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Autore: Tenru Dragon    01/03/2020    0 recensioni
-Sei diversa, speciale, non dimenticarlo, promettimelo- dice lei con un filo di voce
-Te lo prometto mamma- le rispondo abbracciandola forte per l'ultima volta.
Da quel giorno sono passati 6 anni, Elinor ha mantenuto la sua promessa, non ha dimenticato, ma ha comunque perso se stessa.
Elinor è la prova che anche tra due persone completamente diverse che in principio dovevano odiarsi, può nascere l'amore.
Dopo essere rimasta in orfanotrofio per sei anni dopo la morte della madre, Elinor decide di cambiare il suo stile di vita per tenersi al sicuro, cominciando col cercare Farkas, un vecchio amico del padre, trovando invece colui che le farà ritrovare sé stessa.
Storia già conclusa e pubblicata sul mio account di wattpad: Elenhemmingsirwin
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno seguente riprendiamo a cercare ma ancora non riusciamo a trovare nessuna strega, proviamo nei luoghi più abitati come in quelli più isolati ma nulla, sembra che si siano estinte

-Ma se chiedessimo a qualcuno a caso?- chiede Eric pensieroso

-Si guarda, scusi non è che da queste parti ha visto una strega super potente? Ci servirebbe perché un'altra strega molto cattiva vorrebbe rapirla per ucciderci tutti- dice ironico Sid guardando Eric

-Ok, forse non è il caso- commenta quest'ultimo -Però almeno io sto cercando di trovare una soluzione a differenza tua- dice sbuffando

-Almeno io non sparo stronzate- dice il biondo al ragazzino che gli fa il verso, a volte pur avendo sedici anni si comporta ancora da bambino

-Proviamo ad andare nella parte più antica della città- dico interrompendo Sid che sembra sul punto di prendere Eric a calci in culo –Solitamente le streghe si legano a posti antichi dove sono state massacrate delle loro compagne o dove vivevano, poiché dopo la loro morte la magia è rimasta incatenata al territorio, specialmente se uccise brutalmente- dico e un brivido mi pervade ripensando a mia madre, dopo la sua morte non sono più tornata nella nostra vecchia casa ma suppongo che il suo potere sia rimasto là.

-Va bene, allora vediamo un po'- dice Delila tirando fuori dalla tasca un iphon 7 bianco e iniziando a cercare in internet –C'è Peredelkino*, qui dice che lì si sono conservati una bella natura e un'antica chiesa del XVII secolo con il cimitero- continua a leggere lei –Qui ci sono sepolte diverse streghe che sono state massacrate nel XIX secolo, messe in una fossa comune all'interno del cimitero-

-Potrebbe essere il posto giusto- dico pensierosa -Non costa niente provare-

-Si trova a venti chilometri da qua- continua poi mostrandoci la cartina su google maps

-Allora prendiamo un taxi?- chiedo speranzosa, loro mi guardano e ridono, sono due giorni che camminiamo e basta, mi rifiuto di fare tanta strada, i miei piedi non ce la fanno più

-Va bene- dicono poi, alzando il braccio per fermare una macchina che sta passando.

Dopo una ventina di minuti arriviamo a destinazione e paghiamo il tassista, in giro non c'è anima viva e quando arriviamo di fronte al cancello del cimitero inizio a sentire un forte potere che mi fa venire i brividi

-È davvero sorprendente- dico massaggiandomi le braccia per far passare i brividi –In questo posto devono aver fatto proprio un massacro, però non può essere la sede della congrega, non c'è potere al di fuori di quello bloccato nel terreno- dico, entriamo nel cimitero e seguiamo la fonte della magia fino ad arrivare davanti ad una piccola lapide con su incisa una frase in latino: "Totum noctibus meminisse, quod alii habent, oblitus tam facile."

-Cosa significa?- mi chiede Delila dopo aver letto ad alta voce la scritta

-"Notti intere a ricordare quello che gli altri hanno dimenticato con tanta facilità."- dico, vedo dei ciclamini bianchi appoggiati davanti e capisco che non è da molto che sono stati messi, al massimo un paio di giorni.

Sento un potere famigliare avvicinarsi e mi volto di scatto trovandomi davanti la ragazza del giorno prima che appena ci vede sbianca, inizia a correre lasciando cadere i fiori che teneva in mano ma ancora il senso di confusione mi invade impedendomi di inseguirla anche se con grande sorpresa di tutti Omar inizia a correrle dietro con una velocità sorprendente, così tutti ci riprendiamo e iniziamo a seguirli, quando riusciamo a raggiungerli Omar la tiene per un braccio e lei cerca di scansarsi.

