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Autore: SweetPaperella    29/02/2020    2 recensioni
Questa storia é il sequel di “There's no storm we can't out run, we will always find the sun” consiglio la lettura della storia precedente prima di leggere questa.
Sono passati tre anni, Emma é ormai felice accanto a Killian stanno per sposarsi, oltre Henry, hanno una splendida bambina di nome Hope.
Regina Mills é felicemente sposata con il suo fuorilegge Robin e ha finalmente l’amore di sua figlia.
Ma può la morte di una persona cara, distruggere la felicità costruita con tanta fatica? E il passato può tornare distruggendo il presente con la forza devastante di un ciclone?
Un nuovo caso, nuovi personaggi e verità sconvolgenti dal passato, che non è mai del tutto passato.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo venticinque - Matrimonio con sorpresa 


Il tanto atteso giorno del matrimonio è arrivato. Emma non ha voluto rimandare nonostante la pancia evidente, non vuole più aspettare nel convolare a nozze con il suo pirata. Hanno aspettato anche troppo a dire il vero e ora, non vogliono aspettare altro tempo e finalmente diventare marito e moglie, se pur non è un tale gesto, che li rende uniti. È solo una dimostrazione in più del loro amore, una dimostrazione ufficiale del loro amore. 
Ha dovuto solo allargare il vestito notevolmente, ma nonostante ciò le sta addosso splendidamente. La pancia naturalmente si nota, ma forse è proprio ciò che la rende ancora più bella. I capelli sono sciolti e mossi, con una ghirlanda di fiori bianchi tra i capelli.
Killian avrà uno smoking blu, con una camicia bianca e un cravattino nero. La giacca e i pantaloni blu mettono in risalto quelli che sono i suoi occhi e lo rendono ancora più affascinate di quello che già non è normalmente. Gliel’ha detto anche Ruby, vedendolo in completo da matrimonio, sottolineando che sicuramente lascerà la sua Emma senza parole. 
Henry e Hope fanno da damigella e da paggetto e il loro completo ha i colori simili. Henry ha gilet e pantaloni neri, con una camicia bianca e una cravatta sul celeste chiarissimo, quasi sul bianco, a renderlo ancora più elegante. È proprio un piccolo ometto. Hope invece ha un vestitino bianco, con dei ricami all’altezza della spalla, una gonna molto ampia e una cinta di colore nero a decorarlo. I suoi biondi capelli sono sciolti sulle spalle e anche lei, proprio come la sua mamma, ha una ghirlanda di fiori bianchi sulla testa. 
Come da tradizione lei e Killian quella sera non si sono visti, è stata Emma ad andare a casa di sua madre con i bambini. Mentre Killian è rimasto a casa loro. 
La ragazza ha preferito andare da sua madre in modo che il giorno dopo fosse già lì per prepararsi insieme. Il parrucchiere e il truccatore almeno sarebbero arrivati a casa Mills con più facilità e poi la sera prima del grande giorno, hanno parlato a lungo mamma e figlia, passando una serata tra loro e a ricordare come Emma e Killian si sono conosciuti. 
Ancora adesso Emma ci pensa, inizialmente ha tenuto lontano quel ragazzo dagli occhi celesti come il mare, per paura di soffrire, ma a poco a poco, lui nonostante lei lo respingesse è entrato nel suo cuore, è riuscito a buttare giù i suoi muri di protezione e a regalarle la felicità più assoluta, oltre che una meravigliosa figlia e una in arrivo. Se la felicità è questa, Emma pensa veramente di averla trovata in Killian e non cambierebbe un solo istante della sua vita, se pur a volte abbia delle enormi responsabilità. Se pur a volte vorrebbe essere una ragazza della sua età, senza pensare a nulla, poi si rende conto che non le manca niente e che non cambierebbe la sua vita famigliare e le scelte che ha fatto. 
Mentre si veste e si prepara, non può non essere emozionata e agitata. Non avrebbe mai creduto di sposarsi, di convolare a nozze un giorno. Ma la vita è imprevedibile e lei lo sa benissimo. Ed oggi questa imprevedibilità, la sta per far sposare con l’uomo della sua vita. 
