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Autore: Claydine    28/02/2020    0 recensioni
Una cosa è certa: Evelyn e Adam si amano. Lei è la più ricca ereditiera dell'isola di Ambra e lui è la sua guardia del corpo, ex soldato del regno di Diamante.
E proprio a Diamante la loro storia d'amore si stravolge.
Dopo aver accettato la carica di ambasciatore per Ambra, il padre di Evelyn e tutta la sua famiglia si trasferiscono nell'imponente regno minerario dove Steiner, un ricco magnate, punta alla mano (e ai soldi) di Evelyn.
Riuscirà Adam a proteggerla dalle minacce del regno e dalle insidie di quell'uomo disposto a tutto pur di averla?
È una storia ambientata in un mondo distopico, l'impostazione è quella dell'alta società in stile vittoriana associata ad elementi steampunk. Ci sono molte isole più o meno grandi divise in regni con caratteristiche proprie, venite a scoprirle insieme a me!
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Eric Steiner guardava la nave proveniente dal regno di Ambra attraccare al porto dalla finestra del suo palazzo. indossava i suoi occhiali con telescopi incorporati con cui riusciva a percorrere con lo sguardo i tre chilometri che lo separava dal porto. Aveva individuato l’ambasciatore Sand e con un sorriso ironico si era acceso un sigaro:“Eccolo là il grassone.”
Archibald era stato accolto da un gruppo di nobili e dall’Alto Giudice in persona, l’autorità più rilevante di tutta l’isola; o almeno lo sarebbe stato se non gli piacessero tanto le donne e gli alcolici che Eric gli procurava. Guardava l’ambasciatore con disgusto mentre beveva del rum da un bicchiere di cristallo: quell’uomo era così allegro, così baldanzoso, così… grasso. Gli dava la nausea.
Una nuova distrazione gli veniva data dalla moglie che era sbarcata con l’uniforme nera e oro dei Giudici. Eleanor Sand era di una bellezza rara, come molte delle donne ambrosiane: alta, fisico asciutto e lunghi capelli dorati raccolti in un’ampia treccia. Lei era più composta, più ordinata, quasi fredda, eppure avanzava con la sicurezza di una dea mentre si recava a porre i suoi omaggi all’Alto Giudice.
Ma non era a loro che Steiner mirava, non per il momento almeno. Non si era soffermato più di tanto a studiare Eleanor, i suoi occhi erano alla ricerca di una preda ben più giovane.
Finalmente l’aveva individuata: bella come la madre, ma più piccola ed esile. L’abito bianco non lasciava molto all’immaginazione, come nella moda di Ambra e le spalle erano coperte dai lunghi capelli castani.
Steiner riusciva ad associarla solamente a un cerbiatto, un piccolo cerbiatto spaurito finito proprio nella tana del lupo.
Una guardia con la divisa degli agenti di Diamante le aveva preso la mano e la stava aiutando a scendere dal pontile: il vestito della ragazza non era ingombrante, ma abbastanza lungo per farla cadere in acqua.
Steiner si era concentrato sul viso del ragazzo, era così simile a… che fosse proprio il figlio minore di Horace Storm? 
L’uomo si era lasciato scappare una risata: in ogni suo piano doveva sempre trovarsi uno Storm fra i piedi.

Steiner aveva premuto un interruttore vicino alla finestra, azionando un campanello il cui suono riecheggiava per tutto il maestoso palazzo, il palazzo più grande di tutta l’isola.
Pochi istanti dopo nella sua stanza era entrato un uomo dalla stazza imponente, la barba curata e lo sguardo di ghiaccio. 
“Jacob, sono arrivati.”
“Ha visto la ragazza, signore?”
“Sì e per fortuna è pure molto attraente.”
L’uomo aveva annuito accennando un sorriso:“Devo andarla a prendere?”
“Con calma, con calma. prima le presentazioni. Il padre sembra in buona salute… ce ne occuperemo.”
Jacob si era voltato e stava per uscire, quando il suo padrone l’aveva richiamato all’attenzione.
“Sai chi è la guardia della ragazza? Il piccolo Adam Noah Storm, te lo ricordi?”
“L’ultimo della lista. Gli conviene dormire con gli occhi aperti allora.”
Per la prima volta Steiner si era voltato verso il suo tirapiedi e aveva sorriso:“Già, si dice che in quest’isola gli Storm muoiano come mosche.”
Entrambi avevano riso, dopo di che Jacob aveva preso il cappotto ed era andato a prendere la vettura del suo padrone.

Jacob era la guardia del corpo di Steiner da ormai dieci anni ed era anche il suo servitore più fidato. Si occupava principalmente di incarichi segreti e non convenzionali, ma Steiner pagava bene e a lui tanto bastava. Da quando era trapelata ad una delle feste a palazzo che Evelyn Sand era la più giovane e ricca ereditiera di tutti i regni, Eric si era messo subito all’opera per accelerare i tempi di trasferimento del nuovo ambasciatore: le miniere erano ancora stracolme di diamanti, ma non rendevano più come un tempo e il tenore di vita dell’uomo, beh, era impressionante. 
Se avesse sposato la ragazza al suo ventiquattresimo compleanno avrebbe avuto una moglie trofeo per almeno un paio di anni, fino a quando uno spiacevole incidente avrebbe potuto terminare la vita dell’ambasciatore Sand e della sua intera famiglia; un inatteso evento tragico che avrebbe reso Steiner più ricco dell’Imperatore in persona.
Jacob sapeva che il suo padrone era un sadico pazzo, ma sapeva anche che era in grado di ottenere tutto ciò che voleva e ora, più di ogni altra cosa, Eric Steiner voleva Evelyn Sand.
   
 
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