Vegeta si girò immediatamente.
Non poteva comportarsi così. Era troppo.
Il principe dei sayan, non poteva essere minacciato così.
Ma lei.... Lei non era una minaccia...
Ad un certo punto Vegeta sentì una potentissima fonte d'energia dietro le sue spalle. Si spaventò.
Era Bulma, di nuovo super sayan!
Eppure, stavolta, controllava benissimo il suo potere. Vegeta si girò con un sorriso beffardo. Aveva capito le sue intenzioni.
I bellissimi occhi verdi di Bulma avevano catturato l'attenzione del principe, che tentò di divenare anche lui super sayan.
Pensò a la morte di sua madre, ai sensi di colpa provati in tutti questi anni, al dolore sotterato dentro di sé.... ma nulla successe.
Pensò invece a Bulma, ai suoi occhi, alla sua bellezza e la sua dolcezza ai suoi sorrisi....
Si sentì sempre più potente. Come se l'energia 
impressionante di tutto il suo popolo messo insieme lo stesse attraversando.
In quel momento, più che mai, si sentì il VERO principe. Il principe dei sayan.

Ed eccoli là. Tutti e due trasformati nella gravity room.
Erano faccia a faccia, quando con un gesto brusco ma molto sexy, Bulma spinse il sayan al muro. E con un solo dito, strappò la camicia al sayan; che, ribaltando la situazione, fece lo stesso con il vestito della ragazza.
Bulma lo spinse a terra e gli salì adosso. Lui, con fatica, ribaltò la situazione e le strappò di dosso gli ultimi indumenti indossati.
Così fece anche lei, mentre levava i corti boxer adosso al sayan.

E passarono il resto della notte lì, ad amarsi sul pavimento della gravity room.
Vegeta, per la prima volta in vita sua, capì cosa sua madre inendesse, quando gli disse che un giorno sarebbe stato salvato.
Quella donna era lì, per lui. Per salvarlo. 
            Temples of Glory
     Heaven is bleeding
 The Light of the                       Fullmoon
        Refers to the Night
    Hate is just Harmony
Heaven burns ...
    Under the Moonlight
    Life is not the same.

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 Devo correree è arrivata la macchina per l'aereoporto, vado fra due minutii!!! vado in america, ma penso che lì potrò aggiornare...
 Scusate se nn rispondo alle recenzioni.... ma nn ho DAVVERO tempo!!! risponderò alle recenzioni nel proximo capitolo!
forse riuscirò ad aggiornare...      nn lo so.... ma vi ringrazio TUTTTTTI e.... a presto!


by Gaby90
  
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