Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: LilithMichaelis    16/02/2020    1 recensioni
Sherlock riportò l'attenzione al messaggio, e poco ci mancò che avesse un mancamento.
O forse lo ha avuto per davvero.
John non ricorda.
Venite in centrale.
Emergenza.
È Lestrade.
Non chiamare tuo fratello.
-Anderson

______________________________
In una giornata come tante altre, Sherlock e John sono chiamati a risolvere il mistero della scomparsa di Lestrade.
Ed è quando la paura di arrivare troppo tardi diventa insopportabile che parte la corsa contro il tempo.
{Mystrade/Johnlock - after season 4 - Spoiler!Allert - Introspettivo - Romantico - Drammatico - Trigger warning: menzione di morte, violenza, descrizione di atti violenti}
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sherlock e John entrarono nell'ufficio di Lestrade e fu lì che, finalmente, il blogger trovò ciò che cercava.
Il silenzio innaturale che accompagna le tragedie.

Diciamocelo, non si sarebbe sentito uno spillo cadere, questo è certo. I telefoni suonavano ancora, fuori dalla porta il ticchettio di tacchi accompagnava i passi svelti delle impiegate, la vita andava avanti come al solito, ma dentro quell'ufficio nessuno osava dire una parola.

«Cosa succede? Dov'è Graham? Avevate parlato di un'emergenza» cominciò a indagare Sherlock.
Per una volta, John comprese cosa si provasse a leggere gli avvenimenti di una giornata sul volto di una persona.
Il viso di Anderson, in genere un po' arcigno, ma gioviale, era una maschera di cera.
John vedeva il nulla dietro gli occhi del poliziotto, come se qualcosa avesse risucchiato l'essenza dell'uomo.
«C'è stato... Era una semplice soffiata... Non doveva...» blaterò Anderson.
«Philip, cosa stai dicendo? Lestrade è...?» John non voleva neanche finire la frase. Aveva dovuto dire quella parola fin troppe volte per una vita sola.
«No, John. È successo qualcos'altro.» fu la risposta pronta di Sherlock.
«Non lo sappiamo, John. È... Sparito. Volatilizzato»
John si sentì morire.
Sentì il cuore sprofondare, la gola riempirsi di bile.
Ne aveva affrontati di casi al limite del patologico.
Aveva trovato i resti di un bambino in un pozzo, per la miseria...
Eppure non riusciva ad accettare ciò che aveva appena ascoltato.
«Cosa significa "sparito"? La gente non sparisce, Philip!» urlò John col poco fiato che gli rimaneva nei polmoni.
«Significa che un momento prima era lì, quello dopo non c'era più. Era andato a supervisionare una scena del crimine, una semplice effrazione, con dei novellini. Mentre si assicuravano che i criminali se ne fossero andati, ha fatto sparire le tracce: niente porte aperte, segni di colluttazione, il telefono risulta spento. Si è volatilizzato»

John vide Sherlock uscire dalla stanza.
«Hei! Dove vai?» Lo chiamò Anderson.
«A telefonare a mio fratello»
«Sei impazzito? Ti ho detto specificatamente di non chiamarlo»
«Preferisci che lo venga a sapere dai giornali?»
Anderson deglutì, senza la forza di parlare. Il maggiore degli Holmes non era un uomo con cui scherzare. Nessuno degli Holmes lo era, a dire il vero, ma, mentre l'eccentricità di Sherlock poteva garantirti minuti preziosi per scendere a patti con la tua morte imminente, a Mycroft bastava alzare un semplice dito per porre fine alla tua esistenza.
Anderson, però, per un secondo provò a mettersi nei panni del Governo Britannico. Nei panni di Mycroft Holmes. Se lui sentiva il peso del mondo sulle spalle sin dalla notizia della scomparsa di Lestrade, come avrebbe potuto sentirsi quell'uomo? Se una persona come lui avesse potuto provare anche un briciolo delle normali emozioni umane, come avrebbe reagito al ricevere questa notizia dai giornali?
Philip guardò negli occhi Sherlock, aspettandosi fredda risoluzione... Ma le iridi azzurre si muovevano troppo velocemente, il respiro era troppo pesante, poteva sentire il sibilo dell'aria passare tra i denti del detective.
Sherlock Holmes, l'onnipotente detective, era spaventato.
Di cosa, Anderson non aveva idea.

«Fratellino, nessun caso stamattina?»
«Mycroft...»
«Ti trema il respiro, fratello caro?»
«Lestrade. È scomparso. Siamo in centrale. Mi dispiace tanto...»
Il silenzio dall'altro capo del telefono fece gelare il sangue nelle vene di Sherlock. Migliaia di possibili scenari gli si affacciarono in mente e una preghiera muta gi affiorò sulle labbra.
«Mycroft?»
Click

***
Note dell'Autrice:
Terzo capitolo, iniziamo ad avere un'idea di cosa ci troveremo davanti.
So bene che molti (io per prima) di noi sono abituati a dei capitoli molto più lunghi, motivo per cui per tutti e 11 i capitoli della storia ho cercato di mantenermi ben al di sotto delle 1000 parole.
L'effetto che vorrei replicare è la classica situazione che si verifica durante le situazioni drammatiche, dove la tensione fa sì che i momenti di calma sembrino dilatati, e qualunque cosa accada porta con sè quasi una contrazione temporale.
Spero di esserci riuscita.
Al prossimo capitolo!
Lilith

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: LilithMichaelis