Ciò che la turba un po’ è il fatto che la sua piccola Hailey da questa mattina presto, è parecchio agitata e scalcia più del solito... Ha anche qualche fitta di dolore... Ma non vuole pensare che ci sia qualcosa di negativo. Forse la sua piccola è solo agitata come lo è lei e manifesta così. 
Non vuole fare pensieri negativi proprio il giorno del suo matrimonio. Vuole pensare solo al fatto che tra pochissimo diventerà la signora Jones. 
Intanto Killian, è stato raggiunto a casa da Robin, il quale sarà il suo testimone di nozze, insieme a al suo amico Spugna. Entrambi sono a casa sua e cercano di calmarlo, mentre lui sta facendo avanti e indietro per casa, in preda all’agitazione. Da quanto è agitato sembra che voglia scavare una fossa nel pavimento. 
Si è svegliato praticamente all’alba, in realtà non sa nemmeno quanto abbia dormito, sa solo che prestissimo era già sistemato per la cerimonia. È stato parecchio sotto alla doccia a cercare di allentare la tensione, ma non ci è riuscito, al contrario... La doccia ha fatto riaffiorare in lui tanti ricordi, tra cui il primo incontro con la sua Emma. Quando l’ha vista per la prima volta in quel pub ed è stato praticamente colpo di fulmine, ma lei non lo ha degnato di uno sguardo per settimane, sbuffando ogni volta che provava ad attaccare bottone e capendo subito che non sarebbe stato facile conquistare il suo cuore, che probabilmente avesse sofferto tanto e non si fidava più... Ma lui non si è arreso e se inizialmente Emma voleva essere solo una conquista, conoscendola si è perdutamente innamorato di lei. Delle sue fragilità, delle sue insicurezze, della sua dolcezza, testardaggine, della sua determinazione e del suo coraggio. Si è innamorato di lei in ogni piccolissima sfaccettatura e l’ama come non ha mai amato nessun’altra nella sua vita. Insieme con il tempo hanno costruito la famiglia che ora sono. Lei, Hope ed Henry. Quest’ultimo è suo figlio, lo considera come tale, se pur non lo sia, ma sa che per il bambino è lo stesso, il loro rapporto è invidiabile e ama giocare e scherzare insieme a lui. Adesso in arrivo c’è anche la piccola Hailey, la famiglia si allarga ancora e non può che esserne felice, felicissimo. Non vede l’ora di abbracciarla e stringerla tra le sue braccia, di conoscerla e sapere come sarà. Se pur ha capito che è una tipa tosta, ma anche calma e tranquilla. Non ha mai causato forti nausee alla sua Emma. 
Sono una famiglia e oggi, in questo giorno, si uniranno in matrimonio, sancendo davanti alla legge e alle loro famiglie, questa unione. 
Emma diventerà la signora Jones. La sua signora. 


Come da tradizione il primo ad arrivare in chiesa è Killian, sa benissimo che é un classico che la sposa si faccia aspettare, ma spera che la sua Emma non lo faccia attendere troppo o il suo cuore potrebbe non riuscire a reggere ancora a lungo. Non vede l’ora di vederla attraversare la navata. 
In un tempo che sembra infinito, per Killian, sente finalmente la marcia nuziale e si volta verso l’arco di fiori che è stato creato per l’occasione all’entrata della chiesa e la vede. La sua sposa. 
Una Emma emozionantissima, che stringe il braccio di suo padre, sta per giungere davanti al suo futuro sposo. 
Il viaggio in macchina dalla chiesa non è mai stato così lungo, come se non bastasse la sua piccola ha continuato a procurarle fitte al ventre e non sa se deve preoccuparsi o meno di ciò. 
Solo una volta che vede Killian i pensieri negativi spariscono, il suo sorriso e la sua felicità ben visibile nei suoi occhi, le fanno scacciare subito i brutti pensieri, per concentrarsi sul quel loro meraviglioso momento.
