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Autore: Kiki BSK    19/02/2020    0 recensioni
*AVVERTENZE*
Se non avete visto la terza stagione e volete evitare spoiler... evitate questa FF.
Dalla Storia:
-Potremmo sempre scriverci i numeri di telefono sul braccio e vedere cosa succede una volta tornate nella nostra linea temporale- dico ridendo riprendendo a camminare e lei alza un sopracciglio.
-Ci stai pensando sul serio?- chiedo e lei alza le spalle.
-Non ci sto pensando, ho deciso che lo faremo e basta- dice ed io alzo gli occhi al cielo.
Mi fermo all'entrata di quel locale.
-Non comportarti come farebbe tua madre o tuo padre o risulterai troppo ovvia e non entrare nel raggio di Pacemaker o diventa blu e tutti sapranno che sei un erede- dice lei bloccandomi la gamba per aria visto che stavo per aprire le porte con un calcio.
-Guasta feste- rispondo per poi seguirla all'interno.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno dopo mi sveglio, come sempre, per prima e scendo in cucina per iniziare a preparare la colazione.

Con mia sorpresa trovo mia madre già sveglia seduta al tavolo con una tazza di caffè.

-Buongiorno- dico avvicinandomi e lasciandole un bacio sulla fronte.

-Buongiorno tesoro- risponde guardando fisso nel suo caffè.

-Qualcosa non va?- chiedo e lei sospira.

-A parte il fatto che oggi ci sarà l'inizio dell'apocalisse ed io non so cosa aspettarmi... tutto bene- dice sarcastica ed io ridacchio.

-So che salverai il mondo- dico poggiando le mani sulle sue spalle e lei si appoggia a me chiudendo gli occhi.

-Ma non voglio che qualcuno si faccia male- sospira ed io le sposto una ciocca di capelli da davanti il viso.

-Nessuno si farà male- rispondo baciandole la fronte.

Desideravo davvero con tutta me stessa che le cose sarebbero andate per il verso giusto.

 

La mattina fu abbastanza tranquilla, per pranzo arrivarono anche gli altri e ovviamente iniziarono a fare dei piani nel caso si fossero presentate diverse situazioni.

Ad un certo punto a metà pomeriggio mia madre si allontana per qualche minuto sparendo in camera sua mentre io rimango appoggiata allo stipite della porta della cucina ad osservare gli altri.

-Dici che sta scrivendo sul diario?- chiede Claire alle mie spalle facendo perdere cinque anni di vita.

-Può essere ma, per favore, evita di farmi perdere cinque anni di vita- rispondo guardando gli altri che ridono.

-Quando torna devi andare a leggerlo e vedere cos'ha in mente- risponde ed io alzo un sopracciglio.

-Dovrei leggere il diario di mia madre?- chiedo perplessa.

-Si, solo l'ultima pagina per vedere cos'ha in mente- risponde ed io alzo gli occhi al cielo.

-é un si?- chiede ed io annuisco ricevendo un bacio sulla guancia come premio prima che anche lei raggiunga gli altri.

Raggiungo anche io gli altri e dopo mezz'ora sento due braccia abbracciarmi da dietro all'altezza del collo, mi volto e vedo mia madre sorridermi e poi sorride anche verso tutti gli altri.

In quell'esatto momento mi viene una forte fitta alla testa da farmi mancare il fiato.

-Alice, Alice?! TUTTO BENE?- urla mia madre prendendomi il viso tra le mani.

Sento vari rumori, probabilmente le sedie che si spostano, ma tutto ciò che vedo è l'immagine di mia madre che brinda con gli altri.

Bevono tutti tranne lei e Waverly, gli altri poco dopo svengono.

Sento il tempo fermarsi per qualche secondo e la frase "Non ti resta molto tempo, LUI ha voluto darti un piccolo indizio" detta dalla stessa donna che mi aveva dato la bella notizia di non giocare con LUI.

-Alice, torna da me- la voce di Claire, con quelle semplici parole riprendo a respirare e subito prendo una grande boccata d'aria.

-Cos'è successo?- chiede mia madre mentre io sento uno strano gusto metallico in bocca e qualcosa darmi fastidio nel naso, appunto appena abbasso la testa mi accorgo che sta sanguinando.

Afferro un fazzoletto e me lo porto alla bocca, sputo e scopro che è sangue, stessa cosa per il naso, sta sanguinando.

-Cosa succede?- chiede mia madre preoccupata.

-Non era mai successo, non lo so- dice Claire preoccupata anche lei.

-Acqua, Succo, Whiskey, qualcosa che mi tolga questo gusto- dico a fatica tenendomi il naso mentre rifletto su ciò che avevo visto.

Mi viene passata una bottiglia e bevo, succo ai mirtilli, zia Waverly sicuro.

-Vado in bagno e arrivo- dico alzandomi tenendomi al tavolo.

-Ti accompagno- dice mia madre ma io mi volto e sorrido facendole un'occhiolino.

-Ci vuole ben altro per stendermi- dico e lei scuote la testa.

