Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: Elena 1990    13/02/2020    2 recensioni
L'immortalità è un dono e una maledizione. Shadow e Knuckles lo sanno meglio di chiunque altro, e benchè la vivano in modo diverso, essa li ha uniti come non avrebbero mai immaginato.
In un futuro lontano e con una nuova minaccia alle porte, difenderanno il loro mondo. Devono. Lo hanno promesso.
Ma quanto vale una promessa vecchia un millennio?
E soprattutto, ciò che li attende è davvero un nemico come tanti?
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Knuckles the Echidna, OC, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'Inizio.
Knuckles definì con quel nome il giorno in cui il riccio nero si presentò trafelato all'altare del Master Emerald.
-- Hai sentito cosa sta succedendo in città?
Il guardiano sollevò il capo, aprendo gli occhi. Le sue scarpe e i guanti si erano consumati da tempo e aveva preso l' abitudine di vestire come i suoi antenati, decorando i suoi dreadlocks con piume e anelli d' oro. -- Shadow, io non so mai cosa accade in città. -- disse con calma.
-- Ma le esplosioni dovresti sentirle.
-- Le sento.
Il silenzio calò fra i due per qualche momento, poi Knuckles si alzò in piedi e scese lungo la scalinata.
Shadow lo seguì con lo sguardo -- Dove vai?
Il guardiano alzò una mano per salutarlo senza voltarsi -- E' stagione, lo sai. L' uva non si raccoglie da sola.
Shadow strinse i pugni, osservò il guardiano percorrere qualche altro scalino e alla fine parlò -- Vado laggiù a dare una mano.
Knuckles si bloccò. Volse lo sguardo verso il riccio, cupo -- Sono sicuro che sapranno cavarsela.
-- Non questa volta.
L' echidna si voltò di scatto, al punto da sorprendere il riccio -- Non dovremmo!
-- Invece sì. Abbiamo promesso. Vuoi rimangiarti la promessa?
Knuckles sospirò e gli voltò le spalle.
Shadow seppe di aver vinto.

In città le strade erano piene di umani e mobian in fuga.
Le due razze vivevano in pace da un centinaio di anni. Vivere a stretto contatto con i mobian produsse strani effetti sugli esseri umani, risvegliando in loro energie latenti. Alcuni nascevano con un' innata sensibilità all'energia del caos e finivano con lo sviluppare poteri sovrannaturali durante l'adolescenza. Gli scienziati non sapevano spiegarlo. La teoria più gettonata era quella della RVC, la “Radiazione volatile del Caos” emessa dai mobian, che avrebbe causato particolari mutazioni al genoma umano. In ogni caso, gli individui mutati erano troppo pochi per destare preoccupazione, ma abbastanza da attirare l' attenzione delle autorità. Non rappresentavano un problema, ma l'intero fenomeno era oggetto di ricerca e controlli da parte degli umani, più che dei Mobian: gli antropomorfi vivevano da sempre esposti al Caos, per loro era del tutto normale.
Shadow schivò agilmente un'auto lanciata verso di lui, mentre pattinava. Volse lo sguardo a Knuckles che lo seguiva planando -- Cosa vedi? -- Un costrutto poco lontano da qui. Non è molto grande.
-- Beh, non sarà quello che ha lanciato l'auto. Altro?
--Stanno provando a combatterlo. In tre. Due Mobian e un' umana.
Accelerarono. Non ci volle molto per raggiungere la piazza in cui i tre combattevano. -- Tera levati di mezzo!
-- Alexi non posso colpirlo così!
-- Non lo colpiresti comunque. Spostati!
La giovane riccia lilla si allontanò, il Wispon ben assicurato al braccio, mentre il procione puntava la sua contro la testa del golem e sparava, senza fare alcun danno. Ringhiò -- Stupido golem. Da dove è sbucato?
-- Provo a sovraccaricarlo. -- disse l' umana al suo fianco. Indossava una tuta aderente ed un' armatura leggera a placche in metallo. Chiuse gli occhi. Scariche elettriche gli avvolsero le braccia mentre le protendeva verso il golem.