David emozionato a sua volta, se pur cerca di nasconderlo, la lascia nelle mani del pirata che ha stregato il cuore di sua figlia e anche lui lo stima e lo apprezza molto, se pur non gliel’ha mai detto. Si siede poi, nei primi posti della chiesa, accanto a Mary Margaret che sta già piangendo e Regina, la quale invece emozionata, proprio come lui, non vuole far vedere che si sta per commuovere. Due orgogliosi, proprio come la loro Emma. Ora capiscono da chi abbia preso. 
I due genitori si guardano negli occhi e si sorridono a vicenda, orgogliosi della loro bambina ed entrambi notano gli occhi lucidi dell’altro. Si prendono per mano e tornano a guardare verso la figlia per godersi il suo momento di felicità. 
Emma e Killian si guardano negli occhi e si sorridono complici. Killian non ha potuto non dirle “Sei uno schianto Swan, quasi signora Jones” con quel suo tono ironico e malizioso. Ed effettivamente Killian è rimasto a bocca aperta, lei è più bella di come se la fosse immaginata. 
Il primo a recitare le sue promesse è proprio l’uomo.
«Love, mia amata Emma. Tu mi hai regalato la felicità, ma non una felicità di quelle fugaci e passeggere, una felicità vera e pura, che durerà per il resto dei nostri giorni, perché ho intenzione di amarti e proteggerti per tutto i giorni della mia vita. Tu sei stata il faro che mi ha indicato la strada giusta, quando io ero completamente perso nella tempesta del mio cuore. Ero rimasto prigioniero sulla mia nave, naufragato insieme alla mia famiglia... Ma tu, sei riuscita a ritrovare nel mio cuore il sereno, a farmi riscoprire cosa significa amare. Ci sei riuscita con il tuo carattere, a volte, difficile, ma anche con le tue insicurezze e fragilità, ci sei riuscita affidandoti e fidandoti di me. Ci sei riuscita semplicemente esistendo. E ti amo per questo, ma anche per ciò che sei. Sei una mamma straordinaria, una donna altrettanto meravigliosa e io non posso non amarti con tutto me stesso.» le dice cercando di non commuoversi a sua volta, non è facile esprimere quelle promesse, le ha provate tante volte, ad alta voce davanti allo specchio, un po’ come se dovesse essere interrogato in classe, ma ora che le sta pronunciando davanti alla sua amata, l’emozione si fa sentire eccome. 
Emma è commossa a sua volta, tanto che le lacrime escono copiose dai suoi occhi, lacrime di pura felicità per le meravigliose parole del suo quasi marito, del suo compagno di vita. 
Sono parole semplici, ma sicuramente dettate dal cuore e lei lo sa, perché le sue promesse sono altrettanto semplice, ma sono sentite, sono tutto ciò che viene dal profondo del suo cuore. 
«Killian...» Emma sta per iniziare lei le promesse che ha scritto per il suo ormai marito, quando improvvisamente un dolore al basso ventre la fa fermare di colpo. Lo spavento e la paura si impossessano prontamente di lei, di ogni cellulare del suo corpo. I dolori si fanno sempre più forti e insistenti e non può non pensare al peggio, sta per succedere qualcosa alla sua Hailey. Se lo sente. Non pensa al fatto che possa stare per nascere, è troppo presto. La dottoressa le ha detto che sarebbe potuta nascere prematura, ma è al settimo mese, è prestissimo per nascere no? 
Regina, David e tutti gli altri sono prontamente al suo fianco, preoccupati a loro volta. David la tiene per la vita e la stringe a sé preoccupatissimo. Il pensiero che la sua nipotina stia male e che rischia di non vederla, dopo che a poco a poco, si stava abituando alla sua idea, all’idea di volerla abbracciare e viziare, lo fanno sentire in colpa per non averlo ancora detto ad Emma, per non averle detto che ama Hailey. 
Con urgenza Emma viene portata in ospedale, in preda a fortissimi dolori, i quali si fanno sempre più forti, al punto che non riesce a non urlare. Ha la fronte imperlata di sudore e lo spavento negli occhi. Killian è al suo fianco e le dice che andrà tutto bene, ma non è convincente nemmeno lui, come può pensare di rassicurare la sua Emma se la sua voce è spaventata e terrorizzata a sua volta? Non può perdere la sua bambina, non a così poco tempo per vederla finalmente. Non può accadere. 
