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Autore: Gala    22/02/2020    1 recensioni
Chester era un alpha di tutto rispetto, e grazie tante.
Era forte, ben piazzato, amorevole verso il proprio compagno e una bestia nel suo lavoro di piedi piatti del paranormale.
Poteva affrontare un lupo mannaro o un nugolo di spettri anche ad occhi chiusi. Tutto, ma non lui.
Questa storia partecipa al contest COW-T 10 -THE CLASH OF THE WRITING TITANS decima edizione. Il tema della missione è composto da:
-“Stop texting me weird stuff so late at night”
-Omegaverse
-Ossessione
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Titolo: Black Cat

-Autore: Gala

-Fandom: Originale

-Genere: Commedia

-Raiting: arancione

-Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenne, non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi appartengono a me e XShade-Shinra, in quanto li abbiamo inventati insieme. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.

-Note dell'autore: Questa storia partecipa al contest  COW-T 10 -THE CLASH OF THE WRITING TITANS decima edizione. Il tema della missione è composto da:


  • “Stop texting me weird stuff so late at night”

  • Omegaverse

  • Ossessione




Chester era un alpha di tutto rispetto, e grazie tante.

Era forte, ben piazzato, amorevole verso il proprio compagno e una bestia nel suo lavoro di piedi piatti del paranormale. 

Poteva affrontare un lupo mannaro o un nugolo di spettri anche ad occhi chiusi. Tutto, ma non lui.

Era il male sotto forma animale, con lunghi baffi dritti, occhi crudeli di un verde scintillante e liscio e setoso pelo nero. Era come un pugnale affilato con un elegante e morbido fodero di velluto.

Al posto dei denti aveva delle sciabole e maligni artigli chirurgici, capaci di asportarti interi lembi di pelle.

Il gatto di Aaron era diventata la sua ossessione,  ma non come per il suo padrone. 

Per Aaron, Vesper era un adorabile gattone che monopolizzava la sua giornata e i suoi pensieri, tanto che spesso e volentieri gli inviava foto della suddetta bestiaccia a qualsiasi ora del giorno o della notte.

Soprattutto della notte, quando il principe delle tenebre diventava attivo e teneva di conseguenza sveglio il proprio padrone.

Sapendo quanto astio provava per Vesper, Aaron gli inviava scatti inquietanti del felino nella semioscurità della sua camera, con messaggi angoscianti al di sotto, quali “Ti sto aspettando” oppure “Ti sto osservando”. Gli faceva venire la pelle d’oca, tanto che più di una volta dovette chiedergli di smettere di inviargli quei messaggi preoccupanti.

Ormai vedeva Vesper ovunque. Una qualsiasi ombra scura od oggetto nero per terra o che vedeva con la coda dell’occhio gli sembrava il gatto nero che lo fissava.

Era diventata la sua ossessione, tanto che ogni tanto aveva il malsano desiderio che la bestiaccia esaurisse tutte e sette le sue vite.

A frenarlo dal commettere un gatticidio era solo l’amore che provava per il suo omega e quello che il suddetto provava per Vesper.

Erano stati solo loro due per quasi tutta la vita quindi, dalla prospettiva del gatto infernale, l’intruso era Chester ed era sempre lui a doversi togliere dai piedi. 

Il prima possibile, gentilmente e grazie.

L’unica oasi di pace era il proprio appartamento, dove, per amore dei suoi corvi, il felino non avrebbe mai comunque potuto mettere piede, e lui e Aaron potevano amoreggiare in santa pace senza interruzioni dolorose all’altezza del quadricipite causa affilati artigli da macellaio piantati nella carne a tradimento.

In quelle occasioni, preparava una torta al cioccolato per coccolare il proprio compagno, lo vezzeggiava e venerava, possedendolo poi sul ripiano della cucina con passione, baciando ogni lentiggine che macchiava e impreziosiva la sua pelle chiara e diafana.

Lo facevano sempre in cucina perché, oltre ad essere l’unica stanza della casa in ordine e non sommersa dai libri, era anche la stanza che amava di più e per quel motivo era la stanza adatta per poter amare la persona a cui teneva più di tutti.

Avrebbe fatto qualunque cose per amore di Aaron, anche sopportare il suo gatto.

Se fosse esistita una qualche giustizia divina gli avrebbero dovuto consegnare come minimo una medaglia al valore, o un premio di consolazione per votati al martirio.

Dopotutto Chester era un alpha di tutto rispetto, e grazie tante!



   
 
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