14/02/2020
11 recensioniStoria partecipante al “Fluff flash contest” indetto da Lita_EFP sul forum efp, utilizzando il prompt: Ruota.
Sorrisi sfumati
“Nella Londra babbana costruiranno la ruota panoramica più alta del mondo,” esordisce Fred, chiudendosi la porta del negozio alle spalle.
Per George è incredibile che, mentre imperversa la guerra, a poche miglia di distanza si costruiscano ruote panoramiche. “Quando sarà terminata dovremmo salirci.”
“E portarci papà…”
Per George è incredibile che, mentre imperversa la guerra, a poche miglia di distanza si costruiscano ruote panoramiche. “Quando sarà terminata dovremmo salirci.”
“E portarci papà…”
L’umidità che s’innalza dal fiume lo costringe a sollevare il bavero del cappotto, la ressa lo porta a chiedersi se, dopotutto, sia stata una buona idea.
La mano di Angelina è calda, quando le loro dita s’intrecciano, e il sorriso della ragazza è la risposta silenziosa alla domanda che s’era appena posto — perché rendere felice la persona che più di tutti ha saputo stargli accanto varrà sempre la pena.
“Non dobbiamo permettergli di toglierci il sorriso!”
“Questo mai, Freddie…”
“La costruzione della ruota procede.”
“Ci saliremo alla fine della guerra.”
“È una promessa.”
“Questo mai, Freddie…”
“La costruzione della ruota procede.”
“Ci saliremo alla fine della guerra.”
“È una promessa.”
Quando arriva il loro turno, George utilizza senza problemi le sterline per pagare — Angelina è impressionata, perché le difficoltà avute la prima volta che il ragazzo aveva insistito per andare al cinema sono ancora scolpite nella sua memoria.
Una volta raggiunta la sommità, gli occhi nocciola di George e quelli scuri di Angelina sono calamitati dallo spettacolo che si staglia davanti a loro. La vista della città al crepuscolo toglie il fiato: il sole è una palla infuocata nel cielo, le cui sfumature pervinca, lavanda e amaranto sono attraversate da nuvole che paiono le pennellate d’un artista impressionista e il Tamigi riflette le luci della metropoli che attraversa.
“Wow,” esala George, cercando d’intercettare lo sguardo della compagna.
“Già...” annuisce Angelina, cercando di scolpire la sensazione di meraviglia nella memoria.
Il ragazzo infila la mano in tasca e recupera la vecchia macchina fotografica prestatagli dal padre, porgendola all’uomo seduto al suo fianco. “Ci scatta una foto?”
S’avvicina ad Angelina, posandole un braccio sulle spalle e attirandola a sé.
L’uomo scatta, imprimendo sulla pellicola i sorrisi spontanei dei due innamorati — un sorriso che George ha faticato per mesi per riuscire a recuperare, un sorriso che era convinto di aver perso per sempre.
George rimette via la macchina, ringraziando l’uomo tornando poi a concentrarsi su Angelina.
“Grazie, è stata un’idea stupenda...”
“Dovevamo festeggiare il nostro primo anniversario in maniera indimenticabile, Angie.”
“La prossima volta dobbiamo portare i tuoi... sono sicura che tuo padre adorerebbe tutto quanto.”
“Ne era convinto anche Fred...”
Angelina strizza con affetto il braccio del ragazzo, prima di posare la bocca su quella di George.
“Ti amo.”
George la bacia di nuovo, assaporando con lentezza le labbra della ragazza e lambendo il suo sorriso contagioso.
“Ti amo anch’io,” risponde, sfiorando le sue dita con un altro bacio.
“Wow,” esala George, cercando d’intercettare lo sguardo della compagna.
“Già...” annuisce Angelina, cercando di scolpire la sensazione di meraviglia nella memoria.
Il ragazzo infila la mano in tasca e recupera la vecchia macchina fotografica prestatagli dal padre, porgendola all’uomo seduto al suo fianco. “Ci scatta una foto?”
S’avvicina ad Angelina, posandole un braccio sulle spalle e attirandola a sé.
L’uomo scatta, imprimendo sulla pellicola i sorrisi spontanei dei due innamorati — un sorriso che George ha faticato per mesi per riuscire a recuperare, un sorriso che era convinto di aver perso per sempre.
George rimette via la macchina, ringraziando l’uomo tornando poi a concentrarsi su Angelina.
“Grazie, è stata un’idea stupenda...”
“Dovevamo festeggiare il nostro primo anniversario in maniera indimenticabile, Angie.”
“La prossima volta dobbiamo portare i tuoi... sono sicura che tuo padre adorerebbe tutto quanto.”
“Ne era convinto anche Fred...”
Angelina strizza con affetto il braccio del ragazzo, prima di posare la bocca su quella di George.
“Ti amo.”
George la bacia di nuovo, assaporando con lentezza le labbra della ragazza e lambendo il suo sorriso contagioso.
“Ti amo anch’io,” risponde, sfiorando le sue dita con un altro bacio.
“La ruota ti sarebbe piaciuta, Freddie...”
Nota dell’autrice:
Ero partita con l’idea di scrivere una storia su Ron e Hermione, ma ci metterò un altro po’ a terminare la storia che ha loro per protagonisti. Quindi ho approfittato per scrivere di George e Angelina, visto che ero anche stata sfidata a farlo da Sofifi nel gioco “obbligo, verità o salvataggio”.
Mi piaceva l’idea di mostrare un loro momento felice, il primo anniversario, ma senza dimenticare l’assenza di Fred, che non può che influire nella vita di ogni giorno del gemello sopravvissuto.
Il titolo vuole essere un richiamo al sorriso che George ha ritrovato accanto ad Angelina, anche se non sarà mai abbagliante come era prima della morte di Fred.