David intanto supera tutti i limiti di velocità per raggiungere l’ospedale, ha preferito guidare lui invece che aspettare l’ambulanza. 
Giungono in ospedale con Emma praticamente in lacrime per i dolori allucinanti, ma soprattuto per la paura di perdere la sua bambina. 
Un giorno che doveva essere meraviglioso si sta trasformando in un giorno pieno di paura. Non può accadere, non può trasformarsi in un incubo. Ha ancora il vestito da sposa, nonostante sia ormai completamente bagnato dal sudore e dalle acque che si sono rotte. Emma però non se ne accorge subito, talmente è spaventata. 
Viene portata con urgenza in sala parto sulla barella e accanto a lei a tenerle la mano ci sono sia David che Killian. 
Dietro di loro sono arrivati anche Regina, Robin, Mary e i bambini.
«Emma calmati! Non è nulla di grave, semplicemente la bambina sta per nascere. È molto presto, dobbiamo intervenire velocemente, ma non devi spaventarti...» la rassicura la ginecologa, vedendo il suo volto teso e pieno di lacrime. Ha capito subito la sua preoccupazione. Ma va tutto bene.
È un parto lungo e doloroso. Emma stringe forte la mano del suo papà e di Killian, i quali sono voluti entrare tutti e due. Killian non si sarebbe perso la nascita della sua secondogenita per niente al mondo, David perché è voluto stare a sua volta vicino a Emma e sua nipote. Per un istante, un lungo istante a dire il vero, ha avuto paura di perdere entrambe. Ha visto Emma pallida, con il volto imperlato di sudore, ma i brividi nonostante la giornata caldissima, le urla, che ha pensato al peggio. Non si sarebbe mai perdonato se la sua nipotina non ce l’avrebbe fatta. Ed ora è felice che la piccola, nonostante molte peripezie stia per venire al mondo. 
Emma spinge con tutta la forza che possiede, ma è comunque agitata e spaventata, ciò non aiuta molto. Ha mille paure nonostante la dottoressa l’abbia rassicurata che andrà tutto bene. Hailey nasce comunque prematura di ben tre mesi e sarà piccola, fragile e se non dovesse farcela? Nonostante ciò, spinge e urla, urla e spinge affinché possa venire al mondo, mentre stritola la mano ai due uomini della sua vita. 
Entrambi avvertono il dolore della loro Emma, avvertono quanto stia male e stanno male a loro volta, tanto che non si lamentano del dolore alla mano. Killian gli ha dato quella buona, non quella con la protesi e da quanto Emma stia stringendo con forza, teme di perdere anche quella a dirla tutta. Se andrà a finire tutto bene, glielo dirà per farla ridere, mentre magari ha in braccio la loro Hailey. 
David vede il terrore negli occhi di Emma e si accorge di avvertire il suo stesso dolore, se Hailey non dovesse farcela? No, non può pensare ciò. Non deve accaderle nulla, non potrebbe mai perdonarselo. È talmente spaventato da non sentire nemmeno così dolore alla mano. Al contrario soffre nel vedere Emma urlare in quel modo. Vorrebbe che quell’agonia finisse presto, che smettesse di gridare. 
Un ultimo urlo e un’ultima spinta e Hailey, piccolina, indifesa e fragile viene messa al mondo. Piange forte, facendosi sentire in tutta la sala parto. È piccola, ma ha la stoffa di una guerriera. È prematura ma urla peggio di altri bambini. Dimostrazione che sta benissimo.
Viene lavata e messa subito in incubatrice per precauzione, visto quanto sia piccolina. 


Poco dopo, appena Emma si è sistemata a sua volta, asciugando il sudore, le lacrime, indossa la tunica dell’ospedale e si ritrova a osservare la sua bambina. La sua piccola combattente. 
Arriva sulla sedia a rotelle insieme a Killian e trovano già tutti lì intorno a lei. Ad osservarla.
