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Autore: Red Drago    15/02/2020    14 recensioni
Alain la notte che segue la morte di André ripensa al passato, pensa al futuro incerto, intanto cerca Oscar che dovrà guidare i soldati della guardia e il popolo alla Presa della Bastiglia .
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alain cadde rovinosamente bocconi sulla pavimentazione della chiesa che accoglieva le bare dei molti francesi morti quel giorno.
Aveva avuto un incubo terribile, il vuoto lo stava attirando sempre più in basso, stava cadendo in un baratro senza fine.
Invece il pavimento lo aveva fermato.
Si tirò in piedi a fatica, ancora intontito.
Poi la realtà lo colpì come un maglio: lì c'erano molti dei suoi amici, lì giaceva André Grandier.
All'improvviso l'odore dei fiori putrescenti gli causò un conato di vomito.
Si diresse verso l'uscita, l'aria della notte fu un balsamo per i suoi polmoni.
Si diede un'occhiata intorno, la maggior parte dei sopravvissuti stava dormendo intorno ai fuochi di fortuna accesi ai piedi della scalinata della chiesetta.
Aveva lasciato al comandante il proprio mantello proprio mentre era seduta su quella scalinata con lo sguardo vuoto, le aveva detto che quel giorno non era l'unica a soffrire perché aveva perso qualcuno.
Aveva avuto la delicatezza e la comprensione di un sasso.
Lei in realtà quel giorno aveva perduto tutto.
Aveva perduto il suo migliore amico, il fratello, il confidente, il compagno, l'amante, il marito.
Aveva perduto un pezzo di cuore, aveva perduto la propria anima.
Ma lui l'aveva redarguita.
Adesso, pentito, la cercava con lo sguardo.
Non la vide, in compenso vide il soldato Gérard Lassalle **con la schiena appoggiata al muro della chiesa che canticchiava sottovoce una canzone da osteria.
Ognuno ha i propri metodi per scacciare i propri demoni.
Gli si avvicinò:
-"Gérard....ehi... Lassalle.... dov'è il comandante?"-
Il giovane alzò gli occhi verso di lui, erano arrossati, acquosi per le lacrime versate.
Subito sembrò non riconoscerlo.
-"Alain? Io... non lo so.... Dopo che sei entrato in chiesa e dopo che le hai dato il tuo mantello....lei è rimasta ancora un po' qui poi si è messa a tossire, forte.
È caduta giù per le scale..."-
Alain ebbe un brivido.
-"E poi, cosa ha fatto?"-
-"Si è diretta verso il suo cavallo e se n'è andata al galoppo"-
Alain decise che sarebbe andato a cercarla.
Glielo doveva.
Non avrebbe dovuto restare sola in una notte come quella.
Nessuno avrebbe dovuto.
Il tenue chiarore dell'aurora si stava palesando a est.
Un gruppo di soldati arrivò di corsa.
-"Il popolo ha assalito l'Hotel des Invalides, stanno prendendo armi, munizioni e cannoni.
Vogliono abbattere la Bastiglia.
Hanno bisogno di una guida..."-
Gérard guardò Alain: "non volevi andarla a cercare? Abbiamo bisogno di lei adesso..."-
Alain gli diede una pacca sulla spalla e corse verso il proprio cavallo.
Partì al galoppo, poi rallento' un po' l'andatura, in giro c'erano tante pattuglie che cercavano i soldati della guardia traditori.
Spero' che Oscar non fosse stata catturata o uccisa.
All'improvviso sentì una forte ansia crescergli dentro.
Lui la stava cercando solo perché sarebbe stata utile alla causa popolare, non certo perché tenesse a quella donna vestita da uomo.
Fermò il cavallo e scosse la testa, perché continuava a prendersi in giro?
Lui ci teneva eccome al suo comandante, lo rispettava, provava affetto, riconoscenza per lei.
E pensare che all'inizio disprezzava quella donna integerrima e algida che voleva a tutti i costi insegnare la disciplina ai soldati della guardia.
Col tempo aveva potuto appurare che lei era completamente diversa dagli altri nobili, era veramente una donna, un essere umano al di fuori dal comune e dagli schemi.
Di quella donna speciale si era innamorato perdutamente il suo amico sfortunato, il ragazzo del popolo che sembrava un nobile, che era cresciuto con lei, che viveva e sarebbe morto per lei.
Il destino lo aveva ascoltato.
Giunse a ridosso di un ponte.
Una grossa sagoma attiro' la sua attenzione.
Rallento' ulteriormente, i sensi accesi e guardinghi nel caso ci fossero stati dei soldati nemici.
In realtà non c'era nessuno.
Solo il cadavere del cavallo del comandante.
Gli si strinse il cuore.
Aveva perso anche lui.
Di Oscar, però, nessuna traccia, nessuna scia di sangue, aveva lottato, sicuramente, ma non era ferita.
Tirò un sospiro di sollievo.
Passò oltre il ponte, si trovò di fronte a una miriade di piccole viuzze.
Dove avrebbe potuto essere il suo comandante?
Come avrebbe fatto a trovarla?
Nel silenzio della notte morente sentì dei lievi singhiozzi.
Decise di rischiare, spero' che fosse lei.
Lo spero' con tutto il cuore, rivolse una preghiera silente al suo amico.
Si avvicinò lentamente al vicolo da cui proveniva il singhiozzo, poi la vide.
Piccola, rannicchiata nel suo mantello, le spalle che tremavano per il pianto.
-"Comandante.... Oscar... abbiamo bisogno di voi..."-
Lei alzò gli occhi rossi di pianto e lo guardò come se non lo avesse riconosciuto.
Alain se ne accorse. Non aveva visto lui, ma un'altra persona che la stava chiamando con voce sussurrata.
Lei ancora in preda alla propria visione si alzò di scatto e sorridendogli gli corse incontro.
Il più bel sorriso che Alain avesse mai visto.
Un sorriso per André.
Quando gli fu vicino Oscar realizzò che era Alain l'uomo in piedi che la chiamava.
Fu colta dalla più amara delle delusioni.
André era morto.
Alain le parlò di nuovo, la chiamò per nome:
-"Oscar abbiamo bisogno di voi, c'è una fortezza da conquistare.
Oscar era molto vicina, adesso.
Gli occhi nuovamente spenti.
-"Certo Alain adesso arrivo... però prima... posso piangere ancora un po'?"-
Alain annuì piano e la lasciò appoggiare al proprio torace.
Mentre le ultime lacrime sgorgavano prima della battaglia, il soldato la strinse a sé delicatamente, che potesse piangere la morte del proprio uomo in pace.



**Ho deciso di tenere Gérard Lassalle vivo per un giorno in più, mi serviva vivo in questa storia, per questo ho aggiunto l'OOC come avvertimento.
Ringrazio per la pazienza.
   
 
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