Benvenuti a questa nuova storia originale inventata da me (Ste). Questa storia sarà narrata in prima persona dai tre protagonisti, alcune volte sarà però neccessario l'intervento del narratore esterno, come in questo capitolo 0. le immagini che ho inserito come "copertina" dei capitoli le ho prese quasi tutte da google, in caso contrario lo segnalerò mettendo magari un link anche al sito in cui le ho prese. Se non è permesso inserire immagini avvisatemi e le toglierò immediatamente.
Dopo questa piccola presentazione, leggete e ditemi come vi sembra!
Buona lettura!
Ste
Japan's Tale
Capitolo 0: L’antefatto dell’avventura che segue.
La luce del tramonto filtrava dalla finestra dell’ufficio. La stanza era
arredata con gusto, le pareti erano rivestite di legno e il pavimento era di
parquet. La scrivania era un’imponente tavolo in stile vittoriano, davanti ad
essa stavano due sedie imbottite e fasciate di velluto rosso. L’ufficio era
anche pieno di librerie colme di libri antichi. C’erano due divanetti di
velluto verde in tinta con i tendoni.
“Devo essere franca signori Rochella!” incominciò a parlare una donna
seduta dietro alla scrivania. Era una donna smilza con uno sguardo severo, aveva
i capelli legati in una crocchia in cima alla testa. “I vostri figli sono
delle piaghe! Sono come la peste, o il vaiolo! Sono da estirpare!”
“Ma Signora De Bianchi… sono sicura che non sono poi così terribili…”
intervenne una donna seduta su un divanetto.
“Signora, lei è la madre di…?” domandò la signora De Bianchi.
“Monica Rochella” rispose la donna.
“Mph! La peggiore dei tre!” borbottò la signora De Bianchi intrecciando le
dita davanti al viso. “Signora Rochella, lei forse non ha presente la
situazione… Vostra figlia ha mandato 15 ragazzi all’ospedale!” La donna si
azzittì.
“Beh, ma la mia Penelope non sarà poi tanto terribile! Ha solo 12 anni!”
esclamò la donna seduta sulla sedia.
“Penelope? Quella bambina ha spaccato tante racchette da tennis addosso a
ragazzi che con i soldi che si erano usati per comprarle ci si poteva comprare
una super villa, dotata di ogni comfort!” disse ridacchiando la signora De
Bianchi. “E non pensate che Mattia sia da meno!” gridò ad un certo punto.
“Quel ragazzo ha infierito psicologicamente su tutte le vittime! È anche un
ricattatore!”
I genitori dei tre ragazzi si guardarono. Poteva essere loro la colpa del
comportamento dei loro ragazzi? Questo se lo domandavano tutti.
“è sicura che siano loro i primi a cominciare?” domandò la madre di
Mattia, appoggiata dalla madre di Monica e dal padre di Penelope.
“Assolutamente!” rispose prontamente la signora De Bianchi. “Comunque dopo
che oggi hanno picchiato e mandato all’ospedale ben 4 ragazzi più grandi di
loro, ho deciso che sia meglio allontanarli dalla scuola!”
I genitori si guardarono preoccupati.
“Ma… Questa è l’unica scuola della zona che ancora non li aveva espulsi!”
esclamò il padre di Mattia.
“Non ci posso far niente! Non posso permettere che i miei studenti vivano nel
terrore!” disse la signora De Bianchi “Ma non preoccupatevi, ho contattato
un’assistente sociale! Vi presento la signorina Eleonora Neretti!”
Una giovane donna entrò nell’ufficio. I genitori dei ragazzi si rassicurarono
vedendola. Eleonora Neretti era un’amica d’infanzia di una loro nipote che
si era sposata da poco, di certo sarebbe stata indulgente.
“Buona sera a tutti!” salutò Eleonora “In accordo con la signora De
Bianchi, abbiamo deciso di affidare i vostri figli ad un’altra coppia!”
esclamò.
I genitori inorridirono.
“Proprio così!” intervenne la signora De Bianchi “Ci siamo scervellate,
ma crediamo che questa sia la soluzione migliore! D’altronde li avete educati
male, se no non avrebbero combinato questo casino!” Eleonora poggiò una mano
sulla spalla della signora De Bianchi intimandole di stare zitta.
“Ho trovato anche la persona adatta a prendersene cura” disse Eleonora
facendo ricadere su di se l’attenzione “è una giovane coppia, appena
sposata. Finito il viaggio di nozze verranno per prendere l’affidamento dei
vostri ragazzi e si trasferiranno nella loro nuova casa in Giappone” spiegò
Eleonora. Il cuore dei genitori si sollevò un po’, avevano capito chi era la
coppia che Eleonora aveva descritto, ma volevano esserne sicuri prima di
mettersi il cuore in pace. “Sono la Signora Sara Watanabe e il signore Ichiro
Watanabe”
La madre di Monica esultò. La tutrice dei loro bambini sarebbe stata la loro
amata nipote. Tutti si sentirono più sollevati.
“Ma come… Signorina Neretti! Mi aveva detto che ne sarebbero stati
distrutti!” esclamò la signora De Bianchi.
“Sono una strana famiglia signora… probabilmente non esprimo le sensazioni
al nostro stesso modo…”
Stranamente la perfida Signora De Bianchi ci credette e tirò un sospiro di
sollievo: finalmente, dopo tanto macchinare, era riuscita a sbarazzarsi di quei
tre mocciosi.
BONUS: Profilo della signorina Eleonora Neretti e della signora De Bianchi.
Nome:
Eleonora
Cognome: Neretti
Età: 34 anni
Data di Nascita: 13 Novembre
Lavoro: Assistente Sociale
Adora: la cucina Giapponese, i ragazzi Rochella, i fiori e i peluches.
Odia: la signora De Bianchi
Nome: Prudenzia Cognome: De Bianchi Età: 56 anni Data di Nascita: 7 settembre Lavoro: Preside di una scuola Adora: Comandare Odia: i ragazzi Rochella.