David ha messo la mano nell’incubatrice e sua nipote gli ha preso un dito stringendolo nella sua manina minuscola e si è commosso. Si è perdutamente innamorato Hailey nel momento in cui l’ha vista, perdendosi ad osservarla incantato, senza riuscire a distogliere lo sguardo da lei. È la sua nipotina e sta bene, sta bene nonostante sia nata prima del tempo, molto prima del tempo. È sua nipote e lui l’ama. L’ama da morire. Non sa come ha potuto non considerarla prima, non si capacita del fatto che abbia fatto il sostenuto per nulla... Ma non vuole più pensarci, ora vuole semplicemente dedicarsi al suo piccolo nuovo amore. 
Regina è commossa a sua volta, ha temuto pure lei che potesse accadere qualcosa alla bambina e ha avuto davvero paura, una paura che non si può spiegare e che attanaglia il cuore. Mentre ora è felice. Felice nel vederla sana e salva. 
«Ma perché è strana e ha gli occhi da cinese? È cinese?» chiede Hope vedendola e trovandola veramente brutta. Essendo nata presto, ha ancora il viso e il collo un po’ allungati e la testa pronunciata e grande. 
«Almeno potevo avere una sorellina bella? Perché mi è capitata quella brutta?» continua con le domande la bambina, prima che i suoi genitori possano risponderle e facendo ridere tutti i presenti. Allentando definitamente la tensione e la paura. 
Hailey sta bene, ha solo un pessimo tempismo, ma questo Emma e Killian già lo sapevano. Ha rovinato il loro matrimonio, ma ha portato tanta gioia. 
«Tutti i bimbi sono un po’ cinesi quando nascono, Hope. Hailey poi è piccola e quindi è normale che sia un po’ strana.» le dice Henry, anche lui fissa la sua sorellina incantato. È meravigliosa e profuma. Profuma di pulito e di neonata, le piace quell’odore. Le piace la sua sorellina, perché ha già capito che è una tosta e che andranno molto d’accordo. 
Hope guarda invece sua mamma per chiedere conferma della cosa ed Emma annuisce. È così. 
«Ma adesso che la sorellina ha rovinato matrimonio, tu arrabbiata con lei?» chiede ancora la bambina. Per lei la sorellina ha appena fatto una marachella. 
«No, amore. Non sono arrabbiata con la sorellina, sono felice che sia venuta al mondo. Non l’ha fatto a posta a nascere oggi, è successo.» le cerca di spiegare Emma per farle capire come funzioni, se pur non è semplice spiegarlo a una bambina di tre anni. Hope comunque annuisce e sembra capire o forse la sua attenzione è stata spostata su altro. Probabilmente la seconda. 
«Ma non è detto che sia rovinato il nostro matrimonio...» dice a quel punto Killian, il quale a sua volta è rimasto a guardare la sua piccola Hailey incantato. Non si può ancora dire a chi somigli, ma non gli importa più. L’ama e basta. 
Lo guardano tutti non capendo che cosa voglia dire. 
«Sposiamoci qui! Adesso. Anche davanti ad Hailey testimone. Probabilmente voleva partecipare anche lei al matrimonio. Questa piccolina ha un tempismo perfetto.» ride nel pensare che non è affatto così, ma è felice che possa essere presente anche lei. 
E l’idea non è affatto male, al contrario. È bellissima. 
Sono tutti ancora vestiti eleganti, tranne Emma, ma può benissimo rimettersi il vestito, visto che si tratta di un solo istante e poi per Killian, può sposarsi anche con la tunica dell’ospedale. Non è il suo abbigliamento che gli interessa, ma diventare suo marito. 
La guarda attendendo una sua risposta, la quale prontamente arriva e ovviamente è positiva. 
È sicuramene una follia sposarsi in ospedale, ma loro sono decisamente molto folli e l’amore è follia. Tutti hanno fatto cose folli per amore e se non si fanno, probabilmente non si è nemmeno così innamorati. 
Chiamano il prete dell’ospedale, visto che c’è una piccola chiesa situata poco distante, per fortuna è presente sul posto a dare la benedizione ad alcuni pazienti, e accetta di buon grado di sposare quei due giovani un po’ folli, soprattutto dopo che gli hanno raccontato come sono andate le cose. 