I fulmini avvolsero il costrutto, che non diede segni di sovraccarico e alla fine, la ragazza esausta cadde in ginocchio.
-- Nadia! -- il procione corse da lei per aiutarla ad alzarsi.
Il costrutto si mosse ad una velocità incredibile per la stazza e senza muovere una giuntura, come se avesse ruote sotto i piedi.
O dei propulsori.
Alexi sgranò gli occhi e rimase immobile, spaventato. Sentì tremare la terra e all'istante un mobian rosso sbucò da sotto l' asfalto assestando un generoso montante alla testa del golem e facendolo volare all'indietro.
-- Chaos Spear!
Una lancia di energia intercettò il golem in volo, trafiggendolo.
-- Voi due, ragazzini, levatevi dai piedi! -- disse Knuckles, senza guardarli.
-- Knux pensa a loro. Io penso al golem. -- disse Shadow.
-- Sai che odio quando mi chiami così!
Il golem si rialzò, ma Shadow stava già rotolando verso di lui e gli rimbalzò contro, colpendolo con uno Spin Dash. Era appena atterrato e si stava massaggiando la testa dolorante quando vide una pallina lilla lanciarsi contro il golem. Il costrutto già in piedi la intercettò con un movimento del braccio, colpendola in pieno, come scacciando una mosca, e strappandole un grido.
L' echidna ringhiò e si mosse, balzando e prendendola al volo.
-- Ti avevo detto di tenerli d' occhio!
-- E' sbucata dal nulla, prima erano in due. -- si voltò verso l' umana ed il procione -- Perchè siete ancora argh!
-- Knuckles!
Knuckles si rannicchiò per proteggere la bambina svenuta mentre rotolava a terra per un paio di metri, la testa dolente e le orecchie che fischiavano.
Con il braccio libero a forma di cannone, il golem caricò un colpo puntando ai due ragazzini ancora spaventati.
-- Chaos Spear! -- la lancia di Shadow incrociò il proiettile, facendo esplodere entrambi. Il riccio lanciò un' ultimo sguardo colmo d'ira ai due -- Andatevene!
Al che i due si allontanarono, ma non troppo.
-- Non possiamo scappare come dei conigli, dobbiamo fare qualcosa! -- protestò Alexi.
-- Lo so, ma i nostri attacchi sono inutili.
-- Dovremo giocare d' astuzia. -- Alexi guardò verso Shadow e Knuckles alle prese con il costrutto -- Ho un' idea.
Shadow attaccò il golem con uno Spin Dash e Knuckles rotolò di lato con la bambina prima che il costrutto gli cadesse addosso. Raggiunse il riccio e gli affidò la piccola -- Sei più veloce. Portala al sicuro mentre io lo trattengo.
Il riccio annuì e l' echidna si girò per fronteggiare il golem. Questo caricò un altro colpo, mirando a Shadow. Knuckles lo deviò, colpendo il braccio con un pugno ma il costrutto utilizzò l' altro braccio per schiacciare l' echidna a terra.
Quando udì il grido, Shadow aveva raggiunto i due ragazzini. Porse la piccola riccia alla ragazza umana -- Tieni, portatela al sicuro.
-- Vogliamo aiutarvi.
Shadow vide la determinazione in quegli occhi, ma non aveva tempo per le chiacchiere -- Allora fate come vi dico.
Il golem puntò il braccio libero alla testa di Knuckles e caricò il colpo.
Shadow capì che non sarebbe arrivato in tempo. Neanche con tutta la velocità del mondo.
Ma qualcun altro sparò contro il golem. Alexi, il piccolo procione.
-- Ehi faccia di tufo! Perchè non te la prendi con me?
Il colpo non fece danni, ma attirò l' attenzione del golem abbastanza a lungo da permettere a Shadow di caricare uno Spin Dash e sbalzare via il golem.
Aiutò Knuckles ad alzarsi -- Stai bene?
L' echidna annuì veloce e Shadow tornò a guardare il golem che si rialzava indenne -- Dèi ma di cosa è fatto?
Knuckles fece per replicare, ma un altro proiettile colpì il golem.
-- Forza sono qui! Vieni a prendermi, coglione!
