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Autore: Hufflebubble    28/02/2020    0 recensioni
Per festeggiare i cinque anni dalla fine della seconda Guerra magica, viene dato un ballo in costume a Hogwarts. E sulle note di un valzer si possono fare degli incontri del tutto inaspettati...
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Ron Weasley, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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cap4

Capitolo 4

Non appena ebbe letto quelle parole si sentì avvampare, quasi quanto la sera prima. La grafia era minuta e sinuosa, leggermente inclinata, ordinatissima. Pensò a quelle iniziali. Conosceva solo una persona che le possedeva. Il suo ex professore di Pozioni. Ma figuriamoci, di sicuro la sera prima non aveva ballato con Piton. Eppure anche la calligrafia sembrava quella dell'insegnate.

Le venne quasi da ridere: prima di tutto, ci avrebbe scommesso la testa che Piton non avrebbe partecipato mai e poi mai a un ballo simile! Anzi, di certo non avrebbe proprio ballato. In secondo luogo, l'arcigno e scorbutico insegnante, odiato da tutti, non si sarebbe comportato in quel modo, se proprio si fosse degnato di andare a un evento del genere. Infine, non si sarebbe messo a ballare con una sua ex allieva, per di più Grifondoro, per nulla al mondo! Su questo ne era certa.

La situazione era assurda, e Hermione si divertì per qualche momento a immaginarsi il professore di Pozioni che si dava alle danze.

Le sue fantasie vennero però interrotte dai passi di Ron, che stava scendendo in cucina.

«Hermione, come mai hai quel sorriso stampato in faccia?» chiese il ragazzo, con la bocca impastata dal sonno.

«Ah… Ehm… No nulla! C'era Grattastinchi che cercava di mordersi la coda, era piuttosto buffo!» rispose Hermione, arrossendo leggermente, e tentando di nascondere il biglietto misterioso in una tasca della vestaglia senza farsi vedere.

«Se lo dici tu…»

Hermione salì di sopra e nascose il biglietto in un cassetto, sigillandolo con un incantesimo in modo che si aprisse solo a lei.

Si vestì e andò al lavoro. Durante tutta la giornata fu molto impegnata, così che non ebbe tempo di pensare ad altro. Solo ogni tanto riusciva ad avere qualche istante per ripensare al ballo della sera prima, e più di una persona le chiese a cosa stesse pensando per avere un'espressione così trasognata.

Quando fu l'ora di tornare a casa, a pomeriggio inoltrato, decise di fare due passi a Diagon Alley, prima di rientrare. Aveva bisogno di camminare un po' e schiarirsi le idee.

Si diresse verso il suo negozio preferito, la libreria Il Ghirigoro, dove magari avrebbe trovato un qualche interessante libro capace di distrarla. L'interno dello stretto negozio era molto affollato, come di consueto, e faceva molto caldo a causa dello spazio limitato e delle tante persone presenti. A Hermione mancava leggermente l'aria, e non si accorse tutto subito di aver urtato una pila di libri, e che questi erano caduti a terra. Tornò bruscamente alla realtà e, imbarazzata dal fatto che tutti si erano voltati verso di lei, cominciò a rimettere i libri in ordine.

Con la testa china, stava per mettere una mano su un pesante libro rivestito in pelle per raccoglierlo, quando si accorse che un'altra mano aveva afferrato lo stesso libro. Una mano dalle dita pallide, lunghe e affusolate! Il pensiero le corse immediatamente al ballo della sera prima. Ma il tempo di formulare quel ricordo, e la mano era già sparita. Si alzò di colpo per cercare di vedere chi aveva afferrato quel libro, ma la calca di gente glielo impedì. Lo sconosciuto era scomparso!

La ragazza uscì dal negozio senza aver acquistato nulla. Ripensava alla notte precedente, a quella mano che aveva visto pochi istanti prima. Ormai aveva quel chiodo fisso in mente, e nulla riusciva più a distrarla da quei pensieri. Si chiese se avesse davvero visto quella mano o se se la fosse solamente immaginata. Ormai tutto era possibile, non riusciva più a distinguere il vero dal sogno.

Con la testa che le esplodeva, si avviò lentamente a casa, ancora vuota perché Ron non era ancora arrivato.

Già… Ron… probabilmente all'inizio era stato amore. O una grandissima amicizia? Non lo sapeva. Ma ora si era spento tutto. Quel ragazzo dai capelli rossi era stato "comodo" dopo la fine della guerra, aveva saputo consolarla e lei aveva consolato lui. Ma ora… erano come due conoscenti sotto lo stesso tetto. Tutta la passione iniziale si era esaurita in fretta, e spesso non avevano nulla da dire. Ma il rosso era ingenuo, sembrava non accorgersene, e faceva come se niente fosse. Hermione si era buttata sul lavoro, a casa passava pochissimo tempo. E non pensava troppo alla sua vita sentimentale, praticamente inesistente. Questo, però, fino alla sera prima. Era scattato qualcosa. Quel ballo, quelle mani, quegli occhi neri, avevano acceso in lei un fuoco che non avrebbe mai pensato di possedere. Ed era disposta a tutto pur sapere qualcosa di più su quell'uomo misterioso!

N.d.A.: dopo anni di silenzio, sono tornata! Questa storia mi sta particolarmente a cuore, e nonostante l'abbia iniziata anni fa, ci tengo veramente tanto a portarla avanti! Questo capitolo è un po' una transizione, Hermione è confusa, vuole scoprire chi è il suo ballerino misterioso e non si da pace... spero veramente di riuscire a scrivere i prossimi capitoli in breve tempo!!!! Voglio ringraziare tutte quelle persone che avevano letto la storia e che continueranno a leggerla, quelli che erano rimasti con il fiato sospeso e poi sono rimasti con il dubbio per anni... Bene, si ricomincia!!!!! A presto! Ovviamente sono ben accetti tutti i consigli e le recensioni, se avrete voglia di scrivermi un vostro parere!

  
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