Emma indossa nuovamente il vestito da sposa, giusto per essere un minimo più elegante e si alza dalla sedia a rotelle, ora sta decisamente molto meglio e sapere di poter riuscire a sposarsi con il suo Killian, il giorno che è nata la sua bambina, le piace molto. 
«Ti ho già recitato la mia promessa love, voglio solo aggiungere una cosa. Ti amo. Amo te mia piccola Hope, amo te Henry e amo Hailey. Sono così felice che sia presente anche lei in questo giorno... Ma ora sono impaziente di diventare tuo marito e che tu diventi la signora Jones.» e le accarezza la guancia nel momento in cui recita nuovamente quella specie di promessa.
«Stavolta spero non ci siano interruzioni.» guardando verso la sua Hailey e ridendo: «La prima volta che ti ho incontrato ho pensato subito che fossi un ragazzo che ci voleva solo provare e con cui non avrei voluto avere niente a che fare, ma non sai quanto mi sbagliavo. E sono stata felice che tu non ti sia arreso con me, che mi hai fatto conoscere il vero Killian, quello che poi è diventato il mio Killian. Grazie amore mio, grazie per essere riuscito a buttare giù tutti i miei muri, per essere stato la mia certezza, la mia ancora, in ogni istante della giornata e a ogni passo della mia vita. Ho ritrovato me stessa grazie a te. Sono cresciuta con te. Grazie per essere rimasto al mio fianco, nonostante il mio carattere insopportabile, e soprattutto per avermi insegnato cosa significa amare. Con te ho scoperto il vero amore, perché si, sono sicura che il nostro sia vero amore. Ti amo, ti amo più di ogni altra cosa, come amo la famiglia che abbiamo costruito insieme.» facendo avvicinare Hope ed Henry a loro e abbracciandoli. Lo stesso fa subito dopo anche Killian. 
«Vuoi tu Killian Jones, prendere la qui presente Emma Swan, amarla e onorarla per tutti i giorni della tua vita, finché morte non vi separi?» continua poi il prete con la cerimonia e la classica domanda di rito. 
Killian si volta a guardare Emma negli occhi e non distogliendo mai lo sguardo da suo risponde deciso: “Si lo voglio”
«Vuoi tu, Emma Swan, prendere il qui presente Killian Jones come tuo sposo, amarlo e onorarlo per tutti i giorni della tua vita, finché morte non vi separi?» ora è il turno di Emma e voltandosi a guardarlo negli occhi, come ha fatto lui, sussurra un “Si lo voglio” non desiderando altro, esattamente come il suo ormai marito. 
«Vi dichiaro marito e moglie. Lo sposo può baciare la sposa.» dice infine il prete, quello senza dubbio è stato il matrimonio più buffo a cui abbia mai presenziato in tantissimi anni di  carriera, ma senza dubbio il più sentito e pieno d’amore. Quei due giovani, si vede da come si guardano, che sono innamorati e che hanno costruito una meravigliosa famiglia. 
Nel momento in cui le labbra di Killian stanno per toccare quelle di Emma, per regalarle un bacio mozzafiato, finalmente potendo dire di baciare sua moglie, o meglio la signora Jones... Suo figlia minore, ovvero Hailey, si sveglia e attira l’attenzione piangendo. 
Emma prontamente le si avvicina e prova a capire di cosa abbia bisogno la piccola, David pure è al suo fianco, preoccupato, finché non è a casa, sana e salva avrà sempre il timore di perderla. 
Ma in realtà la bambina ha solo fame, a dirglielo è la dottoressa che ha assistito alle nozze. Si è sentita in dovere di esserci, ed Emma e Killian sono stati felici di averla al loro bizzarro matrimonio. 
Con l’aiuto, proprio della dottoressa, la tirano fuori dall’incubatrice ed Emma le dà il latte. È giusto che sia lei a darglielo, visto che ne ha e soprattuto le fa bene alla bambina per crescere, considerando anche che è sottopeso, essendo nata prematura.
