Anime & Manga > Death Note
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Autore: EcateC    01/03/2020    1 recensioni
Ci sono molte regole non scritte nel manuale di istruzioni dei Death Note. Tra queste ce ne una, la cui diffusione nel mondo umano è stata rigorosamente vietata agli Shinigami. La Death Eraser permette di cancellare qualsiasi nome iscritto nel Death Note. Non importa se la mano dello scrivente sia stata umana o divina: la Death Eraser riporta in vita la vittima, purché la morte di quest’ultima non abbia coinciso perfettamente con quella che sarebbe stata la sua morte naturale.
What if ambientata poco prima della morte di L, che trae le basi da un unico fatto inventato: l'arrivo anticipato di Near e Mello in Giappone.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: L, Light/Raito, Mello, Near, Watari | Coppie: L/Light, Mello/Near
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore del temporale era quasi assordante. La pioggia aveva iniziato la sua discesa scrosciante dalla notte prima e pareva non voler cessare mai.

Gli Shinigami non erano infastiditi dall’acqua, né dal freddo o dal caldo. Si può dire che nemmeno si accorgevano dei cambiamenti del clima terrestre.

Ryuk e Rem non avevano particolari difficoltà a volare nell’atmosfera nuvolosa e carica di pioggia. Il problema riguardava l’argomento della loro conversazione, che come al solito aveva fatto infuriare la morigerata e compassata Rem.

-Come hai potuto rivelare l’esistenza della Death Eraser agli umani? Avevi giurato che non l’avresti più fatto!- lo rimproverò Rem, indignata.

-Suvvia, non lo scoprirà nessuno…- minimizzò quello sbruffone Ryuk.

-Gli umani non sono in grado di gestire l’equilibrio tra la vita e la morte. Ti costerà caro, il Grande Re si infurierà-

Ryuk ridacchiò -Non essere così pessimista. Non lo saprà mai, se tu non glielo dirai-

-E cosa ti fa credere che io tacerò, Ryuk?-

Il mostro la guardò negli occhi vuoti con un ghigno -Il fatto che non sopravviverai abbastanza a lungo per poterlo dire-

Rem non si scompose né cambiò espressione, in attesa di ulteriori spiegazioni da parte del suo simile.

-L Lawliet conosce la verità su Light e Misa-

-Che cosa!? Non è possibile- gli rispose subito Rem, angosciata.

-Invece sì, visto che gliel’ho detta io- le sorrise il dio, impertinente. La Shinigami si fermò di scatto e lo guardò con odio.

-Allora ucciderò L Lawliet- sentenziò con tono fermo -Non permetterò a nessuno di fare del male a Misa-

-Ma così facendo, tu morirai-

-Non morirò, se Light Yagami scriverà il suo nome al posto mio-

-È vero- concordò Ryuk, sogghignando al pensiero che Light e L erano coinvolti sentimentalmente.

Tutto stava diventando più divertente del previsto.

 

 



 

 

Light non aveva toccato cibo, aveva lo stomaco completamente chiuso. Si guardava intorno con circospezione e osservava gli altri uomini della squadra investigativa, chiedendosi lucidamente se qualcuno sospettasse qualcosa oppure no.

Tutto sembrava normale, tutti si comportavano come al solito, con la disinvoltura di chi ha a che fare con la routine quotidiana.
Light sorrise, l’adorabile L non aveva detto nulla, proprio come immaginava.

Lo aveva in pugno e chissà, magari sarebbe diventato anche un suo alleato. Con L al suo fianco, avrebbe scalato la vetta dell’Olimpo. 

Faticò a non sorridere e a comportarsi come se nulla fosse.

Cercò di distrarsi focalizzando le sue attenzioni su un’altra questione spinosa: l’omosessualità. A Light, l’idea di essere omosessuale non piaceva affatto, la considerava come un’onta alla sua connaturata perfezione.

Si chiese se davvero trovava attraenti o sessualmente invitanti gli uomini che erano lì.

La risposta era rigorosamente negativa.
La semplice idea di baciare Matsuda o di masturbare Mogi gli faceva venire la nausea.

E allora perchè avvampava all’idea di toccare di nuovo L? Perché voleva rivederlo mezzo nudo, eccitato, arrabbiato, privo finalmente delle barriere che lui stesso aveva eretto intorno al suo corpo?

L era intelligente e interessante, ma il fascino mentale rende più che altro simpatici, non sessualmente appetibili…
Light imprecò mentalmente e scosse la testa. La sessualità era qualcosa di troppo complesso e stravagante per poter essere compreso o banalizzato. Se nella mente alberga una vena masochistica o perversa, perfino ciò che si considera repellente finisce per diventare attraente.

