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Autore: Ivy001    20/02/2020    1 recensioni
Anna ed Elsa vivono da sole, dopo la separazione dei genitori. Qualcosa di sconvolgente sta per accadere e avrà per protagonista Anna. Chissà come reagiranno la madre e il padre?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Anna è pronta per affrontare Hans ed esigere la verità su tutto. Se le cose sono come crede, il criminale che ha investito Kristoff è proprio lui e merita di pagare.

Raggiunge a piedi, correndo senza sosta, villa Weselton. Con il fiatone e il batticuore, cerca di contenere la rabbia che le ribolle dentro e la priva di piena lucidità.

È a pochi passi dai cancelli quando, esausta e frustrata, li oltrepassa.

Percorre quei pochi metri di distanza dall’enorme portone in legno massiccio, pensando e ripensando a cosa dire e a come affrontare un uomo che ad oggi le incute timore e che è stato il protagonista di un incubo che continua a tormentarla da ore.

Nella sua testa frullano parole senza senso che cerca di domare e gestire, senza riuscirci, arrivando ad esclamare – “Maledetto il giorno in cui ti ho incontrato, Hans Westergard”

Non è la sola persona a pentirsi di averlo conosciuto e, infatti, ne ha conferma proprio in quel preciso istante - “Condivido a pieno” – le dà appoggio una voce poco distante da Anna.

La Froze si guarda attorno, confusa. Nota poi una ragazza, con il capo basso, coperta in parte da un berretto, che avanza verso di lei.

“Tu chi sei?” – domanda la ventiduenne, scrutando la sconosciuta.
“Qualcuno rammaricato per aver dato corda e importanza a quel vigliacco di Westergard”

“E’ stato l’errore più grande della mia vita” – aggiunge Anna, amareggiata – “Mi ha strappato dalla felicità che a fatica avevo conquistato accanto all’uomo che amavo follemente”

“Ne parli al passato. Non lo ami più?”

I curiosi quanto sospetti interrogativi della straniera spiazzano la Froze che però ha bisogno di sfogarsi e approfitta della tipa di cui ignora l’identità per farlo.

Così aggiunge – “Certo che lo amo. Più di prima se è possibile”

“Ah” – commenta l’altra – “Perché sei venuta fin qui? Perché non sei con il tuo grande amore?” – c’è acidità nel tono di voce della ragazza misteriosa. Eppure Anna non dà alcun peso a questo.

“Sono qui per sapere la verità” – conclude, per poi, stranita dalle tante domande, sposta l’attenzione proprio sulla sconsciuta – “Tu invece? Come mai sei qui alla villa? Chi sei? Ho vissuto qui per tre mesi e giurerei di non averti mai vista da queste parti, neppure di sfuggita”

“Ecco io…” – l’altra non sa come venirne a capo perché lo sguardo della ventiduenne inizia a pesare.

Alza la testa e si libera del copricapo, lasciando così svolazzare in aria una lunga chioma ramata..

“Tu?” – esclama scioccata Anna.

“Finalmente ci conosciamo come si deve. Piacere sono Sarah, Sarah Frost” – le porge la mano – “Ci siamo viste all’ospedale giorni fa, ricordi? Eri dal mio fidanzato… ops…volevo dire dal tuo grande amore” – la timida e dolce fanciulla, timorosa di Hans e delle sue proposte folli, non ha gradito quando Anna ha definito Kristoff con termini tanto affettuosi.

Si mostra da subito seccata.

“Non è tuo, inutile che speri che sia così” – replica la Froze.

“A quanto ne so io, non mi ha né mollata, né mi ha chiesto una pausa di riflessione. Ai fatti, è con me che sta” – alterata, Sarah attacca la sua rivale.

Non sa che, se vuole, anche la secondogenita di Idunn tira fuori la grinta e la determinazione per prendersi ciò che desidera.

C’è tensione tra le due, come se si preparassero ad uno scontro fisico.

“Ti consiglio di tornare con Hans, cara mia”
“Mai”

“Se preferisci condividere un uomo con la sottoscritta, fa pure”

“Io non condivido un bel nulla. Kristoff mi ama e mi sposerà”
La notizia in un primo momento pietrifica la Frost. Solo quando realizza che quelle sono solo fantasie di una ex ancora innamorata, ride prendendosi gioco di Anna.

“Quando gli dirò che avremo un bambino, dubito che sposi te” – le sussurra.

Ma tali parole inaspettate sono lame che trafiggono il petto della giovane – “Cosa? Sei incinta?”
“Si, darò a Kristoff un figlio e vivremo per sempre felici e contenti”

“Non ti credo! Lui non avrebbe mai…” – poi si zittisce, cosciente di non riuscire a contenere le emozioni che sta provando. Non ha intenzione di mostrarsi debole e perciò corre via.

“Scappi ?” – sorride, beffarda, Sarah guardando la Froze allontanarsi – “Non è così che si affronta la questione. Ti facevo più intelligente”

Con il cuore a pezzi, le lacrime che scendono a fiumi e le palpitazioni a mille, Anna si distanzia il più possibile da quella casa, cercando di metabolizzare quanto appena sentito.

“Non può essere! Non può essere” – continua a ripetere a se stessa.

Ed è in quel momento, preso in mano il cellulare, che nota alcune chiamate perse. Molte di Elsa, altre di Erika.