-Пусти!- dice lei ma nessuno riesce a capire cosa dice, lei vede i nostri sguardi confusi e sbuffa –Ho detto: lasciami andare!- dice poi nella nostra lingua guardando Omar in cagnesco

-Omar- dico e lui la molla senza però smettere di fissarla, Delila osserva il fratello con sguardo indagatore

-Si può sapere cosa volete? Questo è illegale sapete?- dice scocciata guardandosi in torno per trovare una via di fuga

-Se tu non fossi scappata, noi non ti avremmo inseguita- dice Malachia –Dove si trova la sede della congrega di Russia?- chiede

-Perché dovrei dirvelo? Siete lupi- dice lei seria con un tono un po' schifato

-Si, ma io sono una strega- le dico facendo un passo avanti, lei mi squadra dalla testa ai piedi

-Ibrida- constata alla fine, io annuisco -Inoltre te la fai col lupo...perciò sei una di loro- continua indicando con un cenno il mio compagno –In ogni caso non posso dirvi dove si trova la sede della congrega, perché non lo so- dice infine

-Ma... tu sei una strega- dice Ed, attirando l'attenzione della ragazza su di se

-Un applauso al genio, sì sono una strega ma non ne faccio parte e direi che non sono l'unica a essere indipendente- dice alzando le spalle e alludendo alla mia situazione –Quindi, visto che non posso esservi utile, io andrei- Omar ringhia e le blocca la strada

-Bugia, non ti conviene mentirci strega- dice Sid scuotendo il capo affiancando l'amico

-Non vi sto mentendo, non so dove si riuniscano, in realtà non so neanche se si ritrovano ancora, la sede è stata spostata molto tempo fa e solo le più anziane sanno dove si trova, e qui non si vede una strega anziana da secoli-

-Che significa?- chiede Ed ancora confusa ottenendo un'occhiataccia da parte della strega

-Che siamo rimaste in poche, c'è stato un periodo in cui le streghe venivano condannate per eresia, così molte sono morte e le ultime si sono nascoste rimanendo in solitudine- spiega la ragazza di cui ancora non sappiamo il nome

-E tu?- domando io

-Io cosa?-

-Tu, sei sola?- chiedo, lei scuote la testa

-Mia madre e le mie sorelle vivono qui vicino e mi stanno aspettando, ma prima, perché vi serviva la sede?- mi chiede lei, improvvisamente un senso di fiducia mi invade

-Stiamo cercando le dominatrici delle leggende- dico pentendomene subito dopo

-Elinor?!- dice Sid, io lo guardo scusandomi con gli occhi, non era mia intenzione dirglielo

-Perfetto, ora devo proprio andare- la ragazza inizia a camminare per andarsene ma viene fermata di nuovo da Omar che provoca uno sbuffo da parte della ragazza -Si può sapere cosa vuoi ancora?- chiede stizzita

-Prima, le mie emozioni, non riuscivo a controllarle- dice Omar, parlando per la prima volta –Hai cercato di cambiarle, così come hai fatto ora con Elinor- lei lo guarda scioccata

-Cambiarle? Vuoi dire che lei è...- dice Malachia

-La dominatrice del cuore- dico io guardandola, la sua espressione cambia completamente, da sorpresa diventa piuttosto seria e i suoi occhi trasmettono una freddezza mai provata prima.
-Che volete da me?- chiede la strega

-Non vogliamo farti del male...- dice Malachia

-Non è quello che vi ho chiesto- continua lei seria

-Vogliamo chiederti aiuto, Medea, la capo congrega d'Europa sta cercando me, te e le altre tre dominatrici per ottenere potere, un potere talmente potente che nelle mani sbagliate provocherebbe immensi danni- spiego

-E questo perché dovrebbe interessarmi?- domanda lei

-Pensi davvero che quando lei verrà qui per prenderti, ti permetterà di rifiutare? Se la prenderà con la tua famiglia se veramente ne hai una- dice severo Omar, non l'ho mai visto così, lei lo guarda male e per un secondo mi sembra di intravedere un briciolo di tristezza nel suo sguardo di ghiaccio che si concentra sulla mia guardia.

-Ho capito- dice infine, voltandosi verso di me –Verrò con voi, ma lui- dice indicando Omar –Deve starmi lontano- conclude provocando uno sguardo sorpreso da parte di quest'ultimo.

  
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