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Autore: Juliet8198    26/02/2020    2 recensioni
Dall'incontro con una misteriosa ragazza, le vite e i sogni di ogni componente del gruppo non furono più gli stessi. Quale origine hanno le sue misteriose e fortuite apparizioni? Quale segreto si nasconde dietro la serie di avvenimenti in cui vengono coinvolti?
Ognuno di loro dovrà, volente o nolente, affrontare la verità che si cela dietro il suo mistero e l'ombra dei loro demoni che ha liberato.
Storia presente anche su Wattpad al profilo @GiuliaRossi321
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non voleva aprire gli occhi. Non voleva alzarsi e ricominciare tutto da capo. 

Persino il suo corpo cercava di impedirle di uscire dal letto, lamentandosi con dolori acuti alla schiena. Forse anche lui aveva ricordo di tutte le morti che aveva dovuto subire.

 

 

4 maggio 2020 

H 9:03 

Dormitorio 

Chiedere un autografo ad Hoseok.

 

13 maggio 2020

H 12:40 

Edificio Big Hit, sala prove 

Incendio per guasto tecnico

Porta rotta! Non entrare dall'ingresso principale. Non entrare dal retro troppo presto. Arrivare in tempo prima che la porta si chiuda. Quando si chiude la porta? 

 

Numero restart: 10

 

Con un sospiro sibilante, chiuse il taccuino. Restart. Ricominciare. In effetti, per lei era come ricominciare a vivere gli stessi sei mesi della sua vita. Ricominciare a tentare. Ma era come fare marcia indietro per piantarsi sempre contro lo stesso muro. Ogni restart era un nuovo tentativo che terminava sempre nello stesso misero modo. 

"Se entro dalla porta sul retro troppo presto, la guardia di sicurezza all'interno mi becca e mi rinchiude."

"Se entro troppo tardi non faccio in tempo a salvare Jimin."

"Se entro dall'ingresso principale il bodyguard mi placca e mi rinchiude."

Si prese i capelli nei pugni stretti e disperati. Aveva voglia di piangere, ma i suoi occhi erano asciutti. La testa però le faceva male dalle troppe lacrime che non riusciva a contenere. Pesavano come macigni sulla sua fronte, incastrate dalla paura e dalla stanchezza. 

"Perché sono così stupida?!"

"Se fossi più intelligente avrei già trovato una soluzione funzionante!"

"Se fossi più forte avrei respinto la guardia di sicurezza!"

Un singhiozzo secco la sorprese squarciandole il petto. 

"Se dietro a tutto questa storia c'è una qualche entità superiore che mi ha scelto per una qualche divina missione, ti prego...scegli qualcun altro!"

Un altro singhiozzo le tagliò il respiro violentemente. 

"Ti prego, liberami! Io non ho la forza!"

 

Quando arrivò in cucina, suo padre non aveva ancora iniziato a prepararsi la colazione. Sbadigliando, attendeva davanti alla macchinetta che il suo caffè fosse pronto. Udì i passi strascicati della figlia che conduceva il suo corpo nella stanza, ma quando vide la sua faccia si riscosse ed iniziò a fissarla. 

-Tutto bene cucciolo?-

Beatrice non alzò lo sguardo dal pavimento.

"No! Non va tutto bene! Sono impotente e stupida e debole!"

Non rispose, ma si diresse a passi lenti verso il frigorifero per prendere il cartone del latte. 

-Se c'è qualcosa che ti preoccupa, lo sai che ce ne puoi parlare.- aggiunse dolcemente l'uomo dai capelli spettinati. 

La ragazza prese il pentolino e lo appoggiò cautamente sul fornello per non fare rumore. Accese il fuoco, osservando le timide fiammelle azzurre tremare sotto alla superficie metallica. Quelle piccole fiamme, che a malapena si vedevano. Eppure avevano il potere di influenzare le cose circostanti. Potevano sembrare così deboli, eppure emettevano un calore superiore a quello del normale fuoco. 

-Se avessi la possibilità di salvare qualcuno...ma ti mancasse la forza, che cosa faresti?- chiese infine, voltandosi per guardare finalmente il suo interlocutore. 

Suo padre non sembrò spiazzato dalla domanda. La fissò negli occhi per qualche secondo e lei sentì la sua mente che sondava i recessi della sua esperienza. Passò un lungo istante in cui la stanza rimase in silenzio. 

-Non posso dirti cosa farei.- rispose infine. 

Lo sguardo di sua figlia assunse una punta di delusione. 

-Non posso dirtelo, perché io non sono come te.- aggiunse. 

"Hai ragione, tu sei più coraggioso di me."

-Ha ragione.- 

La voce di sua madre attirò improvvisamente la sua attenzione, talmente concentrata sull'altro genitore da non averla neanche notata nella stanza. 