Raggiunto il piano di sopra mi dirigo in camera di mia madre prendendo subito il diario, apro l'ultima pagina e leggo:

"Non possono soffrire, non posso rischiare che si facciano del male. Se qualcuno deve pagare per ciò che ha fatto Wyatt tempo fa, quella sono solo io".

BINGO!

Ecco dove aveva sbagliato mia madre.

Aveva, come sempre, deciso di fare di testa sua.

Rimetto il diario sotto al letto e corro al piano di sotto, il mal di testa stava aumentando, qualcuno stava cercando di riportarmi nel mio tempo contro la mia volontà.

-Mamma!- urlo alla fine delle scale rischiando di cadere a terra.

Mia madre mi raggiunge subito afferrandomi per le spalle.

-Devo parlarti, subito... qualcuno sta cercando di riportarmi indietro e non mi resta molto. CLAIRE VIENI QUI!- urlo senza distogliere lo sguardo da mia madre.

Qualcuno mi stava forzando a sentire quello che mia madre, e tutti gli altri, stavano provando ma allo stesso tempo si sforzavano di nascondere.

Mi inginocchio a terra ed urlo, era troppo, era la mia punizione per aver incasinato la linea temporale.

Urlo ancora e il naso riprende a sanguinare, comincio a piangere senza accorgermene.

-Alice, torna da me, sono qui!- dice mia madre ed io spalanco gli occhi respirando ma senza smettere di piangere.

Sentivo le loro più profonde paure, le loro sofferenze, il male che ognuno di loro ha provato durante la loro vita e di ognuno stavo rivivendo i momenti più dolorosi... tutti assieme.

Non era solo un male mentale ma anche fisico.

Urlo ancora una volta e sento mia madre prendermi tra le braccia.

Tutte quelle sofferenze le avevano vissute da soli.

Urlo ancora e sento il sangue scorrermi su un fianco, Waverly quando era stata presa di striscio.

Il male al petto quando Willa aveva sparato a Nicole, le torture subite da mia madre a causa di quel redivivo.

-Alice parlami, se non hai molto tempo resisti a qualsiasi cosa ti stia succedendo, per favore- dice passandomi una mano sulla fronte.

-Non devi fare tutto da sola, stai sbagliando. Dovete risolvere tutto questo assieme- dico facendo fatica a respirare.

-Cosa- comincia ma la fermo.

-Ho visto che nascondevi un diario sotto al letto, sono andata a leggere l'ultima pagina perché ho visto il mio passato che sarà il tuo futuro. Cercherai di fare tutto da sola dando del sonnifero agli altri... quando ti verrà questo istinto non farlo, sarà la rovina di tutto. Per favore mamma, non farlo. Non devi pagare TU per ciò che ha fatto Wyatt- dico per poi nascondere il viso nel suo collo e respirare il suo profumo.

Sentivo il corpo bruciare e dolore ovunque, faticavo a respirare.

-Devi tenere in vita Julian o prenderà Waverly- sussurro vicino al suo orecchio e il male che sentivo ora è come se fosse raddoppiato.

-Cosa ti sta succedendo?- chiede Claire preoccupata.

-Sto pagando per quello che ho fatto, tutto ha un prezzo- dico ridacchiando per poi urlare, del sangue mi scorre lungo il collo, poi cominciano a comparire dei lividi.

-Dobbiamo tornare indietro- dice subito Claire avvicinandosi a me e prendendomi la mano.

-Non è ancora il momento, non sarò io a riportarci indietro questa volta- dico e urlo di nuovo, dolore mentale... ciò che mia zia aveva provato con Jolene, come si era sentita e cosa aveva provato.

Una delle mie paure più grandi, la solitudine.

Urlo ancora rannicchiandomi su me stessa piangendo ed urlando mentre tutti gli altri mi guardano preoccupati senza sapere cosa fare.

-Mamma- sussurro alzando il viso per incontrare il suo.

-Sono qui- dice lei baciandomi la fronte con le lacrime agli occhi.

-Ti prego, fai come ti ho detto- sussurro e lei annuisce.

-Claire- la chiamo voltandomi prona cercando di respirare meglio.

La voce sparisce e non riesco a parlare, zia Waverly quando le avevano rubato la voce.

-Cosa?- chiede lei guardandomi, provo a parlare ma niente.

-Sta rivivendo le nostre vite- dice Nicole dopo qualche secondo ed io annuisco.

-Le nostre sofferenze- precisa Waverly ed li guardo tutti piangendo mentre Claire mi tira a sedere.

-Respira, finirà presto- dice ed io scuoto la testa per poi guardare mia madre, baciarla sulla fronte e farle segno di allontanarsi.

-Ci rivedremo- promette ed io annuisco per poi spalancare la bocca dal dolore, ma nessun suono viene emesso.

Stavo rivivendo la temporanea morte di mia madre.

In quel momento tutto viene illuminato da una luce accecante ed io sento le forze venirmi a mancare.

Chiudo gli occhi e sento tutto il corpo formicolare.