«Questa piccolina vi darà del filo da torcere per quanto riguarda il tempismo eh!» interviene Regina avvicinandosi a Emma mentre sta allattando e accarezzando la sua nipotina. È bellissima e la scena lo è altrettanto. Emma la tiene in braccio, attaccata al suo seno e Killian è al suo fianco, che tiene la mano della sua piccolina. Tanto che immortala subito il momento. 
«La educherò a dovere su questo» allude Killian, con il suo solito tono malizioso. 
Emma capisce prontamente l’allusione e non lo colpisce solo perché ha in braccio Hailey, sennò avrebbe già ricevuto un pugno assestato. Ciò che può fare però è fulminarlo con lo sguardo. Sono ancora davanti al prete tra l’altro, non ha proprio ritegno. 
Non sono ancora riusciti a scambiarsi il loro primo bacio da marito e moglie. Ed è sempre Killian a darglielo nel vederla imbronciata. 


Per ovvie ragioni non ci sarà il ricevimento, per fortuna non avevano organizzato nulla di impegnativo, ma una cena nel giardino di casa Mills. Ora decidono di festeggiare con una cioccolata calda presa al distributore delle macchinette. Non è per niente da matrimonio, ma ormai loro in quella giornata meravigliosa e ricca di sorprese, ne hanno fatte di cose strane e non se ne stupiscono nemmeno. 
Sono tutti riuniti vicino ad Hailey. Regina, David, Mary Margaret, i bambini, Ruby, Neal, Trilli, Zelena, Robert, Robin. La loro famiglia allargata al completo e non possono chiedere al mondo nulla di meglio. 
In tardo pomeriggio, tornano tutti a casa, tranne Killian, Hope ed Henry che hanno avuto il permesso di rimanere in ospedale, visto la giornata particolare, è stata una piccola eccezione, concessa dalla dottoressa, diciamo come regalo, a patto che non facciano nessun tipo di rumore e che rispettino gli orari del silenzio, soprattuto i bambini. 
Killian si è allontanato solo per andare a prendere qualcosa da mangiare, a parte la cioccolata calda con cui hanno brindato, né lui né Emma mangiano da quella mattina a colazione e quindi, prende qualcosa di sostanzioso per tutti loro. Sa benissimo che Emma non se ne fa nulla della cena dell’ospedale e della gelatina verde che ti propinano.
Opta quindi, per hamburger e patatine per tutti. Hope ne va pazza e mangerebbe solo ciò. Per l’occasione ha preso anche la Coca Cola, giusto per festeggiare con qualcosa di frizzante. Concedendo un minuscolo sorso anche a Hope. 
La cena si consuma in perfetta allegria, tutti felici della bizzarra cena, ad Hope le novità piacciono e il fatto che abbia potuto mangiare in ospedale, hamburger e patatine, soprattutto assaggiato la Coca Cola, la messa su di giri, tanto che fatica ad addormentarsi, nonostante Emma la tenga in braccio e la stia cullando, come piace a lei. Mentre Killian si occupa di Hailey, insieme ad Henry. 
La bambina ha stretto il dito sia a Killian che al fratello e tutti e due si sono sciolti a quel contatto con la sua minuscola mano. Per giunta l’orsetto che, nonno David, le ha regalato, prima di andare via, alla farmacia dell’ospedale, quindi già sterilizzato, la rende ancora più tenera e piccola. L’orso in confronto a lei, che è minuscola, é veramente enorme.
Una volta che sono tutti nuovamente in camera, con Hope che è crollata sfinita e con Henry che é lì per lì per cedere al sonno pure lui, sistemati con una branda nella camera con Emma. Quest’ultima con Killian si concedono un intimo momento solo loro.
«Nostra figlia, ci ha fatto saltare anche la notte di nozze ora che ci penso...» dice Killian, stendendosi nel letto accanto alla sua Emma, è a una piazza ed è piuttosto scomodo per due, ma loro si stringono e stanno ugualmente bene. Sono abituati a dormire abbracciati stretti. 