-Sei impulsiva, come lo è lui. Vi buttate a testa bassa nelle situazioni, talvolta senza riflettere sulle conseguenze. Ma tuo padre è anche incosciente. Non solo non valuta le conseguenze delle sue azioni, ma niente conto neanche dei rischi. Non ha il senso del pericolo o della paura. E per questo è più stupido di te.- 

Beatrice non sapeva se scoppiare a ridere. Suo padre era più stupido di lei. Inaudito. E mai si sarebbe immaginata sua madre pronunciare simili parole. 

-Cosa intendi dire?- 

La donna la guardò con superiorità, ma nascondendo dietro di essa quell'amore materno che sua figlia aveva imparato a percepire negli anni. 

-Che inconsciamente anche quando ti butti a capofitto nelle situazioni valuti sempre i rischi. E quando ti fermi e ragioni a dovere, sei in grado di trovare soluzioni a cui nessuno avrebbe mai pensato.-

"Se fosse così, a quest'ora avrei già risolto il problema."

-Credo che ti sbagli.- replicò con un brontolio. 

Sua madre scosse la testa contrariata. 

-Ed è qui che emerge il tuo più grande difetto.- 

Beatrice alzò gli occhi verso la donna elegante e tirata alla perfezione. 

-Sei troppo insicura di te stessa. Prendi ogni fallimento come una cosa troppo personale e ti scoraggi facilmente. Non ho idea di cosa ti stia frullando per la testa, ma il fatto di aver compiuto degli errori vuol dire solo che hai più esperienza su cui contare. Usala per valutare le tue opzioni e trovare quella soluzione a cui nessuno penserebbe.- 

La ragazza, per la prima volta nella sua vita, guardò i suoi genitori e si sentì fiera di essere la loro figlia. Aveva sempre invidiato il genio estroso di suo padre e la mente scientifica di sua madre. Ma non aveva mai pensato di poter aver preso qualcosa di così prezioso da entrambi. Il coraggio indomito di suo padre. E la mentalità analitica di sua madre. 

Mentre la televisione gracchiava le notizie dell'ultima ora in sottofondo, il suo cervello iniziò freneticamente a lavorare. 

"Devo vedere il problema da un'altra prospettiva..."

"Ho sempre sprecato cinque mesi stando qua in Italia, ma se avessi modo di trasferirmi subito in Corea potrei avere più tempo per studiare meglio un piano..."

"L'unico ostacolo sono i soldi. Riuscirò ad avere i soldi per la caparra dell'affitto solo con la liquidazione dal contratto, fra tre mesi..."

"Devo trovare un modo per avere molti soldi in breve tempo..."

-...drastico tracollo della TooTouch, che sembra dovrà chiudere da un giorno all'altro lasciando a casa migliaia di dipendenti. Passiamo al meteo per questa giornata...-

La sua testa scattò verso la televisione, mandando una frustata alla sua colonna vertebrale. 

TooTouch...ho già sentito questo nome...

 

-...continua avanzata economica a seguito della fusione con la famosa multinazionale Unravelled, la TooTouch mantiene alte le sue quotazioni in borsa con un aumento del...-

 

-La TooTouch ha offerto centinaia di posti di lavoro grazie alla fusione con la multinazionale Unravelled, rendendola una nuova forza economica stabilmente affermata.-

 

-Cucciolo, dove stai andando?- 

La voce preoccupata di suo padre la seguì dopo che era scattata violentemente come una molla fuori dalla cucina. 

-Forse ho trovato una soluzione!- rispose velocemente urlando dalla sua stanza. 

Cercò con gli occhi il telefono e lo afferrò con veemenza, scorrendo la rubrica con il cuore a mille. 

-Luca? Ciao! Come stai? Ne è passato di tempo dalle superiori! Che fai di bello?-

La sua voce suonava forse troppo pimpante per essere prima mattina ma non badò ai dettagli. 

-Ah sì? Quindi stai ancora studiando economia, giusto?- 

-...sì, purtroppo, è un po' una noia, ma che ci vuoi fare...-

Una risata secca la raggiunse dall'interfono. 

-Allora, a questo proposito... posso chiederti un consiglio?- 

Attese la risposta dell'interlocutore con i muscoli tesi dall'impazienza. 

-Mi potresti spiegare come giocare in borsa?- 

-...ah, certo, che cosa vuoi sapere?- 

-Dunque, se io investissi in una ditta che sta fallendo, diciamo per esempio la TooTouch..-

Il suo discorso fu interrotto da una risata sguaiata. 

-Sarebbe come buttare i tuoi soldi nel cesso! La TooTouch è ormai morta e sepolta, se comprassi le sue azioni adesso le pagheresti una miseria, ma diventerebbero carta straccia nel momento in cui chiude i battenti. E la cosa non è affatto lontana!-

Beatrice si prese un attimo per meditare sulle sue parole. 