 

 

 

-Alice Michelle Earp Holliday- sento la voce di mia madre chiamarmi così apro gli occhi.

Mi guardo attorno ed è tutto... rosa?

-Odio il rosa- sussurro e lei ridacchia.

-Lo odi anche tu- rispondo e lei ghigna divertita.

-Cosa dovrei fare con te?- chiede ed io aggrotto le sopracciglia, mi guardo meglio in giro e ora capisco.

-Sei Lui, vero?- chiedo e in cambio ricevo una piccola risata.

-Si, assumo la forma della persona che più viene stimata dal mio interlocutore... e a quanto pare tu stimi molto tua madre- dice Lui guardandomi dritta negli occhi.

-Già- dico mettendomi in piedi restando ferma sul posto.

-Ciò che hai fatto ti condanna direttamente all'inferno, lo sai?- dice ed io annuisco.

-Del resto è nel DNA degli Earp essere condannati- rispondo ridacchiando e Lui scuote la testa.

-Sei intervenuta nella linea temporale, nel corso degli eventi che io ho programmato e costruito per un bene egoista- dice ed io alzo un sopracciglio.

-Hey! L'ho fatto per salvare l'umanità! Probabilmente il tuo piano aveva qualche faida visto che l'inferno si stava scatenando sulla terra!- rispondo e sento tutto attorno a me tremare.

-Bada a come rispondi ragazzina- risponde Lui.

-Vuoi dirmi che il tuo piano era scatenare l'apocalisse sulla terra?- chiedo incrociando le braccia sotto al seno, non ricevo risposta.

-Appunto- dico puntando la figura di mia madre con una mano che poi mi porto sul fianco.

-Hai creato due linee temporali ed una deve andare distrutta- riprende subito dopo.

-Distruggi quella dell'apocalisse- rispondo subito.

-Per quale motivo?- chiede.

-So che noi umani siamo dei poveri imbecilli che capiscono troppo tardi gli errori che abbiamo commesso e all'ultimo cerchiamo di rimediare... a volte riuscendoci altre no... ma meritiamo tutti una seconda possibilità. Aiutaci e noi coi mezzi che ci fornisci cercheremo di migliorare- rispondo.

-Quindi non hai fatto tutto questo per riavere indietro tua madre e il resto della tua famiglia?- domanda ed io scuoto la testa sospirando e lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.

-All'inizio si- ammetto guardandolo negli occhi.

-Ma stando con loro ho capito molte cose e spero che alcune le abbiano capite anche loro- rispondo e Lui mi guarda con un sopracciglio alzato.

Corrugo un attimo la fronte ripensando alle sue parole.

-Mi stai dicendo che nel mio prossimo futuro ci sarà tutta la mia famiglia?- chiedo scettica.

-Non lo so, ancora non ho tessuto i fili di quella linea temporale- risponde.

-E Claire?- domando.

-Mi ascolti quando parlo?!- dice scocciato assomigliando molto a mia madre, ridacchio e rimango in silenzio.

-Cosa sei disposta a perdere per avere quel futuro?- chiede dopo qualche secondo di silenzio, mi fermo e rifletto.

-Niente- rispondo guardandolo negli occhi azzurri di mia madre.

-Mi hai tolto tutto, mi hai letteralmente fatto passare le pene dell'inferno per aver cercato di salvare l'umanità quindi si... non voglio perdere niente di quello che mi sono guadagnata- rispondo sfidandolo.

-Ad ogni richiesta corrisponde un sacrificio- dice guardandomi negli occhi.

-Allora prendi me. Io per prima ho sbagliato tornando indietro nel tempo per salvare il mondo, io ho incasinato la linea temporale, io ho suggerito a mia madre e agli altri cosa fare per non aprire le porte dell'inferno oltre a quelle del paradiso. Devi prenderti qualcosa in cambio? Prendi me- rispondo sicura guardandolo negli occhi.

Lo vedo sorridere e scuotere la testa ridacchiando.

-Adoro voi Earp, sai?- dice sedendosi su uno sgabello comparso all'improvviso.

-Siamo unici nel nostro genere, lo so- dico per poi ridacchiare.

-Quindi sacrifichi te stessa per il bene dell'umanità?- chiede Lui guardandomi fisso, il volto inespressivo questa volta.

-Si- rispondo decisa.

-Bene, allora fai buon viaggio- risponde prima di sparire, di nuovo il buio torna a farmi compagnia.

 

 

 

A/a:

Penultimo capitolo di questa storia.

Devo ammettere, avevo iniziato a scrivere questa FF per gioco e inaspettatamente mi sono accorta che la stavo dedicando ad una persona per me molto importante. Non voglio dilungarmi molto su chi e perché, diciamo che una volta che l'ho finita e l'ho riletta tutta d'un fiato (motivo per cui molto probabilmente ci sono ancora degli errori) ho esclamato un "Oh cazzo, non mi ero accorta di averla scritta per te mamma"... quindi si... siamo al penultimo capitolo.

Fatemi sapere cosa ne pensate.

  
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