Perversione, ecco la parola giusta. Desiderare L, il suo avversario, nonché la persona più stramba che avesse mai conosciuto, era semplicemente un bisogno dettato da una animalesca sete di perversione.

No, non era omosessuale.

Quell’inetto di Matsuda gli faceva proprio schifo, e anche tutti gli altri.

Stupidi, inetti esseri inferiori.

L non era stupido e neanche inetto. L era geniale e pieno di risorse nascoste. Detta in altri termini, L non era un essere inferiore. A Light piaceva soprattutto il suo cervello, e forse quello che aveva tra le gambe era passato in secondo piano.

Beh, più o meno

A conti fatti, quello di ieri era stato in assoluto il sesso migliore della sua vita… Sempre se si possa considerare “sesso” quella sorta di ruvida e disperata lotta che avevano improvvisato tra le lenzuola. Più che un amplesso, gli era sembrata una delle numerose risse che avevano combattuto. Violenta, sudata, disperata. Non aveva mai visto L così arrabbiato...

“Sei tu Kira, maledetto bastardo. Dimmelo, Light, dimmelo, ti prego!” 

Ed era stato in quel momento, nel bel mezzo di un violento e spasmodico orgasmo, che Light aveva ceduto ed era uscito definitivamente allo scoperto.

-Sì. Sono io, Kira- gli aveva sussurrato all’orecchio, proprio mentre i loro corpi sudati tremavano di piacere.

In quel momento aveva sentito chiaramente le mani di L serrarsi contro le sue spalle e il suo seme inzuppargli il ventre piatto.

Probabilmente, quello era stato il momento più bello della sua vita. Non aveva mai percepito così tanto potere e così tanto trionfo come in quell’attimo. Era stato totalizzante e inebriante.

E si era forse pentito Light di avere fatto a L una simile rivelazione? Risposta: no.

Lo avrebbe rifatto cento volte.

-Sono perfettamente in grado di fermarli-

-Non sottovalutarli-

-Ho tutto sotto controllo- ribadì Light, accarezzandogli il ciuffo.

-No, Kira. Non hai tutto sotto controllo-

Light aveva accennato un sorriso -Sì, invece. Ho pur sempre il migliore detective del mondo dalla mia parte… Tu mi proteggerai, vero L?-

 

 

 


 



 

-Vado ad arrestare Light-

 

-Cosa? Non puoi andare da solo, figlio mio!- escalmò Watari, convinto e preoccupato.

-È la cosa giusta da fare- ripeté L, con gli occhi spalancati e le guance ancora bagnate dalle lacrime -Lui si fida di me-

-Perché dovrebbe fidarsi di te?- si era intromesso Near, con gli occhi ridotti a due fessure -Come fai a esserne sicuro?-

-Perché mi ha confessato espressamente di essere Kira- rispose loro, lasciandoli senza fiato dalla sorpresa.

-Impossibile!- esclamò Mello con tono assertivo e perentorio -È semplicemente impossibile. Abbiamo studiato Light Yagami, abbiamo tracciato il suo profilo criminale e ti posso garantire con certezza che si farebbe ammazzare piuttosto che dire la verità-

-Mello ha ragione- convenne Near, per una volta d'accordo col suo amico -È semplicemente impossibile. O forse tu non sei stato del tutto sincero con noi?-

L guardò Watari, il quale sollevò le sopracciglia, senza sapere cosa dire o cosa aspettarsi.

-L-lo chiamò con tono incoraggiante -Puoi fidarti di noi, noi siamo dalla tua parte. Non hai alcun motivo di tenerci all'oscuro di qualcosa, qualunque cosa essa sia-

-Light ha confessato mentre...- esitò, ricordando con grande imbarazzo quel momento -Mentre eravamo a letto insieme-

Dopo un attimo di turbamento iniziale, Mello scoppiò fragorosamente a ridere.

-DIMMI CHE È UNO SCHERZO!- esclamò divertito, mentre Watari osservava il detective con aria allibita -Ancora una volta, le scopate si dimostrano il sistema più veloce ed efficace per ottenere le informazioni! Mi chiedo solo perché tu non l'abbia fatto prima!-

-Mihael, non esagerare- lo rimproverò Watari.

-Tutto il mondo è paese, Watari- gli rispose Mello, con un ghigno -Non mi sorprendo affatto che Light Yagami abbia confessato. Ciò che però mi chiedo è se l'hai fatto a posta oppure no, L- Mello si rivolse al giovane, assottigliando gli occhi già di per sé sottili -Allora, 
L!? Te lo sei scopato per farlo confessare o per... Qualcos'altro?-

-Certo che l’ho fatto a posta- sibilò L, gelido. Mello e Ryuk sorrisero, divertiti più che mai, ma lo stesso non si poteva dire di Near e Watari.