-Mettiamo il caso che la TooTouch non fallisca e riesca invece a riprendersi in qualche modo, magari tramite una fusione con un'azienda più grande...cosa succederebbe?- 

-Beh, mettendo il caso che succeda le azioni schizzerebbero alle stelle e i pochi rimasti a possederle potrebbero venderle a cifre esorbitanti. Ma è impossibile, perché nessuna azienda con un buon fatturato si andrebbe a impantanare con una ditta sull'orlo della bancarotta...- 

Beatrice osservò l'orso del lenzuolo, immersa nei suoi pensieri. 

-Ok, grazie mille della dritta. Ci sentiamo.- disse chiudendo velocemente il telefono. 

 

Ogni mattina aveva aperto gli occhi e come prima cosa aveva controllato le news e la borsa per vedere se c'erano novità. Aveva già fatto fare il visto per la Corea, in modo da essere pronta per partire non appena i soldi fossero arrivati. Iniziava a preoccuparsi. Aveva speso tutti i suoi risparmi per comprare le azioni della TooTouch. Se si fosse sbagliata, se si fosse ricordata male, avrebbe perso l'opportunità di andare in Corea. Un'altra chance buttata al vento. Un altro restart. 

Prendendo il telefono, scorse la home delle notizie. 

"Niente, niente, niente..."

I suoi occhi si illuminarono improvvisamente.

"Fusione della TooTouch con la multinazionale Unravelled!

Notizie stupefacenti per la morente azienda ormai sull'orlo del crollo, salvata dalla famosa Unravelled con una fusione in calcio d'angolo! Le azioni salgono del..." 

Beatrice non finì neppure di leggere l'articolo ma scattò sul letto afferrando il pc e aprendo la pagina del suo conto in banca. 

"Bene bene, è ora di raccogliere un po' di soldi..."

 

Il giorno di Natale era rintanata nel suo piccolo appartamento davanti alla tv guardando "Mamma ho perso l'aereo", avvolta in una calda coperta di pile con un motivo a macchie di mucca. 

"Che ci faccio adesso con 50.000 euro nel conto..."

"Con tutti quei soldi mi ci potrei comprare una Cinquecento...ma a che mi serve? È impossibile girare per Seoul in macchina..."

Cercando di ignorare il doppiaggio coreano del film che stonava così tanto con le immagini che aveva visto dalla sua infanzia, contemplò il televisore senza vederne veramente le immagini. 

"Alla fine, mi ritrovo sempre in questo sputo di appartamento...Cavolo, con quei avrei potuto prendere un attico a Gangnam..."

Negli angoli più remoti della sua mente però sapeva. Sapeva che doveva rimanere lì, in quel piccolo appartamento, con la terrazza dalla ringhiera pericolante che regalava la vista mozzafiato di Seoul. Lo sapeva, perché doveva valutare sempre il piano B, in caso avesse fallito nuovamente. 

 

In quel mese e mezzo di riflessioni aveva capito una cosa. Se voleva avere successo, doveva cambiare completamente prospettiva. Le aveva tentate tutte per riuscire ad entrare nell'edificio in tempo per salvare Jimin, ma come esterno non ce l'avrebbe mai fatta senza essere beccata. Le prospettive perciò erano due. O fingersi una dipendente della BigHit, rubando quindi il tesserino identificativo a qualcuno. Oppure farsi assumere. 

Sapeva che la BigHit era in cerca di personale da quando avevano aperto il nuovo edificio perciò aveva passato in rassegna ogni giorno il sito amministrativo. Finalmente, l'annuncio che cercavano nuovo personale era spuntato nella bacheca e lei, senza esitazione, aveva mandato il suo curriculum. 

Il tre gennaio, finalmente, qualcosa si mosse. 

-Parlo con...Casadei Beatrice-ssi?-

Nel momento in cui aveva visto un numero sconosciuto sullo schermo del telefono, la ragazza aveva iniziato a calare mentalmente ogni santo del cielo. 

-Sì, esatto, sono io.- disse con la voce più calma e professionale che riuscì a produrre. 

-Molto bene. Abbiamo ricevuto la sua candidatura e vorremmo avere un colloquio con lei per un posto presso il nuovo edificio della BigHit Entertainemnt. È libera domani mattina?- 

Passeggiando davanti alle colorate vetrine di uno store, Beatrice si fermò per osservare il suo riflesso sorridente. 

-Sì, sono libera.- 

 

 

7 IS OUT!!!

Army....come dobbiamo fare? Questo album è un colpo al cuore. Ogni canzone, dai singoli alle track individuali è un CA-PO-LA-VO-RO!!! Le mie preferite sono Louder than Bombs e UGH. Mi fa morire dal ridere anche solo a pensare a sto titolo eppure la canzone è così cool. Tra quelle individuali invece adoro Filter. Jimin mi ha ucciso con quella, non vedo l'ora di vedere la coreografia. E voi invece? Quali sono le vostre track preferite? 

Ne approfitto anche per fare i complimenti a Gold__wings che ha vinto lo scambio di letture di cui vi avevo parlato, grazie ad una storia avvincente e scritta con tanta maestria. E io sono contenta di un onesto e insperato secondo posto!

   
 
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