Telefona proprio sua sorella, in pena per lei da ore.

“Volevamo da te novità e non ti sei fatta sentire. Così mamma ha contattato i Bjorgman e loro ci hanno raccontato ogni cosa. Allora è vero? Quel bastardo è il responsabile!”

“Non lo so Elsa! Non sono riuscita ad affrontarlo”
“Sono sicura che è stato lui. Un tiro così basso è proprio da lui”
“Attendiamo le indagini. Se la testimone gioca sporco? Magari Hans è davvero innocente”

“CHE? Annie, che ti succede? Stai impazzendo di nuovo?”
“Senti, non ho voglia di parlare. Sto rientrando. A tra poco” – così, afflitta, chiude la conversazione.

Contatta un taxi e nel giro di dieci minuti è a bordo, pronta per raggiungere villa Peterson.

Come può dormire sogni tranquilli sapendo che Sarah è in dolce attesa? Come può desiderare di vivere il suo sogno d’amore se quella persona sarà una presenza costante nel suo futuro?

Però non vuole dare spiegazioni a nessuno sul sul malessere, perciò non appena varcato l’uscio di casa, ignora le domande dei familiari e si chiude in camera.

Indossa le cuffie con il volume al massimo per evitare di sentire la madre o la sorella bussare alla porta e tempestarla di domande.

La canzone che ascolta è il sottofondo del suo stato emotivo e accompagna le lacrime che scendono senza controllo sulle sue gote e quei singhiozzi che rendono difficile persino respirare.

https://www.youtube.com/watch?v=9keUC07-QSY

“Come può averlo fatto” – ripete per la centesima volta, stringendo al petto uno dei peluche che Idunn regalò a Mia.

“Stronzo” – esclama poi, gettando il pupazzo a terra.

Sfoga il suo dolore, con l’ennesima playlist depressiva. Poi socchiude gli occhi e la stanchezza e la tristezza la conducono nel mondo dei sogni.

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Sarah Frost, seduta su una panchina a pochi passi dalla villa di Hans, riflette su quanto appena fatto.

Ha mentito ad Anna… è riuscita a farlo con una facilità impressionante.

La paladina della verità, pronta a mollare l’accordo con Westergard, ha purtroppo trovato la rivale al posto sbagliato nel momento sbagliato e ha ceduto alla tentazione di vincere , facilitata dal piano di Hans sulla finta gravidanza.

Invia un sms al complice per dargli la comunicazione, poi torna diretta verso il suo appartamento – “Ho agito come volevi tu. Adesso è il tuo turno”

Andò alla villa per chiudere definitivamente con le macchinazioni del riccone, invece ora ne è coinvolta al cento per cento. Perciò non ha più senso rimanere lì.

Ciò che la ragazza ignora è che Hans sta avendo un duro confronto in casa con un suo dramma del passato.

“Inutile che continui a negare. So che sei stato tu. Non sei cambiato, sei sempre  il solito egocentrico, folle, agisci senza pensare e senza tenere conto dell’altra gente”

“Io? Sbaglio o sei tu quella che mi ha mollato non considerando i miei sentimenti?”

“Non ti amavo e lo sai bene”

“E Stella? Cos’era quella bambina per te? Il frutto di una notte di sesso?”

“Tra noi c’era solo questo. Nessun sentimento che ci univa se non quello che nutrivano per nostra figlia”

“Mi hai privato dell’unica gioia della mia vita”
“La colpa è la tua, ricordalo. Tu eri alla guida quella dannata sera. Tu hai causato la morte della piccola”

“No” – grida, furioso, Westergard, fulminando la donna con lo sguardo.

“Non sono qui per rivangare il passato. Io ho una nuova vita adesso, una figlia, un marito. Non permetterò che le tue cazzate mi mettano in mezzo ai guai”

“Sparisci da casa mia” – le indica l’uscita, con il cuore carico di dolore e di rabbia.

“Se non andrai a denunciarti da solo, sarà la polizia a trovarti e sarà troppo tardi. Ho dato al commissario il tuo contatto. Non tarderanno ad arrivare”

“Mi hai denunciato?” – domanda, scioccato e spiazzato.

“Meriti di pagare… per questo ragazzo che sta lottando ancora tra la vita e la morte, e per Stella” – conclude, lasciando la villa sbattendo la porta.

In quel momento lo sconforto e la disperazione prendono il controllo del corpo di Hans.

Il giovane ripercorre con la mente eventi del suo doloroso passato e di una notte che gli rovinò la vita per sempre.

Una gita, un camion che travolge la sua auto, una neonata morta, una compagna in coma per giorni, anni infernali che lo condurranno alla psicoterapia, all’uso di farmaci, alla depressione.

Ed ecco arrivare Anna, un’altra ragazza incinta, in attesa anche lei di una bambina, quella bambina che Hans ha perduto assieme ad un amore importante.

Anna e Mia erano il riscatto da un destino crudele e un’ingiustizia subìta.

Anna e Mia erano rispettivamente Taylor e Stella, due esseri speciali che la vita gli ha sottratto.

Ma non stavolta…

“Con voi le cose andranno in un altro modo. Non perderò di nuovo…” – conclude, prima di prendere una bottiglia di whisky e dedicarsi le ore seguenti all’autodistruzione, sulla scia dei vecchi tempi.

   
 
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