-L? Stai parlando sul serio?- gli chiese l’anziano, interdetto. Il giovane lo guardò tristemente e annuì.

-Non giudicarmi, per favore-

-Non ti giudico, ragazzo mio. Ma… Ce n’era davvero bisogno?-



 


 

-Aizawa, hai visto L?-

-No, Light. Non ho idea di dove sia-

Il giovane forzò un sorriso -Va bene, grazie comunque- gli rispose gentilmente, mettendosi a sedere nella sua postazione. Il posto libero di L, proprio di fianco al suo, gli dava l'impressione di essere sulle pendici di una voragine, una sensazione di vuoto e solitudine che non aveva mai sperimentato prima. Forse, dopo mesi passati con le manette, uno attaccato all'altro come gemelli siamesi, quella separazione improvvisa era stata ancor più netta e incisiva di quello che in realtà era. Chissà se anche L aveva provato la stessa cosa...

Notò che sul banco c’era ancora un piattino e una forchettina da dolci, usati e ancora sporchi di crema dalla sera prima. Light afferrò la forchettina e se la mise in bocca, succhiandola e passandola bene sopra alla lingua.

-Light?- lo chiamò duramente suo padre.

-Papà…- esclamò, togliendosi la forchetta di bocca.

-Noto con piacere che tu e Ryuzaki non indossate più le manette- constatò, rigido.

Light gli rivolse uno dei suoi sorrisi ipocriti -No, infatti. Ryuzaki finalmente si è deciso a lasciarmi andare. Gli è occorso del tempo, ma meglio tardi che mai-

-Quindi, suppongo che adesso potete anche dormire in una stanza separata, dico bene?-

Light lo guardò negli occhi, reprimendo l’impulso di mandarlo al diavolo.

-Ma certo- gli rispose calmo, gentile, mentre tutti tacevano.

-Bene-

Light si risiedette nella sua postazione e guardò il suo fidato l’orologio. Erano le 9 di mattina e di L ancora nessuna traccia.

Dove poteva essersi cacciato quel bocconcino? Non che Light fosse preoccupato, però…

Prese il cellulare e compose subito il numero di Misa.

Ovviamente la ragazza gli rispose dopo neanche due squilli, entusiasta.

-Light!- esclamò, incredula che il suo “fidanzato” l’avesse chiamata di sua iniziativa -Buongiorno, amore!-

-Ciao, Misa. Ascolta, ti volevo chiedere una cosa- le disse, calmo -Rem è con te, vero?-

-No, non è con me-

Light aggrottò le sopracciglia e si irrigidì, allarmato -Come no?- esclamò duramente, con un sorriso nervoso -Deve essere con te per forza, Misa-

La ragazza si fece spaventata -Ehm, no… Light, non è qui-

Il giovane si alzò di scatto dalla sedia ma proprio in quel momento vide L entrare dalle porte scorrevoli, sempre con le mani in tasca, l’espressione vuota e gli occhi cerchiati di nero.

-Light? Light, sei ancora lì?-

-Non importa, ci sentiamo a dopo- la liquidò velocemente, senza staccare gli occhi dall’amato. Anche L aveva posato lo sguardo su di lui.

-L! Abbiamo novità sul caso Kira!- lo salutò Matsuda, andandogli incontro con entusiasmo.

Matsuda iniziò a fare il resoconto parlando a raffica, ma il detective non lo stava realmente ascoltando. Guardava Light con un’espressione indecifrabile e Light ricambiava il suo sguardo con un sorriso appena accennato, ma beffardo, divertito.

-…E questo è quanto- terminò Matsuda -Siamo sempre più convinti che Kira si trovi in un altro continente. Secondo l’FBI potrebbe nascondersi negli Stati Uniti, o magari in Canada-

-Va bene, basta così- lo interruppe L, monocorde come al solito.

-Ryuzaki, posso parlarti un attimo in privato?-

-Devo lavorare, Light

-Insisto- ribadì Light, con un tono di voce esigente -Per favore, Ryuzaki-

L annuì appena e lo seguì, davanti alle espressioni scandalizzate degli altri membri investigativi. Il padre di Light era sempre più infastidito dal loro rapporto pressoché simbiotico.

-Sono diventati molto amici…- mormorò Matsuda, guardandoli mentre si appartavano fuori dalla stanza

-Già, molto- convenne il padre di Light, con lo sguardo cupo e fisso sullo schermo.

 

-Finalmente. Stavo iniziando a preoccuparmi…- Light lo baciò sulle labbra screpolate, tirandogli al contempo indietro le spalle.

