Notte inoltrata. Una villa dall’aspetto quasi imperiale in mezzo a varie case borghesi appartenenti alla vecchia Londra. Luci spente, nessun rumore, solo un lieve bisbiglio nell’ombra.
Una figura appartenente ad un uomo alto, ben piazzato, dai capelli lunghi, scuri come la notte e dagli occhi spalancati per la sorpresa reggeva in mano la cornetta del telefono, il respiro affannoso.
Honey why you calling me so late?
It's kinda hard to talk right now.
Honey why are you crying? Is everything okay?
I gotta whisper 'cause I can't be too loud
[Dolcezza, perché mi hai chiamato
così tardi?
È difficile parlare proprio adesso
Dolcezza, perché stai piangendo? Va tutto bene?
Sto sussurrando perché non posso parlare più
forte]
“Pronto.”
“Blaise..” fievoli singhiozzi trattenuti forse da
una mano. Quella stessa mano pallida ma allo stesso modo
così calda che fino a qualche mese prima stringeva quella
del suo unico uomo.
Quanto gli mancavano quelle dolci labbra rosee. Quanto gli mancavano.
“Ginevra.. Stai piangendo?”
Well, my
girl's in the next room
Sometimes I wish she was you
I guess we never really moved on
[Bene, la mia ragazza é nella stanza
accanto
Qualche volta desidero che lei sia te
credo che non potremo mai cambiare realmente]
Nella stanza accanto una donna dai lunghi capelli
color nocciola che formavano boccoli disordinati giaceva su un letto a
baldacchino coperta da lenzuola di seta color argento.
La voce di Ginny sembrava un sogno ad occhi aperti, tanto che il
ragazzo dovette voltarsi verso quel letto per capire se il suo corpo
stesse ancora dormendo. Ma era la realtà. In quella notte di
febbraio, in quella fredda notte una chiamata gli era giunta dal suo
unico primo amore.
It's really good to hear your voice saying my name
It sounds so sweet
Coming from the lips of an angel
Hearing those words it makes me weak
And I never wanna say goodbye
But girl you make it hard to be faithful
With the lips of an angel
[È veramente bello ascoltare la tua voce
dire il mio nome [È divertente che tu mi stia
chiamando
stanotte
Suona così dolce
Viene dalle labbra di un angelo
Ascoltare queste parole mi fa diventare debole
E non vorrei mai dire addio
Ma ragazza tu fai diventare difficile essere fedele
Con le labbra di un angelo]
“Blaise è successo qualcosa.
Ora più che mai non posso più vivere senza di te.
Blaise, Blaise ti prego vieni a prendermi, Harry non si
accorgerà di niente, l’ho addormentato con una
medicina babbana e non mi ha sentita piangere..”
Di nuovo
singhiozzi trattenuti, di nuovo quella calda mano pallida sulle sue
labbra. Dolci labbra angeliche.
Il ragazzo si voltò nuovamente verso il letto, guardando la
sua donna dormiente ed incosciente di ciò che stava
succedendo. Hermione Granger giaceva lì, beatamente,
convinta forse di essere accanto all’uomo più
famoso, ricco e più bello della terra, nonché suo
fidanzato. Le sue labbra, leggermente schiuse, mostravamo un lieve
sorriso. Probabilmente stava sognando.
Guardò la sua mano. Un anello di oro bianco con incastonato
uno smeraldo dal perfetto taglio era la prova del loro amore,
dell’amore che qualche settimana dopo li avrebbe uniti per
tutta la vita.
Un sorriso.
It's funny that you're calling me tonight
And, yes, I've dreamt of you too
And does he know you're talking to me
Will it start a fight
No I don't think she has a clue
E, si, ti ho sognata anch’io
E se lui sapesse che stai parlando con me
Comincerebbe una battaglia
No, non credo che lei abbia qualche indizio]
“Ginevra cos’è successo?” una
forte vena di preoccupazione nelle sue parole.
“No, Harry non lo sa, non sa ancora, non lo saprà
mai spero. Nessuno deve saperlo.”
Honey why you calling me so late?
[Dolcezza, perché mi hai
chiamato
così tardi?]
“Ginevra..”
Qualche attimo di
silenzio..
“Blaise il bambino che porto in grembo non è di
Harry.”