Knuckles ringhiò guardando Alexi -- Quel ragazzino si farà ammazzare.
Nadia posò la piccola riccia su una panchina e corse a dare man forte ad Alexi. Vedendola, Shadow sospirò -- Proviamo ad assecondarli.
-- Sei impazzito? Non possono distruggere quel golem.
-- Vero. Ma sono dei ragazzini testardi. E se non li aiutiamo, saranno tre ragazzini testardi e morti.
Il costrutto attivò i razzi ai piedi e scattò verso Alexi, che sorrise. Mirò basso e sparò.
L' urto contro il proiettile sbalzò il golem facendolo rotolare in avanti a grande velocità, dritto verso il mobian che si buttò di lato. Il costrutto attraversò la piazza e si schiantò contro una fila di auto distruggendole. -- Vai Nadia!
La ragazza umana diresse i fulmini verso il golem. Le scintille incendiarono la benzina e l' olio che colava dalle macchine distrutte, facendole saltare in aria.
-- Sììì! -- esclamò il procione, dando il cinque alla ragazza.
Ma udirono uno scricchiolio.
Dal mucchio ardente emerse il golem, illeso. Solo che questa volta era ricoperto di olio e benzina in fiamme.
-- Oh, mer -- Alexi non finì la frase, perchè il golem sollevò un braccio sparando una lunga catena terminante in un arpione, dritta verso la fontana della piazza. Agganciò il pilastro di marmo centrale e lo stradicò dal piedistallo. Poi lo tirò a sé e lo fece roteare come un gigantesco mazzafrusto.
-- Occhio! -- Shadow usò la sua velocità per spingere via i due ragazzini, solo per prendere il pilastro di marmo sulla schiena.
L' urto gli tolse il fiato. Attraversò la piazza solo per sbattere il torace contro una grande quercia, dove la piazza confinava con il parco adiacente. Sentì Knuckles chiamare il suo nome, ma non riusciva a pensare ad altro che al dolore, mentre si aggrappava all' albero per sostenersi. Scorse la forma rossa e trovò la forza di girarsi. Lasciò l' albero e mosse qualche passo, andando verso la figura.
Avvertì una spinta in avanti. Vide del rosso sul suo torace. Poi tutto divenne nero.
Il tempo rallentò mentre Shadow cadeva sulle ginocchia, o almeno, a Knuckles sembrò rallentare. Lo prese, prima che cadesse a terra e come in un sogno lo adagiò sul terreno.
<ì>No. No, no, no, per favore.
-- Non lasciarmi anche tu. -- gli sfuggì, in un sussurro.
Vide il torace del riccio sollevarsi a fatica ed il sangue macchiava la pelliccia bianca.
Era vivo. Ma era ferito. Gravemente. Poteva leggere la sofferenza sul suo volto.
Pagheranno per questo. La pagheranno tutti.
Udì un sibilo. Knuckles si rialzò e sferrò un pugno. Gli artigli si conficcarono nel marmo del pilastro, i piedi scavarono solchi nella terra per un buon paio di metri.
Ma lo tenne.
Pagheranno tutti
Si voltò verso il golem, lo sguardo bruciante d'ira e il muso contorto in un ringhio che metteva in mostra le zanne.
-- A cominciare da te.
Afferrò la catena ancorata al pilastro e tirò con tutta la sua forza, prima in avanti e poi, con un grido, verso l' alto.
Il golem si sollevò da terra, descrisse un arco nel cielo e atterrò sull' asfalto creando un cratere.
L' echidna si spostò e con un altro grido sollevò di nuovo verso l' alto. In breve non si udirono altro che boati, costanti come il ticchettio di un orologio.
Mentre i due ragazzi provavano ad assistere Shadow come potevano, capirono quanto potesse essere pericoloso l' echidna. Era deciso a distruggere quel golem, anche a costo di ridurlo in polvere un pugno alla volta ed erano sicuri che non avrebbe badato a tutto ciò che finiva in mezzo, cose o persone che fossero.