L rimase pressoché immobile tra le sue braccia, come un fantoccio inanimato.

-Dove sei stato?- continuò Light, con ancora le mani strette nelle sue spalle.

-Non sono affari tuoi-

-Da Watari?- indovinò subito Light, baciandolo ancora. L era sporco di zucchero a velo, il che rendeva le sue labbra ancora più appetibili… E sublimi.

-Può darsi- borbottò, con gli occhi fissi a terra e le mani in tasca.

-Hai delle novità da raccontarmi?-

-Sembri preoccupato, Kira-

-Lo sono, infatti. C’è qualcosa che non mi torna- gli sussurrò, giocando a carte scoperte come al solito -Come mai Rem non è qui, nel luogo dove dovrebbe essere conservato il suo Death Note?-

L a quel punto sollevò lo sguardo su di lui. Kira aveva un’espressione tesa, agitata, anche se non voleva darlo a vedere.
-Hai appena saputo che Rem non è con Misa, non è vero?- azzardò L, piatto ma come sempre assertivo -Avevi visto che il Death Note non era più conservato nelle nostre casseforti e hai dato per scontato che Rem l'avesse riportato nelle mani di Misa, il secondo Kira, nonché l'essere umano che ama. Mi dispiace informati che non è così-

Light sgranò gli occhi, la sua espressione si fece allarmata.

-Te l’ho detto che non hai tutto sotto controllo- continuò il detective -Devi andartene, Kira-

-Io non vado proprio da nessuna parte- esclamò Light con un sorriso nervoso, ma preda di un'angoscia senza precedenti -Cosa stai cercando di fare? Vuoi provocarmi? Farmi arrabbiare? Eccitare, magari?-
L non gli rispose. Il maestoso cervello di Light, intanto, aveva iniziato a elaborare tutte le informazioni. Ecco perché Misa non aveva ancora parlato con Rem! La Shinigami non era con lei perché la ragazza non era più la vera proprietaria del secondo Death Note! Ma quelle morti nelle americhe? Quegli stupratori uccisi proprio come lui le aveva ordinato? E poi… A che scopo espropriarla del Death Note? Per darlo a chi, poi, posto che comunque quei criminali sono stati uccisi ugualmente? E poi, come diavolo faceva L a sapere che Rem si era innamorata di Misa!? No, c'era qualcosa che non tornava, qualcosa che gli sfuggiva.

Light guardò l’amato con rabbia.

-Se credi di spaventarmi, sbagli di grosso. Guardami, Lawliet, guarda fin dove sono arrivato- gli sussurrò, incatenandolo nei suoi occhi esagitati -Io sono un genio, sono un dio, sono Kira! E non sarà certo una sciocchezza del genere a fermarmi-
-Vedi, è qui che sbagli- gli rispose L, calmo ma allo stesso tempo duro e severo -E il tuo comportamento è stato così prevedibile e scontato, che mi sento quasi deluso da te. Credevo fossi diverso dagli altri criminali megalomani con cui ho avuto a che fare in passato, e invece no. Commettete tutti lo stesso, identico errore-

-E quale sarebbe?-

-Presto lo capirai da solo. Mi dispiace, Light Khun- 

L fece per dargli le spalle e andarsene, ma Light gli afferrò forte un braccio.

-Lawliet, per favore- lo supplicò Light -Non farmi questo-

-L, il mio nome è L. Non sai nemmeno come mi chiamo-

-Sì che lo so, me lo hai detto tu. Ti chiami Lawliet-

-Non mi chiamo Lawliet- lo sorprese il detective -Il mio nome è L, Lawliet è il mio cognome. Ed è per questo che sono ancora vivo, vero? Perché non avevi capito che L era effettivamente il nome?-

-Sei vivo perché ti amo- gli rispose Kira.












 



Note
Forse ho una vena sadica, ma fare impanicare quel gradasso di Light mi riempe di gioia. Così impara.
Non so se il plot vi sta diventando chiaro, ammetto che si è molto più complicato del previsto ( e certo, il fatto che sono stata 6 mesi senza aggiornare suppongo non aiuti). Se avete qualche buco di trama basta chiedere...

Spero di non averli resi OOC. D'altronde, gestire una storia d'amore tra L e Light credo comporti inevitabilmente uno strabordamento dagli argini. Però io credo fermamente che tra loro due, nell'anime-manga, ci fosse una tensione sessuale molto forte e resto convinta del fatto che si piacessero, segretamente. Qui ho solo cercato di mettere per iscritto e giustificare questa mia convizione, spero in maniera efficace. A presto con quello che sarà, molto probabilmente, l'ultimo capitolo.





 

   
 
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