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Autore: Nao Yoshikawa    02/03/2020    13 recensioni
Raccolta di flashfic/oneshot spin-off de “L’effetto farfalla” costituito da momenti dolci/teneri/divertenti.
1 {Notte insonne} Una volta l’uno, si erano detti. Ma era più facile a dirsi che a farsi.
2 {Primo bagno} «Hai mai fatto un bagno ad un neonato?»
3 {Coliche} «Angelo, ma perché stai piangendo anche tu?!»
4 {Un semplice trucco} «Ma che schifo! Che roba è? Angelo, vuoi avvelenarla per caso?»
5 {Somebody to love} «Ora basta, non ce la faccio più con questa melodia infernale»
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 – Primo bagno
 
«Ma è proprio necessaria questa cosa?»
Sia Crowley che Aziraphale sapevano essere molto apprensivi, ma alle volte il demone arrivava a livelli che rasentavano l’ossessione, come in quel caso.
«Questa cosa si chiama igiene. Certo che va fatta, è solo un bagno!» cercò di farlo ragionare l’angelo. Suo marito allora incrociò le braccia al petto, sospettoso.
«Hai mai fatto un bagno ad un neonato?»
«Eh? Effettivamente no, ma con tutti quei… come si chiamano? Ah sì, tutorial che abbiamo visto su youtube, dovremmo essere esperti oramai… almeno spero.»
Sarebbe andato tutto bene se El avesse deciso di collaborare, cosa che non doveva mai essere data per scontata. Alla fine Crowley doveva arrendersi, sua figlia doveva fare il bagno, che gli piacesse o no.
«E va bene, ma la temperatura dell’acqua la controllo io, tu non la fai mai abbastanza calda», si lamentò. Non poteva certo permettere che la sua bambina si beccasse un raffreddore.
«Va bene, ma non esagerare, non farla troppo calda!» raccomandò Aziraphale. Del tutto ignara, El se ne stava a protestare nella sua culla, aveva appena sputato via il ciuccio e iniziava ad agitarsi.
«Arrivo, arrivo, El. Oh, vieni qui», la prese in braccio, baciandole la testolina. «Adesso facciamo il bagno. Ti prego, rendici le cose facili.»
Crowley intanto si era premurato di riempire il piccolo bagnetto di acqua calda. Lui non era ansioso per il semplice gusto di esserlo, ma i bambini era fragili e delicati. Trattava sempre El  con la massima accortezza, anche se era nata già da qualche giorno, alle volte ancora aveva paura di sfiorarla. Sembrava un piccolo cristallo, Aziraphale era sicuramente più sicuro, ma in fondo il suo angelo era delicato per natura.
Diversamente da lui.
«Ci sono, eccomi», si annunciò Aziraphale, iniziando a sbottonare la tutina di El, la quale non sembrò gradire molto.
«Ecco, vedi? Non sopporta il freddo proprio come!» si lamentò Crowley.
«Andiamo, è solo questione di un attimo!» dopo aver spogliato la bimba, la sollevò, immergendola subito nell’acqua calda. «Fatto! Non è stato difficile!»
Crowley si avvicinò con fare attento. El aveva un’espressione curiosa, mentre agitava appena le mani e faceva dei versi che non seppe come interpretare.
«Tienile la testa. Attento a non farle andare l’acqua in faccia. Sei sicuro che quello shampoo sia abbastanza delicato?»
Santa pazienza, che qualcuno venga ad aiutarmi.
«Crowley, caro», disse Aziraphale, fermo. «Dimentichi del mio forte istinto, capisco subito se El sta bene o no. E guardala, a me pare che stia benissimo, l’acqua le piace!»
In effetti El sembrava perfettamente a suo agio in acqua, se non addirittura divertita. Crowley si ritrovò a pensare che forse si era preoccupato inutilmente. Qualche istante dopo, la bambina pensò bene di spalancare le ali, le quali si bagnarono.
«Oh, no! El! Non le ali, ti prego!» sospirò Aziraphale. «Ci impiegheranno un sacco di tempo ad asciugarsi!»
Come se avesse capito ciò che volesse dirle, El iniziò a muovere le ali veloce, per liberarle dall’acqua in eccesso, con il risultato di bagnare i suoi mal capitati genitori.
«El, nooo! Ferma!» piagnucolò l’angelo, non potendosi effettivamente spostare. Accanto a lui, Crowley lo guardava in cagnesco, con i capelli umidi.
«Forse a lei piace, ma io DETESTO l’acqua. Che per la cronaca, è tutta su di noi, adesso.»
Aziraphale sospirò, stanco.
«Beh, dai… non è andata tanto male… vero?»
 
 
Nota dell’autrice
Tutto ciò è così… carino, adorabile, mi squaglio, non lo so. L’angst è il mio genere, ma il fluff mi rende così di buon umore, credo mi faccia bene psicologicamente. El ha fatto il suo primo bagnetto e non è andata affatto male, a parte tutta l’acqua che ha accidentalmente (ma nemmeno tanto) fatto finire addosso a Crowley e Aziraphale. Se qualcuno avesse qualche suggerimento su cosa potrei scrivere può benissimo dirlo.
   
 
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