Emma scoppia a ridere, effettivamente ci ha pensato anche lei. Il loro è stato veramente un matrimonio stravagante, si sono sposati in ospedale, con il suo vestito largo di qualche taglia, visto che era premaman, sporco, lei sconvolta dal parto, con la loro piccola Hailey nata prematuramente, festeggiato in modo altrettanto bizzarro con i loro famigliari e amici e ora, sono stretti in un letto di ospedale a condividere la loro notte di nozze, ma non potendola consumare come una normale coppia di sposi per ovvie ragioni. 
Si, tutto ciò fa decisamente ridere.
«Recupereremo pirata, non temere.» dandogli un bacio sulle labbra, sono occhi negli occhi e già quel piccolo momento di intimità per entrambi, é sufficiente. Se pur il desiderio di appartenersi é reciproco.
«Ricordami quanto dobbiamo aspettare...» 
«Un paio di settimane tecnicamente»
Killian sgrana gli occhi ed Emma scoppia nuovamente a ridere di gusto, si aspettava questa sua reazione. 
Per fortuna che può baciarla e sentire comunque il calore della sua pelle, accarezzarla, stringerla o sarebbe impazzito letteralmente.
«Kil, dove ci vedi tra 10 anni?» chiede a quel punto la ragazza, cambiando totalmente argomento e pensando a loro futuro insieme. Ora é la signora Jones.
«Sicuramente più innamorati di adesso, se ciò è possibile. Con i nostri meravigliosi figli adolescenti e magari con un nuovo Jones in arrivo. Stavolta però maschio, giusto per non essere io ed Henry in svantaggio numerico. Ora siete tutte donne.» dice fantasticando sul loro futuro a sua volta. 
«Infatti in casa Jones comandano le donne, amore mio.» ribatte prontamente provocandolo. 
«Ne sei proprio sicura signora Jones?» 
Sentirsi chiamare in quel modo fa improvvisamente scoppiare il cuore ad Emma, aspettava il momento che lui lo facesse e le piace da morire il suo accento irlandese che la chiama “signora Jones” ed è ciò che lei vuole sentire da qui ai prossimi 10 anni, da qui finché morte non li separi, esattamente come si sono promessi fino a poche ore prima. 
«Certo che si! E mi ami per questo.»
«Ti amo per questo e per tanto altro ancora, mia adorata signora Jones» glielo ripete sapendo che le sia piaciuto essere chiamata così. 
«Ti amo anch’io, amore mio» gli dice invece lei, baciandolo subito dopo e accarezzando i suoi capelli. Lui fa lo stesso con i suoi e scende con la mano lungo la sua schiena, accarezzandola dolcemente. 
È un bacio d’amore vero, passionale e intenso. Un bacio che segna un nuovo inizio. L’inizio della loro vita matrimoniale. Il loro nuovo lieto inizio. 
Insieme, con la splendida famiglia che hanno costruito. 
Perché per essere felici e rendere un giorno perfetto, non serve altro che stare con le uniche persone che ti fanno sentire a casa. Ovunque tu sia. Se pur in uno scomodo ospedale. 
Il loro matrimonio è stato perfetto, felice e pieno d’amore, nonostante le peripezie. 
 


Spazio autrice: Ciao a tutti, ed eccoci qui giunti al tanto atteso matrimonio dell'anno ahahahaha E che matrimonio, direi che è stato davvero bizzarro eh. Si sono sposati in ospedale, festeggiato con la cioccolata calda e poi hanno mangiato hamburger, patatine e coca cola 😂 Penso che sia un super aneddoto da raccontare alla piccola guerriera di Hailey con il suo pessimo tempismo. Hope sicuramente glielo rinfaccerà in eterno alla sua brutta cinese sorella, conoscendola. Ma ditemi cosa ne pensate? Vi è piaciuto questo folle matrimonio? Io mi sono divertita davvero tantissimo a scriverlo e sono curiosa di sapere che cosa ne pensate voi.
E ora, manca solo l'epilogo di questa storia, quindi stay tunes... Sabato prossimo, leggerete il finale. Ecco un po' mi dispiace, lo ammetto. Ma mi farò prendere dalla nostalgia sabato prossimo e si siete d'accordo, continuerei a scrivere one shot dedicate a tutti loro... Cosa ne pensate? Vi lascio adesso, vi auguro un buon sabato e buon weekend. A prestissimo.
   
 
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