Knuckles ruotò su sé stesso, facendo girare il golem a mulinello, sradicando alberi, distruggendo auto, per poi sbatterlo a terra di nuovo finchè, dando fondo a tutta la forza, lasciò la presa scagliandolo contro un edificio, che crollò sopra al costrutto.
-- E' una fortuna che abbiano evacuato la zona. -- disse Nadia, tenendo Shadow fra le braccia, facendogli da supporto.
-- Già. Ma non credo lo sapesse. -- disse Alexi. Aveva sognato molte volte di combattere al fianco di un eroe, ma capì di non averne davanti uno, in quel momento.
Knuckles ansimò mentre la nuvola di polvere gli scorreva fra i piedi sospinta dal vento.
Li guardò.
Rabbrividirono.
L' echidna si avvicinò e scandì bene le parole, freddo -- Allontanatevi. Da lui. Adesso.
Si spostarono subito, Nadia un attimo dopo, solo per adagiare il riccio il più delicatamente possibile.
Knuckles si inginocchiò e lo prese tra le braccia, con una delicatezza disarmante, come una madre che raccoglie un cucciolo.
Alexi deglutì -- Ci dispiace.
-- Levatevi dai piedi.
-- C' è un ospedale non lontano da qui. -- provò a dire Nadia -- Se-
Knuckles chiuse gli occhi -- Conterò fino a cinque. Se quando riapro gli occhi vi trovo ancora qui, giuro che vi uccido.
E lo disse con una tale fredda risolutezza che ebbero paura.
-- Uno.
Si guardarono.
-- Due.
Udirono uno scricchiolio. L' echidna smise di contare ed aprì gli occhi, osservando le macerie dell' edificio spostarsi. -- Non è possibile.
Dalle macerie, emerse il golem, ancora intero.
-- Oh mamma, è un incubo! -- sbraitò Alexi.
All'improvviso una bolla azzurra comparve intorno al costrutto, avvolgendolo. Si sollevò da terra e una forza invisibile la scagliò lontano, verso l' orizzonte.
-- Sei grande nonno!
I tre si voltarono, per vedere la piccola riccia lilla, accompagnata da nientemeno che Silver the Hedgehog.
-- Maestro! -- esclamarono all' unisono Alexi e Nadia. Knuckles li vide lanciarsi addosso a Silver, abbracciandolo.
Il vecchio riccio ridacchiò -- Piano ragazzi, piano. Ah, diamine se sono invecchiato! Finirete con il farmi cadere!
Tera fece un passo avanti -- Mi sono svegliata sulla panchina. Ho visto che non andava bene, così sono corsa a chiamare il nonno.
Alexi si portò la mano al mento -- Mmh, di solito detesto quando lo fai ma questa volta è stata una grande idea. -- guardò Silver -- Maestro, dovevi vedere quel golem. -- si interruppe, rattristandosì -- Ops. Scusa.
Silver ridacchiò, per nulla offeso -- Per cosa? -- chiese e poi guardò Knuckles, senza guardarlo.
L' echidna fissò le bende che coprivano gli occhi del riccio. L' effetto collaterale dell' utilizzo dei poteri psichici per così tanto tempo. Silver era cieco da un centinaio di anni eppure, certe volte, pareva vedere benissimo, anche meglio di tutti loro.
Il suo potere gli aveva tolto la vista, ma gli aveva donato qualcos'altro. Knuckles non era certo di cosa fosse.
-- Shadow è ferito.
-- Lo so. Riesco a sentirlo.
-- E' colpa loro. -- sibilò, stringendo il riccio a sé e tuttavia, Silver non cambiò la sua espressione neutra.
-- Questo è irrilevante.
-- Davvero?
-- Sì.
Knuckles ringhiò e Silver parlò ancora.
-- Ciò che conta ora è la vita di Shadow. Vieni con me.
Alexi e Nadia pensavano si sarebbe opposto, invece Knuckles si alzò, sollevando Shadow senza sforzo. Il riccio aprì gli occhi ma non distinse altro che forme e sfocature. Li richiuse e strinse i denti, lottando contro il dolore.
Knuckles procedette con cautela fino a raggiungere Silver, che li teletrasportò via.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: Elena 1990